lunedì 30 gennaio 2017

COSTUME DI MASHA FATTO IN CASA

Vogliamo parlare dei prezzi dei costumi di Carnevale? Vestiti pagati oro che nella migliore delle ipotesi riusciamo a riutilizzare anche l'anno successivo, che vengono indossati si e no 1 ora, massimo 2 all'anno e che puntualmente si sporcano irrimediabilmente, o peggio si strappano e non si riescono a ricucire.
Ognuno la pensi come crede ci mancherebbe, ma io credo seriamente che siano soldi buttati via. Quando poi andiamo su marche importanti come la Disney, allora per quanto possano essere belli, siamo proprio su un altro pianeta!
Però è giusto che i nostri bimbi festeggino il Carnevale come vogliono, è giusto che si travestano e che giochino con i loro amichetti senza sentirsi diversi, no?
Allora come si fa? Si tira fuori la macchina da cucire e ci si rimbocca le maniche!
Ovviamente se si tratta di un costume molto particolare o di difficile esecuzione non è consigliabile farlo a mano, ma in questo caso si può ricorrere ai mercatini dell'usato che spesso ne hanno a dozzine. Se invece si tratta di costumi relativamente semplici e voi siete mamme/nonne/zie che sanno usare la macchina da cucire o hanno una certa dimestichezza con l'ago e il filo perché non provare?

Per i 3 anni di Nicole quest'anno faremo una piccola festicciola in famiglia. L'anno scorso le avevo organizzato un Peppa Pig Party, mentre quest'anno credo proprio che il tema sarà la mitica Masha, dato che anche come comportamento la piccola le si avvicina molto...
Ho pensato quindi di realizzarle un vestitino come il suo, in modo che possa indossarlo con una magliettina bianca sotto e impersonare facilmente la bimbetta combina guai.
Il costume è formato da due pezzi: il vestito rosa e il fazzoletto dello stesso colore da annodare alla base della nuca.

Devo dire che io non sono un asso con la macchina da cucire e che è stata più dura del previsto. In più ho scelto un materiale (il raso che è meno costoso del cotone) che non mi ha agevolato il lavoro, dato che scivola parecchio e non si riesce a fissare con le dita.
In ogni caso voglio condividere con voi questo progetto perché se siete un pò più brave di me magari vi basta solo l'idea.

COSTUME DI MASHA FATTO A MANO

- Stoffa fucsia (dipende dalla taglia della bimba)
- filo dello stesso colore
- forbici
- ago
- metro

La prima cosa da fare è prendere le misure della bimba. Io avevo calcolato circa 55 cm di altezza, quindi per sicurezza ho preso un vestitino di Nicole e l'ho usato come base.
Tagliate la sagoma aiutandovi con degli spilli per tenere ferma la stoffa e con una matita per segnare il contorno dello scollo, che è la parte più difficile.
Se riuscite tagliate doppia la stoffa in modo da avere i due lati perfettamente uguali.
Cucite i bordi con la macchina da cucire, quindi attaccate le due estremità e risvoltate il tutto.

Tagliate un grande triangolo per realizzare il fazzoletto da mettere in testa, cucitelo lungo i bordi fin quasi alla fine e per ultimo risvoltatelo. Fate un altro giro di cuciture a vista in modo da fissare bene il perimetro.


venerdì 27 gennaio 2017

TORTA DI FARRO AL PROFUMO DI COCCO

Dopo il plumcake con la farina di farro di cui ho parlato qui, oggi voglio proporvi una ricetta dolce che prevede anch'essa l'utilizzo di questa favolosa farina. A dispetto di ogni previsione in casa mia è andata letteralmente a ruba, tanto che ho fatto fatica a fotografarla prima che sparisse del tutto!
E' una torta dall'aspetto e dal gusto un pò rustico, come piace a me. Ho usato infatti lo zucchero di canna integrale che unito al farro della farina rende il dolce decisamente scuro, ma forse questo ha invogliato mia figlia ad assaggiarlo perché il colore ricorda un pò quello del cioccolato.
In ogni caso è stato un successone e al primo morso non crederete di aver preparato una torta così buona e così fragrante con solamente 1 uovo nella lista degli ingredienti.
Ho usato anche del latte di cocco perché l'ho trovato in offerta all'ipermercato (insieme alla farina di riso) e ho pensato che fosse un abbinamento strano ma interessante, quindi ho provato immediatamente. Il latte di cocco sostituisce degnamente il latte vaccino senza togliere nulla (se non il colesterolo) a quest'ultimo, inoltre è anche buono da bere, a differenza per esempio di quello di soia o di riso, che da soli proprio non mi piacciono.
Naturalmente nessuno vi vieta di usare un altro tipo di latte, vegetale e non.
Queste dosi vanno bene anche per fare dei favolosi muffin da portare a scuola per merenda, o magari un plumcake da tagliare a fettine. Vi basterà cambiare lo stampo e il gioco è fatto.

TORTA DI FARRO AL PROFUMO DI COCCO

- 110 g. farina di farro
- 110 g. farina 0
- 30 g. fecola di patate
- 1 uovo
- 30 ml. olio di mais
- 85 g. zucchero di canna integrale
- 150 ml latte di cocco
- 12 g. lievito vanigliato

In una ciotola setacciate le farine, il lievito e la fecola. In un'altra ciotola dai bordi alti montate l'uovo con lo zucchero usando una frusta a mano, quindi aggiungete l'olio e montate ancora qualche secondo. Unite i due composti e aggiungete il latte di cocco mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno.
Versate in uno stampo e cuocete a 180° per 25/30 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti prima di sfornare

martedì 24 gennaio 2017

PLUMCAKE DI FARRO ALLE VERDURE

Qualche giorno fa al supermercato ho trovato la farina di farro in offerta e non ho saputo resistere. Dato il prezzo solitamente proibitivo di tutto ciò che è salubre (cosa che a mio parere è abbastanza scandalosa) non sono mai riuscita ad acquistare certi ingredienti che invece avrei tanto voluto provare e la farina di farro è una di questi.
Inutile che stia qui a scrivervi in merito al fatto che la farina bianca (e in particolare la 00) sia uno degli ingredienti più dannosi per la nostra salute, insieme allo zucchero bianco e al sale. Sono tutti alimenti che cerco di eliminare o di limitare al massimo nei cibi che preparo, sostituendoli con altri più sani e purtroppo, più costosi.
Ormai lo scopo di questo blog è cambiato radicalmente e se all'inizio era quello di risparmiare il più possibile sulla spesa senza perderci in salute, adesso è diventato cercare di mangiare il più sano possibile senza spendere un capitale!
Insomma, morale della favola certi ingredienti io li acquisto solo quando sono in offerta e in quell'occasione magari ne prendo qualcuno in più.
La farina di farro è stata una piacevole scoperta perchè rende l'impasto soffice e fragrante e si può utilizzare tranquillamente sia nelle ricette salate che in quelle dolci.
Oggi voglio proporvi questo fantastico plumcake salato con piselli e formaggio, che in casa mia è andato a ruba. Purtroppo in questo caso c'è anche l'uovo quindi abbiamo due fonti proteiche animali. In generale cerco sempre di evitare di mischiare uova, formaggi, carne e pesce ma non sempre si riesce. Probabilmente la ricetta è ottima anche senza uovo ma come primo esperimento ho voluto andare sul sicuro e metterlo. Proverò in futuro una versione vegana senza uova né formaggi vaccini.

PLUMCAKE SALATO ALLE VERDURE

- 200 g. farina di farro
- 1/2 bustina di lievito istantaneo
- 30 ml. olio di mais
- 1 cucchiaino di sale
- 1 uovo
- formaggio tipo emmenthal q.b.
- piselli q.b.
- latte (io di riso)
- semi di sesamo per guarnire

In una ciotola setacciamo la farina e il lievito, quindi aggiungiamo l'olio, il sale e l'uovo. Aggiungiamo il latte e mescoliamo bene fino ad ottenere un impasto liscio. Aggiungiamo anche il formaggio tagliato a cubetti e i piselli (anche surgelati freddi da freezer, non succede niente). Versiamo il tutto in uno stampo da plumcake, cospargiamo la superficie con una generosa quantità di semi di sesamo e inforniamo a 180° per 30 minuti circa. Fate sempre la prova dello stuzzicadenti.

lunedì 23 gennaio 2017

CAPPELLINO E SCIARPA MINNIE ALL'UNCINETTO

Eccomi tornata con un nuovo lavoro, un nuovo progetto per la piccola di casa che tanto ama Topolino e tutta la sua allegra combriccola.
L'idea mi è venuta mentre cercavo di capire come utilizzare della lana che mi è stata regalata e che non corrisponde proprio ai miei colori preferiti. Avevo questo rosa acceso che però non riuscivo a collocare da nessuna parte, poi finalmente l'ispirazione! Minnie è da sempre il personaggio dei cartoni animati più amato dalle bambine e dato che anche Nicole l'adora, ho pensato di realizzare questo cappellino e questa sciarpa all'uncinetto per lei.
Il tutorial che ho seguito io è questo, pubblicato da La fata tuttofare, che tra l'altro vi consiglio di andare a vedere nel suo canale perché presenta idee stupende spiegate con molta chiarezza. Io ho solo aggiunto l'idea della sciarpa per cercare di utilizzare più lana rosa possibile.

CAPPELLINO MINNIE

- lana o misto lana rosa acceso
- lana o misto lana nero
- uncinetto adeguato allo spessore del filo (io 4,5)

Filo nero.
Si parte dalla sommità realizzando il cerchio magico con 6 punti.
1° giro: 2 maglie basse in ogni punto (tot. 12 maglie)
2° giro: 1 maglia bassa, 2 maglie basse nella stessa maglia
3° giro: 2 maglie basse singole, 2 maglie basse nella stessa maglia
4° giro: 3 maglie basse singole, 2 maglie basse nella stessa maglia
Proseguire fino a raggiungere la dimensione desiderata, che corrisponde a quella della testa.
Realizzare 7/8 giri senza aumenti

Cambiare filo, attaccare il rosa:
Proseguire con giri senza aumenti sempre a maglie basse fino a coprire tutta la testa.

Realizzare i paraorecchie
1° giro: 14 maglie basse
2° giro: 14 maglie basse
3° giro: 2 maglie basse chiuse insieme, 10 maglie basse, 2 maglie basse chiuse insieme
4° giro: 12 maglie basse
5° giro: 2 maglie basse chiuse insieme, 8 maglie basse chiuse insieme, 2 maglie basse chiuse insieme
Proseguire fino alla fine diminuendo le maglie.
Realizzare il cordoncino lavorando 50 catenelle, 2° giro: i maglia bassa su ogni catenella

Ripetere dall'altro lato


SCIARPA MINNIE

- lana o misto lana rosa
- lana o misto lana nero

Con il rosa realizzare 35 catenelle
1° giro: 1 cat. per voltare il lavoro, 1 maglia bassa su ogni catenella
Proseguire fino al raggiungimento della lunghezza desiderata

Con il nero:
Dieci giri come sopra con il filo nero, quindi proseguire con 1 maglia bassa su ogni punto lungo tutto il perimetro della sciarpa. Arrivate all'altra estremità lavorare altri 10 giri di maglie basse, continuare poi fino a terminare l'intero perimetro.

Anche questo completo è in vendita presso il mio negozio online

venerdì 20 gennaio 2017

GUFETTO PORTAFORTUNA SEGNALIBRO

Ultimamente la mia bimba di nove anni ha qualche problema a scuola. Si sente insicura e nel momento in cui si trova a dover affrontare una verifica scritta o un'interrogazione, sente salire l'ansia e si blocca completamente. Purtroppo sono fasi che spesso si passano, soprattutto a questa età.
Da madre cerco sempre di farle capire che la cosa importante è l'impegno che si mette nello studio e non il voto finale, ma il fatto di farsi prendere dal panico al momento del compito purtroppo le causa molta insicurezza.
Premesso che credo fermamente che la fortuna (e di conseguenza la sfortuna) non esistano, sono convinta che in casi come questo basti davvero poco per far sentire meglio qualcuno, così ne ho approfittato.
Il momento dello studio è sempre particolare per chi ha qualche difficoltà a scuola e a volte anche il libro in sé crea qualche disagio.
Ho pensato quindi che un piccolo segnalibro divertente e "magico" possa aiutare la mia bimba a sentirsi meglio con se stessa, ad affrontare le sue prove scolastiche e i momenti di studio con un sorriso in più. L'idea di avere tra gli oggetti di scuola un piccolo gufetto portafortuna fatto con tanto amore dalla mamma, che ha fiducia in lei e le vuole tanto bene indipendentemente dal voto finale, l'ha aiutata a superare qualche difficoltà.
Il potere dell'amore vince su ogni cosa, soprattutto a nove anni, e in dieci minuti sono riuscita a realizzare un piccolo dono per la mia bimba che le ha permesso di portare con sé un pezzetto dell'amore e della fiducia della sua mamma, tra i libri di scuola.

GUFETTO PORTAFORTUNA SEGNALIBRO

- pannolenci colorato
- ago
- filo colorato (io da uncinetto n. 5)
- forbici

Questa volta non ho disegnato su carta il modello, per il semplice fatto che si tratta di un oggetto molto facile da realizzare, quindi ho tagliato direttamente la sagoma del gufo sul pannolenci arancione, quindi sono passata a ritagliare le altre parti (ali, occhi e pupille).
Ho cucito tutto a mano nella parte anteriore del gufo, quindi ho chiuso con il lato posteriore e una volta finito di cucire ho applicato un nastrino di raso, al quale ho cucito un piccolo cerchio sempre di pannolenci.

Ovviamente questo può diventare un simpatico regalino per la festa della mamma, piuttosto che quella del papà, ma anche un pensiero per un appassionato di libri, o magari per l'innamorato a San Valentino.

Anche questo oggetto è in vendita nel mio negozio online

lunedì 16 gennaio 2017

SCALDACOLLO ALL'UNCINETTO (ANCHE IN VENDITA)

In questa stagione fredda non c'è niente di meglio di un morbido e soffice scaldacollo, non trovate? E se siete come me e amate usare l'uncinetto per divertirvi a realizzare i vostri abiti o in questo caso gli accessori, non potete non seguire questo tutorial!
Vi basteranno un paio di gomitoli di lana o di acrilico da 50 g. e un uncinetto n. 4. Non servono neppure grosse conoscenze in fatto di punti perché l'unico che useremo sarà il punto alto a rilievo.
Il link che ho seguito io è questo ed è spiegato piuttosto bene quindi non vi starò a scrivere il procedimento passo passo. Se siete alle prime armi vi consiglio di vedere il video, mentre se conoscete già i punti vi basterà seguire lo schema qui sotto.


Come avrete capito anche questo scaldacollo fa parte degli oggetti che posso realizzare su richiesta e vendere online. 

SCALDACOLLO ALL'UNCINETTO

- 2 gomitoli di lana o acrilico (io misto lana sfumato) abbastanza grossa
- uncinetto n. 4

Avviate 30 catenelle.
1° giro: 3 cat. per iniziare, poi una maglia alta su ogni catenella
2° giro: 3 cat. per iniziare, poi 3 maglie alte a rilievo sul davanti, 3 maglie alte a rilievo sul didietro fino a fine giro
3° giro° 3 cat. per iniziare, poi lavorare 3 maglie alte a rilievo a seconda di come si presentano sul davanti o sul didietro
Continuare fino al 5° giro compreso.
Il lavoro deve presentare le maglie alte a rilievo sul davanti sempre su quelle davanti e le maglie alte a rilievo sul didietro sempre su quelle dietro.
6° giro: 3 cat. per iniziare, 3 maglie alte a rilievo sul lato opposto a come si presentano. Se nel giro precedente erano sul davanti ora fatele sul didietro, ecc. fino a fine giro.
Continuate per 4 giri.
In sostanza ogni 4 giri dovrete invertire l'ordine per creare quel motivo a rilievo che vedete in foto.
Ultimo giro: 3 cat. per iniziare, una maglia alta su ogni maglia alta del giro precedente.
Chiudete lo scaldacollo unendo i due lati con un punto bassissimo.

mercoledì 11 gennaio 2017

CIAMBELLA INTRECCIATA ALLA CANNELLA SENZA BURRO

Io adoro i lievitati. Vedere come un impasto piano piano cresce, alimentato dal calore del termosifone o del forno spento, mi ha sempre affascinata. Quando poi si tratta di un dolce come questo che profuma incredibilmente e che riempie la casa di un aroma avvolgente, è qualcosa di unico. Se amate la cannella non potete non provare questa ricetta, che tra l'altro è poco calorica e vi permette di gustarne una fetta senza sentirvi in colpa dopo le abbuffate delle feste.
Il dolce è piuttosto facile da preparare, l'unica cosa che vi consiglio è l'uso dell'impastatrice per incordare l'impasto. Ovviamente è possibile farlo anche a mano ma ci vuole un pò di buona volontà...
La glassa da mettere a fine cottura è facoltativa ma io ve la consiglio caldamente. Certo, dopo qualche giorno farà diventare il vostro dolce un pò appiccicoso se non lo consumate tutto subito e lo conservate dentro un portatorta, ma il sapore è favoloso!
La ricetta originale è questa. Io ho modificato leggermente gli ingredienti, sostituendo lo zucchero bianco con quello di canna, anche nella versione a velo, così come ho fatto con il latte vaccino che ho sostituito con un più salubre latte di riso.

CIAMBELLA INTRECCIATA ALLA CANNELLA SENZA BURRO

- 200 g. farina 0
- 200 g. farina manitoba
- 1 rosso d'uovo
- 60 ml. olio di mais
- 1 pizzico di sale
- 20 g. lievito di birra fresco
- 210 ml latte (io di riso) tiepido
- 75 g. zucchero di canna
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
- 1 cucchiaio di zucchero di canna

Per la glassa:
- 4 g. di cannella in polvere
- 80 g. zucchero (io di canna) a velo
- 2 cucchiai di acqua calda circa

In una planetaria versiamo lo zucchero e il latte tiepido nel quale abbiamo sciolto il lievito. Aggiungiamo le farine setacciate, il rosso d'uovo e il sale, quindi azioniamo la macchina e versiamo a filo l'olio. Lasciamo lavorare l'impastatrice fino a quando il composto non inizierà a incordare, ovvero fino a quando si staccherà dalle pareti (ci vorranno 10- 15 minuti). Versiamo l'impasto in una ciotola infarinata e lasciamo lievitare coperto da pellicola in forno spento con la luce accesa fino al raddoppio (circa 2 ore).
A questo punto stendiamo l'impasto su un piano infarinato e diamo la forma di un rettangolo cercando di lavorarlo il meno possibile. Versiamo il cacao, la cannella e lo zucchero di canna, quindi arrotoliamolo su se stesso come un salsicciotto. Tagliamo a metà con un coltello affilato e arrotoliamo l'una sull'altra le due parti, per poi chiuderle a cerchio.
Questa operazione potrebbe risultare un pò difficoltosa per via della polvere che andiamo a mettere sull'impasto appiccicoso e che renderà complicata la chiusura di quest'ultimo. Procedete come riuscite, senza preoccuparvi di far uscire il ripieno. Al momento dell'assaggio non sarà un problema se il cacao amaro sarà finito in superficie insieme alla cannella e allo zucchero di canna. Il sapore resterà invariato.
Posizioniamo la ciambella su una leccarda ricoperta di carta forno e lasciamo lievitare ancora un paio d'ore.
Cuociamo a forno caldo a 160° per 20 minuti circa e una volta cotto versatevi sopra la glassa.
Per prepararla vi basterà mettere qualche cucchiaio di acqua calda in una ciotola con la cannella e lo zucchero a velo e mescolare bene per stemperare.
Lasciatela indurire per una decina di minuti, quindi servite!

lunedì 9 gennaio 2017

DANUBIO DOLCE RIPIENO DI MARMELLATA

Dopo il successone della ricetta del danubio salato vegetariano, per Natale ho provato anche la versione dolce e oggi ve ne parlo in questo post.
Devo dire che io amo particolarmente le ricette salate, anche perché ho sempre l'impressione che facciano meno male di quelle dolci, ma questa è davvero strepitosa e non posso non consigliarvela! Certo, ormai le feste sono finite ma è un'ottima idea anche per il dolce di un pranzo domenicale o magari come torta di compleanno in cui ogni ospite prende la sua pallina invece della classica fetta di torta!
Il procedimento è del tutto simile a quello salato, ovviamente cambiano gli ingredienti. Questa volta ho deciso di utilizzare il burro, per quanto io cerchi di evitarlo il più possibile. Sono convinta che in alcune ricette non sia possibile sostituirlo senza alterarne il gusto finale e credo che questa sia una di quelle. La quantità in ogni caso è davvero esigua, quindi credo che per questa volta si possa fare.

DANUBIO DOLCE RIPIENO DI MARMELLATA

- 530 g. farina manitoba
- 50 g. burro
- 30 g. zucchero (anche di canna va bene)
- 4 g. lievito di birra disidratato
- 1 uovo
- 1 bustina di vanillina
- 10 g. sale
- 50 ml acqua
- 230 ml latte tiepido (anche vegetale se volete alleggerire la ricetta)
- zucchero (anche di canna) a velo per guarnire
- marmellata (io di albicocche) per il ripieno, oppure cioccolata o quello che preferite


Io ho usato una planetaria e ve la consiglio caldamente. Se non l'avete potete provare a lavorare l'impasto a mano ma è necessario riuscire a incordarlo, quindi serve olio di gomito!
Fate sciogliere il burro a bagnomaria o al microonde e tenetelo momentaneamente da parte.
Nella planetaria (o in una ciotola) versate la farina setacciata, lo zucchero e la vanillina. Scaldate un pò di latte e versatevi all'interno il lievito in modo che si sciolga bene, quindi aggiungetelo all'impasto assieme al resto del latte e all'uovo. A questo punto aggiungete anche il sale sciolto precedentemente nell'acqua tiepida e per ultimo il burro fuso.
Fate lavorare la macchina con il gancio fino a quando l'impasto non incorderà, ovvero fino a quando si staccherà dai bordi per avvolgersi interamente al gancio.
Mettetelo in una ciotola infarinata chiusa con pellicola a lievitare in forno spento con la luce accesa per un paio d'ore, fino al raddoppio.
Ora prendete una piccola quantità di impasto, lavoratela per darle la forma di una palla, quindi mettetevi al centro un cucchiaino di marmellata o quello che volete e infine richiudetela tirando le estremità. Poggiate la palla con la chiusura rivolta verso il basso in uno stampo a cerniera ricoperto di carta forno. Una volta posizionate tutte le palline lasciate lievitare ancora una volta coprendo con pellicola in forno spento con la luce accesa per altre 2 ore.
Cuocete in forno caldo a 180° per 30 minuti circa.
Lasciate raffreddare il dolce prima di cospargerlo di zucchero a velo e di servirlo in tavola.

sabato 7 gennaio 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE: BURGER DI QUINOA E RAPA ROSSA

Oggi voglio parlarvi della ricetta vegana del mese. Questo non significa che io abbia cambiato regime alimentare e nemmeno le mie figlie, sia chiaro. In famiglia siamo onnivori, o meglio lo sono loro e mio marito, mentre io ho eliminato dai miei piatti la carne in ogni sua forma. Non posso dire di essere diventata vegetariana perché mangio il pesce (e non ho intenzione di privarmene in futuro), però ci sono volte in cui mi piace cucinare piatti vegani.
Per chi non lo sapesse tengo a precisare che un'alimentazione vegana prevede l'eliminazione dei seguenti cibi dalla propria tavola: carne, pesce, uova, miele, formaggio e qualunque altro alimento di origine animale. A prima vista potrebbe sembrare che non rimanga nulla con cui sfamarsi ma non è assolutamente vero! Pur non essendo vegana a volte mi capita di confrontarmi con persone che non capiscono il mio modo di mangiare, che pensano ancora che certi alimenti siano fondamentali per mantenere una buona salute e per convincerli del fatto che nella vita è possibile (anzi auspicabile) eliminare o quanto meno ridurre il consumo di carne, mi sono trovata a far loro assaggiare alcuni piatti vegani. Questo non perché io sia un'accesa animalista, ma perché è provato che la carne fa male e sebbene in certe fasi della vita come la crescita, la gravidanza e l'allattamento credo sia importante consumarne in quantità non eccessiva, in altre si può eliminare senza problemi.
Un altro argomento che mi sta a cuore quando si parla di alimentazione è non mischiare le proteine nelle ricette. E' importante consumare un tipo di proteina alla volta, per non appesantire l'apparato digestivo e per variare l'alimentazione. Una torta salata con verdure, uova e ricotta ad esempio, pur essendo buonissima, si trasforma da contorno a piatto unico, mescolando le proteine del formaggio con quelle delle uova. In questo caso le verdure, che dovrebbero essere le protagoniste di un contorno, finiscono in secondo piano annullando la loro importanza. Ecco perché ho deciso di inaugurare questa sezione del blog, per dimostrare agli scettici che per la durata di un pasto è possibile consumare qualcosa di diverso dalla carne, dal pesce, dalle uova e dal formaggio, che possono essere i benvenuti (uno alla volta) nei pasti successivi. Almeno due o tre ricette vegane inserite in un piano alimentare della durata di una settimana sono perfette per un regime equilibrato. Oltre ai classici legumi come fagioli, soia e piselli, ma anche lupini, lenticchie, cicerchie e fave, ci sono degli alimenti meravigliosi che in pochi conoscono ma che sono altamente proteici come ad esempio la quinoa. Se volete approfondire le vostre conoscenze su questo pseudo cereale andate a dare un'occhiata qui
Ovvi vi propongo una ricetta buonissima e coloratissima grazie all'uso della rapa rossa, che è molto importante per la corretta circolazione del sangue e per il funzionamento del cuore. Accompagnata da un contorno di verdure in padella o da un'insalata fresca è un ottimo secondo piatto.

BURGER DI QUINOA E RAPA ROSSA

- 40 g. quinoa
- 1 rapa rossa già cotta
- sale
- olio
- 1 cucchiaino di semi di sesamo
- 1 cucchiaio di farina di ceci
- due fette di pane (io nero ai cereali e semi vari)
- carote grattugiate
- insalata
- cetrioli

In un pentolino scaldate 80 ml. di acqua, quindi aggiungete la quinoa dopo averla sciacquata abbondantemente sotto l'acqua corrente in un colino a maglie fitte.
Una volta raggiunto il bollore abbassate al minimo il fuoco e lasciate cuocere fino a quando non si sarà assorbita tutta l'acqua.
Nel frattempo grattugiate la rapa, aggiungete i semi di sesamo e una volta pronta anche la quinoa. Mescolate bene, aggiungete la farina di ceci, regolate di sale e lasciate riposare almeno una decina di minuti in frigorifero.
Formate una palla e schiacciatela leggermente per dare la forma di un burger, quindi cuocete su entrambi i lati in un pentolino leggermente sporco di olio. Formate il vostro panino mettendo qualche foglia di insalata, carota grattugiata e cetrioli.
Buon appetito!

mercoledì 4 gennaio 2017

IL MEMORY DELLA BEFANA

Stasera stavo navigando online alla ricerca di idee per riempire la calza della Befana. L'anno scorso avevo pubblicato un post con alcuni suggerimenti ma si sa che ogni anno bisogna rinnovarsi, anche perché i bambini hanno una memoria di ferro, neanche fossero elefanti!
Insomma per farla breve (abbiate pazienza ma è tardi e sarei anche un pò stanchina...) stavo cercando un memory da stampare per la mia bimba di quasi tre anni, qualcosa che fosse a tema Befana ma adatto ai bimbi piccoli, in modo che le immagini delle streghette non fossero troppo brutte e sapete una cosa? Non ho trovato un bel niente!
Ma è possibile che la festa della povera vecchietta che gira per i camini lasciando dolcetti ai bimbi sia così poco considerata dal popolo di internet? Fiumi di parole, libri, pagine di blog, disegni, idee, giochi da stampare per Babbo Natale ma quasi niente per la Befana. Questo è sessismo!!!!
Beh insomma, per pareggiare i conti ho deciso di realizzare io un memory a tema Befana e di condividerlo con voi sul mio blog.
Le immagini sono state prese da questo sito e tutto quello che ho dovuto fare è stato realizzare un file con sei disegni diversi, quindi stamparli a colori su due fogli, ritagliarli e incollarli su cartoncino. Tanto per non perdere di vista il nostro caro riciclo creativo, ho scelto di incollare i disegni sul cartoncino della scatola delle merendine che avevo in casa (ebbene si, a volte anche noi compriamo le merendine confezionate), che tra l'altro si è dimostrato perfetto perchè bello resistente. Nelle mani della mia piccola caterpiller dovrebbero resistere almeno qualche settimana...
Pronti con la stampante accesa?
Memory Befana