sabato 31 ottobre 2015

BISCOTTI AI KIWI

Ecco che ci risiamo: il kiwi le bambine non lo vogliono proprio mangiare. La piccola me lo ridà molto gentilmente in mano (della serie "mamma non ci penso neanche a mangiarlo" ) e la grande inorridisce solo a vederlo sbucciato.
Uffa però... qui servono sempre sotterfugi.
E tutte le proprietà incredibili che ha questo frutto? No no, non se ne parla nemmeno di lasciarlo marcire in frigorifero, fa troppo bene!
I bambini soprattutto sono sempre esposti a raffreddori e malanni di stagione in questo periodo dell'anno e consumare anche solo 1 kiwi al giorno soddisfa l'apporto di vitamina C giornaliero. Certo, cuocendoli non so quanta ne rimanga, ma ci sono tantissime altre proprietà importanti dentro a questo frutto colorato: potassio e altri sali minerali, antiossidanti, regolatori del colesterolo ad esempio.. Inoltre fa molto bene per regolare i livelli di energia, il transito intestinale e aiuta a prevenire vari tipi di tumori.
D'estate riesco a nasconderlo dentro a frullati di frutta fresca da dare per merenda alle bambine, ma in questa stagione proprio non riuscivo a trovare un modo per farglielo mangiare. Fino a ieri...
Ho studiato questa ricetta molto semplice per vedere se riuscivo a "fregarle" prendendole per la gola e ci sono riuscita!
Dei biscotti buoni e morbidi dentro, ma leggermente croccanti fuori. Leggeri perchè non contengono grassi (solo 30 ml di olio di mais) e molto gustosi, ottimi in qualunque momento della giornata.

BISCOTTI AI KIWI

- 300 g. farina tipo 2 (o il solito misto di integrale e farina 0)
- 30 g. fecola di patate
- 50 g. di zucchero di canna
- 1/2 bustina di lievito in polvere
- 30 ml olio di mais
- 3 kiwi maturi

Frullate i kiwi sbucciati e tagliati a pezzi. In una ciotola mescolate la farina e la fecola con il lievito, poi aggiungete lo zucchero e l'olio. Mescolate bene con le mani e infine aggiungete i kiwi frullati continuando ad impastare fino ad ottenere un impasto uniforme. Se dovesse essere troppo appiccicoso aggiungete un pò di farina.
Ungetevi le mani con poco olio e formate tante palline, poi schiacciatele e mettetele su una teglia coperta di carta forno.
Cuocete a 180° fino a doratura.

giovedì 29 ottobre 2015

RISOTTO CON CAVOLO VERZA

Lo ammetto: il cavolo verza non lo avevo mai mangiato. E' una di quelle verdure che non mi ha mai attirato, forse perchè in casa mia da piccola non l'avevo mai visto servito in tavola e non sapevo nemmeno che sapore avesse.
Amo il cavolfiore, ho provato il cavolo cappuccio (e mi è piaciuto il giusto) ma mai avrei immaginato che il cavolo verza avesse questo sapore buonissimo! Oggi mi sono lasciata ispirare dalla fantasia e mentre ero a fare la spesa mi sono detta "perchè no?" e ne ho comprato uno non troppo grande.
Una volta a casa ho approfittato del fatto che a pranzo eravamo solo io e la piccola divoratrice onnivora e ho preparato un risotto squisito (che lei ha apprezzato tantissimo)
Due parole sui valori nutrizionali e sulle proprietà di questo ortaggio favoloso devo spenderle perchè nemmeno io sapevo quanto fosse importante mangiarlo fino a poco tempo fa.
Contiene tantissima vitamina A, vitamina C e K, moltissimi sali minerali (tra cui magnesio, potassio e zolfo) e anche proteine (e chi lo avrebbe detto??)
L'ideale sarebbe mangiarlo crudo in insalata, dopo averlo tagliato sottilmente e condito con olio e sale, ma anche cotto come nella ricetta di oggi è ottimo e ve lo consiglio.
Per quanto riguarda il condimento finale potete optare per una bella grattugiata di parmigiano oppure per i vegani consiglio un mix di lievito alimentare in polvere, semi di lino, semi di sesamo e mandorle tritate. Anche se non siete vegani vi consiglio comunque di provare questa alternativa perchè è davvero buonissima e non ha nulla da invidiare al classico parmigiano: provare per credere!

RISOTTO CON CAVOLO VERZA
(dosi per 1 e 1/2, ovvero io e la piccola)

- 100 g. riso
- 3 foglie di cavolo verza
- 1/2 scalogno
- olio evo
- 1/2 cucchiaino di dado autoprodotto (o sale q.b. o ancora dado acquistato se preferite)
-  brodo vegetale

Per condire

- parmigiano
oppure
- condimento vegano: lievito alimentare in polvere, semi di lino, semi di sesamo e mandorle tritate


In una padella scaldiamo l'olio e facciamo soffriggere lo scalogno tagliato fine. Aggiungiamo il cavolo verza lavato accuratamente e tagliato a listarelle più o meno grandi (a seconda dei gusti) e il riso. Lasciamo tostare qualche minuto mescolando bene per non fare attaccare, poi versiamo il brodo vegetale, aggiungiamo il dado e chiudiamo con il coperchio. Portiamo il riso a cottura aggiungendo brodo se serve e quando è pronto serviamo con il condimento che preferiamo.









domenica 25 ottobre 2015

TORTA AL MANDARINO


Questa torta è talmente buona che l'ha mangiata persino mio marito, che di solito si lamenta che i miei piatti non hanno sapore...
Nella sua semplicità ha conquistato tutti e ve la raccomando vivamente, dato che contiene il succo dei mandarini che in questo periodo iniziano a fare capolino al mercato e nei negozi.
Vi assicuro che andrà a ruba e sarete costrette a prepararne un'altra immediatamente!
Non ci sono grassi di alcun tipo come vedete dalla lista degli ingredienti. Non c'è olio, non c'è burro, non c'è latte e non c'è yogurt, solo 1 uovo e appena 50 g. di zucchero di canna.
Il segreto ancora una volta è proprio nella dolcezza della frutta che contiene e in questo caso nel succo di mandarino.
Mi piace molto preparare i dolci con la frutta ultimamente perchè ho scoperto che in questo modo possiamo dare sapore senza appesantire, senza riempirci di grassi e di calorie inutili. Inoltre la frutta non è mai troppa e anche se andrebbe consumata a crudo lontana dai pasti, riusciamo ad inserirla più facilmente nell'alimentazione dei bambini, che ne hanno sempre tanto bisogno.
Lo strato croccante in superficie è buonissimo e questa volta io ho usato la granella di nocciole ma potete sostituirla con quella di mandorle o magari con dei gherigli di noci sbriciolati.

TORTA AL MANDARINO

- 200 g. farina tipo 2 (o metà integrale e metà 0)
- mezza bustina di lievito
- 1 uovo
- 50 g. zucchero di canna integrale
- il succo di 4 mandarini (circa 150 ml)
- granella di nocciole

Setacciare in una ciotola la farina e il lievito, unire l'uovo e lo zucchero e per ultimo il succo di 4 mandarini. Se il composto dovesse risultare troppo denso aggiungete il succo di un altro mandarino (dipende dal tipo di farina che usate e dalla polpa del frutto).
Versate tutto in uno stampo e spargete in superficie la granella di nocciole.
Infornate a 160° per circa 25/30 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti

venerdì 23 ottobre 2015

MINESTRONE NON MINESTRONE - GUFETTI E FANTASMINI DI VERDURE

Chiunque abbia dei figli (e a volte anche chi non li ha) si trova a dover fare i conti con smorfie e capricci quando si tratta di mangiare le verdure. Quando ero piccola la punizione per un cattivo comportamento era mangiare il minestrone!
Ora, anche se avete figli modello che mangiano ortaggi come se niente fosse, scommetto che una verdurina che non amano c'è sempre. Per esempio mia figlia Viola non sopporta l'odore dei finocchi, o la melanzana, o ancora gli spinaci (la piccola per ora mangia davvero tutto quindi non posso lamentarmi, ma so che prima o poi arriverà anche il suo momento). E allora che si fa? Certo, si potrebbero evitare alcuni alimenti particolarmente ostici ma per stare bene e crescere forti ci vuole un pò di tutto, no? Di solito in questi casi io faccio il minestrone: metto tutto ma proprio tutto in pentola e faccio bollire in acqua salata, poi frullo e servo con un filo d'olio. Ed è allora che Viola scatta in piedi e urla "Non ci penso neanche a mangiare quella roba mamma!"
E ci risiamo....
L'altra sera però ho escogitato un metodo per fare apprezzare anche a lei le verdure del minestrone: i gufetti di verdure, ovvero il minestrone non minestrone.
Come si fa? Ecco qui


MINESTRONE NON MINESTRONE

- 1 patata
- 1 zucchina
- 1 pezzo di zucca
- 1 pomodoro
- 1/2 cipolla
- 3 foglie di bietola
- 1 ciuffo di spinaci
- fagiolini
- 1 carota
- 1 finocchio piccolo
- parmigiano q.b.
- pangrattato q.b.

Pelate, lavate e tagliate le verdure a pezzetti, poi fate cuocere in abbondante acqua salata per 30 minuti circa. Scolate e passate le verdure al passaverdure, poi aggiungete un pò di pangrattato per dare consistenza.
In uno stampo di silicone (io a forma di gufetti e fantasmini dato che ci avviciniamo ad Halloween) mettete sul fondo un pò di parmigiano, quindi versate il composto e alla fine spolverizzate ancora con il pangrattato.
Infornate a 200° per 20/30 minuti o comunque finchè non si forma una crosticina in superficie. Fate raffreddare completamente prima di servire.

giovedì 22 ottobre 2015

CAPPELLO GUFETTO AD UNCINETTO

Che bello, finalmente ho ricominciato ad uncinettare! Non sempre riesco a trovare il tempo ma da quando Viola è tornata a scuola riesco ad organizzarmi un pò meglio e ogni tanto mi ritaglio qualche momento di tranquillità.
Mi diverto tantissimo, soprattutto quando riesco a realizzare degli oggetti utili e simpatici.
Questa cuffietta l'ho fatta in 1 giorno, è davvero semplice ed è ideale per i nostri bimbi ma anche per fare un regalo a qualcuno, basta conoscere la circonferenza cranica del bimbo. Secondo me è perfetta per un regalo di Natale fatto con le vostre mani a qualcuno che amate.
Da quando gliel'ho fatta ogni volta che per strada incontro qualcuno che guarda la mia bimba con indosso la cuffia sento che dice "che carina!" e io sorrido soddisfatta, perchè per me non c'è niente di più bello del lavoro fatto a mano e dell'apprezzamento altrui ;)
Io l'ho realizzata usando una lana di medio spessore e un uncinetto n. 4,5. Ho seguito questo tutorial che ho trovato molto utile
http://ricamomagliaecucito.blogspot.it/2013/11/cappello-gufo.html
L'unica cosa che non mi è tornata è la misura indicata come circonferenza cranica: 43 cm non sono certo 43 catenelle. Io ho misurato la testa della mia bimba e ho realizzato una fila di catenelle lunga quanto mi serviva, poi ho chiuso con un punto bassissimo e ho iniziato il lavoro.
In pratica si fa un cilindro che poi si cucirà in alto, in seguito si realizzano i paraorecchie, gli occhi, il naso e le frange ai lati.
Dopo aver fatto le catenelle e chiuso a cerchio iniziate il primo giro con 3 catenelle e poi proseguite con mezze maglie alte. Ripetete fino a raggiungere la lunghezza desiderata.
Per altre spiegazioni vi rimando al link qui sopra perchè è tutto molto chiaro.


mercoledì 21 ottobre 2015

INSALATA DELLA SALUTE

Oggi vi propongo un piatto buonissimo dagli ingredienti un pò insoliti. E' un'altra ricetta vegana che può essere consumata tranquillamente anche dagli onnivori perchè si tratta di un'insalata, quindi potete proporla come contorno in piccole dosi.
L'ho chiamata insalata della salute perchè in un piatto solo uniamo molti ingredienti salutari, pieni di vitamine e di proprietà fondamentali per il funzionamento dell'organismo. Ovviamente potete variarli, anche in base alle stagioni oltre che ai gusti personali.
Io l'ho pensata con quello che avevo in frigorifero e devo dire che mi è piaciuta moltissimo.
Il cavolo cappuccio rosso (che mi era rimasto dall'altro giorno dopo aver cucinato il risotto) contiene moltissime vitamine tra cui la A e quelle del gruppo B, inoltre è ricco di vitamina C, di fosforo, selenio, potassio, calcio e ferro e come tutti i tipi di cavolo aiuta a proteggere dal tumore all'intestino. Gli spinaci (crudi soprattutto) contengono vitamina C e acido folico, inoltre hanno proprietà antiossidanti, fanno molto bene agli occhi e contengono tanto ferro.
Le noci contengono acidi grassi del gruppo Omega 3 e Omega 6, minerali (fosforo, calcio, magnesio, potassio, ferro e zolfo) e tantissime vitamine tra cui quelle del gruppo B e la vitamina E.
I semi oleosi (io ho usato un mix di semi di zucca, semi di lino e semi di sesamo) sono proteici e ricchi di sali minerali, fanno bene alle ossa, al cuore e ci aiutano a mantenere basso il livello di colesterolo nel sangue.
Insomma, con un solo piatto facciamo il pieno di cose buone e sane e ci prendiamo cura di noi stessi naturalmente, senza bisogno di assumere integratori.
Questa insalata può essere proposta anche ai bambini, purchè non siano allergici alle noci.


INSALATA DELLA SALUTE

- Spinaci freschi crudi q.b.
- Cavolo cappuccio rosso q.b.
- 3 noci
- 2 cucchiai di semi oleosi misti
- olio evo
- sale

Le quantità non sono specificate perchè a seconda dei gusti e della quantità di insalata che volete preparare cambiano, quindi fate voi. Io ho usato 3 mazzetti di spinaci freschi e un quarto di cavolo piccolo.
Tritate al coltello o con la mezzaluna il cavolo e gli spinaci ben lavati con il bicarbonato (io almeno faccio sempre così quando mangio le verdure crude), aggiungete i gherigli di noci e i semi oleosi. Condite con olio e sale ma anche con salsa di soia se vi piace o con sale e limone.
Mescolate e mangiate!
Buon appetito

martedì 20 ottobre 2015

BISCOTTI DI RISO

Questi biscotti sono andati talmente a ruba che non ho fatto in tempo a fotografarli per il blog! Me ne sono ricordata solo all'ultimo momento e come vedete ne erano rimasti solo 2.
Non solo sono molto buoni ma sono anche senza zucchero! Come avrete notato, nelle mie ultime ricette cerco sempre di mettere meno grassi possibili ma anche meno zucchero possibile (e quando proprio serve lo uso di canna integrale). In molti pensano che io sia esagerata, soprattutto chi vive con me, ma avendo due bambine da crescere preferisco cercare di limitare la loro dipendenza da zuccheri raffinati il più possibile. Se ormai Viola è in un'età in cui non posso obbligarla a mangiare sempre cose sane (a 8 anni è dura competere con le merendine confezionate delle amiche che quando vengono in casa nostra non mangiano niente che non sia comprato), con Nicole di appena 21 mesi cerco di sfruttare tutte le occasioni per darle cibi genuini e senza schifezze. Questi biscotti sono ottimi per i più piccoli perchè non contengono zucchero e possono essere consumati in tutta tranquillità. Se poi avete esigenza di prepararli senza glutine basterà sostituire i 150 g. di farina di tipo 2 con la farina di riso e il gioco è fatto. Noi li consumiamo a fine pasto ma anche a colazione o a merenda, da soli o con un velo di marmellata di frutta fatta in casa.


BISCOTTI DI RISO

- 150 g. farina tipo 2 (o metà integrale e metà 0)
- 100 g farina di riso
- 30 ml olio di mais
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 5 gocce di aroma alla vaniglia (o una bustina di vanillina)
- 80 ml sciroppo o malto di riso
- 60 ml latte di riso

Come al solito unite tutti gli ingredienti in una ciotola, poi impastate con le mani fino ad ottenere una palla liscia e stendete con il mattarello.
Formate i biscotti e infornateli a 180° fino a doratura

lunedì 19 ottobre 2015

BISCOTTI AL CACAO SENZA BURRO E SENZA UOVA

Un classico che piace a tutti i bambini ma anche ai grandi golosoni: i biscotti al cacao! Qui si cercano sempre nuove ricette per la colazione, per non annoiare mai le bimbe e provare sempre ricette nuove. Mia figlia Viola adora il cioccolato e per convincerla ad abbandonare definitivamente i biscotti confezionati bisogna scendere a compromessi, questo è certo.
Dopo i buonissimi biscotti yo yo che ultimamente preparavo sempre singoli e con le gocce di cioccolato
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/07/biscotti-yo-yo-di-mammarum.html
oggi ho provato a fare questi tutti al cacao.
Ovviamente sono senza burro e con solo una piccola dose di olio di mais ma questa volta sono anche senza uova, per gli intolleranti e per chi vuole rimanere leggero.
Sono croccanti e buonissimi e hanno superato perfino il test di mia figlia, quindi ve li consiglio.
Io ho usato il latte di riso per rendere la ricetta adatta anche ai vegani ma naturalmente potete usare il latte vaccino o quello che preferite (soia, mandorla, avena, ecc)

BISCOTTI AL CACAO SENZA BURRO E SENZA UOVA

- 200 g. farina tipo 2 ( o metà integrale e metà 0)
- 30 g. maizena
- 45 g. cacao amaro
- 80 g. zucchero di canna integrale
- 30 ml olio mais
- 120 ml latte vegetale (io di riso)
- 1 cucchiaino di bicarbonato

Mettete tutto in una ciotola e mescolate con le mani fino ad ottenere una palla liscia. Stendete l'impasto su una superficie infarinata e ricavate tanti biscotti con gli stampini che preferite.
Cuocete a 180° per 8/10 minuti

sabato 17 ottobre 2015

RISOTTO AL CAVOLO CAPPUCCIO ROSSO

Con i bambini ci vuole fantasia in tutto, soprattutto a tavola. Alle mie figlie il riso piace ma non più di tanto e anche se a volte Viola me lo chiede al ragù (orrore!) io cerco sempre di prepararglielo abbinato ad una verdura, magari colorata.
La versione con il pomodoro non piace, ma quella con lo zafferano ha fatto il suo effetto, complice anche la faccina con la quale glielo avevo presentato
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2014/11/orsetto-di-riso-allo-zafferano.html
Ieri ho provato a cucinarlo unito ad un ortaggio che le mie figlie non avevano mai mangiato (e anch'io sinceramente): il cavolo cappuccio rosso. Bisogna dire che per essere stata la prima volta non è andata male, ma bisogna lavorarci su.
Il colore è bello vivace e secondo me invoglia proprio all'assaggio. Certo, se avete bimbi piccoli che provano o come la mia pretendono di mangiare da soli... beh preparatevi perchè ci si sporca parecchio, ma a parte questo ve lo consiglio.
Con un filo d'olio evo e una bella grattugiata di parmigiano è buonissimo e adatto a tutti.

RISOTTO AL CAVOLO CAPPUCCIO ROSSO
(dosi per 3 persone)

- 200 g. riso
- mezzo cavolo cappuccio rosso piccolo
- brodo vegetale
- olio evo
- mezzo scalogno
- la punta di un cucchiaino di dado (io autoprodotto)
- parmigiano

In una pentola scaldiamo un giro d'olio evo e lo scalogno tagliato finemente. Facciamo tostare il riso per un paio di minuti mescolando spesso e aggiungiamo qualche mestolo di brodo vegetale caldo. Aggiungiamo il dado e copriamo con il coperchio. Portiamo a cottura il riso aggiungendo il brodo quando asciuga e 5 minuti prima della fine della cottura aggiungiamo il cavolo tagliato finemente con la mezzaluna o con un coltello.
Serviamo con un giro d'olio evo e una grattugiata di parmigiano

venerdì 16 ottobre 2015

MARMELLATA DI PERE

A volte basta davvero poco per farmi felice. Qualche giorno fa mia suocera mi ha dato 2 chili di pere che stavano maturando troppo in fretta e che sapeva di non riuscire a smaltire in tempo. Siccome sa che adoro cucinare ha pensato che io avrei trovato il modo per consumarle e ovviamente io ci ho fatto la marmellata!!! Non avevo mai assaggiato quella di pere e devo dire che è davvero una delle più buone mai mangiate. Io la consumo spalmata sui biscotti a fine pranzo, per chiudere con dolcezza il pasto ma penso che presto la proverò anche come farcia per la crostata.
Io ho usato metà pere Williams e metà pere Abate, se decidete di farla ricordatevi di usare della frutta buona e non troppo matura. In questa ricetta ci sono anche due mele verdi, per aggiungere un pò di pectina al composto e il succo di limone per mantenere intatto il colore della frutta.
Procedete come al solito sterilizzando barattoli e tappi e una volta invasata lasciatela a testa in giù per creare il sottovuoto. Se questo non dovesse venire con questa tecnica fate bollire i vasetti pieni in acqua per 30 minuti circa e lasciateli raffreddare dentro la pentola.





MARMELLATA DI PERE

- 2 chili di pere mature
- 400 g. zucchero
- il succo di 1 limone
- 2 mele verdi

Pelate e tagliate a pezzi la frutta poi pesatela. Le dosi indicate sono relative alle pere prive di buccia e torsolo.
Aggiungete mezzo bicchiere d'acqua, il succo di limone e fate cuocere per 1 ora in una pentola capiente con coperchio a fuoco molto dolce.
Trascorso questo periodo spegnete il fornello per qualche minuto e frullate il composto con un frullatore ad immersione, poi rimettete a cuocere la marmellata chiudendola con il coperchio senza sigillarla del tutto.
Aggiungete lo zucchero, mescolate bene e continuate a cuocere per circa 1 ora e mezza o fino a quando la marmellata sarà pronta. Fate la prova del piattino per verificare la consistenza del composto.
Quando sarà pronta invasatela ancora calda, chiudete bene i barattoli e lasciateli a testa in giù fino a quando non saranno freddi.

giovedì 15 ottobre 2015

10 ATTIVITA' A COSTO ZERO PER BAMBINI DAI 18 MESI

La mia prima figlia a 15 mesi è andata all'asilo nido e per quanto la cosa non mi abbia mai convinta del tutto, devo confessare che in parte ero contenta di non dovermi arrovellare per trovare sempre nuovi modi di intrattenerla. Sia lei che la più piccola hanno due caratteri molto curiosi e vivaci e fin dai primi passi è stato molto difficile trovare il modo di farle giocare con qualcosa per più di qualche secondo. Entrambe correvano (e corrono!) per tutta casa arrampicandosi e tirando giù qualsiasi cosa trovassero, spostando gli oggetti di stanza in stanza, andando a curiosare dove non avrebbero dovuto e rischiando anche spesso di farsi del male.
Ora, per quanto io sia propensa a lasciare che i bambini si divertano e giochino in libertà, senza costringerli a fare nulla di imposto, devo ammettere che spesso mi sono trovata nella necessità di impegnare le mie figlie in qualche attività calma e pacifica, anche solo per cucinare un piatto di pasta o magari riordinare il caos in giro per casa.
Certo, ogni tanto ho usato la televisione in questi momenti, non lo nego, però cerco sempre di tenerla come ultima risorsa, quando proprio non funziona nient'altro.
Con la mia seconda figlia, merito un pò dell'esperienza, un pò della maturità che mi ha resa più paziente e merito anche del fatto che ora leggo e mi informo di più sul metodo di educazione dei bimbi, ho scoperto qualche attività semplice ma di grande effetto per tenere impegnati i piccoli. Ho deciso di non mandarla al nido e per ora devo dire che sono molto contenta.
Naturalmente ogni bambino è diverso e ha il suo carattere: c'è quello che gioca di più e quello che gioca di meno, quello più interessato ai libri e quello che preferisce la motricità, però vi consiglio di provare questi suggerimenti, potreste rimanere sorpresi dal risultato!
Si tratta di attività a costo zero, fatte con oggetti di uso comune che spesso sono i preferiti dai bambini. Idee semplici ma di grande effetto

1- Il cassetto del bagno: per quanto io sia contraria a far giocare i bambini in questa stanza perchè ritengo sia un luogo pericoloso, mia figlia adora aprire il cassetto del bagno e studiare ogni oggetto con estrema attenzione. Il cassetto in questione dovrà essere all'altezza giusta e sempre rigorosamente controllato perchè non vi capiti un oggetto pericoloso (come forbicine, pinzette o lime per le unghie ad esempio). Io ci tengo: campioncini di creme di ogni tipo, di ogni dimensione e di ogni colore (la maggior parte sono bustine ma vanno bene anche bottigliette sigillate), fasce per i capelli, scatoline vuote di dentifricio, creme, spazzolini nuovi imballati, filo interdentale nuovo nella confezione, bustine portatrucchi vuote, pettini e spazzole (il più possibile pulite). Se avete una cassettiera con le ruote consiglio di spostarla fuori dal bagno per far giocare il bimbo in tutta sicurezza.

2- La scatola dei depliant: avete presente tutti quei depliant che si trovano per strada dei vari supermercati? Una volta che non ci servono più sono perfetti da far sfogliare o strappare ai bimbi. Anche il catalogo vecchio dell'Ikea, di Mondo Convenienza o i vecchi libricini con le farmacie di turno del quartiere che a volte ci mettono nella buchetta della posta, avete presente? Sono tutti a misura di bambino e sono pieni di colori e di foto da guardare

3- I bicchieri di plastica e le mollette da bucato: avete mai provato a dare al vostro bambino 4 o 5 bicchieri di plastica (io uso quelli colorati dell'Ikea) da impilare l'uno sull'altro? Se poi vi attaccate qualche molletta da bucato il bambino si divertirà a toglierle, a metterle dentro, a capire come funzionano, a nasconderle dentro al bicchiere

4- Il libro delle foto: mia figlia va pazza per i nostri album di famiglia ma di darglieli in mano per farla giocare non se ne parla nemmeno, ci tengo troppo! Ieri ho provato a fargliene uno io e a lei è piaciuto tantissimo! Ho preso alcune foto della nostra famiglia, foto che avevo lasciato da parte o che avevo stampato doppie, le ho attaccate su dei fogli A4 che poi ho inserito nelle buste di plastica trasparenti con i buchi. Ho legato le buste con due fili di lana nei vari buchi e voilà, ecco un libro delle foto a portata di bimbo

5- L'impasto della sfoglia: un modo semplice per tenere impegnato un bimbo è dargli un impasto da lavorare con le mani. Per non stare a comprare vari didò io ho preso un pò di farina e un pò di acqua, li ho impastati fino ad ottenere una pallina liscia ed elastica e l'ho data alla piccola peste insieme ad un piccolo mattarello per bimbi. Sul suo tavolino si è divertita tantissimo a stendere la sfoglia e con uno stampino ha provato anche a fare i biscotti come la mamma!

6- La scatola dei gomitoli: avete dei gomitoli di lana e/o cotone che non usate? Bene, lasciate che ci giochi vostro figlio. Con tutti quei colori e quelle diverse consistenze il bambino sarà incuriosito da quei nuovi oggetti e si divertirà a toccarli e a srotolarli tutti.

7- L'astuccio della sorella: se avete una figlia (o un figlio) più grande avrà sicuramente un vecchio astuccio che non usa più, con colori a matita o a cera che non le servono per la scuola, ma anche con gomme, temperini (chiusi) e righelli. Non sono oggetti pericolosi e quindi potete lasciare che il piccolo li esplori, però vi consiglio di tenerlo d'occhio perchè potrebbe mettersi a colorare tutto ciò che ha intorno!

8- I travasi con la pasta: sono un classico che funziona sempre! Mettete il bimbo per terra e dategli un pò di pasta cruda di varie dimensioni (lasciate stare quella piccolissima però, non si sa mai). Dategli anche qualche bicchiere di plastica o qualche ciotolina e vedrete come inizierà a travasare la pasta per sentire il rumore e capire come poterci giocare. Attenzione perchè mia figlia spesso prova a mangiarsela anche cruda, quindi consiglio questa attività a stomaco pieno.

9- Un vecchio telefono senza batteria o una calcolatrice che non usate più: mia figlia fa sempre finta di stare al telefono e usa spesso questi oggetti per "telefonare" al papà o alla sorella che sono al lavoro e a scuola. A volte si prende persino il mouse del computer e fa finta di telefonare! Sempre meglio del nostro cellulare o del cordless di casa...

10- L'armadio dei travestimenti: prendete tutti i cappelli che non usate più o che non vi servono, tutte le borse, borsine e cinture, qualche guanto, qualche sciarpa, qualche scarpa grande o qualche pantofola, aggiungete qualche collana (grande e senza perline che si stacchino) e mettete tutto dentro ad un armadio ad altezza bambino o magari una scatola capiente e lasciate che sia il bimbo ad andare ad esplorare gli oggetti da solo. Si divertirà a giocare a vestirsi come la mamma e/o il papà e verrà a farsi vedere ogni volta che indosserà un oggetto nuovo

mercoledì 14 ottobre 2015

PANCAKES ALLA BANANA SENZA ZUCCHERO SENZA LATTE E SENZA UOVA

Questa ricetta è ideale per la merenda dei bambini, per dare loro un pò di frutta in una maniera diversa dal solito. I pancake piacciono a tutti e si possono servire accompagnati da una marmellata sana e autoprodotta o magari da pezzi di frutta fresca o ancora da qualche goccia di miele.
In questo impasto non troverete zucchero perchè usiamo un dolcificante naturale che io adoro: il concentrato di dattero, inoltre non troverete neppure il latte o le uova quindi è adatto a chiunque abbia questo tipo di esigenze.
Questi pancake sono buoni, soffici e leggeri perchè non hanno grassi di alcun tipo e una volta freddi si possono conservare chiusi in un contenitore ermetico per un paio di giorni in frigorifero.

PANCAKES ALLA BANANA SENZA ZUCCHERO SENZA LATTE E SENZA UOVA

- 1 banana matura
- 80 g. farina 0
- 2 cucchiaini di concentrato di dattero
- 140 ml acqua
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato


Schiacciate bene la banana, poi mescolatela all'acqua. Aggiungete la farina e il bicarbonato, infine il concentrato di dattero, che darà un bellissimo colore rosa all'impasto.
In una pentola antiaderente molto calda versate un cucchiaio di impasto e quando in superficie si formeranno delle bolle girate la frittella con l'aiuto di una paletta e cuocete dall'altro lato.


martedì 13 ottobre 2015

TORTA CACHI E GOCCE DI CIOCCOLATO

Tempo di cachi ma io non li amo proprio, lo confesso. Mangiati così, semplicemente sbucciati mi fanno addirittura un pò senso. Sono troppo viscidi per i miei gusti e hanno una consistenza che non mi piace per niente quindi di solito non li mangio.
So che fanno molto bene però, che hanno proprietà lassative e diuretiche, che contengono sali minerali, vitamine (tra cui la A  e la C), potassio, calcio, magnesio e fosforo. Insomma, è un peccato rinunciarvi solo perchè la consistenza non è quella giusta, no? E poi che esempio sarei agli occhi di mia figliase li scartassi così a priori?
" Cuciniamoli allora" mi sono detta, magari il risultato è migliore! E infatti avevo ragione, tanto che la mia bimba di 8 anni ormai fa colazione con una fetta di questa torta squisitissima.
E' un pò più calorica dei dolci che pubblico di solito ma ne vale la pena perchè è davvero favolosa.

TORTA CACHI E GOCCE DI CIOCCOLATO

- 2 cachi maturi
- 100 g. farina di riso
- 150 g. farina tipo 2 ( o metà integrale e metà 0)
- 30 ml olio di mais
- 2 uova
- 40 g. mandorle pelate
- 2 cucchiai di miele
- 1 bustina di lievito
- 1 arancia
- 1 pizzico di sale
- gocce di cioccolata q.b.

Nel mixer frulliamo la polpa di cachi con il miele, poi tritiamo finemente le mandorle. In una ciotola mescoliamo bene i tuorli con l'olio, le farine, il lievito, il succo d'arancia, le mandorle e la polpa di cachi. Montate a neve gli albumi e unite anch'essi al composto, infine aggiungete le gocce di cioccolata.
Mescolate bene e versate tutto in uno stampo per dolci. Cuocete in forno caldo a 180° per 40 minuti

lunedì 12 ottobre 2015

POLPETTE DI CARNE BIANCA AL SUGO DI POMODORO

Questa è una ricetta che ho preparato qualche giorno fa, come si vede dalla data della foto, e che mi sono completamente dimenticata di postare! Devo dire che era la prima volta che provavo le polpette con la carne di pollo, ma essendo sempre alla ricerca di un modo nuovo per cucinarla ho voluto tentare anche questo esperimento.
Ovviamente si possono preparare anche senza il sugo di pomodoro, o con l'aggiunta di altre verdure. Io avevo in frigorifero mezza bottiglietta di passata e l'ho utilizzata per questo piatto e dato che mia figlia adora le carote le ho inserite nell'impasto.

POLPETTE DI CARNE BIANCA AL SUGO DI POMODORO

- 500 ml passata di pomodoro (o quanta ne avete)
- olio evo
- 1/2 scalogno
- 1 carota
- 2 cucchiai di pangrattato
- 1 albume
- sale
- 300 g. carne di pollo

In una padella scaldiamo un giro d'olio evo e uniamo mezzo scalogno tagliato fine. Versiamo la passata di pomodoro, mezzo bicchiere d'acqua e lasciamo restringere il sugo fino alla consistenza desiderata. Regoliamo di sale.
In un pentolino cuociamo la carota tagliata a rondelle in acqua salata. Potete anche scegliere di cuocere la carota in pentola con olio e mezzo scalogno, poi aggiungere un pò d'acqua e una punta di dado, scegliete voi.
Nel mixer tritate la carne di pollo tagliata a pezzetti, poi unite l'albume e la carota cotta, quindi frullate ancora qualche secondo. Ora aggiungete il pangrattato e con le mani leggermente unte d'olio formate le polpette e mettetele a cuocere nel sughetto di pomodoro.

sabato 10 ottobre 2015

TORTA SALATA SENZA GRASSI

Oggi vi propongo una ricetta vegana. Non sono un'amante della carne ma non sono neanche una vegetariana, figuriamoci vegana. Per il momento mi limito a non mangiare carne rossa, anche se alle mie figlie (e ovviamente anche a quel carnivoro di mio marito) la do una volta alla settimana.
Ci sono alcune ricette vegane però che mi piacciono molto, o che mi incuriosiscono per via di certi ingredienti.
Faccio parte della generazione di figli lasciati a casa con i nonni perché i genitori dovevano per forza lavorare tutto il giorno e che sono cresciuti con una cucina sostanziosa e piena zeppa di grassi e proteine. Ragù, carne di pollo, carne di cavallo, carne di maiale, formaggi, uova, prosciutto e chi più che ha più ne metta.
A 35 anni sono giunta alla conclusione che per stare bene non occorre rimpinzarsi di proteine, ma basta sceglierne un tipo e servirlo come secondo, razionando bene quelle animali e quelle vegetali, per non rischiare di diventare sovrappeso e con il colesterolo alle stelle.
Se poi a questo aggiungiamo i motivi etici che oggi come oggi spingono sempre più persone a non consumare carne o altri derivati animali, potete capire quante ricette "alternative" esistano nel mondo. Seguo diversi blog a tema vegano online e ogni tanto mi piace copiare qualche ricetta per rendermi conto di cosa significhi adottare questo stile di vita, se in fondo un'alimentazione del genere significa rinunciare per forza ai sapori oppure no.
Finora non ho ancora trovato una ricetta vegana che mi facesse rimpiangere il regime onnivoro, quindi proseguo con le mie ricerche.
La ricetta di oggi viene da un sito meraviglioso chiamato www.naturalentamente.it anche se la mia versione è diversa nella farcia. L'idea comunque è partita da un post di questa ragazza che si chiama Valentina e che ha scelto di vivere da vegana insieme alla sua famiglia.
L'impasto è molto semplice, praticamente è quello delle piadine light senza strutto (http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/03/piadine-light-senza-strutto.html) e una volta steso come base si può farcire come si vuole. Io ho scelto patate, pomodori, fagiolini e carote ma si può usare tutto: bietole scottate in padella, zucca, semi di papavero, erbe aromatiche, spinaci, ecc.
Basta condire bene le verdure e vedrete che il gusto non risentirà della mancanza di grassi nell'impasto.

TORTA SALATA SENZA GRASSI

- 250 g. farina semintegrale di tipo 2 (oppure metà 0 e metà integrale)
- 50 g. farina di riso
- 2 pizzichi di sale
- 30 ml olio evo
- 120/130 ml acqua (dipende dalla farina)

Per la farcia: verdure a piacere

In una ciotola impastare tutti gli ingredienti della base e aggiungere acqua fino a rendere in composto elastico ma non appiccicoso. Lasciar riposare avvolto da pellicola per circa 30 minuti fuori dal frigorifero. Nel frattempo preparare le verdure: tagliare le patate a fette non troppo sottili e condirle, tagliare i pomodori, le carote e scottare i fagiolini qualche minuto in acqua bollente salata.
Stendere l'impasto a forma circolare con il mattarello e metterlo su una teglia rotonda ricoperta di carta forno lasciando i bordi all'esterno. Farcire a piacere l'interno, arricciare i bordi verso il centro, condire con sale e olio evo e qualche erba aromatica se volete, poi cuocere a 200° per 35 minuti circa. In questo modo avrete una torta salata croccante e buonissima ma se preferite avere una pasta più morbida cuocete ad una temperatura inferiore per qualche minuto in meno.
Lasciate riposare 20 minuti circa prima di servire.

venerdì 9 ottobre 2015

POLLO AL CURRY

Questa ricetta è un classico della cucina indiana, anche se io lo mangio spesso ogni volta che ordino cinese. In rete ci sono tantissime versioni di questo piatto e dato che la differenza è più o meno nel tipo di verdura scelta, io ho preso spunto un pò da tutte quelle che ho letto e ne ho fatta una mia. L'esperimento nasce dall'esigenza di trovare modi sempre nuovi per cucinare il petto di pollo, che detto tra noi, ultimamente mi ha stancato parecchio. Già non ho voglia di mangiare carne, se poi devo cucinarmela in padella senza nessun tipo di sapore particolare, allora preferisco optare per qualcos'altro. Ovviamente questa versione l'ho cucinata solo per me perchè le mie figlie e mio marito non ne hanno voluto sapere, però devo dire che sono rimasta molto soddisfatta del risultato e che penso di inserire questa ricetta tra le mie preferite.
Il pollo è una carne facilmente digeribile e adatta a tutti, grandi e piccini. Piace a tutti e costa anche poco, il ché non guasta. In questa ricetta inoltre c'è solo da aggiungere il costo di qualche verdura, nonché del curry in polvere che in ogni caso ci durerà per un bel pò di tempo.
Naturalmente potete provare tutte le varianti che desiderate: usare la zucca, la melanzana, il finocchio, la patata, sostituire il brodo vegetale con del latte di cocco ad esempio, aggiungere un pò di yogurt bianco, o magari sostituire la mela con dell'ananas o altra frutta.
Io l'ho accompagnato con un pò di cous cous ma la "morte sua" sarebbe con un pò di riso basmati.

POLLO AL CURRY

- 2 petti di pollo
- 1 mela
- 1 carota
- 1 zucchina
- 1/2 scalogno
- olio evo
- 1 pomodoro
- dado (io autoprodotto)
- brodo vegetale
- 2 cucchiaini di curry in polvere

In una padella capiente scaldiamo l'olio e lo scalogno tagliato finemente. Aggiungiamo la carota tagliata a rondelle e il pomodoro pelato e tagliato a dadini. Facciamo insaporire per un minuto, dopodiché aggiungiamo un pò di brodo vegetale e copriamo con il coperchio.
In una ciotolina mettiamo il petto di pollo tagliato a tocchetti e un cucchiaino di curry e mescoliamo bene per far insaporire.
Aggiungiamo alle verdure la zucchina tagliata a triangolini e mettiamo una punta di cucchiaino di dado, poi aggiungiamo anche la mela sbucciata e tagliata a dadini.
Lasciamo cuocere fino a quando le verdure non saranno morbide (più che altro dobbiamo aspettare che le carote di inteneriscano perchè sono quelle con i tempo di cottura più lunghi).
Quando sono quasi pronte aggiungiamo il pollo e un altro cucchiaino di curry, poi mescoliamo bene e lasciamo cuocere per qualche minuto fino a quando la carne non sarà pronta.
Lasciamo riposare un paio di minuti a fuoco spento prima di servire.


giovedì 8 ottobre 2015

PONCHO BAMBINA AD UNCINETTO SENZA MATTONELLE

Era un pò di tempo che non riuscivo a trovare un momento per sedermi e sferruzzare con il mio amato uncinetto. Da quando è nata la mia seconda figlia non ho avuto un attimo di tregua e sinceramente nemmeno la concentrazione necessaria per studiare schemi e punti, quindi ormai mi ero quasi rassegnata all'idea di accantonarlo per un bel pò.

Ieri però per caso sono capitata su un link dove veniva spiegato il modo per fare un poncho facile facile, senza dover cucire mattonelle varie o impazzire ad unire due o più pezzi di lavoro. Mi è subito sembrato molto fattibile, ma soprattutto molto veloce dato che il punto è sempre lo stesso: il punto ventaglietto.
Siccome non avevo ancora realizzato niente per la piccola ho pensato di fare un poncho per lei e viste le misure ridotte della bimba (ha 1 anno e mezzo) stamattina l'ho già finito!
Una delle cose che amo di più dell'uncinetto è che si lavora velocemente e si vede il proprio progetto prendere forma nel giro di pochissimo tempo, a differenza di quando si lavora a maglia con i ferri.
Se cercate altri schemi per poncho all'uncinetto e/o a maglia vi linko altri due post che avevo pubblicato un pò di tempo fa.

Qui c'è quello fatto con le mattonelle a mia figlia più grande http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/10/poncho-bambina-uncinetto-tutorial.html

e qui c'è quello che ho fatto per me a maglia tranne il collo che è stato fatto ad uncinetto
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/09/poncho-donna-ai-ferri-e-uncinetto.html

Io ho usato dell'acrilico che mi era rimasto e che avevo in casa da un pò e me ne sono serviti circa 2 gomitoli da 50 g., usati con un uncinetto n. 4,5
Il collo è stato fatto con della lana rosa dello stesso spessore sempre con uncinetto n. 4,5 il primo giro a maglie alte riducendo i punti ( un punto normale e uno saltato) e dal secondo giro una maglia alta e una riversa. L'ultimo giro l'ho fatto nuovamente di maglie alte.
La farfalla è stata fatta seguendo questo schema
Il poncho spiegato a questo link è davvero molto facile da copiare ed è perfetto sia per un adulto che per un bambino. La cosa fondamentale è sapere la dimensione della testa e partendo da lì si può procedere molto semplicemente. L'unica cosa da ricordarsi sono gli aumenti da fare due volte ogni giro per creare le due punte.
Vi consiglio comunque di seguire il video perchè è spiegato davvero molto bene
http://www.creativitaorganizzata.it/2015/10/06/come-fare-un-poncho-facile-tutorial/


martedì 6 ottobre 2015

CIAMBELLA AL SUCCO DI MELAGRANA

Era tanto tempo che cercavo un modo per far assaggiare la melagrana a mia figlia Viola. Essendo per natura diffidente verso i cibi nuovi e "insoliti" non era un'impresa facile presentarle questo frutto a dir poco originale.
L'abbiamo guardato al supermercato, l'abbiamo comprato, l'abbiamo tagliato e l'abbiamo annusato, ma di assaggiarlo neanche a parlarne.
Oggi mi sono spremuta le meningi e alla fine ho optato per una ciambella classica, a cui ho aggiunto semplicemente il succo di una melagrana spremuta. Se avessi dovuto farle mangiare i chicchi interi non ci sarei mai riuscita e se avessi dovuto darle da bere la spremuta nemmeno, quindi l'ho un pò camuffata e l'ho inserita in un dolce.
Il sapore finale non ne risente particolarmente, non è una ciambella al gusto di melagrana per intenderci. E' una ciambella morbida e profumata arricchita da questo frutto favoloso, adatta a colazione e a merenda per tutta la famiglia.
Magari aggiungendo un'altra melagrana e togliendo il latte vegetale il sapore sarebbe più deciso, bisognerebbe provare.
La versione che ho usato io è quella senza uova, per rimanere il più light possibile, ma se volete potete aggiungerne una all'impasto. Ho inserito anche gli albumi perchè mi erano rimasti in frigorifero e dovevo smaltirli ma potete anche non metterli aggiungendo più latte vegetale o più succo di melagrana.
Dopo un pò la ciambella diventa leggermente gommosa senza uova, quindi consiglio di utilizzarne una ma ho il sospetto che questo sia dovuto allo stampo in silicone. Ho letto da qualche parte che usando quelli rigidi questo problema non compare, dovrò fare una prova.
Per spremere la melagrana non dovrete fare altro che tagliarla a metà come una normale arancia e spremerla con lo spremiagrumi.

CIAMBELLA AL SUCCO DI MELAGRANA

- 125 g. farina 0
- 125 g. farina integrale
- 65 g. zucchero di canna integrale
- 1 bustina di lievito
- il succo di 1 melagrana
- 4 albumi
- 140 ml di latte vegetale (io di avena)

In una ciotola mescolare gli ingredienti secchi. A parte montare gli albumi a neve. Aggiungere il succo di melagrana alle farine, poi aggiungere gli albumi e infine il latte. Se vedete che il composto è ancora troppo asciutto mettete qualche altro cucchiaio di latte.
Infornate a 180° per 30 minuti circa o fino a doratura. Fate la prova dello stecchino prima di spegnere il forno.

lunedì 5 ottobre 2015

DADO FATTO IN CASA

Mi sono resa conto che spesso nelle ricette scrivo di utilizzare il dado autoprodotto ma non ho mai postato la ricetta! Ebbene, è giunto il momento di condividere con tutti una di quelle autoproduzioni che secondo me ti cambiano decisamente la vita.
Io non sono mai stata una grande consumatrice di dadi, questo va detto. Ogni tanto ne mettevo uno nell'acqua per insaporire la pastina da fare con il formaggio spalmabile, ma niente di più. Un giorno ho letto in rete che non solo era possibile fare il dado in casa, ma che era anche molto semplice e che si poteva preparare in grandi quantità per poi conservarlo in freezer e utilizzare al bisogno.
Tenendo conto di tutto quello che contiene un dado acquistato e di quanto invece sia sana la ricetta che uso io, non c'è proprio paragone. Trovatevi un'oretta di tempo e preparatelo con le vostre mani, vedrete che non ve ne pentirete!
Si, la ricetta ha dei tempi non proprio brevi ma non dovete stare tutto il giorno ai fornelli, basta dare una mescolata ogni tanto per verificare il livello di cottura delle verdure. Nel frattempo potete dedicarvi a tutt'altro senza problemi.
La ricetta prevede una serie di verdure come la cipolla, le carote e il sedano che servono come base, poi potete aggiungere voi quelle che preferite o magari quelle che avete nel frigorifero. Bietola, zucca, zucchine, finocchio, fagiolini, pomodori, a voi la scelta.
Per quanto riguarda le erbe aromatiche potete usare salvia, timo, rosmarino o quello che preferite. Ricordatevi però di evitare prezzemolo e basilico perchè cuocendo troppo diventerebbero tossici.

DADO FATTO IN CASA

200 g. sale
150 g. sedano
200 g. carote
2 cipolle
200 g. zucca (facoltativo)
150 g. bietola (facoltativo)
1/2 finocchio (facoltativo)
1 rametto di rosmarino (facoltativo)

In una padella grande mettete il sale sul fondo e successivamente tutte le verdure lavate e tagliate a pezzi piccoli. Non aggiungete acqua e lasciate cuocere a fuoco medio per farle asciugare bene. Vedrete che con il sale rilasceranno parecchio liquido.
Dopo circa 1 ora, quando non ci sarà più acqua e tutto il sale si sarà sciolto spegnete il fuoco e lasciate raffreddare, poi con il frullatore ad immersione frullate bene il tutto.
Io l'ho messo in comode vaschette per il ghiaccio in modo da averlo già suddiviso in porzioni (mi raccomando però non usatene un quadrato intero per volta perchè sarebbe una quantità esagerata, di solito io ne metto una punta di cucchiaino).
Conservate in freezer in modo da tenere lontani batteri vari e ricordatevi che una preparazione come questa si mantiene senza problemi anche fino a 6 mesi.


giovedì 1 ottobre 2015

BARRETTE CRUDISTE DI FRUTTA SECCA

Quella di oggi non è proprio una ricetta, più che altro è un assemblamento di ingredienti, però è talmente buona che non posso non pubblicarla sul blog.
E' un'ottima idea per una merenda sana da dare ai bambini, o magari da offrire loro a colazione, o ancora a metà mattina. Si tengono in borsa senza problemi e quindi sono adattissime agli spuntini fuori casa. Non contengono zucchero, né farina, né grassi di alcun tipo. Ci sono solo tanti tipi di frutta secca e un pò di concentrato di dattero per addolcire e unire il tutto ma naturalmente se preferite potete usare altri dolcificanti naturali come lo sciroppo o il malto di riso, lo sciroppo di agave o quello che volete.
Anche la frutta può cambiare in base ai gusti. Potete usare anacardi, noci, albicocche secche, tutto quello che vi piace, tutto quello che vi da la carica. Si, perché queste barrette sono un vero e proprio concentrato di energia, ma di quella buona, senza i grassi e le porcherie che mettono dentro alle classiche barrette già fatte. Inoltre non prevedono cottura, quindi vi faranno risparmiare sul costo dell'energia e vi permetteranno di non accendere il forno (motivo per cui sono ottime da preparare d'estate).
So che il costo dei vari ingredienti è piuttosto alto e mi rendo conto che dovendo comprare tutto da zero forse non ne varrebbe la pena (anche perché vi costerebbe molto meno acquistare quelle già pronte) però io tengo spesso in casa della frutta secca e in base a quello che al momento ho in dispensa preparo queste barrette. Al supermercato si trovano anche confezioni piccoline da 40 g. o poco più a 0,99 cent e ogni tanto ne prendo qualcuna per non rimanere senza. Trovo che sia un ottimo metodo per mangiare un pò di frutta secca senza svenarsi tutte le volte. Nel caso in cui aveste degli avanzi da smaltire questa ricetta è perfetta.

BARRETTE CRUDISTE DI FRUTTA SECCA

(nella mia versione ci sono questi ingredienti ma si possono tutti sostituire e si possono modificare anche le quantità)

- 40 g. mandorle
- 40 g. nocciole
- 1 cucchiaio di bacche di goji
- 2 cucchiai di semi di lino
- 2 cucchiai di uvetta
- 9 prugne secche
- 30 g. amarene secche
- 1/2 cucchiai di concentrato di dattero
- 3 cucchiai di cocco rapè

Frullare tutto nel mixer fino a quando gli ingredienti non formano una specie di palla compatta. Prelevare il composto e stenderlo con le mani su un foglio di carta da forno, dandogli una forma rettangolare. Tagliare le barrette con il coltello, avvolgerle una ad una con la pellicola e riporle in frigorifero.