giovedì 21 marzo 2013

STRACCETTI DI POLLO ALL'ARANCIA

Per come la vedo io il petto di pollo rappresenta sempre una buona soluzione per una cena. E' leggero, nutriente, poco grasso e cosa più importante, economico. Ecco perchè in casa mia non manca mai, rigorosamente acquistato in pacchi formato famiglia e successivamente diviso in porzioni e surgelato.
Come avrete notato sono presenti sul blog moltissime ricette con il petto di pollo, ma questa devo dire che è una delle mie preferite. E' veloce, delicata, economica (perchè bastano davvero 3 ingredienti) e originale, dal sapore unico. Io ho preferito tagliare la carne in straccetti perchè così si cuoce più velocemente ed è più pratica da mangiare soprattutto per mia figlia ma ovviamente si può cucinare la bistecca intera, immagino che in questo caso però occorra un pò più di tempo per la cottura.

STRACCETTI DI POLLO ALL'ARANCIA

- petti di pollo
- 2 arance
- farina
- olio
- sale
- cipolla

Tagliamo la carne e passiamola bene nella farina, impanandola da entrambi i lati.
Prendiamo una padella e scaldiamo un filo d'olio, poi aggiungiamo la cipolla e lasciamo ammorbidire qualche secondo. Ora mettiamo la carne in padella e facciamola rosolare da entrambi i lati per un minuto o due, stando attenti ad abbassare la fiamma per non bruciarla.
Spremiamo un'arancia e laviamo bene l'altra. Versiamo il succo d'arancia sulla carne e aggiungiamo la seconda arancia tagliata a cubetti.
Saliamo e aggiungiamo un pò d'acqua del caso la carne abbia assorbito tutto il sughetto. Lasciamo cuocere qualche minuto e serviamo ben caldo.
Vi accorgerete che la farina a contatto con il succo d'arancia crea una cremina deliziosa, dolce e delicata. Se volete potete usare anche il succo di 2 arance, magari se dovete cucinare per 3 o più persone, in modo che il sapore resti bello intenso.
Nel mio caso mi sono trovata ad avere il succo di un'arancia rossa e i pezzi di un'arancia chiara e devo dire che anche da un punto di vista dei colori è risultato un bel piatto variopinto. La foto è pessima e non rende giustizia alla ricetta, chiedo scusa, ma avevo fretta e non ho avuto il tempo per un ulteriore scatto e poi detto fra noi... come fotografa sono veramente una schiappa! :)

domenica 17 marzo 2013

CAPPELLINO BAMBINA CON FIORE AD UNCINETTO - TUTORIAL

Altro post altro progetto, oggi parliamo di cappellini. Devo ancora smaltire un pò della lana che mi hanno regalato qualche mese fa e anche a cotone devo dire che sono messa piuttosto bene. Ho un sacco di rosso e ancora un pò di rosa. Purtroppo il bel fucsia che ho usato per la sciarpa di mia figlia è finito e la scelta era tra una sua versione più tenue, che però non mi convinceva, e un rosso acceso. Viola ha scelto il rosso e il rosso sia.
La prima volta che ho iniziato questo cappellino sono arrivata a tre quarti di lavoro per poi accorgermi che non era come volevo io. Avevo scelto il punto nocciolina, molto bello da vedere ma con un piccolo effetto collaterale: il cappellino era venuto molto rigido e non mi piaceva. Quindi ho disfatto tutto e ci ho riprovato con una semplice maglia alta. In questa versione il punto rende morbida la cuffietta, anche se in realtà nemmeno questo cappellino mi soddisfa del tutto perchè la parte porteriore non è proprio perfetta. Ad ogni modo una volta indossato non si nota quasi per niente e considerando che l'intero lavoro mi ha preso solo un pomeriggio, e che è stato fatto con cotone di recupero, direi che va più che bene. Ovviamente essendo in cotone è un cappellino adatto alla primavera e non alla stagione fredda. Basterà utilizzare della bella lana calda per scaldare la testa dei nostri bimbi anche in inverno.
Lo schema è facilissimo, una volta imparato il meccanismo. Si lavora in cerchio come per le presine, partendo dalla parte della nuca fino ad arrivare alla fronte. Si aumentano le maglie diminuendo gli aumenti giro dopo giro e quando si è raggiunta la misura desiderata si procede dritto senza più aumenti.

CAPPELLINO BAMBINA AD UNCINETTO

Filo rosso - uncinetto n. 3 (in questo caso il cotone era molto grosso)

1° giro: cerchio magico: 4 catenelle chiuse in tondo da un punto bassissimo
2° giro: catenella, 5 maglie alte all'interno del cerchio, chiudere con un punto bassissimo
3° giro: catenella, 2 maglie alte in ogni maglia alta del giro precedente, chiudere con un punto bassissimo nella catenella di inizio giro precedente
4° giro: catenella, 2 maglie alte nella prima maglia alta del giro precedente, 1 maglia alta, 2 maglie alte nella stessa maglia. (aumentiamo una volta ogni 2 maglie). Chiudere con un punto bassissimo nella prima catenella del giro precedente.
5° giro: catenella, 2 maglie alte nella prima maglia alta del giro precedente, 1 maglia alta, 1 maglia alta, 2 maglie alte nella maglia alta del giro precedente (aumentiamo una volta ogni 3 maglie). Chiudere con un punto bassissimo nella prima catenella di inizio giro precedente.
6° giro e altri: continuare a diminuire gli aumenti fino a raggiungere la misura desiderata: nel 6° giro sarà un aumento ogni 4 maglie, il 7° giro un aumento ogni 5 maglie e così via. Per una bambina di 6 anni io sono arrivata ad aumentare una maglia ogni 9.
A questo punto continuare i giri senza aumenti, con una maglia alta ogni maglia alta del giro precedente fino ad arrivare alla fronte.
Io ho applicato una margherita fatta con cotone giallo e bianco seguendo questo schema.


mercoledì 13 marzo 2013

SCIARPA BAMBINA IN COTONE AI FERRI

Eccomi con un altro progetto che avevo in mente di realizzare da tempo e che proprio ieri sono riuscita a finire. Si sa che in primavera il clima non è mai stabile e anche se le giornate cominciano a farsi più calde, succede spesso che un colpo di vento ci faccia ammalare se non abbiamo la gola coperta. Nei bambini questo succede spessissimo. La sciarpa di lana è esageratamente calda e fa sudare e allora serve una via di mezzo, qualcosa che lasci traspirare la pelle ma che copra il collo in modo adeguato. Non so voi ma in giro io ho sempre fatto fatica a trovare sciarpe di cotone per bambini, così mi sono decisa a realizzarne una. Ovviamente con l'uncinetto non si può fare quindi ho preso dei ferri più sottili rispetto ai soliti usati per la lana, per la precisione ferri n. 3 e con un bel cotone fucsia (anche questo regalatomi un paio di mesi fa insieme alla lana) ho iniziato questo progetto.
La spiegazione è la stessa della sciarpa di lana
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/02/sciarpa-di-lana-realizzata-ai-ferri.html
con la differenza che questa volta ho usato un numero minore di maglie (26) pur scegliendo sempre un numero pari per poter realizzare la maglia rasata inglese.

Invece delle frange tipiche delle sciarpe di lana, ho creato delle margherite di cotone giallo e bianco con l'uncinetto che ho poi applicato ai bordi della sciarpa dallo spesso lato.
Ecco come ho fatto

MARGHERITE AD UNCINETTO

Con il cotone giallo fare 5 catenelle e chiudere con un punto bassissimo.
1° giro: al centro del cerchio fare 7 maglie basse. Chiudere con 1 punto bassissimo
2° giro: 1 catenella, 2 maglie basse in ogni maglia bassa del giro precedente (14 maglie). Chiudere con 1 punto bassissimo.
Tagliare il filo.
Inserire in filo bianco.
3° giro: 1 maglia bassa nella prima maglia bassa sottostante, 1 cat, 2 maglie alte nella stessa maglia bassa, 1 cat, 1 maglia bassa. Ripetere per 7 volte fino a creare i 7 petali.
Tagliare il filo.


martedì 12 marzo 2013

FRITTELLINE DI VERDURE

La ricetta di oggi è frutto della mia fantasia. Non che ci voglia una mente superiore per studiare delle frittelline di verdure, ma ho dovuto spremermi le meningi per ovviare ad un problema che ho con mia figlia. La bambina (come molti altri suoi coetanei) mangia davvero pochissime verdure, sia come quantità che come qualità, per cui ho deciso di provare a cuocerle in maniera diversa, magari anche nascondendole, per ovviare a questo inconveniente e riuscire in un modo o nell'altro ad avvicinarla a certi sapori. L'ho coinvolta nella preparazione, abbiamo scelto insieme le verdure come prima volta (magari prossimamente sostituirò alcune di esse con altre per variare un pò la sua dieta) e insieme abbiamo formato le polpettine, le abbiamo passate nella farina e ci siamo anche divertite tantissimo! Pur nascendo come ricetta adatta ai bambini (e non solo) credo che questo contorno possa adattarsi perfettamente anche a chi ha bisogno di svuotare il frigorifero o di inventarsi un modo per cucinare quel poco che è rimasto a fine mese. Si tratta di un piatto povero, ovviamente molto versatile, che potete adattare alle vostre esigenze e che con l'aggiunta di un filo d'olio in padella (senza esagerare) risulterà anche saporito e gustoso. Si perchè io di solito non friggo (soprattutto se si tratta di piatti per la piccola) e uso pochissimo olio per la cottura ma in questo caso ho preferito metterne un pò per invogliarla a mangiare, dando più sapore alle frittelline. Ne basta davvero un filo.

FRITTELLINE DI VERDURE

- zucchine
- carote
- patate
- 1 rametto di prezzemolo
- 1 uovo
- parmiggiano
- pangrattato
- farina
- olio per la cottura

Non ho volutamente specificato la quantità di verdure utilizzate perchè io sono andata ad occhio e comunque dipende sempre da quello che avete in frigorifero. Io ho usato 1 zucchina, 3 carote piccole e 2 patate medie ma va bene tutto. La cosa importante è non rinunciare alle patate perchè rendono l'impasto più denso e soffice. Ovviamente teniamo presente che il tipo di verdura utilizzato cambia il colore delle frittelline e se dobbiamo fare i conti con i bambini anche questo aspetto è importante.
Prendiamo le verdure e facciamole bollire in acqua salata per 15/20 minuti circa, dipende dal tipo di verdura.
Una volta fredde mettiamole nel mixer e frulliamo bene. Aggiungiamo l'uovo e frulliamo ancora. Ora aggiungiamo il prezzemolo e il parmiggiano e frulliamo nuovamente. Controlliamo la consistenza, dovrebbe essere ancora troppo appiccicoso per essere lavorato quindi aggiungiamo al composto il pangrattato. Anche qui io sono andata ad occhio per raggiungere una densità tale che mi permettesse di fare le polpette con le mani.
Sporchiamoci le mani con la farina e versiamone un pò su un piatto, poi prendiamo un pò di composto e formiamo delle polpettine, passiamole nella farina e disponiamole in un piatto.
A questo punto prendiamo una padella grande con un filo d'olio evo e mettiamole a cuocere schiacciandole con una spatolina, saliamo e lasciamo cuocere finchè non si dorano bene da entrambi i lati e serviamole calde o tiepide, magari insieme ad un secondo di carne o pesce.
Mia figlia le ha mangiate di gusto, anche se stavolta le ho fatte con le verdure che solitamente mangia e quindi non posso cantare vittoria del tutto, vedremo la prossima volta!

sabato 9 marzo 2013

RAVIOLE DI SAN GIUSEPPE


La tradizione bolognese nel mese di marzo suggerisce la preparazione delle raviole di San Giuseppe. Per la precisione la festa di questo Santo cade il 19 marzo ma già adesso girando per le strade della città si possono trovare vetrine piene di dolci come questi. Insieme alla pinza bolognese (vedi ricetta http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/03/la-pinza-bolognese.html ) le raviole rappresentano la stragrande maggioranza dei prodotti venduti nei negozi di pasta fresca e pasticcerie in questo periodo dell'anno. Buone sono buone ma hanno un difetto non da poco: costano una fortuna! Una e dico una raviola grande glassata e non, viene venduta alla bellezza di € 1,15!! No dico, ma ci rendiamo conto? € 1,15 per una raviola fatta di pasta frolla e marmellata?!?!? No no, per quanto mi riguarda non esiste proprio. L'unica alternativa come al solito, è farsele a casa, cosa tra l'altro facilissima e perchè no, anche divertente.
Basta un pò di buona volontà, un paio d'ore al massimo e tanta fantasia per realizzare un bel vassoio di raviole dai sapori e colori preferiti.
Questa mattina io e la mia bimba di 5 anni ci siamo messe d'impegno e ne abbiamo preparate un pò alla marmellata di albicocche e un pò alla nutella. La ricetta classica prevede il ripieno di mostarda o di marmellata di prugne ma va benissimo anche la crema o quello che preferiamo. Si possono cuocere in forno o farle fritte ma dato che già così contengono una buona dose di grassi e di calorie per via del burro e delle uova, io ho preferito cuocerle al forno.
Fondamentalmente la ricetta è quella della pinza: pastafrolla e marmellata. Io ho raddoppiato le dosi per preparare un bel vassoio pieno di raviole ma se ne volete fare meno basterà dimezzare il tutto.

RAVIOLE DI SAN GIUSEPPE

600 g. farina 00
200 g. zucchero
200 g. burro
4 uova
2 cucchiaini di lievito vanigliato
buccia di limone grattugiata
marmellata
nutella

Prendete la farina e mettetela in una ciotola capiente, fate un buco al centro e versateci lo zucchero, le uova, il lievito, la buccia del limone e il burro freddo da frigo fatto a pezzettini. Con le mani impastate bene finchè il composto non sarà liscio ed elastico, dopodichè dategli la forma di una palla e avvolgetela nella pellicola trasparente. Lasciatela riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
A questo punto prendete un tagliere ben infarinato e con un mattarello stendete la pasta stando attenti a non farla appiccicare. Con un tagliapasta a forma rotonda oppure con un bicchiere o una tazza o con qualunque cosa rotonda che possa incidere la sfoglia ritagliate tanti cerchi e disponeteli in una teglia ricoperta di carta da forno. Mettete al centro di ogni cerchio un pò di marmellata o di nutella, stando attenti a non esagerare perchè ne basta davvero pochissima. Delicatamente richiudete a metà il cerchio di pasta e con le dita sigillate bene i bordi per evitare che durante la cottura il ripieno fuoriesca. Cuocete a forno caldo a 180° fino a doratura, circa 10/15 minuti.
Una volta raffreddate le raviole si possono ricoprire di glassa bianca (succo di limone, zucchero a velo e albume) oppure colorata aggiungendo dei coloranti alimentari, o ancora spolverizzare di zucchero o zucchero a velo. Io ho realizzato una glassa al cioccolato per rivestire quelle ripiene alla nutella sciogliendo un pò di cioccolato fondente a bagnomaria, spennellandolo sopra le raviole e lasciandolo asciugare bene.
Le raviole si conservano per parecchio tempo e sono sempre buonissime, per cui consiglio di preparare una dose intera e mangiarle con calma, senza fretta!

mercoledì 6 marzo 2013

LA PINZA BOLOGNESE

E' stata dura ma a furia di tentativi sono riuscita a fare una pinza come si deve! L'ho sempre trovata pronta nei negozi ma a € 16,90 al chilo non ci penso neanche a comprarla già fatta! Tempo fa qualche nonnina di paese mi aveva dato la ricetta della sua versione ma alla fine c'era sempre qualcosa che non mi convinceva: troppo morbida, troppo dolce, troppo sottile.. Alla fine sono riuscita a cucinare la pinza che volevo e per festeggiare ho deciso di mettere la mia ricetta sul blog.
Cos'è la pinza? E' un dolce tipico bolognese che per come lo conosco io ha tantissime varianti. Fondamentalmente è una ricetta povera perchè gli ingredienti sono i più classici e non ci sono aggiunte particolari. Si tratta di una pasta frolla arrotolata ripiena di marmellata o di mostarda, decorata con granella di zucchero. I palati più esigenti a volte aggiungono i pinoli o le mandorle ma a mio parere è buonissima già così, nella versione base.
La difficoltà più grande è stata trovare la giusta dose di ogni ingrediente perchè come sapete ci sono tantissime ricette per la pasta frolla e a seconda dell'uso che si vuole farne, cambiano le uova, la quantità di burro, eccetera. Anche la scelta della marmellata influisce sul risultato finale perchè il sapore non dev'essere troppo dolce altrimenti farà a pugni con l'impasto, rendendolo troppo zuccheroso. Una volta mi è capitato di farla con la marmellata di ciliegie (acquistata al supermercato, altrimenti la mia versione sarebbe stata meno dolce di sicuro) e dopo averne mangiato una misera fettina mi sono sentita gli zuccheri arrivare alla testa! :)
Insomma dipende molto dai gusti, se amate la mostarda sappiate che è il ripieno della versione classica (e in questo caso i pinoli ci stanno davvero bene), altrimenti potete provare a farcire il dolce con la marmellata di prugne come ho fatto io. Il risultato è un giusto equilibrio di dolce e acidulo che in bocca esplode letteralmente!

PINZA BOLOGNESE

Per la pasta frolla:
- 2 uova
- 300 g. farina 00
- 100 g. zucchero
- 100 g. burro
- 1 cucchiaino di lievito vanigliato
- scorza di limone grattugiata

Per la farcitura: marmellata di prugne
Decorazione: granella di zucchero o codette colorate

Prendiamo una ciotola e versiamo la farina formando una fontana. All'interno versiamo lo zucchero, le uova, il burro a pezzettini (freddo da frigorifero mi raccomando), il lievito e grattugiamo un pò di scorza di limone. A questo punto con la punta delle dita bisognerebbe lavorare gli ingredienti impastandoli senza scaldare troppo il burro ma io sono andata alla vecchia maniera e ho lavorato a mani piene l'impasto. E' venuto bene lo stesso.
Quando abbiamo formato una palla avvolgiamola nella pellicola trasparente e lasciamola riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
A questo punto bisogna fare molta attenzione perchè ci vuole un pò di manualità.
Stendiamo su un tagliere infarinato il nostro composto, avendo l'accortezza di infarinare anche il mattarello in modo che non si attacchi. Cerchiamo di non farlo appiccicare al tagliere infarinandolo bene e capovolgendo l'impasto più volte mentre lo tiriamo. Quando è steso tutto a forma di cerchio con uno spessore di 5 mm circa (dipende molto da quanto sottile vogliamo lo strato di pasta) versiamo un pò di marmellata al centro stando attente a non esagerare con la quantità. Scegliamo un tipo di marmellata poco liquida perchè altrimenti in questa fase e in quella successiva strariperà da ogni lato.
A questo punto io di solito trasferisco il tutto su un foglio di carta da forno, per aiutarmi a dare la forma al dolce. Arrotoliamo su se stessa la sfoglia chiudendola bene e stando attente che la marmellata non fuoriesca. Sigilliamo anche le estremità formando una sorta di "pacchettino", versiamo qualche codetta colorata di zucchero o un pò di granella bianca e inforniamo a 180° per 15/20 minuti, controllando che non scurisca troppo.
Quando sentirete il profumo della pasta frolla invadere la stanza significa che il dolce è pronto!