mercoledì 26 ottobre 2016

ARROSTO VEGAN

Come sapete io ho smesso di mangiare la carne già da un anno più o meno e devo dire che mi trovo benissimo. La mia non è stata una scelta etica, non sono un'accesa animalista, semplicemente non mi piace la carne, non l'ho mai apprezzata e in vita mia ne ho sentito realmente il bisogno solo durante le gravidanze. Per questo motivo una volta finito di allattare la mia seconda bimba ho iniziato a diminuirne il consumo e piano piano ho smesso del tutto di mangiarla.
Naturalmente se si prende una decisione del genere bisogna trovare il modo di sostituire le proteine animali con altri alimenti che ne contengano di simili. I legumi in questo sono ottimi ma spesso si ha difficoltà nel proporli ai bambini, per non trovarsi a dover cucinare tre cene diverse ogni sera. La loro alimentazione in casa nostra è onnivora, nel senso che comprende ogni tipo di alimento: carne, pesce, uova, formaggi e ovviamente legumi (circa 3/4 volte a settimana).
Non è sempre facile farli apprezzare ai piccoli di casa e a volte bisogna davvero ingegnarsi per riuscire a nasconderli e a farglieli assumere senza che se ne accorgano. Questa in generale non è la mia politica, mi piace che le mie figlie crescano con la consapevolezza di ciò che mangiano, anche per una sorta di educazione alimentare che a scuola purtroppo spesso manca. Ciò nonostante a volte mi sono accorta che proprio non ne vogliono sapere e quindi mi ritrovo a nascondere alcune verdure o legumi qua e là.
La ricetta che vi propongo oggi è davvero un buon compromesso per chi non vuole mangiare carne ma non vuole rinunciare ad un piatto sostanzioso e nutriente. Secondo me sarebbe ottimo anche come seconda portata durante un pranzo delle feste, dato che fa la sua bella figura una volta servito (ormai le feste sono vicine e bisogna iniziare a pensare anche a queste cose).
Io ho servito l'arrosto vegan con una squisita salsa di piselli (tanto per rimanere in tema di legumi, ma se preferite potete sostituirla con una salsa di zucca ad esempio, o un puré di patate. Eviterei la salsa di carote perché fanno già parte della ricetta.
Dato che come al solito mi sono dimenticata la sera prima di mettere in ammollo i legumi secchi ho usato quelli già pronti ma se voi siete più brave di me usate pure quelli in sacchetto!

ARROSTO VEGAN

- 1 scatola di cannellini
- 1 scatola di borlotti
- 2 carote
- 2 cucchiai di farina di ceci
- pangrattato q.b.
- sale
- olio
- rosmarino

Per la salsa di piselli:
- piselli q.b. (io surgelati)
- olio evo
- poca cipolla
- 1 cucchiaino di dado autoprodotto (o un pizzico di sale)
- acqua
- latte q.b.

Sciacquate molto bene sotto l'acqua corrente i legumi. Potete anche usare lenticchie, ceci, cicerchie o fave, come preferite. Metteteli in una ciotola dai bordi alti insieme alle carote sbucciate, spuntate e tagliate a fettine. Con il frullatore ad immersione create una crema aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua se dovesse essere troppo difficile riuscire a frullare.
Ora aggiungete la farina di ceci e il pangrattato fino a quando non riuscirete a dare la forma del polpettone al composto. In una padella scaldate un giro d'olio evo e fate rosolare l'arrosto per qualche minuto girandolo su tutti i lati per cuocerlo in modo omogeneo.
Trasferitelo in uno stampo da plumcake ricoperto di carta forno e cuocete in forno caldo a 180° per circa 40 minuti con un rametto di rosmarino.
Al momento di servire tagliate a fette l'arrosto e servitelo con una salsa di piselli preparata facendoli cuocere in padella con un filo d'olio, poca cipolla tagliata fine, qualche cucchiaio d'acqua e un pò di dado autoprodotto (o sale). Una volta pronti frullateli con il frullatore ad immersione e aggiungete un pò di latte caldo.


martedì 25 ottobre 2016

CHIPS MORBIDE DI MELA ALLA CANNELLA

Io le mele proprio non le amo. Mangiate crude a fine pasto mi sanno di una tristezza infinita e a pensarci bene fin da piccola non ne sono mai andata matta. L'unica soluzione possibile è cuocerle, anche se in questo modo hanno effetti diversi sull'organismo (come risaputo le mele cotte stimolano il transito intestinale mentre crude sono ottime contro la dissenteria).
La cosa che mi piace di più in assoluto è la confettura di mele, magari con un cucchiaino o due di cannella in polvere, ma anche le mele cotte con arancia e cannella sono ottime, per non parlare della classica torta di mele o della sua cugina d'oltreoceano, la apple pie.
Beh, se volete un'altra ricetta a base di mela oggi vi propongo queste buonissime chips morbide. A differenza di altre che trovate online non sono croccanti perchè non vengono essicate e non restano in forno ore ed ore (facendo salire la bolletta della luce). Le chips di cui vi parlo oggi restano morbide perchè vengono cotte al forno il tempo necessario per assorbire gli aromi e sprigionare il loro profumo per tutta la cucina e sono fantastiche sia come spezza fame che come fine pasto, magari come frutta o al posto del dolce. Non usiamo lo zucchero a velo, come ho visto in alcune ricette, né ingredienti calorici, ma dell'ottimo succo di mela al 100% senza zucchero e un cucchiaio solo di zucchero di canna (chiaro o integrale, come preferite). La combinazione mela-cannella è buonissima ma se non gradite il sapore di questa spezia potete anche non metterla, sono buonissime anche senza!

CHIPS MORBIDE DI MELA ALLA CANNELLA

- 2 mele
- succo di mela 100% senza zucchero
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1 cucchiaino di cannella in polvere (facoltativo)


Se possedete un leva torsolo eliminate la parte centrale delle mele, altrimenti procedete tagliandole prima a fette e poi a fettine sottili. Se volete potete sbucciare la frutta oppure no, dipende se si tratta di mele biologiche
In una ciotolina mescolate il succo di mela e lo zucchero, quindi aggiungete la cannella e mescolate ancora un pò.
Immergete le fettine di mela una ad una nel succo zuccherato, quindi posizionatele su una leccarda ricoperta di carta forno e cuocete a 180° per 30 minuti circa. In base allo spessore delle fette dipenderà il tempo di cottura (più sono sottili e meno tempo ci vorrà)
Lasciate intiepidire prima di gustarvele!

sabato 22 ottobre 2016

BISCOTTI ALLO ZENZERO SENZA BURRO

L'altro giorno sono andata all'Ikea verso l'orario di apertura e nell'attesa che tutti i reparti fossero accessibili mi sono seduta al bar e ho fatto colazione. In un angolo ho notato una scatola di biscotti aperta per il pubblico, vicino a due caraffe di quella che credo fosse tisana o té. Li ho assaggiati e sono rimasta incantata dal loro sapore unico! Leggendo poi il nome sulla confezione mi sono accorta che erano speziati allo zenzero e una volta a casa ho cercato la ricetta.
Ovviamente i suddetti biscotti erano in vendita nel negozio ma dato che tutto ciò che è fatto in casa per me è molto più buono ho provato a replicarli con le mie manine.
Il risultato è un pò diverso, anche perché nella ricetta che ho trovato io in rete c'era largo uso del burro e come sapete si tratta di un ingrediente bandito in casa mia, quindi l'ho sostituito con l'olio. Non avevo in casa dello zucchero di canna integrale ma solo quello chiaro, come del resto la farina (ne avevo soltanto di 0) quindi anche il colore è leggermente diverso, in ogni caso sono andati letteralmente a ruba!
Ve li consiglio sotto Natale ma anche ad agosto!

BISCOTTI ALLO ZENZERO SENZA BURRO
- 300 farina (io 0)
- 2 cucchiaini di bicarbonato
- 2 cucchiaini di zenzero in polvere
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 50 ml miele
- 50 ml zucchero di canna
- 50 ml acqua
- 30 ml olio evo
- 1 pizzico di sale

In un pentolino facciamo sciogliere a fuoco basso l'acqua con il miele, lo zucchero e le spezie. Mescoliamo bene e lasciamo raffreddare.
In una ciotola versiamo la farina, l'olio, il sale, il bicarbonato e infine il composto che abbiamo scaldato prima. Impastiamo, quindi stendiamo in una pasta sottile e con uno stampino ricaviamo tanti biscotti. Cuociamo in forno a 180° per 10/15 minuti, finché dorano.

mercoledì 19 ottobre 2016

CALENDARIO DELL'AVVENTO IN PANNOLENCI


Una mia cara amica quest'anno mi ha chiesto di confezionarle un calendario dell'avvento in pannolenci per ognuno dei suoi figli. Non ne avevo mai realizzato uno prima ma ci ho provato volentieri e mi sono subito accorta che era uno di quei progetti che avrei fatto e rifatto per settimane! Mentre tagliavo e cucivo il primo riuscivo solo a pensare "Ne voglio fare uno per le mie bimbe, uno da regalare a quell'amica, uno per mia nipote, ecc"
Beh, devo dire che il risultato finale è stato molto soddisfacente, soprattutto perché ho iniziato da poco ad usare il pannolenci e ancora ho molto da imparare sul fai da te.
Se si ha una manualità minima e un pò di esperienza con ago e filo si possono realizzare tantissime cose con questo materiale, che tra l'altro è ottimo perché resistente e molto versatile. L'unico aspetto poco piacevole è che il prezzo non è proprio bassissimo (in negozio un foglio grande costa sui € 4,50) e che per fare un progetto come questo occorrono diversi colori. Certo, ci sono anche i fogli più piccoli (io li ho trovati a € 1,70 l'uno) ma non si tratta in ogni caso di un hobby economico. Online si trovano a cifre minori ma dobbiamo poi aggiungere il costo delle spese di spedizione e alla fine non so quanto convenga.
In ogni caso voglio condividere con voi queste tre creazioni che ho realizzato in pochissimi giorni. Si tratta di calendari dell'avvento con tre diversi soggetti natalizi (Babbo Natale, Rudolph la renna e il pupazzo di neve) che hanno piccole tasche cucite a mano (anche i numeri) dentro le quali si possono mettere pensieri o cioccolatini, o magari qualche monetina. Ovviamente si possono riutilizzare negli anni, ammortizzando un pò la spesa ed è possibile personalizzarli a piacere con i nomi dei bambini ad esempio, ma anche piccole frasi o dediche.

CALENDARI DELL'AVVENTO IN PANNOLENCI

- fogli di pannolenci di colori vari
- forbici
- ago da lana
- filo colorato (io filo da uncinetto spessore n. 5)
- carta
- matita

La prima cosa da fare dopo aver scelto il soggetto che vogliamo è quello di disegnare la sagoma su carta. Scegliamo la dimensione che vogliamo, quindi ritagliamo i vari pezzi che compongono il calendario e usiamoli come modello per ritagliare i pezzi di pannolenci.
Una volta ritagliate tutte le parti, taschine comprese, dovremo ricamare su ogni casella il numero del giorno (da 1 a 24) con un filo colorato (io ho usato il rosso).
Ora dovremo cucire tutti i pezzi, sistemare le rifiniture, quindi se vogliamo ricamare il nome del bambino e infine cucire un pezzetto di nastro all'estremità per poterlo appendere al muro.

Nel caso in cui vogliate uno di questi calendari ma non vogliate o non possiate farlo con le vostre mani, io li realizzo su richiesta al costo di 10 euro l'uno più spese di spedizione. 

martedì 18 ottobre 2016

BISCOTTI GIRELLA VEGAN

Per mettere d'accordo tutti in famiglia non c'è niente di meglio di un biscotto al cioccolato. Basta pronunciare questa parolina magica e tutti vogliono assaggiare, mangiare e fare una bella abbuffata. Certo però noi mamme con il cioccolato andiamo poco d'accordo (almeno io) e se in casa mia la variante al latte è bandita in ogni sua forma (ovetti, barrette, uova di Pasqua), quello fondente in frigorifero non manca mai.
Fa bene al cuore e alla circolazione e più è amaro e puro e meglio è, quindi è ottimo per i bimbi ma anche per i grandi. Le gocce di cioccolato che si aggiungono ai muffin e alle torte sono fondenti, quindi abbondiamo pure nelle preparazioni, così come il cacao amaro che troviamo in questa ricetta.
A vederli e ad assaggiarli questi biscotti non sembrano per niente salubri, né tanto meno vegani, invece sono perfetti per tutti perché light e senza grassi.
Si tratta di una doppia preparazione che prevede un impasto chiaro e uno scuro grazie all'aggiunta di soli 30 g. di cacao amaro. Questo ingrediente rende golosa questa ricetta e i vostri bimbi ne andranno pazzi, ve lo garantisco!
Con questi due impasti potete sbizzarrirvi creando biscotti di ogni forma e dimensione, io per velocizzare il tutto ho deciso di farli a girella.

BISCOTTI GIRELLA VEGAN

Impasto chiaro
- 150 g. farina
- 50 g. zucchero di canna
- 15 ml olio evo
- 60 ml latte vegetale (io di riso)
- 1 bustina di vanillina
- 1 pizzico di sale
- 1/2 bustina di lievito vanigliato

Impasto scuro
- 130 g. farina
- 30 g. cacao amaro
- 15 ml olio evo
- 1/2 bustina di lievito vanigliato
- 60 ml latte vegetale (io di riso)

Impastate uno alla volta i due composti formando due palle. Stendeteli con il mattarello e sovrapponeteli uno sull'altro. Io ho messo quello scuro sotto e quello chiaro sopra. Arrotolateli su loro stessi come fareste con un arrosto, creando un salsicciotto bicolore.
Con un coltello dalla lama seghettata tagliate tante fettine e disponetele su una leccarda ricoperta di carta forno.
Cuocete a 180° per circa 10/15 minuti

giovedì 13 ottobre 2016

LAP BOOK SULL'AUTUNNO

Da qualche tempo ho scoperto online l'esistenza dei lap book e la loro utilità. Si tratta di libri realizzati a mano, per lo più in cartone, che racchiudono informazioni su un argomento e che sono pensati per i bambini. Ovviamente in base all'età del bimbo si può scegliere il tipo di lap book, la sua complessità e il tema principale.
Trovo che siano utilissimi quelli per la scuola ad esempio, pieni di regole e di informazioni su una materia per poterla ripassare velocemente. Rendono chiari i concetti e aiutano i bambini a schematizzare le nozioni.
Per quanto riguarda i più piccoli invece si può pensare ad un approccio più colorato e divertente, come quello che ho preparato io per la mia bimba di quasi 3 anni.
Dato che sto facendo un lavoro con lei sull'osservazione della natura e in particolare sull'autunno in questo giorni, ho pensato di realizzargliene uno proprio su questo argomento.
L'idea da cui ha avuto origine il mio progetto è questa e io la trovo a dir poco favolosa! Essendo pensata per la scuola materna è più elaborata e prevede anche la memorizzazione di alcune filastrocche, che io ho scartato perché inadatte all'età della mia bimba.
Ho poi scelto di usare materiali diversi come il feltro e il cartoncino, anche per lavorare sulle sensazioni tattili della piccola e ho vivacizzato un pò il lap book rendendolo più giocoso e interattivo.

LAP BOOK SULL'AUTUNNO

- Cartellina di cartone
- pezzi di feltro colorati
- carta bianca
- pennarelli
- nastro adesivo
- colla in stick
- colla a caldo
- cartoncini colorati
- velcro
- 1 foglio di cartone rigido

Per prima cosa prendiamo una cartellina di cartone qualsiasi, io ho scelto una di quelle buste dentro le quali si tengono gli ingrandimenti fotografici e l'ho aperta a forma di libro.
La copertina l'ho decorata con il disegno dei funghetti che si trova nel link originale.
Con il feltro ho disegnato e poi ritagliato 6 foglie colorate (arancioni, gialle e verdi) e dietro ad ognuna ho incollato un pezzetto di velcro (la parte ruvida) con la colla a caldo.
Sulla pagina sinistra ho incollato sempre con la colla a caldo la striscia corrispondente (quella morbida) e infine ho posizionato le varie foglie.
Con il feltro marroncino ho disegnato, ritagliato e incollato un albero sulla pagina centrale, che ho poi decorato con occhi, naso e bocca. Ho disegnato anche qualche fogliolina e qualche funghetto con i pennarelli.
Sulla parte di destra invece ho attaccato due nuvolette e un ombrellino di cartone colorato per indicare il meteo autunnale.
Sul foglio di cartone rigido ho incollato la stampa del disegno della frutta autunnale che trovate nel link e ho poi incollato delle parti in cartoncino giallo che si possono sollevare. Avendo nella cartellina la linguetta in alto da poter utilizzare ho incollato il foglio di cartone su di essa in modo da poterlo sollevare senza problemi.
Il bambino può giocare con le foglie di feltro attaccandole all'albero come preferisce, può studiare la frutta autunnale scoprendo gli acini di uva del disegno di cartone e può aprire e chiudere l'ombrello giocando con il meteo.
Direi che questo lap book è adatto dai 2 ai 4 anni d'età e naturalmente si può personalizzare a seconda dei gusti e dei bambini.

NASTRINI MORBIDI ALLA RICOTTA

L'altro giorno ero nel mezzo di uno di quei momenti di panico in cui non sapevo più cosa inventare per far star buone le bimbe. Ormai hanno raggiunto un'età in cui litigano spessissimo e purtroppo non sempre riesco a tenerle sotto controllo.
Tra le urla e i pianti, tra il disordine in casa e la minaccia del papà che stava rientrando dal lavoro avevo due alternative: o metterle davanti alla tv sperando che trovassero qualcosa da guardare che le assorbisse per almeno 20 minuti, oppure provare a metterle d'accordo in altro modo.
Poi la lampadina mi si è accesa: i biscotti! Non c'è niente di meglio delle mani in pasta per intrattenere i bambini di ogni età, quindi ho acceso il forno e abbiamo iniziato ad impastare.
La piccola ha lavorato un composto per fare dei biscotti alla banana (presto sul blog) più facile da manipolare, mentre a Viola ho affidato questi nastrini alla ricotta che poi si sono rivelati ottimi per tutti!
La concentrazione che serve per impastare e dare una forma precisa ad un biscotto è importante anche per un bambino di 9 anni, che magicamente smette di bisticciare con la sorella e si impegna nel suo lavoro manuale. La soddisfazione di mangiare poi quei biscotti e di rendersi conto di quanto siano buoni non ha prezzo...

NASTRINI MORBIDI ALLA RICOTTA

- 200 g. farina tipo 2
- 80 g. zucchero di canna
- 220 g. ricotta
- 1/2 bustina di lievito vanigliato
- 1 pizzico di sale
- latte

Il procedimento è molto semplice: si mescolano in una ciotola tutti gli ingredienti fino a formare una palla. Per la quantità di farina andate un pò ad occhio, potrebbe servirne di più o di meno, in base anche al tipo di ricotta. Io ho usato la ricotta classica vaccina.
Formate tanti serpentelli che andrete poi a piegare a forma di U, quindi intrecciate le estremità fino a formare il classico nastrino. Metteteli su una leccarda ricoperta di carta forno, spennellateli con il latte e cospargeteli con un cucchiaino di zucchero di canna.
Infornate a 180° per circa 10/15 minuti, finché dorano.
Vi consiglio di preparare una dose doppia perché spariscono immediatamente!

mercoledì 12 ottobre 2016

GUFETTO PORTA CELLULARE IN PANNOLENCI


Questo è uno di quei progetti che mi ha appassionato fin da subito. Dico immediatamente che si tratta di un lavoro che richiede mezza giornata al massimo ed è veramente alla portata di tutti quindi non avete scuse! Se proprio siete negate per usare l'ago e il filo potete sempre optare per la colla a caldo, che vi renderà la vita più semplice.
Naturalmente potete copiare questa idea per fare una borsa, una pochette, un porta tablet o tutto quello che volete, basterà cambiare le dimensioni dell'oggetto o la forma. Io l'ho fatta per una persona cara che mi ha chiesto un porta cellulare quindi ho annotato le misure del telefono e ho ritagliato il pannolenci di conseguenza.
Tutto quello che vi serve sono dei pezzi di feltro o di pannolenci (io ho usato degli avanzi che avevo in casa quindi questo progetto è ottimo anche per riciclare) ago da lana, filo, un pò di colla a caldo se volete rifinire bene alcuni particolari e poco altro. Se non l'avete non c'è problema, si può tranquillamente sostituire con ago e filo.
Pronti?


GUFETTO PORTA CELLULARE IN PANNOLENCI

- feltro o pannolenci colorati
- ago da lana
- filo
- colla a caldo (facoltativo)
- 1 pezzetto di velcro (o un bottoncino automatico per la chiusura)

La base:
- la prima cosa da fare è ritagliare due rettangoli uguali della misura desiderata. Quello che ospiterà il nostro gufetto dovrà essere più lungo perché dovremo ricavare anche la linguetta che servirà poi per chiudere la bustina. Se vi trovate meglio potete disegnare i contorni con la matita direttamente sul pannolenci, altrimenti armatevi di forbici e iniziate a tagliare.
Gli occhi:
- ora vi servono due cerchi bianchi delle stesse dimensioni per fare gli occhi. Con l'ago e il filo bianco (io ho usato del cotone n. 5 che normalmente uso per l'uncinetto) cucite gli occhi al rettangolo con la linguetta. Con due pezzetti di pannolenci neri o blu potete ricavare le pupille (anch'esse da cucire dentro ai cerchi bianchi), mentre i cerchietti più piccoli di colore bianco io li ho incollati con la colla a caldo.
Il naso:
- ritagliate un rombo da un pannolenci colorato (io arancione) e cucitelo subito sopra il punto di unione degli occhi.
Le ali:
- io ho usato lo stesso blu da cui ho ricavato le pupille per ritagliare le ali che devono essere uguali (potete ritagliarle contemporaneamente sovrapponendo i due strati di pannolenci)

Bene, ora che avete cucito tutti i pezzi potete unire i due rettangoli e cucirne le estremità per formare la borsetta. Come ornamento io ho cucito anche la linguetta, nonostante non dovessi unirla a nessun altro pezzo.
Per chiudere la borsetta non vi resta che attaccare il velcro nella parte anteriore della linguetta. A questo proposito potete cucirlo oppure incollarlo con la colla a caldo. Non vi consiglio di usare quello adesivo perché non resta attaccato.
La tracolla io l'ho fatta con un ritaglio di stoffa preso da un vecchio vestito, voi potete utilizzare qualunque cosa vogliate. Per attaccarlo l'ho cucito a mano sui due lati della borsetta e infine ho richiuso il lembo su se stesso chiudendolo con la colla a caldo, in modo da nascondere le cuciture.

martedì 11 ottobre 2016

ZUPPA DEL CONTADINO

Ieri sera avevo proprio voglia di una bella zuppa calda che mi scaldasse fin dentro le ossa. Questi primi freddi sono meravigliosi per me, in attesa che arrivi l'inverno con la neve, il ghiaccio e le temperature sotto lo zero. Si lo so, la maggior parte della gente preferisce il bel tempo, il sole, il mare e l'estate ma io proprio non le posso soffrire e quando le giornate iniziano ad accorciarsi e per uscire di casa bisogna mettersi guanti e sciarpa di lana il mio cuore sorride! ;)
Insomma, tornando a noi, se volete una ricetta autunnale che vi permetta di gustarvi verdure e legumi in un piatto unico senza appesantirvi troppo, adatta a grandi e piccini, allora questa fa proprio per voi!
Si chiama zuppa del contadino perché è un piatto povero, che può essere modificato a seconda dei gusti e di quello che avete in frigorifero. Io sono andata sul classico ma se volete potete sbizzarrirvi. Ovviamente potete scegliere di usare i legumi già pronti, ma trattandosi di una zuppa è consigliabile usare quelli secchi perché cuocendo lentamente fanno risaltare il sapore del piatto.

ZUPPA DEL CONTADINO

- cipolla
- olio evo
- legumi secchi (io fagioli neri, borlotti e ceci)
- 1 patata
- 2 carote
- 40 g. passata di pomodoro
- sale (io dado autoprodotto)
- alloro

La sera prima mettete a bagno i legumi secchi. Potete lasciarli in ammollo tutti insieme seguendo i tempi indicati sulla confezione.
In una pentola piuttosto capiente fate scaldare un filo d'olio evo e la cipolla tagliata finemente, quindi aggiungete le carote e la patata tagliate rispettivamente a rondelle e a dadini. Versate quindi la passata di pomodoro e coprite il tutto con acqua calda. Sciacquate bene i legumi e aggiungeteli alle verdure, quindi coprite con un coperchio e fate cuocere per un'ora circa. I ceci hanno tempi di cottura piuttosto lunghi quindi se scegliete di usarli tenete conto di quanto vi servirà per cuocerli. Potete anche aggiungere i legumi scaglionati, in base ai tempi di cottura: prima i ceci, poi i borlotti e infine i fagioli neri).
A cottura ultimata salate (non prima altrimenti i legumi rimarranno più duri) o insaporite con il dado autoprodotto, quindi aggiungete l'alloro e lasciate riposare a fuoco spento per qualche minuto.
Servite con un filo d'olio evo a crudo, qualche crostino e se volete una spolverata di parmigiano.
Buon appetito!

domenica 9 ottobre 2016

LIBRETTI SULL'AUTUNNO FAI DA TE

Che io ami l'autunno è un dato di fatto ormai. I colori meravigliosi delle foglie, la dolce malinconia di questi paesaggi meravigliosi, la poesia che si respira nell'osservare il cambiamento della natura, il clima che poco a poco diventa meno caldo, le mattine fresche in cui ci si copre con le prime sciarpe di cotone, le zuppe calde che riscaldano il corpo e lo spirito, le tisane profumate sorseggiate davanti alla televisione sotto al plaid... Insomma, trovo che sia una stagione davvero unica, forse la mia preferita (anche se adoro l'inverno e con esso il Natale).
Il fatto che la natura ci mostri in modo così unico i propri cambiamenti è un'occasione per avvicinare i bambini alla percezione di ciò che ci circonda, fare loro notare come cambiano le stagioni, quali sono le caratteristiche di ognuna di esse. Credo che non sia mai troppo presto per insegnare ai bimbi ad osservare il mondo, a studiarne i particolari, ad innamorarsi della vita che viviamo.
Ecco per quale motivo ho pensato di proporre alla mia piccola di poco meno di tre anni questi simpatici libretti a tema autunnale, per insegnarle nuove parole ma anche per renderla consapevole di ciò che la circonda in questa fase dell'anno. Non frequentando l'asilo nido non ha modo di fare attività a tema se non con me, quindi di recente abbiamo iniziato ad osservare le foglie per terra, a toccarle, ma anche a colorare disegni con i colori caldi e a leggere filastrocche e storielle.
Navigando online ho trovato questi due libretti molto simpatici e altrettanto facili da realizzare perché sono interamente stampabili in bianco e nero. Successivamente li ho colorati insieme alla mia bimba grande con matite e pennarelli, ritagliati, incollati su cartoncini colorati per renderli un pò più resistenti e infine ritagliati nuovamente. Li ho quindi incollati nel punto indicato e per evitare che durassero un nanosecondo ho aggiunto qualche pezzo di nastro adesivo trasparente.
La forma divertente è davvero ingegnosa e i bimbi si sentono subito attratti da questi oggetti. Nicole li ha presi immediatamente in mano, li ha sfogliati, li ha studiati e anche se non mi ha permesso di leggerle il testo perché voleva girare subito le pagine, ha però indicato e nominato ogni oggetto che vedeva, imparando termini nuovi e colori corrispondenti.
Il primo libretto è a forma di castagna e l'originale lo trovate qui. Io l'ho colorato con le matite per rendere le immagini più delicate dato che sono parecchio grandi. Una volta ritagliato si incolla sul lato sinistro e si apre a libro nel verso classico.
Il secondo invece è più corposo ed è a forma di scoiattolo. L'ho trovato su un blog favoloso che consiglio a tutte le mamme di visitare perché è pieno zeppo di idee stupende per far imparare giocando i bambini di ogni età: homemademamma.com  Qui l'originale
Buon autunno a tutti!!

giovedì 6 ottobre 2016

CUFFIETTA ORSETTO IN COTONE

Siamo arrivati nel periodo dell'anno in cui, soprattutto al mattino, l'aria è frizzantina e i bimbi rischiano di ammalarsi più facilmente. E' ancora troppo presto per la lana ma lasciarli con la testa scoperta o senza sciarpa è troppo poco. Ecco allora che la cuffietta di oggi può essere utile, essendo realizzata in un cotone grosso caldo ma non troppo. Ovviamente si tratta di un modello che può essere utilizzato con qualsiasi filato, a seconda delle esigenze o dei gusti, ma io avevo del cotone beige in casa e siccome non avevo cuffie leggere da mettere alla piccola ne ho approfittato e le ho fatto questo berrettino simpaticissimo. Alla classica cuffietta aderente basta aggiungere un paio di orecchie dello stesso colore, rifinire il tutto con un filato più scuro (o più chiaro se avete utilizzato un colore più intenso come base) e il gioco è fatto!
Io l'ho fatta in una mattinata, quindi vi garantisco che si tratta di un lavoro facile e di veloce esecuzione che se volete può anche trasformarsi in un delizioso regalo di Natale (magari usando la lana). Non vorrei mettervi fretta ma ormai manca poco a dicembre e se siete come me e amate regalare oggetti fatti a mano vi conviene iniziare a lavorare!!
Torniamo a noi, ecco cosa vi occorre per realizzare questa cuffietta orsetto.

- 1- 2 GOMITOLI DI COTONE GROSSO (io beige)
- COTONE O LANA PIU' SCURO (io marrone)
- UNCINETTO (il numero dipende dallo spessore del filato, io ho usato il n. 4,5)
- AGO DA LANA

Iniziamo con il cerchio magico
1° giro: 3 cat, 12 maglie alte lavorate al centro del cerchio
2° giro: 3 cat, 2 maglie alte in ogni maglia alta del giro precedente. Tot. 24 maglie
3° giro: 3 cat, 2 maglie alte nello stesso punto, 1 maglia alta nel punto successivo. Tot. 36 maglie
4° giro: 3 cat, 2 maglie alte nello stesso punto, 2 maglie alte nei punti successivi. Tot. 48 maglie
5° giro: 3 cat, 2 maglie alte nello stesso punto, 3 maglie alte nei punti successivi. Tot. 60 maglie
Continuate ad aumentare il numero delle maglie alte singole fino ad ottenere la misura desiderata. Quando raggiungete la dimensione della testa del bambino iniziate a lavorare senza aumenti. Io sono arrivata a lavorare 2 maglie alte nello stesso punto, 6 maglie alte nei punti successivi per una bimba di quasi 3 anni con una circonferenza cranica di 51 cm.
Nei giri successivi lavorate 1 maglia alta in ogni punto. Continuate fino a coprire interamente le orecchie del bambino.

Per il bordo:
1° giro: 3 catenelle, 1 maglia alta a rilievo (infilate l'uncinetto dietro la maglia alta e non sopra), 1 maglia alta, 1 maglia alta a rilievo, ecc.
2° giro: come il 1° giro
3° giro: colore scuro. 1 cat, 1 punto basso in ogni punto del giro precedente

Per le orecchie:
Colore beige:
1° giro: 4 catenelle chiuse a cerchio con un punto bassissimo
2° giro: 3 cat, 12 punti alti dentro al cerchio
3° giro: 3 cat, 2 punti alti in ogni punto alto del giro precedente. Non finite il giro ma lasciate non lavorate le ultime 3 maglie.
Fate la stessa cosa con il colore più scuro

Ripetete il tutto per il secondo orecchio

Attaccate 1 orecchio beige ad 1 orecchio marrone lasciando il colore scuro dietro, quindi con l'ago da lana procedete ad attaccare le orecchie all'altezza desiderata.

lunedì 3 ottobre 2016

FARINATA DI CECI

Per chi non mangia carne o comunque ama i legumi, la farinata di ceci non sarà una novità. Per chi invece conosce poco le ricette vegetariane e vegane sicuramente si domanderà di cosa sto parlando. In ogni caso, qualunque sia il vostro regime alimentare vi consiglio di provare questo piatto favoloso! I legumi sono importantissimi in ogni tipo di alimentazione perchè ci aiutano a regolare l'intestino, sono ricchi di fibre e contengono proteine vegetali, ottime per sostituire quelle animali.
La farinata di ceci è un piatto ligure, che tutti da quelle parti hanno provato prima o poi. Ma il resto d'Italia? Non serve molto per preparare questa ricetta, anzi. Quello che vi consiglio di verificare è se il vostro forno arriva a temperature alte come 250°. In questo caso avrete un risultato migliore, ma anche in caso contrario potrete gustarvi una bella fetta di farinata senza problemi.
Gli ingredienti sono solo 3 ed è alla portata di tutti, quindi vi consiglio di provarla, senza contare che ancora una volta si tratta di un piatto povero che non prevede alcuna spesa folle. La farina di ceci è facilmente reperibile in ogni supermercato ad un prezzo che si aggira intorno ai 2 euro (almeno dalle mie parti).

FARINATA DI CECI

- 125 g. farina di ceci
- 375 ml acqua
- olio evo
- sale

La prima cosa da fare è setacciare la farina di ceci in una ciotola. Aggiungere a filo l'acqua mescolando con una frusta a mano per evitare la formazione di grumi, quindi salate.
Ricoprite la ciotola con la pellicola e lasciate riposare per un periodo che va dalle 4 ore a tutta la notte (se sono anche solamente 3 ore non succede niente).
Accendete il forno al massimo, se potete a 250°/270°, quindi versate il composto (che avrete schiumato in caso di residui) in una teglia (io di alluminio) ricoperta di carta forno ben oliata. Mescolate in modo che l'olio si amalgami al composto. La farinata deve essere piuttosto sottile quindi regolatevi con la teglia da utilizzare in base alla dimensione.
Infornate per 20 minuti circa fino a quando si forma una leggera crosticina in superficie (se il vostro forno non arriva a temperature così alte potrebbe volerci più tempo quindi verificate la cottura prima di estrarre la teglia)
Lasciate intiepidire quindi servite a fette.