lunedì 9 febbraio 2015

TOFU AUTOPRODOTTO

Chi di voi conosce il tofu? Ne avevo già parlato in un altro post, qualche settimana fa. Si tratta di un alimento ad alto valore proteico che deriva dal latte di soia, dalla cagliata del latte di soia, per la precisione. Se siete vegani il tofu non avrà misteri per voi, se siete "onnivori" forse non ne conoscete tutti gli aspetti. Io per esempio non rinuncio a mangiare la carne ma ultimamente ho sentito il bisogno di integrare la mia alimentazione con qualche piatto dal sapore nuovo, per non parlare del fatto che sono spesso a dieta e questo tipo di cibo mi aiuta non poco a perdere peso, grazie alla scarsa quantità di calorie che contiene. Un altro aspetto molto importante del tofu è che non essendo di origine animale è completamente privo di colesterolo, il che non guasta se abbiamo problemi di questo tipo o se vogliamo scegliere un'alimentazione sana.
Ho provato qualche tempo fa a consumare il tofu acquistandolo al supermercato per € 2,88 la confezione (2 porzioni da 180 g.) e devo dire che cotto in padella con un pò di olio e sale mi è piaciuto moltissimo. Anche se (come spiegavo in un altro post) la spesa non è poi eccessiva in confronto per esempio all'acquisto di una confezione di carne, perchè non cercare un modo per risparmiare ulteriormente senza perdere in sapore? Per una maniaca dell'autoproduzione come me poi (in questo periodo soprattutto) si tratta di una soddisfazione grandissima: la soddisfazione di consumare un cibo preparato con le mie mani partendo dalla materia prima.
Vi garantisco che fare il tofu in casa è facilissimo e anche molto veloce, occorrono solo pochi accorgimenti che spiegherò qui di seguito.
Innanzitutto lasciatemi dire che la ricetta non è mia ma è stata copiata da questo sito
http://www.my-personaltrainer.it/Tv/Ricette/Preparazioni_di_Base/tofu-fatto-in-casa.html
a questo link trovate il video molto chiaro e semplice per seguire i passaggi passo passo.
Io in questo post cercherò di spiegare il più dettagliatamente possibile ma se volete andate direttamente al link.

TOFU AUTOPRODOTTO

- 500 ml latte di soia
- 40 ml di succo di limone filtrato

- Un canovaccio pulito e senza odori
- Un colino
- Due ciotole di vetro

Come dicevo prima per realizzare il tofu bisogna trovare il modo di cagliare il latte di soia. Sul mercato ci sono tanti tipi di cagli ma io preferisco usare quello che ho in frigorifero, anche per rimanere il più naturale possibile: in questo caso il limone. Il limone è un ottimo caglio: economico e di facile reperibilità. L'unica cosa che però va detta è che il panetto di tofu che otterremo in questo modo saprà di limone. Se non vi piace potete provare a diminuire la quantità di succo di limone (con il rischio che poi non cagli a dovere) oppure potete provare ad usare l'aceto di mele, che ha un sapore più delicato.
La scelta del latte di soia è fondamentale per la riuscita della ricetta. La marca non è importante, l'unica cosa che dovete controllare sulla confezione è che la quantità di proteine sia superiore a 2. In caso contrario non sarà sufficiente per ottenere il tofu. Io ho preso un latte da 1 euro al litro, quindi la spesa è stata veramente ridotta.
Altra cosa importante è la pulizia del canovaccio. Lavatelo normalmente e per togliere l'odore di detersivo fatelo bollire qualche minuto in acqua e bicarbonato, successivamente in acqua e basta. Lasciatelo asciugare stando attenti a non sporcarlo ulteriormente.
Ultima cosa ma importante: usate cucchiai di legno e ciotole di vetro o di plastica.

Bene, ora fate bollire il latte di soia in un pentolino mescolando di continuo per evitare che si formi la pellicola in superficie. Spremete il limone e filtratene il succo.
Versate il limone in una ciotola di vetro e poi aggiungete il latte bollente. Subito vedrete formarsi i primi pezzi di tofu. Mescolate bene e coprite con un canovaccio lasciando riposare per un'oretta.
Trascorso questo tempo mettete il canovaccio pulito su un colino, ponete il colino su una ciotola di vetro e con un mestolo piano piano versate il liquido all'interno. Aiutandovi con il cucchiaio fate filtrare il siero dal canovaccio e dal colino permettendo alla parte solida di rimanere in superficie. Per aiutare questo processo chiudete il canovaccio e spremete il siero con le mani (guardate il video per capire meglio come fare).
In questo modo otterrete il tofu sotto forma di panetto morbido, della consistenza più o meno della robiola (tanto per capirci), se preferite una forma più solida lasciate un piattino o un oggetto pesante sopra al canovaccio per farlo solidificare.
Il tofu che abbiamo ottenuto sarà più o meno di 80, 100 g., ideale per un pasto. Potete conservarlo in frigorifero per un paio di giorni o consumarlo subito, come preferite.
Io ho provato ad insaporirlo con un cucchiaino di paprika dolce ma se volete anche pezzetti di rucola, semi di sesamo o quello che avete in casa saranno ideali, dipende dai vostri gusti.

sabato 7 febbraio 2015

TOPINO DI PATATA AL FORNO

Da giorni vedevo online foto di patate al forno intagliate, dall'aspetto irresistibile per una come me che ama questo tubero in ogni sua forma, ma difficili da proporre a mia figlia che non vuole neanche sentirne parlare. E allora? Qui ci vuole un'idea, e anche originale...
Alla fine l'unico modo è stato riuscire a trasformare il cibo in una veste più allettante agli occhi di un bambino, anche se la sostanza non cambia. Anzi in questo caso si è beccata pure le verdure!!
Non sono una sostenitrice del fare cibi apposta per i bimbi in ogni occasione, penso che i piccoli debbano imparare a mangiare un pò di tutto a prescindere da come lo si presenta, ma in questo caso non c'era alternativa perchè le patate proprio non le piacciono e dato che la bimba è abbastanza schizzinosa a tavola... se questo può servire a farla mangiare qualcosa di nuovo ben venga!
La ricetta (che poi non è una ricetta perchè è una preparazione facilissima) si fa in 2 minuti a dir molto. Tutti abbiamo delle patate in casa, quindi anche l'elenco degli ingredienti è ridicolo, perciò provate!

TOPINO DI PATATA AL FORNO

- 1 patata media
- verdure
- olio
- sale

Prendiamo la patata e sbucciamola bene. Con un coltellino (preferibilmente di ceramica così faremo meno fatica e saremo più precise) intagliamo la patata praticando tanti tagli uno vicino all'altro senza però arrivare fino in fondo.
Spennelliamo la superficie con un'emulsione di olio e sale e mettiamo in forno preriscaldato a 220° per 45 minuti circa, avendo l'accortezza di posizionarle sopra un foglio di alluminio.
Prendiamo le verdure e mettiamo un pezzo di fagiolino per fare la coda, due pezzi di carota per fare le orecchie e un pezzo di zucchina per fare il nasino.

giovedì 5 febbraio 2015

BISCOTTI DI PASTA FROLLA SENZA BURRO CON ALBUMI

Dopo aver preparato la torta di rose e la crema per la farcia mi erano rimasti circa 5 o 6 albumi in frigorifero. Che fare? Le lingue di gatto sono piene di burro, la torta con gli albumi non era il caso perchè avevo appena preparato l'altra.. Quindi?
Ho trovato una ricetta per preparare la pasta frolla senza burro (ovviamente) e con gli albumi perciò ho deciso di provare a fare dei biscottini. L'ho modificata un pò per renderla più leggera, diminuendo lo zucchero e l'olio e tutto sommato devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita.
Appena sfornati i biscottini sono croccanti al punto giusto, dopo un giorno o due diciamo che tendono ad indurirsi un pochino, quindi sarebbe meglio consumarli piuttosto in fretta.
Secondo me è una buona alternativa alla classica pasta frolla ipercalorica e non adatta a regimi dietetici. Ovviamente non è fragrante come quella con il burro, in compenso non ci dobbiamo sentire in colpa se mangiamo qualche biscottino in più :)
Per le dosi va detto che io sono partita dalla quantità di albumi che avevo (155 g) e da lì ho modificato tutto il resto. Potete aggiungere zucchero se vi piacciono belli dolci, aggiungere un pò di miele, insaporire con altri aromi. Insomma, fate voi! Io ho messo solo 70 g. di zucchero e non sono venuti molto dolci ma era proprio quello che intendevo ottenere, dipende dai gusti e dalle esigenze.

BISCOTTI DI PASTA FROLLA SENZA BURRO CON ALBUMI

- 350 g. farina
- 155 g. albumi
- 70 g. zucchero
- 50 ml olio di mais
- mezza bustina di lievito vanigliato
- 1 bustina di vanillina

In una planetaria o in una ciotola mescolate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un panetto liscio. Copritelo con pellicola e mettetelo in frigorifero per circa 30 minuti, dopodichè stendete la pasta su un tagliere e procedete con gli stampini per i biscotti.
Infornate a 180° fino a doratura.

lunedì 2 febbraio 2015

TORTA DI ROSE SENZA BURRO RIPIENA DI CREMA PASTICCERA PROFUMATA ALL'ARANCIA

Oggi è il mio compleanno e ieri abbiamo fatto una piccola festicciola in famiglia. Come ogni anno la torta me la sono preparata da sola, un pò per risparmiare sui costi, un pò per controllare la quantità delle calorie e un pò perchè se non cucino io non mi fido...
Insomma fatto sta che per i miei 35 anni ho deciso di fare la torta di rose, ma non la classica versione con la farcia di burro e zucchero (siamo matti?!?!?!?) no, ho scelto una variante più ipocalorica a base di crema pasticcera profumata all'arancia e soprattutto senza burro nemmeno nell'impasto! La torta era buonissima, tranne per il fatto che una volta sfornata (era un tripudio di lievitazione e di gonfiore) la crema all'interno è inesorabilmente crollata lasciando i buchi al centro delle rose. Peccato, ma in fin dei conti si tratta solo di un fattore estetico, per quanto riguarda il gusto credo che sia un abbinamento perfetto.
Magari la prossima volta proverò con un'altra farcitura ma per il momento vi passo la ricetta della torta di ieri.

TORTA DI ROSE SENZA BURRO RIPIENA DI CREMA PASTICCERA PROFUMATA ALL'ARANCIA

- 400 g. farina manitoba
- 3 tuorli
- 3 cucchiai colmi di zucchero
- 3 cucchiai di olio evo
- 1 bustina di lievito di birra secco
- 150 ml latte tiepido
- una presa di sale

Per la crema

- 3 tuorli
- 4 cucchiai di zucchero
- 500 ml latte
- la scorza di mezza arancia
- 50 ml farina

Per prima cosa sciogliamo il lievito nel latte tiepido. Nella planetaria o in una ciotola mettiamo la farina setacciata, i tuorli, lo zucchero, l'olio, il sale e il latte con il lievito e impastiamo bene fino ad ottenere un panetto liscio. Mettiamolo dentro ad una ciotola capiente, copriamo con pellicola e lasciamo lievitare fino al raddoppio (ci vorrà circa 1 ora e mezza).
Nel frattempo prepariamo la crema seguendo le istruzioni di questo post
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2014/01/crema-pasticcera-allarancia-fatta-in.html
e copriamo con pellicola a contatto per evitare la formazione della crosticina.
Prendiamo l'impasto e con il mattarello diamo la forma di una grande rettangolo. Spalmiamo sopra uno strato di crema e ripieghiamo la pasta su se stessa fino ad ottenere un filoncino lungo lungo. A questo punto lo tagliamo in pezzi di circa 4 cm l'uno e li disponiamo in una teglia foderata con carta forno leggermente distanziati tra loro. Lasciamo lievitare ancora 1 ora e cuociamo a 180° per circa 30 minuti coprendo con un foglio di alluminio nel caso la superficie di scurisse troppo.
Con queste dosi io ho riempito una tortiera di 25 cm di diametro e mi è rimasta fuori una rosellina che ho messo in un pirottino da muffin.

domenica 1 febbraio 2015

SVEZZAMENTO: LA CARBONARA VEGETARIANA PER BIMBI

Un altro classico alimento che viene inserito nel corso del primo anno di vita nell'alimentazione dei bambini è il rosso d'uovo. Il rosso e non l'albume che generalmente viene proposto solo più tardi.
Un tuorlo contiene la stessa quantità di proteine di 50 g. di carne o pesce ed ecco perchè quando si sceglie di preparare la pappa con l'uovo non si aggiunge altro, se non ovviamente le verdure e l'olio.
La mia pediatra mi disse di inserire il rosso "qualche cucchiaiata alla volta nella pappa", cito parola per parola. Ebbene: voi come la interpretate questa frase? Facciamo la pappa con il pollo ad esempio e cuociamo dentro la pasta anche 2 cucchiaini di rosso? Ma che schifo! Inoltre da quello che ne so io, bisogna stare molto attenti a cuocere perfettamente l'uovo prima di presentarlo ai bimbi, per via della salmonella che resiste anche ad alte temperature.
E allora come fare? Io ho fatto come meglio ho creduto e ora vi spiego esattamente passo per passo come ho inserito l'uovo nell'alimentazione di mia figlia.
A 10 mesi compiuti ho iniziato facendole assaggiare qualche briciolina di rosso d'uovo, giusto per vedere se poteva avere allergie di qualche tipo e ho lasciato passare alcuni giorni. La settimana successiva ho cotto perfettamente l'uovo sodo e l'ho mescolato alla pappa.
Inutile dire che la bimba ha spazzolato tutto! Diciamo che potrebbe essere paragonata alla nostra carbonara, con la differenza che al posto del guanciale ho messo la zucchina schiacciata con la forchetta.
Una precisazione importante a mio parere la merita la cottura dell'uovo. Solitamente l'uovo sodo si lascia in acqua per 8/10 minuti ma volendo essere sicura al 100% della cottura ho preferito lasciarlo per 15 minuti abbondanti. Nel caso in cui una volta aperto il rosso vi accorgeste che l'interno è ancora leggermente scuro, procedete ad aggiungerlo alla pasta in fase di cottura sbriciolandolo con le dita.

SVEZZAMENTO: LA CARBONARA VEGETARIANA PER BIMBI

- 1 uovo
- qualche fettina di zucchina
- 2 cucchiai di pastina
- 200 ml di brodo vegetale
- 1 cucchiaino di olio evo
- 2 cucchiaini di parmigiano

Cuociamo l'uovo in abbondante acqua bollente, lasciandolo appunto 15 minuti circa. A fine cottura spelliamolo e dividiamo il rosso dall'albume.
Cuociamo la pastina nel brodo vegetale e una volta pronta aggiungiamo il rosso sbriciolandolo con le dita. Mescoliamo bene, aggiungiamo la zucchina schiacciata con la forchetta, l'olio e il parmigiano.
Ecco fatto!