mercoledì 23 ottobre 2013

CHEESECAKE O TORTA AL FORMAGGIO

Questa ricetta ormai è entrata nella nostra cultura già da qualche anno. Prima con i preparati della Cameo che in estate ci permettono di realizzare una torta fredda da mettere in frigo in poche ore, poi piano piano anche i ristoranti hanno iniziato a proporla ai clienti. La verità è che è buonissima, ma le origini di questa ricetta sono da ricercarsi oltreoceano e forse non tutti sanno che esistono due diversi modi di preparare una cheesecake: cotta o cruda.
In estate generalmente si preferisce la versione cruda da mettere in frigo senza bisogno di accendere il forno ma in inverno consiglio davvero di provare questa variante perché è buonissima.
La cheesecake può essere realizzata con ingredienti di vario tipo: biscotti oswego, biscotti al cacao, oro saiwa, eccetera. La ricetta originale tuttavia prevede i biscotti Digestive che ormai troviamo in tutti i supermercati senza difficoltà. Attenzione a scegliere quelli classici e non alla frutta o alle fibre, altrimenti il gusto della torta sarà molto diverso.
Per quanto riguarda la crema al formaggio invece possiamo scegliere tra la ricotta e la Philadelphia e in questo caso se desideriamo stare attenti alla linea consiglio vivamente di scegliere quella light: il sapore è lo steso ma le calorie sono dimezzate.
Anche la guarnizione è soggetta a diverse interpretazioni. Dipende molto se la vostra torta ha un gusto predominante come nel caso in cui scegliate i biscotti al cioccolato come base, allora potete spargere del cacao amaro in superficie, oppure se volete aggiungere dei pezzi di frutta fresca alla crema nella versione fredda, potete riprendere lo stesso frutto per la decorazione finale.
Io ho fatto la ricetta classica e dato che mi era rimasta parecchia salsa di mirtilli come contorno al tacchino per il pranzo del Ringraziamento, ho deciso di versargliela sopra all'ultimo momento e ha avuto un successone!

CHEESECAKE COTTA

- 200 g. biscotti Digestive
- 100 g. burro fuso
- 400 g. formaggio tipo Philadelphia
- 160 g. zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 4 uova

Per prima cosa preparate il fondo della torta. Prendete uno stampo a cerniera, rivestitelo di carta da forno, poi sminuzzate i biscotti con un mixer e amalgamateli al burro fuso. Spalmate bene il composto sul fondo dello stampo e mettete in frigorifero per alcuni minuti, meglio se per una mezz'ora. Riscaldate il forno a 180°.
Con la frusta elettrica sbattete il formaggio per ammorbidirlo, poi aggiungete lo zucchero, la vanillina e il succo di limone. Infine aggiungete le uova UNA ALLA VOLTA, sbattendo con cura dopo ogni aggiunta. Rovesciate la crema nello stampo freddo da frigorifero e infornate per 45 minuti circa. Per evitare che la superficie si bruci mettete sopra un foglio di alluminio che poi toglierete solo negli ultimi minuti.
Rimuovete la torta dal forno e lasciatela in frigo per almeno 3 ore, dopodiché decorate.
Io l'ho preparata la sera prima e vi garantisco che è ancora più buona che fatta il giorno stesso.
 
Vi ricordo che questa ricetta fa parte del menù del pranzo del Ringraziamento così come l'ho preparato quest'anno. Qui ci sono le altre ricette

http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/pure-di-patate-dolci.html
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/tacchino-ripieno-ricetta-americana-del.html

martedì 22 ottobre 2013

PURE' DI PATATE DOLCI

E dopo la ricetta del tacchino ripieno non poteva mancare un contorno d'obbligo per il pranzo del Ringraziamento americano: il purè di patate dolci.
Ho già avuto modo di parlare delle qualità di questo tubero, lontano cugino della nostra patata classica e so bene che ha un sapore particolare, che non a tutti piace. Se però volete preparare un vero menù tipico d'oltreoceano per l'occasione, vi garantisco che la dolcezza delle patate si sposa benissimo con il sapore salato del tacchino e del suo ripieno.
Nel piatto inoltre andrebbe versata la salsa di mirtilli, ancora più dolce del purè, che rende il tutto ancora più particolare e unico.

PURE' DI PATATE DOLCI

1 kg. di patate americane
50 g. burro
200 ml latte
sale

Come vedete la lista degli ingredienti è davvero molto corta perchè si tratta di una preparazione molto veloce, al contrario del tacchino. Io l'ho fatto circa un'ora prima di pranzo.
Non è niente di più di un classico purè che prepariamo sempre come contorno ai nostri piatti di carne, con la differenza che per esaltare il gusto della patata americana, andrebbero aggiunti un cucchiaino di zucchero di canna e un po' di paprika dolce. Io non li ho messi nella ricetta perché non mi piacciono e sinceramente avrei dovuto comprarli per l'occasione, quindi ho preferito seguire la ricetta tradizionale ma se volete provare fatemi sapere come vi siete trovati!
Per prima cosa lavate bene le patate sotto l'acqua corrente perché spesso c'è della terra sulla buccia. Strofinatele bene e fatele bollire per 45 minuti circa o fino a quando infilandoci una forchetta non vedrete che sono pronte. A questo punto scolatele e lasciatele raffreddare qualche minuto. Quando riuscirete a maneggiarle pelatele e passatele nel passaverdura. Aggiungete il burro e il sale, mescolate fino a far sciogliere il primo e ad amalgamare bene il secondo. Non abbiate paura di esagerare con il sale, essendo dolci avranno bisogno di un bel pizzico per prendere sapore.
Scaldate il latte in un pentolino e quando sarà caldo accendete il fuoco sotto alle patate, versate un po' di latte e mescolate per amalgamare bene gli ingredienti. Continuate ad aggiungere latte finchè il purè non avrà preso la consistenza che desiderate, dopodiché spegnete il fuoco e servite.

Qui trovate la ricetta del tacchino ripieno con cui servire il purè
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/tacchino-ripieno-ricetta-americana-del.html
qui la ricetta della cheesecake
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/cheesecake-o-torta-al-formaggio.html

lunedì 21 ottobre 2013

TACCHINO RIPIENO: RICETTA AMERICANA DEL PRANZO DEL RINGRAZIAMENTO


Non so voi ma io ogni volta che vedo un film americano in cui festeggiano il Ringraziamento provo una sorta di invidia. La tavola immensa, le decorazioni autunnali, il calore della famiglia, il tacchino ripieno e tutte le altre meraviglie cucinate per l'occasione... Certo io amo particolarmente la stagione autunnale e forse è per questo che mi piace molto l'idea di importare una festa di fine novembre ma devo anche ammettere che da sempre sono incuriosita dai sapori della cultura americana e ogni tanto mi cimento in qualche loro ricetta.
Si lo so, noi siamo in Italia, non abbiamo avuto i padri pellegrini che festeggiavano il primo raccolto, abbiamo le nostre tradizioni che vanno rispettate e non tutti capiscono la bellezza di assaporare nuove ricette ma se siete dei veri amanti della cucina e non avete paura di sperimentare piatti nuovi, armatevi di pazienza e provate a realizzare questo stupendo tacchino!
Di ricette sul ripieno ce ne sono tantissime disponibili online, dipende molto se volete un piatto tipico della west o della east coast. C'è chi lo riempie con le ostriche, chi con salsiccia e fegatini di pollo (ricetta che ho provato il primo anno ma che sinceramente ho trovato troppo pesante), io da una decina d'anni, quando preparo il pranzo del Ringraziamento uso quella con ripieno di pane e castagne. E' buono, non troppo pesante e piace generalmente a tutti.
Prima di iniziare con il tacchino è bene ricordare il menù tipico del pranzo del Ringraziamento che, con le dovute varianti, più o meno è questo:

- tacchino ripieno
- salsa di mirtilli
- purè di patate dolci
- cheesecake (torta al formaggio) o pumpkin pie (torta di zucca)

Detto questo, ieri ho deciso di cimentarmi in questo elaborato pasto anche se questo non è il periodo classico del Ringraziamento. Gli americani lo festeggiano l'ultimo giovedì di novembre e per loro è festa nazionale quindi sono a casa dal lavoro e generalmente fanno il ponte andandosene via per qualche giorno. Qui da noi ovviamente questo non è possibile e dato che si tratta di prodotti importati, spesso non è così facile trovarli tutti in quel periodo, senza contare che siamo molto vicini al Natale e che non a tutti piace l'idea di preparare due pranzi così impegnativi a distanza di poche settimane. Ecco perché quest'anno ho deciso di anticipare il pranzo del Ringraziamento a fine ottobre, tanto per noi italiani non esiste un motivo preciso per festeggiarlo, se non la voglia di stare insieme a tavola e assaggiare qualche piatto dal sapore originale.
Oggi inizierò con la ricetta del piatto principale: il tacchino.

TACCHINO RIPIENO

- tacchino di 5/6 kg
- 1 limone
- timo
- maggiorana
- sale
- 1,5 kg castagne
- 500 g. di mollica di pane
- 150 g. burro
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- 2 bicchieri di vino bianco secco
- aceto (per la conservazione del tacchino)
- 4 rametti di rosmarino

- 1 ago da cucina (o da lana)
- spago alimentare
- 1 teglia capiente
- 1 pennello

Per prima cosa assicuratevi di rivolgervi ad una macelleria seria e affidabile, circa una settimana prima ordinate un tacchino di 5/6 kg tenendo presente il numero delle persone a tavola e la capienza del vostro forno, nonché del vostro frigorifero.
Fatto questo dovrete ritirare il tacchino 4 giorni prima del pranzo: poniamo che decidiate di mangiarlo la domenica, ebbene dovrete iniziare a lavorarlo il giovedì. Questo perché il tacchino appena comprato ha ancora il sapore del selvatico e per toglierlo è necessario un determinato trattamento.

GIOVEDI'

La prima cosa da fare quando avrete in mano il tacchino è bruciare tutti i residui di piume che trovate sulla pelle dell'animale: se avete una fiamma comoda da usare (tipo quelle che accendono il gas a distanza) bene, altrimenti accendete un fornello e passateci sopra la carcassa in corrispondenza delle piume. Non fate caso all'odore, è normale.
A questo punto con una pinzetta sfilate le piume rimaste e lavate l'animale molto accuratamente sotto l'acqua corrente fredda, dentro e fuori. Assicuratevi di togliere con le dita tutti i residui di organi interni, passate bene le mani dentro alle costole e togliete i "budellini" rossi che se mangiati sono cattivissimi. Usate un paio di guanti usa e getta se l'operazione vi da troppo fastidio.
A questo punto prendete una bacinella molto grande, che sia in grado di contenere il tacchino e riempitela di acqua fredda, adagiate l'animale e lasciatelo dentro fino a sera, cambiando l'acqua ogni tanto se vi accorgete che diventa rosa o sporca. L'acqua deve essere FREDDA quindi se diventa tiepida mettete qualche cubetto di ghiaccio ogni tanto.
Verso sera cambiate nuovamente l'acqua e aggiungete un po' d'aceto (più o meno mezzo bicchiere) e lasciatelo così tutta la notte.

VENERDI'

Sostituite l'acqua e l'aceto almeno due o tre volte nel corso della giornata e in serata sciacquate il tacchino nuovamente sotto l'acqua corrente, poi passate alla fase successiva: insaporirlo. Strofinate le carni dentro e fuori con un mezzo limone, poi passate un po' di sale grosso su tutto il corpo dell'animale sia dentro che fuori e infine spennellate la parte esterna con le spezie: timo e maggiorana. Lasciatelo così per tutta la notte, se avete posto possibilmente in frigorifero, altrimenti lontano da una fonte di calore, meglio vicino ad una finestra leggermente aperta e copritelo con dell'alluminio.

SABATO

Nel tardo pomeriggio procedete con il ripieno.
Fate cuocere le castagne per 45 minuti in un pentolone, poi spremete l'interno di ognuna in una ciotola a parte.
Prendete una grossa padella, fate sciogliere il burro e aggiungete il sedano e la cipolla tritati finemente. Fate ammorbidire le verdure, versate 1 bicchiere di vino e lasciate evaporare, quindi aggiungete la mollica di pane sbriciolata e le castagne. Mescolate bene, poi aggiungete il timo e la maggiorana, salate e amalgamate il tutto. Fate cuocere per 5 minuti circa, finchè il pane non si rapprende un pochino e il ripieno non sarà omogeneo.
Spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
Ora prendete il tacchino e con l'ago e lo spago cucite l'estremità della testa che di solito è la più piccola. Procedete poi a riempirlo passando per lo spazio della coda, spingendo bene il ripieno per farcene stare il più possibile. Cucite anche l'altra apertura con lo spago, poi chiudete le cosce del tacchino inserendo i rametti di rosmarino e fate fare un paio di giri di spago intorno all'intero animale per farlo stare fermo.
Coprite con l'alluminio e mettete in frigorifero.

DOMENICA

Per la cottura contate circa 1 ora per chilo quindi se come me avete un tacchino da 6 kg e volete mangiare circa alle 13, iniziate la cottura più o meno alle 6 del mattino. Tenete presente che ora che si scada il forno passa qualche minuto e una volta cotto va lasciato riposare una ventina di minuti quindi tenetevi larghi con i tempi.
Accendete il forno a 180°, mettete dentro il tacchino all'interno di una teglia capiente e copritelo con un foglio di carta da forno spalmato d'olio evo. Dopo un paio d'ore controllate se è troppo asciutto e versatevi un bicchiere di vino sul fondo, poi con un pennello intingete nel sughetto e spalmatelo sulla superficie del tacchino. Fate questa operazione ogni tanto per insaporirlo e controllarne la cottura.
L'ultima mezz'ora fatelo cuocere senza la carta da forno, vedrete che nel frattempo si sarà formata una bella crosticina dorata.
Lasciate riposare 20 minuti circa in forno spento e poi servite.  


Il tacchino per tradizione dovrebbe essere servito in tavola intero su un piatto da portata e solo il padrone di casa dovrebbe affettarlo, ma solo la prima fetta. Dopodiché andrebbe portato in cucina e servito poi nei piatti a tutti.
Insieme al tacchino è ottima la salsa di mirtilli, che crea un accostamento dolce/salato davvero buono. Nel piatto inoltre andrebbe aggiunto il purè di patate dolci.


Qui la ricetta del purè di patate dolci
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/pure-di-patate-dolci.html
Qui la ricetta della cheesecake
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/cheesecake-o-torta-al-formaggio.html

lunedì 7 ottobre 2013

PLUMCAKE SALATO CON PROSCIUTTO COTTO E ZUCCHINE

Questa ricetta nasce dall'esigenza di preparare un pasto da consumare fuori casa per mia figlia. Oltre al classico panino che non passa mai di moda, volevo trovare una soluzione che le permettesse di mangiare qualcos'altro, magari un po' di verdura senza riempirsi di insaccati e di roba confezionata. Dato che le erano piaciuti molto i muffin al cavolfiore che le avevo preparato qualche mese fa ho pensato di provare la stessa ricetta sostituendo alcuni ingredienti e insaporendo con qualche cubetto di prosciutto cotto.
Il risultato è davvero ottimo e per come la vedo io può essere una buona soluzione anche per un picnic, per un pranzo da preparare il giorno prima o semplicemente come sostituto del pane da accompagnare con un buon vino.
Ovviamente le zucchine possono essere sostituite con altre verdure a piacere, così come il prosciutto cotto può essere sostituito dalla pancetta, dallo speck o dal prosciutto crudo. Come al solito io ho optato per una versione poco calorica, senza panna, senza burro e con poche uova, tanto viene buonissimo lo stesso. Consiglio di scegliere le zucchine scure perché contengono meno acqua e sono più adatte per ricette di questo tipo, ma vanno bene anche i piselli, la zucca o magari le carote. Se in casa avete del pecorino o altro formaggio adatto ad una cottura in forno come il galbanino o la scamorza aggiungeteli tranquillamente, io avevo solo del parmigiano e mi sono dovuta accontentare.

PLUMCAKE SALATO CON PROSCIUTTO COTTO E ZUCCHINE

- 2 zucchine scure medie
- olio evo
- poca cipolla
- sale
- 2 uova
- 150 ml latte
- 250 g. farina
- 1 bustina di lievito di birra
- 60 ml olio di mais
- 50/70 g. di parmigiano
- prosciutto cotto q.b.

Per prima cosa laviamo le zucchine, priviamole di entrambe le estremità e tagliamole in 3 dal lato della lunghezza scartando la parte centrale che è piena d'acqua. Tagliamole a triangolini o a listarelle, come preferite, facciamo scaldare un po' d'olio evo in padella con cipolla e facciamole saltare per 5/ 10 minuti finché non si ammorbidiscono. Non devono essere troppo cotte perché poi andranno in forno.
Spegniamo il fuoco e aggiungiamo il prosciutto cotto tagliato a dadini, lasciamo insaporire e intiepidire per qualche minuto.
In una ciotola versiamo la farina, il parmigiano, il lievito, l'olio, le uova e il latte mescolando bene, infine mettiamo le verdure e il prosciutto amalgamando il tutto con un cucchiaio.
Versiamo in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno e facciamo cuocere a 180° per una mezz'ora circa o comunque finché non è ben cotto. Per verificare possiamo fare la prova dello stuzzicadenti, se una volta inserito al centro risulta sporco di impasto significa che il plumcake ha bisogno ancora di qualche minuto, altrimenti è pronto.
Serviamo tiepido o freddo

martedì 24 settembre 2013

I BISCOTTI DI MAMMA SANDY: SENZA BURRO E SENZA UOVA

Ho deciso di chiamarli così perché la ricetta me l'ha data la mia amica Sandy, che ha la bellezza di 3 figli e riesce pure a fare i biscotti in casa! Io la reputo una super mamma e quindi mi sembra giusto renderle omaggio. In realtà questa ricetta non è nemmeno sua perché l'ha trovata navigando online ma dato che in rete secondo me siamo tutti una specie di grande famiglia, mi sembrava giusto condividerla con voi. Tra l'altro ci stiamo avvicinando al periodo delle feste (si lo so che mancano ancora 3 mesi ma è adesso che bisogna provare i biscotti per poi scegliere quelli migliori, no??) e quale idea più originale, creativa e SANA di un sacchettino di biscotti fatti in casa da donare alle amiche o alle colleghe d'ufficio per Natale?
Se poi siete anche particolarmente attente alla linea allora andate tranquille perché in questa ricetta non c'è traccia né di burro e né di uova. Via libera quindi a tutti gli intolleranti e a coloro che devono stare attenti alle calorie e sotto con gli stampini!
Consiglio di preparare dose doppia perché vanno via come il pane: basterà raddoppiare tutte le quantità e il gioco è fatto.
Secondo me si potrebbe provare anche a calare un po' la dose di miele e di olio ma per il momento ho voluto provare la versione originale e devo dire che ne è valsa davvero la pena. Sandy mi suggerisce anche di sostituire il miele con lo sciroppo d'acero ma occhio alle quantità perché le calorie schizzano in questo caso.

BISCOTTI DI MAMMA SANDY: SENZA BURRO E SENZA UOVA

- 200 g. farina
- 50 g. fecola di patate
- 60 g. olio di mais
- 70 g.  di zucchero
- 70 g. latte
- 1 cucchiaio di miele
- 1 pizzico di sale
- 1/2 bustina di lievito vanigliato


Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, poi unite tutti quelli liquidi e amalgamate tutto aiutandovi con le mani. Trasferite il composto su un tagliere e con l'uso di un mattarello stendete l'impasto piuttosto sottile perché avendo il lievito in forno cresceranno di volume.
Tagliate i biscotti usando degli stampini, poi metteteli su una teglia rivestita di carta da forno e cuocete a 180° fino a doratura.

domenica 22 settembre 2013

CREPES DOLCI: CHE BONTA'!

Mettiamo una domenica pomeriggio, degli amici vengono a trovarvi e voi non sapete cosa offrire? Oppure semplicemente avete voglia di una merenda sostanziosa e allegra da gustare tutti insieme? Ecco la ricetta che fa per voi: le crepes!
Gli ingredienti sono davvero semplici e di facile reperibilità nella cucina di ogni mamma, sono veloci da preparare, sono economiche e buonissime.
Ho ancora in bocca il sapore di queste meravigliose frittelle dolci che si sposano con tutto: miele, nutella, marmellata, zucchero a velo, sciroppo d'acero.. Certo non è una ricetta da preparare tutti i giorni altrimenti il vostro colesterolo inizierà ad urlare e la bilancia si rifiuterà di pesarvi, ma una volta ogni tanto bisogna pur concedersi un momento di golosità.
Gli ingredienti che elencherò di seguito sono quelli della ricetta originale, come l'ho trovata online. Io però ho cambiato le dosi per cercare di tagliare qualche caloria qua e là senza perdere il gusto e la consistenza.

CREPES RICETTA ORIGINALE

- 250 g. farina
- 60 g. zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 3 uova
- 1/2 litro di latte
- 1 pizzico di sale
- 40 g. burro + 1 noce per la padella


CREPES RICETTA MODIFICATA DA ME

- 250 farina
- 50 g. zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 2 uova
- 1/2 litro di latte
- 1 pizzico di sale
- 20 g. burro + 1 noce per la padella


Come vedete ho tolto qualche grasso diminuendo le uova, calando leggermente lo zucchero e dimezzando il burro. Considerando il fatto che una volta pronte si mangiano con nutella, marmellata, zucchero a velo e qualsiasi cosa che contenga un fiume di calorie, ho pensato che il risultato finale non sarebbe cambiato molto. In effetti il sapore non ne ha risentito. Il colore è venuto leggermente meno inteso per la mancanza del terzo uovo ma per il resto non ho notato alcuna differenza.

Per prima cosa mettete gli ingredienti secchi in una ciotola (farina, zucchero vanillina, sale) poi aggiungete il latte un po' per volta e lavorate il composto con una frusta a mano per togliere tutti i grumi. A questo punto fate sciogliere il burro in un pentolino e lasciatelo raffreddare qualche minuto, nel frattempo sbattete le uova in una ciotola a parte con una forchetta e infine aggiungete entrambi al composto. Mescolate bene e lasciate riposare qualche minuto.
Prendete una padellina di circa 20 cm di diametro, scaldatela a fuoco basso e fate sciogliere la noce di burro in modo che vada ad ungere tutta la superficie. Prendete circa 3/4 di un mestolo di composto e versatelo al centro della padella, poi con il manico fatela ruotare per spalmarlo bene sulla superficie finchè non si asciuga. Questa operazione va fatta subito perché la crepes tende a solidificarsi in fretta. Lasciate cuocere un minuto circa poi provate a scuotere la padella per vedere se si stacca dal fondo. Se ci riuscite bene, altrimenti aiutatevi con una paletta staccando leggermente i lati della frittella e infine giratela per farla cuocere anche dall'altro lato.
Solitamente la prima crepes è da buttare perché è piena di burro e poco omogenea, vi ci vorranno un paio di tentativi per riuscire a regolarvi con la quantità di composto da usare, l'intensità del fuoco e il calore giusto della padella se non siete delle esperte. Le crepes non sono difficili da fare ma richiedono una preparazione molto specifica, altrimenti rischiate che si rompano o non vengano omogenee. Dopo ogni frittella togliete la padella dal fuoco per qualche secondo e tenendola in mano fatela oscillare per un paio di volte all'aria, in modo che si raffreddi leggermente, poi rimettetela sul fornello e ricominciate.

sabato 21 settembre 2013

PASSATO DI VERDURE, OVVERO A TAVOLA CON MENO DI 2 EURO

E voi direte "c'è bisogno di fare un post per il passato di verdure? Che ci vuole a prepararlo" Si in effetti non è una ricetta difficile, ma per fare un buon passato c'è qualche piccolo trucchetto che vorrei condividere con voi.
Innanzitutto bisogna dire che fatto con la verdura di stagione è decisamente migliore. C'è chi ci mette anche le verdure congelate come gli spinaci in busta o i pisellini ma per come la vedo io questo è un concentrato di vitamine e non c'è niente di meglio di una buona manciata di ortaggi appena raccolti dall'orto (se ne avete la possibilità), oppure appena comprati. So che dal momento della raccolta a quello della messa in vendita spesso passano parecchi giorni e che andrebbero usati poche ore dopo averli raccolti ma se non avete un orto a disposizione sarà sempre meglio di quegli intrugli già pronti che si trovano nei supermercati.
Questo è un piatto super economico (con queste quantità otterrete un bel pentolone di passato che vi durerà 3/4 giorni e spenderete al massimo 2 euro)
Inoltre se avete dei bambini e dovete farlo mangiare anche a loro, ci sono dei piccoli accorgimenti che renderanno l'introduzione di questo piatto meno difficoltosa.
Di solito i bimbi prediligono il passato rispetto al minestrone con i pezzi (e anch'io) ma nulla vi vieta di lasciare le verdure a tocchetti una volta pronte.
Per stuzzicare il loro appetito infine è fondamentale la scelta delle verdure perché basta l'aggiunta di un ortaggio dal sapore forte come ad esempio la cipolla fresca o gli asparagi, che il risultato cambia notevolmente, per quanto riguarda il sapore. Se vogliamo anche evitare che i bambini restino disgustati dal colore verdastro, diciamo così non proprio appetitoso ai loro occhi, è necessario abbondare con le verdure colorate e dolci come ad esempio le zucche e le carote per lesinare un po' di più su quelle a foglia verde come la lattuga o la bietola. Immaginatevi mentre dipingete un quadro: se scegliete di mescolare colori forti e scuri il risultato sarà più cupo, se scegliete colori più vivaci l'immagine risulterà più solare. Ecco, quando preparate il minestrone è più o meno la stessa cosa.
Io per fortuna non ho questi problemi perché mia figlia ultimamente mangia parecchie verdure cotte singolarmente quindi non ho l'esigenza di darle il passato una volta alla settimana, ma per chi ha bambini che non ne vogliono sapere di verdure, questa è una soluzione ottimale.

PASSATO DI VERDURE

- 2 patate medie
- qualche foglia di spinaci
- 2 foglie di bietola
- 1 zucchina
- 1 carota
- 1 finocchio
- 1 pomodoro
- mezza cipolla rossa
- sale


Queste sono le verdure che ho usato io ma come dicevo prima sono molto soggettive. Vi consiglio sempre di non fare a meno delle patate perché rendono il passato più cremoso e di non esagerare con i profumi come cipolla, sedano e prezzemolo perché rischiate di avere un gusto troppo forte.
Detto questo la preparazione è davvero molto semplice: lavate bene le verdure e tagliatele a pezzetti. Mettete tutto dentro ad un grosso pentolone e riempitelo d'acqua. Salate bene perché se non mettete abbastanza sale il passato non saprà di niente, mescolate e fate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora. Quando l'acqua si sarà ritirata frullate tutto con il frullatore ad immersione per creare una specie di vellutata, mentre se preferite il classico passato meno cremoso usate il passaverdure.
Se a questo punto dovesse risultare ancora troppo liquido mettetelo a sobollire a fuoco bassissimo per un'altra mezz'ora o finchè non è della consistenza desiderata.
Consumate subito con un filo d'olio evo a crudo e volendo una spolverata di parmigiano, altrimenti lasciate raffreddare e mettete in frigorifero dentro ad un contenitore DI VETRO chiuso ermeticamente. Si manterrà per 3/4 giorni senza problemi.

domenica 15 settembre 2013

PONCHO DONNA AI FERRI E UNCINETTO - TUTORIAL

Manca meno di una settimana all'arrivo dell'autunno e già il tempo è cambiato. Per chi ama la stagione fresca come me queste sono giornate davvero meravigliose, senza il caldo opprimente dell'estate e con quel leggero venticello che punge sulla pelle. Certo bisogna mettere da parte i costumi da bagno e i vestitini aderenti e smanicati, è ora di tirare fuori dall'armadio qualcosa che ci riscaldi senza appesantirci troppo. Ma cosa? La soluzione ideale per me è il poncho, un indumento comodo e originale, che si presta ad un sacco di varianti e colori. Ne esistono per grandi e piccini, con il cappuccio o senza, con lo scollo a V o con un bel collo avvolgente e morbido, dipende dai gusti. Nei negozi se ne trovano di tutti i tipi ma spesso i prezzi sono esagerati, per cui se siete come me e amate lavorare ai ferri armatevi di lana o acrilico, di tantissima pazienza... e buon lavoro!
Questo poncho è realizzato in acrilico al 100% (la lana costava troppo) ma vi garantisco che fa un bel caldino ugualmente. Ho usato un filato non troppo grosso, da lavorare con ferri n. 4 ma bisogna tenere presente che il lavoro l'ho iniziato a marzo e con una pausa di un paio di mesi in cui il caldo era davvero troppo per tenere in mano dell'acrilico, quindi se avete poco tempo e volete terminare il lavoro entro un mesetto vi consiglio di usarne uno più spesso.
Il colore che ho scelto è marrone scuro, color cioccolato se vogliamo essere più precisi e le decorazioni sono state realizzate in acrilico beige.

Ecco quello che occorre per realizzare questo poncho:

- lana o acrilico del colore che preferite
- lana o acrilico per le decorazioni e le rifiniture
- ferri n. 4
- ago da lana


Per prima cosa bisogna realizzare due rettangoli uguali con il filato del colore principale. Vi consiglio di fare una prova utilizzando dei pezzi di vecchie lenzuola pima di avviare il numero di maglie, in modo da essere sicuri delle dimensioni, io ho usato 2 rettangoli di 60x80 cm. Sul ferro ho avviato 120 maglie che corrispondono a 60 cm e ho continuato fino ad arrivare a 80 cm di lunghezza.
Il punto che ho scelto è la maglia inglese (un punto dritto e un punto doppio) quindi serve un numero pari di maglie perché si termina con 2 punti dritti ogni ferro.
Terminati i rettangoli vanno uniti in questo modo


Ovviamente le dimensioni riportate in questo disegno sono diverse, l'importante è che posizioniate i due rettangoli in questo modo.
Abbiate l'accuratezza di unire i lati cucendo con un ago da lana e con un pezzo del filato scelto per il lavoro in modo che non si veda, poi ricordatevi che le cuciture devono stare nel lato interno del poncho quindi occhio a cucire al rovescio.
Bene, ora provate il poncho e vedete come vi sta. Dovrebbe esserci il problema del collo che va sistemato in qualche modo. Io ho voluto realizzare un poncho con il collo stretto e avvolgente quindi ho cucito i lati del collo fino alla misura della mia testa, in modo che entrasse senza problemi, dopodiché con il filato beige ho fatto qualche giro di uncinetto seguendo questo schema.

1° giro: tutte maglie alte
2° giro: 1 maglia alta e una maglia alta a rilievo

Attenzione perché per fare in modo che questo punto prenda la forma classica del collo dei maglioni invernali (un punto interno e uno esterno per intenderci) bisogna lavorarlo dall'interno. Nel caso foste dal lato sbagliato ve ne accorgereste immediatamente.
Ora bisogna procedere con il bordo del poncho, che io ho finito con un giro di punto gambero ad uncinetto con il filato beige.
Infine le decorazioni:
2 foglie e un fiore realizzati ad uncinetto e cuciti con ago e filo.
    

domenica 1 settembre 2013

MUFFIN ALLE MELE

L'altra mattina mia figlia era a casa e si stava annoiando a morte. "Mamma cosa facciamo? Prepariamo i muffin?" Sinceramente non ne potevo più dell'impasto che utilizziamo di solito, anche perché recentemente li abbiamo cucinati spesso, così mi sono messa su internet e ho scovato una ricettina sana e golosa che ho un po' modificato secondo i miei gusti.
Questi tortini di mela sono davvero squisiti e inoltre sono fatti con ingredienti semplici che tutti abbiamo in casa, si possono modificare aggiungendo qualche spezia come ad esempio la cannella o magari un pizzico di chiodi di garofano, oppure si possono sostituire le carote alle mele ma io li ho provati al naturale e devo dire che mi sono piaciuti tantissimo. Inoltre sono un ottimo pretesto per far mangiare la frutta ai nostri bambini, piuttosto che vederli scartare qualche merendina già confezionata piena di zuccheri e di grassi.
Sono sofficissimi e divertenti, con lo stesso impasto si può preparare una torta invece dei singoli muffin se preferite e vi assicuro che questa ricetta non ha niente da invidiare alla classica torta di mele. In effetti è un incrocio tra quella e l'impasto dei muffin che uso di solito ma credo valga davvero la pena di provarla.


MUFFIN ALLE MELE

- 2 mele
- 1 vasetto di yogurt
- 2 uova
- 150 g. zucchero
- 200 g. farina
- lievito vanigliato
- 50 ml olio di mais
- granella di zucchero
- 1 limone

La scelta dello yogurt è molto importante per la riuscita di questa ricetta. Se ne avete uno in casa alle mele bene, se ne avete uno magro ancora meglio ma se avete uno yogurt Yomo di altri gusti di frutta non preoccupatevi perché andrà benissimo lo stesso. Generalmente negli yogurt ci sono i coloranti e i conservanti che danno il sapore deciso della frutta e se usati nelle ricette spesso ne alterano il risultato finale. Ho scoperto invece che la marca Yomo (in assoluto la più cara sul mercato anche quando è in offerta) ha il privilegio di usare frutta fresca e questo si capisce dal fatto che nelle torte ad esempio non si sente il sapore. Io ho usato uno yogurt Yomo alla banana questa volta e vi assicuro che non c'è odore né sapore di banana in questi muffin.

Per prima cosa tagliamo le mele e mettiamole in una ciotola con una spruzzata di limone per non farle annerire. Mia figlia ha voluto che le tagliassi a pezzi piccolissimi ma potete anche farne dei tocchetti più grandi, dipende dai vostri gusti.
In un'altra ciotola mettiamo i rossi d'uovo con lo zucchero, mescoliamo bene e aggiungiamo l'olio e lo yogurt, poi la farina mescolata con il lievito. In questa operazione assicuratevi di aggiungere la farina poco per volta e solo dopo che l'impasto l'ha completamente assorbita altrimenti si formeranno dei grumi.
Montate a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale, poi aggiungete all'impasto principale le mele e gli albumi mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli.
Ora versate 3/4 di composto nei contenitori per muffin e infornate a 160° per circa 15 minuti. Fate sempre la prova dello stuzzicadenti mi raccomando. Se inserito all'interno dei muffin esce pulito allora è cotto, altrimenti richiede ancora qualche minuto di cottura.

venerdì 30 agosto 2013

TORTA DI COMPLEANNO CON CREMA AL CIOCCOLATO E PANNA

L'altro giorno abbiamo festeggiato il sesto compleanno di mia figlia e abbiamo organizzato una piccola festicciola con una parte di parenti (tutti non ci stavano in casa nostra!) Come ogni anno la bimba mi ha fatto una richiesta specifica per la torta e per quanto mi è stato possibile, ho cercato di accontentarla. Come sapete io non compro quasi nulla di già fatto, soprattutto se si tratta di prodotti da forno o dolci che posso provare a cucinare in casa, un po' per il costo astronomico e un po' perché voglio sapere esattamente cosa mangio e con quali calorie.
Certo le torte fatte in pasticceria sono bellissime da vedere ma al di là del prezzo assurdo mi sono accorta che ogni volta che mi sono lasciata tentare e ho acquistato una torta o un pasticcino, sono rimasta altamente delusa dal sapore. Nel migliore dei casi sa di zucchero puro, nel peggiore di plastica.
Non ho la presunzione di saper preparare dolci all'altezza di un pasticcere ma trovo più giusto abituare i bambini ai sapori genuini ed evitare di causare loro dipendenze da zuccheri, per quanto possibile.
Le richieste di mia figlia quest'anno erano semplici: una torta con dentro il cioccolato e fuori la panna. Con un po' di astuzia ho modificato un paio di ricette che avevo già sperimentato e con l'aiuto della cialda scelta insieme a lei raffigurante la bella addormentata nel bosco, ho messo insieme questa variante della torta pan di spagna.

TORTA DI COMPLEANNO CON CREMA AL CIOCCOLATO E PANNA

- pan di spagna (vedi ricetta al link)
- crema al cioccolato (vedi ricetta al link)
- panna liquida fresca da montare
- latte
- siringa da pasticcere per decorare
- cialda con disegno Disney (facoltativa)

L'anno scorso l'avevo farcita con la crema, ricoperta con la glassa al cioccolato e infine guarnita con i mashmellow. Questo è stato il risultato.
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/09/torta-di-compleanno-con-glassa-al.html
Allo stesso link trovate anche la ricetta del pan di spagna, indispensabile per la riuscita di questa torta.

Quest'anno ho deciso di modificare la ricetta di questa crema
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/04/la-vera-crema-che-sa-di-uova.html
aggiungendo 3 cucchiai di cacao amaro alla farina e trasformandola così in un'ottima crema al cioccolato, densa e gustosa.

Il procedimento è semplice: preparate prima il pan di spagna seguendo alla lettera le indicazioni, procedete con la preparazione della crema utilizzando la variante al cioccolato e lasciate raffreddare entrambi.
A questo punto tagliate il pan di spagna a metà stando molto attente a non romperlo o a tagliarlo storto. Per questa operazione consiglio un coltello molto affilato o uno di ceramica che taglia qualsiasi cosa come se fosse burro.
Prendete il latte e bagnate i due dischi di pan di spagna in modo che si ammorbidiscano ma senza esagerare. Spalmate sul lato inferiore la crema al cioccolato, richiudete il dolce e montate la panna con la frusta elettrica.
Se volete potete aggiungere un po' di zucchero alla panna per renderla più dolce, personalmente ho evitato di farlo perché la torta in sé è già piuttosto calorica ma se preferite una panna più dolce procedete pure.
Con l'aiuto di un spatola stendete la panna ricoprendo tutti i lati, poi prendete una siringa da pasticcere o una sac a poche e fate qualche decorazione qua e là. All'interno ho aggiunto la cialda acquistata alla coop (che ho pagato quasi più di tutti gli altri ingredienti: 2,58 euro) e servite con le candeline.

A proposito della sac a poche voglio segnalarvi questa pagina in cui mi sono imbattuta qualche giorno fa
http://cristallodizucchero.com/2011/04/sac-a-poche-usa-e-getta-come-si-fa/
la trovo molto utile e chiara, nel caso in cui voleste procedere con una sac a poche versione fai da te.

mercoledì 21 agosto 2013

FILETTI DI MERLUZZO IMPANATI E FRITTI CON PATATINE FRITTE FATTE IN CASA

E' passato parecchio tempo dalla mia ultima ricetta, lo so bene. La verità è che in estate non mi piace molto cucinare, anzi non mi piace l'estate punto e basta! Non riesco proprio a mettermi ai fornelli, anche perché le classiche ricette fredde non mi entusiasmano e quindi perdo inevitabilmente entusiasmo e creatività.
Per fortuna negli ultimi giorni qui al Nord Italia si respira un po' di più, la temperatura è calata di qualche grado e al mattino fa addirittura fresco! Immediatamente mi è tornata voglia di cucinare, perciò eccomi qui con una nuova ricetta tutta da copiare.
L'ispirazione mi è venuta guardando il programma televisivo Masterchef USA, dove 18 concorrenti dovevano riprodurre un piatto a base di pesce gatto impanato e fritto, accompagnato da salsa tartara e patatine dolci fritte. Non è certo periodo di patate dolci (ma mi riprometto di provare assolutamente a friggerle non appena arriverà l'autunno) e la salsa tartara non mi è mai piaciuta molto, così ho preso l'idea del pesce impanato e fritto e ci ho aggiunto un po' di patatine fritte fatte in casa che piacciono sempre e incontrano il gusto di molti.
Le dosi sono per 3 persone di cui una bambina perciò se vi piacciono molto le patate vi consiglio di aumentare la quantità, con le mie dosi non ne sono venute molte.

FILETTI DI MERLUZZO IMPANATI E FRITTI CON PATATINE FRITTE FATTE IN CASA

- 3 filetti di merluzzo surgelati o freschi
- farina 00
- farina di mais
- 2 uova
- sale
- parmigiano grattugiato
- limone
- olio per friggere
- 3 patate di media grandezza

Io ho usato i filetti di merluzzo ma potete anche sostituirli con altro pesce di vostro gradimento come il nasello o il pesce gatto se volete seguire la ricetta originale. Inoltre ho optato per il pesce surgelato perché costa meno, è più comodo, è già pulito e non ci si porta addosso l'odore per ore dopo averlo maneggiato. In questo caso prima di cominciare a cucinarlo dobbiamo farlo scongelare del tutto. Ovviamente potete usare quello fresco a patto che lo puliate bene da tutte le lische.
Asciugate i filetti di pesce con della carta da cucina per far si che l'impanatura si attacchi bene al pesce, poi preparate 3 piatti fondi in sequenza in modo da non sbagliarvi.
Nel primo versate un po' di farina 00, nel secondo 2 uova con un pizzico di sale e con una frusta o una forchetta sbattetele bene, nel terzo la farina di mais con il parmigiano grattugiato. Io ho usato quella fine che di solito mi serve per la preparazione della polenta ma se avete quella istantanea andrà benone. Per quanto riguarda il formaggio non ho messo le dosi perché sono andata ad occhio e ovviamente dipende molto anche dai gusti personali. Mescolatelo comunque alla farina di mais con un cucchiaio e cercate di non esagerare per non rendere troppo forte il sapore.
Bene, a questo punto potete mettere l'olio a scaldare in padella. Io ho usato l'olio di mais perché lo ritengo uno dei più sani da usare per i fritti e l'ho fatto scaldare nel wok per evitare di schizzare e sporcare tutta la cucina (vi assicuro che è comodissimo per friggere).
Quando cominciate a sentire l'odore di olio caldo provate ad intingere uno stuzzicadenti per vedere se è pronto: se fa le bollicine significa che è caldo a sufficienza.
Prendete un filetto di pesce, passatelo nella farina su entrambi i lati, poi passatelo nell'uovo e infine nella farina di mais con il parmigiano. Ripetete questa operazione una seconda volta per rendere l'impanatura più croccante e gustosa e delicatamente immergetelo nell'olio. Procedete con gli altri 2 filetti, abbassate un po' il fuoco per non farli scurire troppo e dopo qualche minuto girateli per controllare la cottura. Quando vi sembrano ben dorati metteteli ad asciugare su un paio di fogli di scottex o su della carta assorbente.
Passate ora alle patatine che avrete precedentemente tagliato a vostro gusto, immergetele nell'olio e lasciate cuocere fino a che non dorano. Attenzione a non tenere il fuoco troppo alto altrimenti vi ritroverete con l'esterno bruciato e l'interno ancora crudo. Una volta pronte mettete anch'esse ad asciugare e impiattare servendo il tutto con una fettina di limone, maionese o ketchup, a seconda dei gusti.

E' importante notare che con questo tipo di impanatura il pesce risulterà leggero e per niente unto. La farina di mais infatti respinge l'olio e non lo fa assorbire. La doratura è più chiara e delicata ma molto saporita grazie anche all'aggiunta del parmigiano.
So che non è un piatto salutare ma ogni tanto bisogna fare uno strappo alla regola, soprattutto in vacanza, perciò se avete voglia di provare questa ricetta aspetto i vostri commenti e suggerimenti!

sabato 8 giugno 2013

LA RATATOUILLE DI MAMMA FRANCESCA

Si l'idea di questa ricetta ovviamente mi è venuta dopo aver visto il film della Pixar sul topolino chef ma ho deciso solo ora di provare a cucinarla, dopo che mio marito e mia figlia si sono abituati a mangiare più verdure, altrimenti non avrebbe avuto senso.
Per chi non lo sapesse la ratatouille è un piatto molto povero, poiché di solito si usano le verdure dell'orto o quello che abbiamo nel frigo. Vanno bene tutte le verdure ma nella ricetta originale ci sono peperoni, melanzane e zucchine.
Ovviamente ci sono moltissimi modi per preparare una gustosissima ratatouille e navigando un po' online mi sono resa conto che si può cucinare in mille modi diversi, così ho preso un po' da una e un po' dall'altra ricetta e ho messo tutto insieme!
Il risultato è stato un piatto molto profumato e saporito, che è piaciuto molto a tutti. La prossima volta però preparerei un po' più di sughetto al pomodoro, magari usandone 4 invece che 2. Questa è la ricetta con le dosi che ho usato questa sera.  


LA RATATOUILLE DI MAMMA FRANCESCA

- 1 cipolla
- olio evo
- 1 peperone rosso
- 1 melanzana
- 1 zucchina grande
- 1 carota
- 2 pomodori tondi
- alloro q.b.
- basilico q.b.
- sale

Prendiamo una casseruola e scaldiamo un po' d'olio, affettiamo la cipolla a dadini e facciamola soffriggere per un paio di minuti, poi tagliamo a dadini anche i pomodori maturi e aggiungiamoli al tutto. Saliamo e lasciamo asciugare per una decina di minuti. Spolverizziamo con l'alloro, mescoliamo e mettiamo da parte.
Laviamo e tagliamo a fettine sottili tutte le verdure, prendiamo una teglia da forno e mettiamo sul fondo un po' di sughetto di pomodori, poi distribuiamo bene le verdure (io le ho messe a spirale come nel film anche se alla fine ho dovuto aggiungerne in superficie perché erano troppe) e mettiamo sopra il resto del sughetto. Saliamo in superficie, aggiungiamo ancora un po' di alloro e di basilico e lasciamo cuocere in forno a 160° per 60 minuti coprendo completamente con la carta d'alluminio.
Trascorso questo tempo scopriamo la teglia e facciamo cuocere altri 15 minuti. Sforniamo, mettiamo un giro d'olio evo e serviamo caldo.

martedì 4 giugno 2013

VERDURE COLORATE E SAPORITE

Come sapete sono sempre alla ricerca di nuovi modi per far mangiare le verdure a mia figlia. Inutile ripetere quanto sia importante che i bambini prendano come abitudine quella di accompagnare qualsiasi secondo piatto ad un contorno sano e vegetale. Mi rendo anche conto che però a volte è difficile per i piccoli avvicinarsi a certi cibi se vengono cucinati con poco sapore e con un aspetto poco creativo. Non che io sia una di quelle che pensano che bisogna per forza ingegnarsi a creare chissà cosa pur di far mangiare i figli sia chiaro. I bambini devono abituarsi a mangiare quello che c'è, però un po' di fantasia e di sapore a volte non guasta. Questa teglia oltre ad essere piena di verdure saporite e buonissime, è anche particolarmente colorata e mette allegria. Quindi in un colpo solo riusciamo ad attirare la vista e il gusto dei nostri bambini, senza ricorrere a quei preparati in polvere per insaporire i cibi che personalmente non comprerò mai perché pieni di calorie e di chissà cosa. Inoltre per come la vedo io, noi genitori dovremmo essere i primi a dare loro il buon esempio. Nel mio caso non c'è problema perché io mangio verdure di continuo, ma nel caso di mio marito a volte devo ammettere che è più difficile convincere lui che la piccola di casa.. Bene, l'altra sera ho fatto un esperimento per rendere più appetitose le solite verdure e ci sono riuscita! Hanno spazzolato via tutto!!! Ecco la ricetta


VERDURE COLORATE E SAPORITE

- zucchine
- peperone giallo
- peperone rosso
- cipolla bianca
- sedano
- carote
- olio evo
- sale
- acqua
- dado
- noce moscata


Come avete visto non ho specificato le quantità perché ognuno fa quello che vuole, senza contare che dipende molto anche dalla grandezza delle verdure. Si taglia tutto a pezzettini o a striscioline o come volete, si mette in una casseruola grande, si aggiungono 2 dita d'acqua e si sala bene. Mi raccomando non affogate le verdure nell'acqua altrimenti si spappoleranno, bastano davvero 2 dita.
A metà cottura aggiungete il dado sbriciolato mettendone un pezzo qui e un pezzo là per evitare che prenda sapore solo una parte delle verdure. Aggiungete un filo d'olio evo e una bella grattugiata di noce moscata. Mescolate bene.
Fate cuocere per 15/20 minuti in tutto. Buon appetito! 

domenica 2 giugno 2013

RISOTTO ALLE FRAGOLE

Oggi mi hanno regalato un bel cestino pieno di fragole mature. Che farne? Certo con il succo di limone e lo zucchero sono buonissime ma dato che le avevo già mangiate a pranzo ho pensato di provare una ricetta alternativa. Dico alternativa perché ancora una volta mio marito l'ha giudicata troppo strana e dopo averne assaggiato 2 (e dico") chicchi, ha deciso che non gli piaceva.
Giudizi affrettati a parte, devo dire che a me questo risotto è piaciuto tantissimo, un po' per il gusto originale e poco comune e un po' per il colore rosso che aveva preso alla fine. Credo che nel momento in cui si presenta un piatto in tavola sia molto importante anche l'impatto visivo e se l'idea di un semplice risotto bianco mi fa venire una gran tristezza, questo piatto tutto rosso è bellissimo!
Ci son molte versioni anche online di questa ricetta, sia con il vino bianco che con quello rosso. Io avevo in casa nel comunissimo vino rosso da pasto e ho usato quello. Ovviamente in questo modo il colore del riso diventa di un rosso più intenso.

RISOTTO ALLE FRAGOLE

Dosi per 2 persone

- 150 g. riso
- 20 fragole circa
- 1 bicchiere di vino rosso
- olio evo
- mezza cipolla
- 1 noce di burro
- 1 dado


Mettiamo a bollire mezzo litro d'acqua e aggiungiamo un dado per fare il brodo. Nel frattempo scaldiamo un filo d'olio in padella e mettiamo la cipolla a soffriggere. Aggiungiamo il riso, saliamo e facciamo insaporire per qualche minuto, dopodiché sfumiamo con il vino.
Aggiungiamo un mestolo di brodo e mescoliamo bene. Il riso deve assorbire l'acqua e diventare morbido. Man mano che il brodo si asciuga aggiungiamone un mestolo.
Laviamo bene le fragole e tagliamole a pezzettini. Aggiungiamole al riso a metà cottura e lasciamo cuocere. Quando il riso sarà pronto alziamo la fiamma e facciamo asciugare bene. Aggiungiamo una noce di burro e facciamo riposare per un paio di minuti.
Impiattiamo guarnendo con un paio di fragoline intere.


venerdì 31 maggio 2013

PENNETTE CON PANNA E TONNO

Si lo so cosa state per dire: panna e tonno???? Ebbene si, vi garantisco che se cucinate in modo adeguato queste pennette sono ottime. Se vi capitano in casa degli ospiti all'improvviso o se non avete molta voglia di cucinare piatti elaborati o ancora se in dispensa non vi è rimasto molto. Dieci minuti d'orologio e farete un figurone, garantito!
La panna non è molto salutare, me ne rendo conto, ma se mangiata ogni tanto può anche rientrare nel nostro menù, che ne dite? Inoltre è davvero molto economica e si trova spesso in offerta. A meno che non siate affezionati ad una marca in particolare, con  poco più di 50 o 60 centesimi potete sempre portarvi  casa un pacchettino da tenere come scorta. Naturalmente state attente alla data di scadenza ma in linea di massima non è mai troppo ravvicinata quindi potete stare tranquille.
Il tonno in questo caso potete anche usarlo al naturale, fa meno male e non sentirete la differenza di sapore perché viene cucinato comunque nell'olio.

PENNETTE CON PANNA E TONNO

Dosi per 3 persone:

- 200 g. pasta (pennette, fusilli, quello che volete)
- 1 pacchetto di panna da cucina
- 2 scatolette di tonno al naturale
- cipolla (io ho usato la surgelata)
- 1 limone
- olio evo
- sale


Mettete a bollire l'acqua salata e quando sarà il momento buttate la pasta.
In una padella mettete a soffriggere un po' di cipolla in un giro d'olio evo, dopodiché aggiungete il tonno scolato dal suo liquido di conservazione. Salate, spezzettate bene il tonno e lasciate cuocere a fuoco basso per qualche minuto.
Aggiungete il succo del limone, cuocete ancora un minuto o due. Versate la panna in padella e fare rapprendere un po' il tutto, in modo che raggiunga la densità necessaria.
Scolate la pasta e saltatela un pò in padella in modo che preda sapore.
Voilà! Buon appetito.

mercoledì 29 maggio 2013

PANE INTEGRALE FATTO IN CASA

Dopo aver partorito mia figlia mi sono ritrovata con più di 20 chili da perdere e non sapevo davvero da che parte cominciare. Uno dei "segreti" che mi sono stati rivelati allora, fu che il pane integrale è da preferire a quello bianco per molti motivi. Uno fra tutti il fatto che contenendo fibre gonfia la pancia facendoti sentire piena anche se ne mangi poco. Beh, diciamo che forse un po' è vero ma dopo aver finito la mia dieta posso affermare che non è stato grazie al pane integrale che ho perso ben 21 chili! Ad ogni modo mi ricordo che mi piaceva e anche molto. Da quando ho iniziato a fare il pane in casa non l'ho più mangiato, anche perché come al solito piace solo a me (mio marito e mia figlia non ne vogliono sapere). La farina integrale è molto costosa, se si pensa che il suo prezzo si aggira sui 2,00 euro a pacco (e tra l'altro si trova solo biologica) e a me che del biologico non frega assolutamente nulla, resta davvero poca scelta.
L'altro giorno però l'ho trovata in offerta alla Coop (anche se l'ho pagata ugualmente 1,20 euro) e ho deciso di provarla. Se pensiamo che un pacco di farina bianca costa sui 0,57 cent, almeno quella Coop, c'è davvero una grande differenza.
Di solito preparo il pane seguendo la ricetta delle 3 farine: 600 g. di manitoba, 200 g. di farina bianca, 200 g. di farina di semola ma questa volta ho provato a sostituire la semola con la farina integrale. Ecco la ricetta e il procedimento


PANE INTEGRALE FATTO IN CASA

600 g. farina manitoba
200 g. farina 0
200 g. farina integrale
2 bustine di lievito in polvere che lievita fuori dal forno (mastro fornaio per intenderci)
4 cucchiaini di zucchero
5 cucchiaini di sale
5 cucchiaini d'olio evo
2 e 1/2 bicchieri di acqua calda


Mettiamo le farine in una grande ciotola e aggiungiamo tutti gli ingredienti tranne l'acqua. Mescoliamo un po' con le mani per amalgamarli, poi un po' per volta aggiungiamo l'acqua che dev'essere tiepida/calda ma non bollente. La mia misura è 2 bicchieri e mezzo usando quelli di plastica dell'ikea ma ovviamente dipende molto dalla consistenza dell'impasto. Dev'essere morbido ma non appiccicoso.
Impastiamo con le mani bene bene, lavoriamo su un tagliere infarinato per fare in modo che risulti più omogeneo, poi mettiamolo in una ciotola chiusa con pellicola, copriamo con uno strofinaccio pulito e mettiamo in forno spento per 1 ora.
Trascorso questo tempo impastiamo nuovamente per qualche minuto, giusto per muoverlo un po', poi richiudiamo tutto e lasciamo nel forno spento per un'ora e mezza.
A questo punto possiamo fare le nostre pagnottine. Io le faccio da 70 g. ciascuna, le metto in una teglia con carta da forno, chiuse con uno straccio pulito e un foglio di plastica e poi di nuovo a lievitare, questa volta per 7/8 ore, dipende. Solitamente inizio alle 8 di mattina e verso le 11 faccio le pagnottine così per le 18 le cuocio e le mangio per cena.
Cotte a 180° finchè non dorano (10 minuti circa a forno caldo) sono una bontà, anche nella variante integrale. Nulla da togliere al pane che troviamo dal fornaio

TISANA ALLA CANNELLA

Avevo pensato di tenere la ricetta di questa tisana per i mesi autunnali, periodo nel quale i raffreddori e i malanni sono più frequenti, ma date le temperature degli ultimi giorni e il mal di gola che questa mattina non mi da tregua, ho deciso di pubblicarla.
Se siete tra coloro che aborrano le medicine, che prima di prendere un antinfiammatorio aspettano davvero di non poterne più, o più semplicemente volete un'alternativa naturale ai soliti rimedi chimici e poco sani, questa tisana potrebbe fare al caso vostro. E' molto semplice, buona e a mio parere molto efficace.
La cannella si sa, ha molte proprietà, tra cui quelle antibatteriche e antisettiche e una tisana come questa bevuta la sera prima di coricarvi, con un cucchiaino di miele, in caso di raffreddore o malessere generale vi aiuterà a sentirvi meglio. Non aspettatevi miracoli sia chiaro, non è una medicina, ma sicuramente vi farà bene.
Come in tutte le cose però bisogna non esagerare perché la cannella ha anche proprietà ipoglicemizzanti, il che significa che contribuisce ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue, ad abbassare la pressione sanguigna e con il tempo contribuisce anche a perdere peso. Questo non significa che se siete a dieta dovete mangiare stecche di cannella a pranzo e a cena mi raccomando! Significa solo che l'uso gastronomico di questa spezia nei piatti quotidiani può aiutarvi  non ingrassare ulteriormente.
Esiste un limite di 3 g. di cannella al giorno che è meglio non superare, soprattutto se non siete seguiti da un medico o da un omeopata.
Sorseggiare questa tisana una o due volte al giorno nei periodi in cui siete raffreddati non da alcun effetto collaterale ma cercate sempre di non esagerare. In fondo in polvere la cannella si può aggiungere a molte ricette se vi piace il suo aroma, quindi potete sbizzarrirvi in cucina.  
Tornando alla tisana, io uso le stecche piccole, per intenderci quelle che vengono vendute al supermercato in barattoli di vetro tipo "Cannamela", ce ne sono parecchie e costano solo 1,30 euro. In questo modo ho già la misura della stecca e non rischio di preparare una tisana troppo concentrata.

TISANA ALLA CANNELLA

1 stecca piccola di cannella
1 tazza d'acqua
miele (facoltativo)

Prendete l'acqua e mettetela in un pentolino. La quantità dovrà essere quella della tazza che intendete bere più almeno un'altra metà perché durante la cottura il livello si abbasserà evaporando.
Mettete la stecca di cannella nell'acqua e fate bollire per 15 minuti circa. Capirete che è pronta perché la stecca di aprirà, spaccandosi in vari pezzi, liberando il suo aroma e rendendo l'acqua di un delicato colore rosa antico.
Quando è pronta filtratela con un colino per evitare di bere anche i frammenti di cannella, lasciatela intiepidire e aggiungete il miele. Mi raccomando non mettete il miele nell'acqua bollente perché questo perderebbe immediatamente le sue proprietà lenitive.
Cin cin!

martedì 28 maggio 2013

TORTA MIMOSA FATTA IN CASA

Oggi è il mio anniversario di matrimonio e per festeggiare i 7 anni con mio marito ho pensato di preparare una torta speciale: la mimosa. Perchè è speciale? Perché la nostra torta nuziale era proprio la mimosa, appositamente modificata come volevamo noi, senza ananas e senza cioccolato. Ecco perché ho deciso di provare a cucinare questo dolce fatto in casa.
Per rimanere nel tema del blog, la ricetta è molto economica se si pensa che comprata in pasticceria, con un diametro di 26 cm, meno di 40/50 euro non vi costa. Certo in quel caso è già fatta, non vi tocca lavare i piatti, sfaccendare in cucina e trascorrere qualche ora ai fornelli ma per chi è come me, nata per cucinare, non sarà certo un problema! L'acquisto degli ingredienti non dovrebbe essere particolarmente caro perché si tratta di alimenti che molto spesso abbiamo in dispensa, fatta forse eccezione per la panna fresca e per il succo d'ananas.
La vera mimosa come dicevo prima è farcita con crema e panna con pezzetti di ananas ma dato che a mio marito non piace molto questo frutto ho voluto riproporre la stessa versione della nostra torta di nozze. Se invece volete potete aggiungere sia la frutta (pesche, fragole, ribes o quello che preferite) che un bello strato di cioccolato. In questo caso consiglio di procedere diversamente e di preparare 2 pan di spagna: uno da tagliare a metà e farcire con la crema/panna, un disco intermedio, uno strato di cioccolato e un altro disco sopra.
Dato che questo dolce è pieno zeppo di calorie ho pensato di non mettere il dito nella piaga e di non esagerare, quindi ho seguito un procedimento diverso. Inutile togliere uova all'impasto del pan di spagna perché non vi verrebbe con meno di 5 uova, inutile togliere panna e crema, insomma non c'è niente da fare, questo dolce va fatto così. L'unico accorgimento che potete avere se siete a dieta è quello di mangiarne solo una fetta...


TORTA MIMOSA FATTA IN CASA

- succo d'ananas
- panna fresca 250 g.


Per fare questa torta bisogna seguire la ricetta del pan di spagna che trovate qui
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/09/torta-di-compleanno-con-glassa-al.html

e quella della crema che trovate qui
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/04/la-vera-crema-che-sa-di-uova.html

lasciate raffreddare il tutto e poi procedete in questo modo.

Tagliate la calotta del pan di spagna senza romperla, mettetela da parte e con un coltellino scavate all'interno del dolce in modo da formare una conca. Ricordatevi di lasciare un paio di centimetri di spessore in fondo altrimenti il dolce crollerà.
Tenete in una ciotola la mollica che togliete e riducetela in briciole o in cubetti, come preferite.
Bagnate bene con il succo d'ananas il dolce nella parte interna e nei contorni. Montate la panna fresca e unite una parte della crema pasticcera che avete preparato prima e lasciato raffreddare. Mescolate bene e versatela dentro il dolce, possibilmente a forma di cupola in modo che la torta risulti un po' più alta in centro. Chiudete con la calotta che avevate tagliato ma capovolgetela così da lasciare all'interno la parte più scura e di fuori la parte chiara. Bagnate con il succo d'ananas anche la calotta, prendete la crema rimasta e con una spatola spalmatela uniformemente su tutta la torta, sopra e nei lati.
A questo punto prendete le briciole di mollica e spargetele sopra la torta e nei lati in modo da ricoprirla tutta.
Lasciatela in frigo 3/4 ore prima di servirla.

domenica 19 maggio 2013

FUSILLI ALLA RICOTTA

Qualche giorno fa quando sono andata a fare la spesa ho comprato una confezione di ricotta in offerta ad un prezzo davvero ridicolo, poi come al solito l'ho messa nel frigorifero e me ne sono dimenticata! Se non la uso per fare il ripieno ai tortelloni o per il tiramisù light purtroppo capita che arrivo alla data di scadenza senza idee e finisco per mangiarla a cucchiaiate come secondo piatto. Non è il massimo, lo ammetto.
L'altro giorno però ho avuto un'idea e ho voluto fare un esperimento dell'ultimo minuto. Ero un po' di fretta e volevo un primo piatto completo, che facesse anche da secondo e così ho unito le due cose...
Più semplice e veloce di così non credo esista niente, anche perché è davvero buonissima e si prepara in 2 minuti. La ricotta è un formaggio abbastanza magro, che contiene proteine ed è molto buono, insaporito poi con olio e sale vi garantisco che renderà ottimo anche un piatto di pasta.

FUSILLI ALLA RICOTTA

- Fusilli o qualunque pasta vogliate
- ricotta (quantità a piacere)
- olio
- sale


Mettete a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo stemperate un po' di ricotta in una ciotolina con l'aiuto i una forchetta, mescolate bene poi unite un filo d'olio e un po' di sale. Quando la pasta sarà pronta scolatela avendo l'accortezza di tenere da parte l'acqua (o almeno un po') perché se alla fine dovesse risultare un po' troppo asciutta ve ne servirà un goccio.
Unite la pasta alla ricotta insaporita e servite.
Non serve l'aggiunta di parmigiano né altro. Buon appetito!

mercoledì 15 maggio 2013

FILETTI DI NASELLO IN PENTOLA CON VERDURE E ZENZERO

La ricetta di oggi è buona ma soprattutto sana. Se non fosse per il pesce sarebbe anche economica ma come al solito io l'ho preso surgelato in offerta e sono riuscita a risparmiare anche questa volta. Si tratta di un secondo piatto delicato e molto buono, adatto a grandi e piccini che si può tranquillamente modificare a seconda delle proprie esigenze e gusti. Le verdure possono essere sostituite con altre, il pesce può essere nasello come in questo caso o magari merluzzo o quello che desiderate.
Si tratta di un piatto profumato e molto colorato grazie ai vari tipi di verdure, il che con i bambini non guasta mai. Il valore nutrizionale è alto e, cosa ancora più importante, le calorie sono quasi inesistenti! Il pesce è un alimento a bassissimo contenuto calorico, così come le verdure. In più in questa ricetta non ci sono grassi se non un filo d'olio evo quindi potete stare tranquilli se siete a dieta.
Le spezie rendono il piatto saporito senza appesantirlo ed è per questo che non bisogna elemosinare con i sapori, quando sono sani. Lo zenzero con il pesce ci sta proprio bene, devo ammetterlo. Ne bastano un paio di centimetri se lo utilizzate fresco e penso un paio di cucchiaini se lo preferite in polvere. Il prezzemolo da quando ho la piantina in casa io lo uso sempre fresco ma se ne avete di surgelato va benissimo.

FILETTI DI NASELLO IN PADELLA CON VERDURE E ZENZERO

- 1 cipolla bianca
- 2 carote piccole
- 1 zucchina
- 1 peperone giallo
- 1 peperone rosso
- 1 peperone verde
- 1 costa di sedano
- olio evo
- sale
- filetti di nasello surgelati
- 2 cm di zenzero fresco
- qualche ciuffo di prezzemolo fresco
- 1 dado

Per prima cosa dovete scongelare il pesce. Se avete tempo prendetelo fuori dal freezer qualche ora prima altrimenti potete farlo rinvenire qualche minuto in una pentola di acqua bollente salata.
Tagliate a striscioline e a cubetti o come volete le verdure e mettetele in una grande casseruola. Aggiungete due dita d'acqua, un giro d'olio evo, il sale e mezzo dado. Mescolate e fate cuocere per 15 minuti circa coprendo con un coperchio.
A questo punto dovremmo essere più o meno a metà cottura quindi mettete l'altro mezzo dado sbriciolandolo per farlo amalgamare meglio, il pesce e lo zenzero. Mescolate e fate cuocere senza coperchio a fiamma media. Bisogna fare asciugare l'acqua quindi regolatevi a seconda di quanta ne è rimasta in pentola.
A cottura ultimata aggiungete il prezzemolo e impiattate.
Buon appetito!


martedì 14 maggio 2013

BOCCONCINI DI POLLO AL LATTE

Ieri sera mi sono ritrovata con quindici minuti di tempo per preparare la cena e zero idee su cosa cucinare. Per un attimo ho avuto il buio totale, poi ho acceso il cervello e ho iniziato a pensare :) Volevo fare dei petti di pollo ma come al solito ero alla ricerca di un modo diverso per cucinarli, anche perché sinceramente cotti in padella con solo un po' di sale mi sembrava proprio una ricetta povera e triste.
Quindi ho aperto il frigorifero e alla vista del cartone del latte mi si è accesa una lampadina. Ho improvvisato, lo ammetto e se dovessi rifare questa ricetta probabilmente aggiungerei qualcosa per dare più sapore al piatto ma tutto sommato mi è piaciuta la carne cotta nel latte, è morbida e adatta a grandi e piccini. Ovviamente io l'ho servita tagliata a bocconcini (cuociono prima e sono già pronti per essere mangiati) e con un contorno di verdure.
Neanche a dirlo si tratta di un piatto molto economico (chi non ha del latte in frigorifero?) e velocissimo da preparare. Io ho aggiunto un rametto di rosmarino per dare più sapore ma se avete della noce moscata potete aggiungerla tranquillamente. Ho letto online che anche il prezzemolo ci sta molto bene e che volendo si può far rosolare prima la carne nel burro e poi aggiungere il latte. Io il burro non lo uso mai per cucinare, troppe calorie e troppo colesterolo ma se non avete di questi problemi potete provare anche questa variante.

BOCCONCINI DI POLLO AL LATTE

- Bocconcini di pollo o tacchino
- rametto di rosmarino
- sale
- latte q.b.
- farina q.b.

In un piatto mettete i bocconcini di pollo e lasciateli insaporire con un rametto di rosmarino per una decina di minuti se avete tempo. Io gli ho lasciati solo 2 o 3 minuti perché andavo di fretta. Passate i bocconcini nella farina e scrollate quella in eccesso.
In una padella scaldate un po' di latte, quindi mettete la carne a cuocere insieme al rosmarino. Salate abbondantemente e lasciate che il latte si addensi. Quando la carne sarà cotta e il sughetto sarà ben denso spegnete la fiamma e servite.
In 10 minuti avete cucinato un piatto diverso dal solito e dal sapore delicato.

lunedì 6 maggio 2013

FESTA DELLA MAMMA IDEA REGALO: IL PORTATOVAGLIOLI AD UNCINETTO SCHEMA

Continua la mia parentesi uncinettosa, dato che in questo periodo mi sento molto creativa e sforno oggetti su oggetti con uncinetto e filo. Oggi un'altra idea per la festa della mamma, adatta sicuramente a chiunque abbia un minimo di pratica con l'uncinetto, non certo alle principianti. In realtà non c'è niente di davvero difficile però una volta realizzati i pezzi che compongono questo portatovaglioli bisogna essere molto precise nel metterli insieme, perché basta che le proporzioni non siano giuste o che gli angoli non coincidano, che l'oggetto finale appare subito imperfetto..

Per realizzare il portatovaglioli servono:
2 quadrati che potete ricavare sia da due mattonelle, sia partendo da un numero di catenelle e proseguendo il lavoro lato per lato
1 striscia che andrà unita ai due quadrati e che costituirà l'altezza del portatovaglioli
1 fiore in questo caso ma potete anche non metterlo o magari farne più di uno
1 foglia, anche qui va bene in ogni caso

Io sono partita da 2 mattonelle, realizzate seguendo lo schema del top che ho postato l'altro giorno qui
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/05/top-donna-alluncinetto-tutorial.html

Se c'è una cosa che mi piace delle mattonelle ad uncinetto è proprio la loro versatilità e come vedete anche in questo caso sono molto belle

La striscia l'ho realizzata seguendo lo schema che trovate qui
 
 
Per intenderci è lo schema n. 2 in alto a destra. Tutta questa pagina riguarda la realizzazione di un portatovaglioli ma io ho seguito solo il disegno della striscia.
 

Questo è il fiore
 
E questa è la foglia doppia
 
 
 
 
Per prima cosa ho unito una mattonella con un lato della striscia usando un mezzo punto con il filo rosa, per creare un motivo che staccasse dal bianco e che poi venisse ripreso dal colore del fiore.
Successivamente sempre con il filo rosa e il mezzo punto ho unito l'altra mattonella (quella di sopra per intenderci) con l'altro lato della striscia stando attenta a non chiuderla tutta ma a lasciarne un lembo aperto. Per rendermi conto meglio del risultato finale ho inserito un po' di tovaglioli di carta all'interno prima di effettuare questa operazione. Ho proseguito il bordo rosa anche sull'angolo della mattonella che poi verrà ripiegato, ho poi realizzato il fiore e la foglia e con ago e filo ho cucito entrambi all'angolo ripiegato della mattonella. Infine ho nascosto e tagliato i fili in eccesso.  


venerdì 3 maggio 2013

TOP DONNA ALL'UNCINETTO TUTORIAL

Si lo so ultimamente pubblico più post su oggetti all'uncinetto che ricette.. mi sa che dovrò rivedere il nome di questo blog! Il fatto è che come ho già detto in questo periodo non riesco a tenere ferme le mani e ho mille progetti da realizzare tra regali e ordinazioni che mi sono state fatte. Rimane il fatto che realizzando oggetti all'uncinetto o ai ferri si risparmiano tantissimi soldi, soprattutto per quanto riguarda pensieri da regalare o magari capi d'abbigliamento come in questo caso. Certo questo è un top che si può usare più che altro al mare, magari come copricostume o perché no, in una serata in discoteca magari, con un'acconciatura anni 70 e un bel paio di zatteroni ai piedi! :)
Si io amo gli anni 70 e per me questo top è bellissimo anche se un po' trasparente come tutti i vestiti realizzati con l'uncinetto.
Ad ogni modo l'ispirazione mi è venuta l'altro giorno navigando online e vedendo questa foto
Certo questo forse è un po' più grande di quello che ho realizzato io ma sinceramente il mio mi piace di più. La cosa bella è che si fa davvero in poco tempo ed è facilissimo perché come avrete notato si tratta di una grande mattonella, una "granny square" come viene chiamata in inglese, che può essere realizzata in qualunque misura.
Qui c'è la mattonella che ho usato io
La pagina è in inglese, almeno per quanto riguarda le spiegazioni ma dalla foto della mattonella si capisce benissimo come si fa.
 
1° giro: cerchio magico con 4 catenelle chiuse da 1 punto bassissimo
2° giro: 3 catenelle, 2 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte. Finire con 3 catenelle da attaccare alla terza delle prime 3 di inizio giro
3° giro: 3 catenelle (1 maglia alta), 1 catenella, saltare 1 punto, 1 maglia alta sull'ultima maglia alta del gruppo del giro precedente, poi nell'angolo lavorare 2 maglie alte, 2 catenelle, 2 maglie alte. Lo schema dice di fare 2 alte e 3 catenelle ma io ho preferito fare 2 catenelle per evitare che fosse troppo traforato. 1 maglia alta sulla prima maglia alta del gruppo del giro precedente, saltare 1 punto, 1 catenella, 1 maglia alta e rifare l'angolo come prima.
Da questo punto in poi lo schema è sempre questo solo che aumenta il numero di maglie all'interno del gruppi di maglie alte. Nel 3° giro ne abbiamo 3 (1+2 dell'angolo), nel 4° giro ne avremo 5, nel 5° giro ne avremo 7 e così via.
Ovviamente cambiando il colore del filato e alternandolo potremo avere un effetto diverso e più originale.

Io ho usato:
uncinetto n. 3
filato rosso da ferri n. 4/5
filato grigio da ferri n. 4/5

Una volta arrivati alla grandezza desiderata potere scegliere il modo in cui far chiudere il top dietro la schiena. Io ho fatto dei lacci costituiti da sequenze di maglie alte ma va bene tutto. Nella parte alta ho chiuso l'angolo cucendolo all'interno, vi ho fatto passare dentro due cordonetti creati con 3 fili ciascuno intrecciati tra di loro per poi allacciarli dietro al collo.

giovedì 2 maggio 2013

FESTA DELLA MAMMA: IDEA REGALO SUPER ECONOMICA

Come al solito sono dell'idea che un regalo fatto con il cuore sia molto più importante e apprezzato di un regalo fatto con i soldi. Certo, a tutti farebbe piacere ricevere una bella borsa costosa ad esempio, oppure un vestito o un qualsiasi oggetto che svuoti il portafoglio ma per come la vedo io un pensiero fatto con le proprie mani non ha eguali.
Dato che quest'anno la festa della mamma io l'ho festeggiata in anticipo, anzi mia mamma l'ha festeggiata in anticipo, le ho già dato il regalo e quindi posso pubblicare la foto e le istruzioni per realizzarlo.
Si tratta di una bustina porta tutto con la faccina da gufetto.
Non esiste uno schema ben preciso perché è stata inventata sul momento, quello che posso dire è che ho scelto due colori che mi piacevano e che stavano bene insieme e in base alle dimensioni che volevo raggiungere alla fine ho continuato a creare catenelle per la base della lunghezza.
Questa bustina si lavora in una pezzo unico nel senso della lunghezza, poi si piega in due e si cuce nel lato e nella parte sotto per chiuderla.
Per fare i manici basta fare un giro di maglie fino al punto in cui vogliamo far iniziare il manico, fare un numero di catenelle che sia leggermente superiore alle maglie esistenti (io ne ho fatte 25 invece di 20) e attaccare di nuovo il lavoro nell'altro lato. Ovviamente dovendo poi piegare il tutto dobbiamo realizzare due manici nello stesso lato. Prendete bene le misure contando il numero delle maglie per fare i manici esattamente nello stesso punto.
La faccina da gufo è costituita da 2 cerchi realizzati in questo caso con cotone bianco, partendo da un cerchio magico e aumentando le maglie in questa proporzione: 1° giro 12 maglie alte nel cerchio, 2° giro 2 maglie alte in ogni maglia alta, 3° giro 2 maglie alte nella stessa maglia, 1 maglia alta, 4° giro 2 maglie alte nella stessa maglia, 1 maglia alta, 1 maglia alta.
Il nasino è un triangolo realizzato partendo da 8 catenelle (7+1), 1 maglia bassa, 1 maglia alta, 1 maglia altissima, 1 maglia tripla eccetera.
Sono stati applicati due bottoncini neri per gli occhi e uno bianco al centro del fiorellino. All'interno è stata cucita a mano una cerniera pe poterla chiudere.
Buona festa della mamma a tutte!