martedì 10 ottobre 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE: IL PANDORO

L'altro giorno ero al supermercato e ho visto i primi pandori e panettoni della stagione. Per chi non mi conosce va detto che io amo, adoro, venero il Natale più di qualunque altra festa dell'anno e vado pazza per pandori e panettoni di tutti i tipi.
Questo però è il primo anno che mi accingo a festeggiarlo da vegana e la prospettiva di rinunciare a questi dolci tipici delle feste proprio non mi entusiasmava. Non avevo intenzione nemmeno di rinunciare alla mia scelta di privarmi di ogni alimento di origine animale, ma l'alternativa era spendere una follia in prodotti già pronti, disponibili solo nelle poche settimane prima del Natale in certi negozi biologici e dal sapore discutibile, nonché dalla consistenza molto gommosa.
Per ovviare a tutto questo ho cercato in rete una ricetta di pandoro che potesse fare al caso mio e ho deciso di provarci per tempo, in modo da perfezionarla nel caso ci fosse bisogno e di godermi il sapore delle feste anche con qualche mese di anticipo.
Ebbene l'ho trovata!
Si, la ricetta vegana del mese di ottobre non è mia ma di una ragazza che ha veganizzato quella più famosa del classico pandoro delle sorelle Simili e che trovate qui.

Il risultato è a dir poco favoloso! Il dolce è buono, morbido, soffice e delicato come il classico pandoro ma è molto più leggero e digeribile, dato il diverso elenco di ingredienti. Inoltre è ottimo sia con lo zucchero a velo sulla superficie che senza ed è estremamente economico se paragonato al pandoro vegan che troviamo nei negozi specializzati.
L'unica "pecca", se così vogliamo chiamarla, è che la realizzazione di questo dolce prevede un tempo un pò lungo ma niente di più di quello che impiegheremmo per preparare in casa un classico pandoro.

Osservando la lista degli ingredienti inoltre, notiamo che è molto semplice e l'unica cosa che potremmo non avere in casa è la lecitina di soia, disponibile in ogni caso in qualsiasi supermercato per pochi euro.

LA RICETTA VEGANA DEL MESE DI OTTOBRE: IL PANDORO

Dosi per un pandoro da 1 kg. Nel caso in cui aveste uno stampo come il mio da 750 g. potete dividere in due l'impasto e cuocere l'altro in un classico stampo da budino

Ingredienti per la biga:

- 50 g. farina manitoba
- 10 g. zucchero (io di canna)
- 8 g. lievito di birra secco
- 1 cucchiaino raso di lecitina di soia
- 60 ml acqua tiepida

In un bicchiere facciamo sciogliere il lievito in 30 ml di acqua tiepida insieme allo zucchero e in un altro bicchiere sciogliamo la lecitina di soia nei rimanenti 30 ml di acqua.
Una volta pronti entrambi uniamoli in una ciotola aggiungendo la farina e mescolando con una frusta a mano per sciogliere eventuali grumi.
Copriamo con pellicola e lasciamo riposare in forno spento con la luce accesa per circa 1 ora.

Ingredienti per il primo impasto:

- biga
- 200 g. farina manitoba
- 25 g. zucchero (io di canna)
- 2 g. lievito di birra secco
- acqua tiepida q.b.
- 30 g. margarina

Da questo momento in poi io ho usato un'impastatrice ma volendo si può tranquillamente procedere a mano.
Mettiamo la biga nella planetaria, aggiungendo lo zucchero e la margarina, quindi la farina e il lievito che avremo riattivato in poca acqua e zucchero. Azioniamo la macchina e aggiungiamo acqua quanto basta per ottenere una palla liscia ed elastica. Lasciamo impastare fino a quando non incorda perfettamente e si stacca dai bordi della planetaria.
Copriamo con pellicola e lasciamo lievitare 1 ora in forno spento con la luce accesa.

Ingredienti per il secondo impasto:

- primo impasto
- 200 g. farina manitoba
- 200 g. zucchero (io di canna)
- 1 cucchiaino raso di lecitina di soia
- vanillina
- acqua tiepida q.b.
- 1 pizzico di sale

Di nuovo impastiamo nella planetaria tutti gli ingredienti aggiungendo acqua quanto basta per ottenere nuovamente una palla liscia ed elastica. Copriamo con pellicola e lasciamo lievitare per un'altra ora nel forno spento con la luce accesa, quindi trasferiamo il tutto in frigorifero e lasciamo ancora un'altra ora a riposare.
Nel frattempo tiriamo fuori dal frigorifero 100 g. di margarina.

Ora viene la parte più "difficile" per così dire: la sfogliatura.
Prendiamo l'impasto e stendiamolo in un rettangolo alto circa 1 cm aiutandoci con il mattarello ed eventualmente un pò di farina.
Mettiamo al centro un pò di margarina, spalmandola bene se fosse diventata sufficientemente morbida da permetterlo, altrimenti posizionandola a fiocchi al centro.
Chiudiamo prima un lato, poi l'altro, quindi gli altri due, come faremmo per fare un pacco regalo. Voltiamo l'impasto in modo da avere le chiusure verso il piano di lavoro e avvolgiamolo nella pellicola. Lasciamo riposare in frigorifero per 30 minuti circa.

Ripetiamo questa operazione per altre due volte.

Ora prendiamo il nostro impasto con le chiusure rivolte verso di noi e adagiamolo all'interno dello stampo che avremo prima unto bene con la margarina, chiudiamolo in forno spento con la luce SPENTA e lasciamo lievitare tutta la notte. (almeno 12 ore)

Cuociamo a 180° per i primi 10 minuti, quindi abbassiamo a 160° per altri 20 minuti e infine abbassiamo ancora a 150° e lasciamo cuocere per altri 15 minuti.

Lasciamo raffreddare completamente prima di rivoltare lo stampo e spolverare

La ricetta del pandoro non sfogliato fatto in casa
La ricetta del panettone con lievito madre fatto in casa
Le altre ricette vegane del mese



lunedì 25 settembre 2017

ZUPPA AUTUNNALE DI LEGUMI

Siamo in autunno ormai, la mia stagione preferita insieme all'inverno. Fino a questo momento devo ammettere che tra le bambine a casa da scuola da gestire, la casa da pulire e riordinare, i panni da stirare e i lavori all'uncinetto che mi sono stati commissionati nei mesi estivi non ho avuto davvero né il tempo, né la voglia di cucinare.
E' stata un'estate pesante, afosa e noiosa. Le bambine hanno litigato tutto il tempo, trasformando la casa in un magazzino disordinato di giocattoli e io sono arrivata ai primi di settembre completamente sfinita.
Per fortuna le scuole hanno riaperto e quest'anno anche Nicole ha iniziato ad andare alla materna, quindi riesco ad avere qualche ora in più per me, sia per sbrigare le faccende di casa, sia per dedicarmi all'uncinetto e ai fornelli.
Oggi mi sono preparata questa fantastica zuppa per pranzo e ho pensato di condividerla in voi.
Naturalmente si tratta di una ricetta vegana perché da qualche mese a questa parte il mio regime alimentare si è orientato verso questa direzione, ma volendo si può insaporire diversamente, magari con della pancetta a cubetti, o qualche scaglia di parmigiano prima di servirla a tavola.
Si tratta di uno di quei piatti caldi e confortevoli, che io amo in questo periodo dell'anno e che consiglio sempre a tutti coloro che faticano ad abituarsi al calo termico.
E' una zuppa piena di vitamine e di proteine perché piena di legumi secchi (che non richiedono l'ammollo e che quindi non dovete preparare la sera prima), quindi accompagnandola con qualche fetta di pane tostato diventa tranquillamente un piatto unico, ideale anche per i bambini.
Come sempre le verdure che ho scelto io possono non piacere a tutti, perciò è possibile sostituirle con altre, così come i legumi e le spezie.
Le dosi sono indicative e non sempre precise perché essendo un piatto che ho preparato solo per me sono andata ad occhio su alcuni ingredienti.

ZUPPA AUTUNNALE DI LEGUMI

- 1 pomodoro
- poca cipolla
- olio evo
- zucca a dadini
- cicerchie
- lenticchie rosse
- piselli secchi
- dado autoprodotto (o sale)
- 1 patata piccola
- 1 cucchiaino di cucurma in polvere
- 1 cucchiaino di paprika dolce in polvere
- 1 cucchiaino di curry in polvere


In una casseruola versiamo un filo d'olio evo e lasciamo soffriggere la cipolla tagliata fine. Aggiungiamo il pomodoro tagliato in 4 (vi consiglio di non tagliarlo a pezzi piccoli perchè una volta cotto diventerà più difficile eliminare le bucce), la zucca e la patata a dadini.
Aggiungiamo anche le lenticchie e le cicerchie sciacquate sotto l'acqua corrente.
Vi consiglio di far cuocere i piselli secchi a parte perché hanno tempi di cottura più lunghi e potrebbero risultare troppo duri a fine cottura della zuppa.
Aggiungete acqua fino a ricoprire il tutto, quindi insaporite con le spezie e con un cucchiaino di dado autoprodotto.
Una volta cotti i piselli aggiungeteli alla zuppa, mescolate e servite con un filo d'olio evo a crudo e se volete una spolverata di lievito alimentare.
Buon appetito!!

martedì 29 agosto 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE: SFORMATINI DI CECI

Oggi vi propongo una ricetta estiva, buona e fresca, perfetta da servire in tavola in questi giorni infuocati di agosto.
Come sempre si tratta di un piatto in versione "base" che potete modificare a seconda dei vostri gusti e del vostro regime alimentare. Io ho scelto alimenti vegetali ma nessuno vi vieta di arricchire questi sformatini con cubetti di prosciutto cotto o magari formaggio a dadini, ad esempio.
Si tratta di una sorta di formaggio vegan, che si presenta con la consistenza di un budino, preparato con una base di farina di ceci, alla quale vengono aggiunti pochi altri ingredienti.
Si accompagna bene ad un'insalata mista, o magari una bella salsa di verdure a temperatura ambiente, perché no?


LA RICETTA VEGANA DEL MESE: SFORMATINI DI CECI

- 125 ml + 65 ml latte di mandorle
- 35 g. farina di ceci
- 1,5 agar agar
- 1 cucchiaio di olio evo
- 2 g. sale
- prezzemolo (io surgelato)
- lievito alimentare (facoltativo)

Mescoliamo 65 ml di latte di mandorle con la farina di ceci, stando attenti a non formare grumi (per questo è consigliato utilizzare una frusta a mano).
In un pentolino scaldiamo i 125 ml di latte di mandorle con l'agar agar, senza farlo bollire.
Aggiungiamo quindi il sale, l'olio, una manciata di prezzemolo (anche surgelato), la pastella di latte e farina e continuiamo a mescolare. Dal momento in cui inizia ad addensarsi lasciamo cuocere ancora per 1 minuto, quindi spegniamo il fuoco e versiamo negli appositi stampi.
Lasciamo raffreddare e successivamente riponiamo in frigorifero.
Dopo 3/4 ore possiamo servire i nostri sformatini. Io, tanto per rimanere in tema vegan, li ho conditi con un filo d'olio evo a crudo e una spolverata di lievito alimentare

mercoledì 9 agosto 2017

PENNE CON ALGA SPIRULINA, ZENZERO E POMODORI SECCHI

Andare in vacanza e pretendere di mangiare vegano non è mai semplice. Certo, se si sceglie una formula residence o si opta per una casa al mare o in montagna, allora le cose diventano più gestibili. Se la scelta invece ricade su una formula hotel potrebbe diventare un problema per chi ha esigenze particolari a tavola.
Per fortuna di solito noi scegliamo un residence per le nostre vacanze, in modo da poter accontentare tutti, non da ultime le mie bimbe.
Quest'anno però abbiamo trascorso anche una giornata al mare in riviera e naturalmente si è presentato il solito problema del pranzo. Come mettere d'accordo un carnivoro (mio marito), una vegana (io) e due bimbe che mangerebbero solo pasta?
Abbiamo fatto una breve ricerca online e dopo essere approdate in un ristorante che su internet risultava anche vegano mentre in realtà il personale non sapeva neppure che tipo di alimentazione fosse, per fortuna ho trovato un locale esclusivamente vegan che faceva anche cibo da asporto.
E' finita che io ho preso un piatto da asporto e ho raggiunto il resto della famiglia nell'altro ristorante, che almeno ci ha permesso di mangiare tutti assieme.
Tutta questa storia per dirvi che in quell'occasione ho mangiato un primo favoloso che ho voluto rifare una volta a casa! Certo, il mio è un pò più leggero, ma gli ingredienti sono gli stessi, anche se la ricetta che ho provato io era con i tagliolini paglia e fieno, mentre io ho trovato solo le penne.
Il tipo di pasta che utilizzo in questa ricetta è molto particolare e purtroppo anche poco economica.
Io l'ho trovata al supermercato biologico ma ora anche nei grandi ipermercati è possibile trovare questo tipo di alimenti senza svenarsi tutte le volte. Un pacco da 500 g. in ogni caso mi è costato €2,90 che tutto sommato è una cifra non esagerata per questo tipo di alimento.
La pasta verde scuro che vedete in foto, prima di essere cotta è proprio nera ed è meravigliosa! Il colore deriva dall'aggiunta di alga spirulina, un alimento ricco di vitamine, di amminoacidi, di acidi grassi essenziali e sali minerali.
Se volete saperne di più vi consiglio di dare un'occhiata qui
Il suo consumo non ha controindicazioni ed è consigliato anche in gravidanza e allattamento, quindi non preoccupatevi.

Se volete procurarvi questo tipo di pasta online, la trovate qui o qui

PENNE CON ALGA SPIRULINA, ZENZERO, E POMODORI SECCHI
(dosi per 2 persone)

- 200 g. penne con alga spirulina
- 1 zucchina
- qualche pomodoro secco
- noci tritate (o mandorle tritate)
- zenzero in polvere
- poca cipolla
- olio evo

In una pentola capiente facciamo cuocere la pasta nel modo tradizionale.
In una padella prepariamo il condimento.
Scaldiamo un filo d'olio evo e poca cipolla tritata, quindi aggiungiamo la zucchina tagliata a dadini. Facciamo cuocere per una decina di minuti a fuoco moderato, aggiungendo un goccio d'acqua e la punta di un cucchiaino di dado autoprodotto o un pizzico di sale.
Tagliamo a pezzetti i pomodori secchi, quindi aggiungiamoli alle zucchine in modo che si ammorbidiscano. Spegniamo il fuoco, quindi insaporiamo con una spolverata di zenzero in polvere e la granella di nocciole.
Scoliamo la pasta e uniamola al condimento.
Serviamo con un filo d'olio evo a crudo e se volete una spolverata di lievito alimentare (o parmigiano)

martedì 25 luglio 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE DI LUGLIO: SEITAN FATTO IN CASA

Chi ha scelto un'alimentazione priva di alimenti di origine animale sa perfettamente di cosa sto parlando, chi invece segue un regime alimentare onnivoro o vegetariano potrebbe sentire per la prima volta parlare di questo ingrediente: il seitan.
Considerato la carne dei vegani sia per il suo sapore che per la consistenza molto simile a certi tipi di carne, il seitan è un alimento versatile e molto adatto alla preparazione di secondi piatti, ma ottimo anche come condimento per primi. Si può gustare come ripieno nella pasta fresca, come ingrediente base per un ragù vegano, ma anche semplicemente tagliato a fettine e fatto dorare in padella con un filo d'olio evo, come fareste per una classica bistecca di pollo.
Che cos'è il seitan?
Il seitan è un impasto ricavato dal glutine del grano tenero, altamente proteico, perfetto come sostituto della carne. Si trova facilmente in commercio già pronto al naturale, alla piastra, a cubetti, affettato, aromatizzato, ecc.
Ovviamente, dato che è ricavato dal glutine, non è adatto a persone celiache o intolleranti. Il suo consumo deve essere limitato proprio per evitare di sviluppare un'allergia o un'intolleranza, inserito in un piano alimentare vario, soprattutto vegano. Io lo mangio circa una volta a settimana, esattamente come farei con la carne rossa.
Come dicevo prima, è facilmente reperibile in ogni supermercato, soprattutto in quelli che prevedono una zona vegan, a pochi euro, ma è possibile farlo in casa senza problemi e con un minimo di impegno.
Come sempre preferisco consumare alimenti autoprodotti quando è possibile, quindi perché non provare?


SEITAN FATTO IN CASA

- 500 g. farina manitoba
- 300 ml circa di acqua

Per il brodo della cottura

- zenzero fresco
- cucurma in polvere
- paprika dolce in polvere
- cipolla
- carota
- sedano
- curry


La prima cosa da fare è realizzare un impasto con acqua e farina. Le dosi che ho indicato sono quelle che uso io ma la quantità di acqua varia in base al tipo di farina, quindi aggiungetene poca per volta per evitare di trovarvi una palla appiccicosa impossibile da lavorare.
Lasciate in ammollo l'impasto per circa 2 ore in una ciotola d'acqua.
Trascorso questo tempo dovrete procedere con una serie di bagni per eliminare tutto l'amido della farina e rimanere con la parte proteica (il glutine appunto), che risulterà ovviamente molto più scura.
Consiglio di utilizzare una grande ciotola e uno scolapasta, che metterete all'interno e userete per sciacquare il vostro impasto.
Dato l'elevato consumo di acqua che servirà durante questa operazione, potete servirvi della ciotola per raccoglierla ed eventualmente riutilizzarla in molte preparazioni. L'acqua sarà bianca per via dell'amido contenuto ed è perfetta per cuocere la pasta, per innaffiare le piante, o per mettere in ammollo i legumi ad esempio.
Procedete lavando l'impasto prima con acqua fredda, poi calda, poi ancora fredda e calda fino a quando vi ritroverete tra le mani una palla più gelatinosa e scura. Vi occorreranno una decina di risciacqui e noterete che l'acqua sarà via via più limpida.
Quando tutto l'amido sarà stato eliminato avrete il vostro panetto di seitan pronto per essere cotto nel brodo.
In questa fase potete utilizzare tutti gli ingredienti che preferite per insaporire il vostro seitan. Io ho usato i classici sedano carota e cipolla, ma anche spezie come la cucurma, lo zenzero e la paprika. Anche la salsa di soia è perfetta, così come qualche chiodo di garofano o il curry in polvere, dipende da voi.
Scaldate l'acqua e preparate il brodo e nel frattempo lavate uno strofinaccio di cotone facendolo bollire prima in acqua e bicarbonato, quindi in acqua soltanto, per eliminare ogni residuo di detersivo. Avvolgete il seitan nello strofinaccio, dandogli la classica forma di arrosto, chiudendo a caramella con un paio di pezzetti di spago da cucina, quindi fate sobollire piano piano immergendolo nel brodo e coprendo con un coperchio.
Dopo un'ora e mezzo circa il vostro seitan è pronto. Lasciate raffreddare, quindi tagliate a fettine e procedete con le vostre ricette preferite.
Il seitan si conserva per circa 6 giorni in frigorifero, dentro ad un contenitore di vetro immerso nel suo brodo.

Qui trovate un video sulla preparazione del seitan fatto in casa

Vedi le altre ricette vegane del mese

lunedì 10 luglio 2017

BARCHETTE DI ZUCCHINE RIPIENE

Avete presente le classiche zucchine ripiene che la nonna vi faceva mangiare quando eravate piccole? Forse è successo solo a me, non lo so. Io ricordo chiaramente che quando ero piccina e pranzavo da lei era un piatto che andava per la maggiore. Prendeva una zucchina grande, la svuotava e la riempiva di carne macinata. Ebbene si, anche allora facevo fatica a mangiare la carne e in casa mia ogni scusa era buona per tentare un nuovo approccio.
L'idea di riempire una verdura con della carne proprio non mi è mai piaciuta, comunque la mia nonnina è talmente brava ai fornelli che era riuscita a farmi mangiare anche quelle, lo ammetto.
Ora che sono cresciuta e che ho eliminato definitivamente ogni alimento di origine animale dalla mia tavola, ho iniziato a sperimentare nuovi accostamenti di verdure, nuovi abbinamenti e nuovi sapori.
Oggi voglio proporvi un piatto che può essere considerato tranquillamente un primo, ma anche un antipasto se usate delle zucchine piccole e create dei bocconcini, oppure un piatto unico se decidete di aggiungere del formaggio a dadini ad esempio, o magari di condire il cous cous con del pesce fresco o ancora dei legumi o del pollo.
Io come sempre vi presento la mia versione base alla quale potete aggiungere o sostituire tutto ciò che desiderate

BARCHETTE DI ZUCCHINE RIPIENE

- 3/4 zucchine grandi (o piccole, a seconda di ciò che preferite)
- cous cous (le dosi variano in base al numero di zucchine)
- verdure miste per condire (io piselli, carote, pomodori e taccole)
- olio evo
- un cucchiaino di dado autoprodotto (o sale)


La prima cosa da fare è lavare, tagliare a metà le zucchine e scavarne l'interno con un cucchiaino senza rompere il guscio. Adagiatele su una teglia ricoperta di carta forno, spennellatele di olio evo dentro e fuori e cuocetele a 180° per circa 10 minuti.
Nel frattempo preparate le verdure per il cous cous. Tagliate a dadini le carote e stufatele in padella con poca acqua e mezzo cucchiaino di dado autoprodotto o di sale, a metà cottura aggiungete i piselli e lasciate ammorbidire.
A parte bollite le taccole lavate, spuntate e tagliate a pezzetti.
Lavate e tagliate a dadini i pomodori.
Preparate il cous cous in questo modo. Scaldate una quantità d'acqua pari al peso del cous cous (es. 100 g. di cous cous per 100 ml di acqua) e non appena inizia a bollire spegnete, insaporendo con mezzo cucchiaino di dado autoprodotto ( o sale o spezie, ottima la cucurma)
Condite il cous cous crudo con un filo d'olio evo e mescolate bene, quindi versatelo nell'acqua calda e chiudete con un coperchio per 5 minuti esatti.
Ora il vostro cour cous è pronto, non vi resta che sgranarlo con una forchetta, quindo aggiungerlo alle verdure.
Riempite le zucchine con il cous cous (al quale avrete aggiunto anche il ripieno delle zucchine che avevate raschiato in precedenza), condite con un filo d'olio evo e fate cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti.
Servite tiepide o fredde, a seconda della stagione.

mercoledì 28 giugno 2017

DEODORANTE AL TEA TREE FATTO IN CASA

Da qualche mese ormai ho iniziato ad utilizzare un deodorante fatto in casa. Sulle prime non ci volevo credere perché trovavo impossibile che un prodotto di uso quotidiano come quello potesse essere facilmente rimpiazzato da un preparato autoprodotto, ma devo dire che alla fine mi sono dovuta ricredere.
Quando scelgo un deodorante, che sia al supermercato o in farmacia, cerco sempre un prodotto il più possibile naturale, ovviamente senza parabeni e con un inci come si deve. Non è facile trovarne in commercio e quando si trovano hanno dei prezzi piuttosto alti, lo ammetto.
C'è quello traspirante, quello che dura 24 ore, quello che dura 7 giorni, quello che più sudi e più profumi, quello che non lascia aloni, quello in stick, quello in roll on, quello spray, quello in crema ma quello con pochi ingredienti e a base naturale? Se lo cerchiamo in posti specifici magari riusciamo anche a trovarlo, ma nel frattempo perché non provare questa alternativa casalinga?
La prima volta che ne ho sentito parlare è stato appunto qualche mese fa, in un blog bellissimo che si chiama www.maghelladicasa,it. Qui trovate tantissime ricette per creme, deodoranti, burri corpo e tanto altro, tra cui anche quella che vi presento oggi.
Ma come è possibile realizzare un deodorante per l'igiene personale con pochi ingredienti? Il segreto è il bicarbonato!
Tutti sappiamo che è ottimo per disinfettare le verdure crude, molti sanno che è perfetto per la pulizia della casa, e del suo potere di assorbire gli odori che mi dite?
Nella ricetta di oggi uniamo questo straordinario (ed economico) prodotto, alla morbidezza dell'olio d'oliva e al potere disinfettante dell'olio essenziale di tea tree. Grazie alla cera d'api riusciremo ad ottenere un deodorante in crema facilmente utilizzabile, ma se lo preferiamo in stick basterà aumentare le dosi di cera e lasciarlo raffreddare in un contenitore per deodorante stick vuoto.
Se non sapete come procurarvi la cera d'api potete cercarla nei supermercati biologici tipo NaturaSi, oppure online su macrolibrarsi.it ma anche su amazon. Costa pochi euro e vi dura una vita!
L'olio essenziale lo trovate anch'esso nei negozi biologici o nelle farmacie e anche quello vi dura parecchio, considerando che se ne usano poche gocce. La spesa iniziale si aggira sui 10 euro la boccetta, ma nel tempo riuscite ad ammortizzarla senza problemi.
Se volete potete aggiungere alla lista degli ingredienti un altro olio essenziale, magari di limone o di mandarino, o quello che preferite. Mettetene 15 gocce circa e il deodorante profumerà come desiderate voi.

Questo tra l'altro è un ottimo metodo per riutilizzare i barattoli vuoti di vetro di omogeneizzati o di piccole marmellate. Se volete potete facilmente metterlo in valigia, dato che ne serve pochissimo e sta senza problemi nei beauty case.

Se volete maggiori informazioni sull'uso dell'olio essenziale di tea tree vi lascio questo link

DEODORANTE AL TEA TREE FATTO IN CASA

- 2 g. di cera d'api
- 15 ml olio evo
- 2 cucchiaini di bicarbonato
- 10 gocce di olio essenziale tea tree

Sciogliete a bagnomaria la cera d'api, magari in una tazzina che avrete destinato unicamente allo scopo di preparazioni non alimentari. Spegnete il fuoco, quindi aggiungete l'olio, il bicarbonato e l'olio essenziale. Mescolate bene e versate in un contenitore (preferibilmente di vetro) ben lavato e sterilizzato. Lasciate solidificare per qualche minuto, quindi una volta raffreddato, chiudete con il tappo.

sabato 24 giugno 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE: MUFFIN CON SORPRESA

Questa è un'altra di quelle ricette che nessuno crede possa essere vegana al primo assaggio. Tantissime volte, parlando con alcune persone mi sento dire "come fai a fare un dolce senza uova e senza latte?" proprio perchè non credono possibile un'alimentazione senza alimenti di origine animale.
Probabilmente è una questione di cultura e di abitudine, ma quando queste persone si scontrano con la realtà di certe ricette devono ammettere che sono buone! Ogni volta che ho a pranzo amici e parenti ne approfitto per fare assaggiare loro qualche piatto vegano e immancabilmente restano di stucco quando scoprono che il sapore è buono!
Per quanto riguarda i bambini, per come la vedo io dovrebbero mangiare tutto finché non sono adulti e in grado di prendere le proprie decisioni, ma questo non significa abusare di uova, latte, burro e altri alimenti grassi. Certo, sempre meglio una teglia di biscotti fatti in casa con questi ingredienti piuttosto che una merendina confezionata, ma se si può alleggerire il carico di calorie, trovo che sia molto meglio.
Di uova e di latte ne consumano già a sufficienza senza che ne aggiungiamo continuamente anche nei dolci secondo me, quindi un buon muffin vegano, soffice e goloso, è proprio ideale anche per i piccoli di casa.
Io li ho fatti con la marmellata all'interno (ecco la sorpresa) ma ovviamente potete sostituirla con un quadretto di cioccolato fondente o con quello che preferite.
Se non volete che l'impasto diventi gommoso vi raccomando di non diminuire la dose di olio.

MUFFIN VEGAN CON SORPRESA

- 200 g. farina tipo 2
- 75 g. zucchero di canna
- 1/2 bustina di lievito vanigliato
- 40 ml olio di girasole
- 180 ml latte di riso
- marmellata di albicocca

Versare tutti gli ingredienti in una ciotola tranne la marmellata. Mescolare bene preferibilmente con una frusta a mano per fare incamerare l'aria. Versare metà composto nei pirottini per muffin, quindi aggiungere un cucchiaino di marmellata e infine ricoprire il tutto con l'altra metà di impasto.
Infornare a 180° per circa 25 minuti, o finché non dorano.

domenica 18 giugno 2017

BON BON AL CIOCCOLATO

Questa ricetta gira in rete su molti blog, lo so, e infatti non l'ho certo inventata io. D'altra parte è talmente buona e talmente facile che mi sembra sciocco non condividerla con voi!
Siamo in estate ormai e il caldo si fa sentire. Quando si tratta di fare merenda spesso i nostri bimbi fanno fatica all'idea di consumare una fetta di torta oppure un biscotto, perché hanno voglia di fresco.
Noi mamme d'altra parte, cerchiamo sempre di dare loro alimenti sani, che possano soddisfare la loro golosità ma anche le nostre esigenze alimentari.
La soluzione? Questi favolosi bon bon al cioccolato che vi garantisco metteranno d'accordo tutti in famiglia!
Bastano 2 ingredienti per realizzarli e ci vogliono solo 5 minuti!
Certo, vanno tenuti in freezer qualche ora prima di poterli consumare, ma vi garantisco che ne vale la pena.
C'è solo una controindicazione: bisogna prepararne in quantità industriale perché finiscono subito!!

Ovviamente sono vegani (a patto che scegliate del cioccolato fondente senza ingredienti di origine animale), sani, economici e buonissimi!

BON BON AL CIOCCOLATO

- 1 banana
- 1/2 tavoletta di cioccolato fondente

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e mescolate fino a quando non diventa completamente liquido. Spegnete il fuoco. Tagliate la banana a fettine e con una forchetta inzuppatele una alla volta nel cioccolato fuso, girandola da entrambi i lati. Fate lo stesso per tutte le altre fettine.
Lasciate riposare su un foglio di carta forno e riponete in freezer.
Tirate fuori dal freezer i vostri bon bon al cioccolato qualche minuto prima di consumarli e buon appetito!!

giovedì 15 giugno 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE: INSALATA MISTA CON TOFU SPEZIATO

Con questa ricetta finalmente riesco a mettermi in pari e dalla prossima andremo di pari passo con il passare dei mesi, ve lo prometto!
Come dicevo nei post precedenti, in questi ultimi tempi la mia alimentazione ha subito l'ennesima svolta e da vegetariana è diventata definitivamente vegana. Ho infatti scelto di fare il grande salto, nella speranza che la mia salute ne possa trarre giovamento, che il mio colesterolo scenda entro i limiti prestabiliti e che il mio organismo si senta meglio e più attivo.
Per il momento devo dire che mi trovo piuttosto bene e non sento la mancanza di alcun alimento di origine animale, quindi sono felice della mia scelta e procedo spedita.
Per chi si stesse domandando come sia il menù di una persona vegana, lasciate che vi dia un'idea del tipo di alimentazione che sto seguendo io.

QUESTO NON SOSTITUISCE IN ALCUN MODO IL PARERE DI UN MEDICO MA HA IL SOLO SCOPO DI ILLUSTRARE IL MIO PIANO ALIMENTARE.

Dopo una colazione a base di torta o biscotti fatti in casa senza uova, latte o burro (qui nel blog ne trovate parecchi) e di latte vegetale, a metà mattina di solito faccio uno spuntino con della frutta fresca che dev'essere molto matura.
A pranzo solitamente mangio un piatto di pasta condita con verdure di vario tipo, quindi mi preparo una bella scodella di insalata mista con misticanza, carote grattugiate, zucchine dell'orto, pomodori, germogli fatti in casa e una bella manciata di semi misti oleosi.
Se a metà pomeriggio ne ho voglia consumo ancora una volta della frutta fresca molto matura.
A cena di solito prediligo le proteine, quindi preparo burger vegetali, tofu, seitan (non più di una volta alla settimana), hummus di ceci, farinata di ceci, cannellini speziati, ma anche pizza (marinara) o piadine fatte in casa senza strutto, magari ripiene di verdure e di formaggio spalmabile di riso.
Ovviamente nell'arco della giornata cerco di bere il più possibile, circa 8 bicchieri d'acqua al giorno.

Come vedete non si tratta di un'alimentazione povera, anzi. Molte persone mi chiedono "Ma quindi non mangi neanche la scatoletta di tonno? Ma se non mangi uova, carne, formaggi e pesce cosa mangi?" Io rispondo " Tutto il resto!"

Per questo motivo sono felice di condividere con voi alcune ricette vegane che sto sperimentando, perchè ritengo utile una giusta informazione, in modo che ognuno di noi possa compiere una scelta ponderata circa il proprio regime alimentare, senza pregiudizi.

Oggi vi propongo una ricetta semplicissima che servirà a rendere più ricca la vostra insalata mista. Questo è un piatto unico se accompagnato da un pò di pane (senza strutto mi raccomando), dei cracker o magari delle tigelle o piadine fatte in casa.
In questa insalata infatti troviamo tutte le vitamine della verdura, più i sali minerali e gli oligoelementi dei semi oleosi e le proteine vegetali del tofu.
Il tofu altro non è che un prodotto derivato dal latte di soia cagliato, quindi attenzione a non esagerare con il consumo di questo legume perchè in alcuni casi (problemi di tiroide, scompensi ormonali, alcune malattie) non è indicato. Chiedete sempre al vostro medico.

Per essere gustato al meglio il tofu ha bisogno di essere aromatizzato. In questa ricetta vedremo un modo per renderlo molto gustoso con l'aggiunta di alcune spezie, che danno sapore ma evitano l'uso del sale (altrettanto dannoso per la salute)

INSALATA MISTA CON TOFU SPEZIATO

- un panetto di tofu al naturale
- misticanza
- 1 carota
- 1 pomodoro
- germogli fatti in casa
- olio
- salsa di soia
- aceto balsamico
- succo di mezzo limone
- zenzero in polvere
- cucurma in polvere
- curry in polvere
- paprika dolce in polvere
- peperoncino in polvere
- una manciata di semi oleosi misti (io zucca, sesamo e lino)

Tagliamo il panetto di tofu a dadini e mettiamolo in una ciotolina. Prepariamo il condimento mescolando il succo di limone a due cucchiai di olio evo, uno di salsa di soia e uno di aceto balsamico. Aggiungiamo le spezie a piacere (circa mezzo cucchiaino di ognuna) e mescoliamo bene. Versiamo quindi il tutto sul tofu in modo che ogni dadino venga a contatto con la salsa. Chiudiamo con un coperchio e lasciamo insaporire per almeno un paio d'ore.
Al momento del pasto prepariamo l'insalata lavando bene la misticanza, grattugiando la carota, tagliando il pomodoro e aggiungendo i semi oleosi. Versiamo il tofu nella ciotola condendo il tutto con il succo rimasto della marinatura.
Buon appetito!

domenica 11 giugno 2017

CUSCINETTI ANTI-BOTTA E ANTI-CERVICALE

Buongiorno a tutti e buona domenica.
Oggi vi propongo un progetto a costo zero che vi permetterà di riciclare in maniera creativa e intelligente alcune vecchie federe del lettino dei bimbi, o magari qualche scampolo che tenete nell'armadio in attesa di una collocazione. Se siete come me che praticamente non butto via nulla, arriverete ad un certo punto in cui il vostro angolo creativo (o nel mio caso l'armadio) strariperà di oggetti all'apparenza inutili. Ebbene, questo è uno di quei momenti in cui potrete utilizzarne qualcuno.
Io ho usato dei pezzi di stoffa ricavati dalle lenzuola del lettino delle bimbe, che ormai non usiamo più, ma naturalmente si possono fare con qualunque tipo di stoffa. Vecchie t-shirt, canovacci, perfino tovaglie!
Di cosa sto parlando? Degli utilissimi sacchetti anti-botta  da tenere in freezer per i momenti di necessità, ma anche dei cuscinetti da tenere sul termosifone in inverno contro il male alla cervicale. Il segreto sta tutto nel materiale che li riempie: i noccioli di ciliegia!
Ecco perchè ve ne parlo ora e non in un altro periodo dell'anno, è questo il momento in cui far scorta di noccioli per poi realizzare i vostri cuscinetti quando vorrete.
Lo sapevate che i noccioli di ciliegia mantengono il calore e il freddo molto a lungo e li rilasciano altrettanto lentamente? Sono perfetti per questo progetto perché con la sola spesa di un buon cestino di ciliegie, avrete tutto ciò che vi occorre per la realizzazione di questi cuscinetti.
E chi non ama le ciliegie?

CUSCINETTI ANTI- BOTTA E ANTI CERVICALE

- noccioli di ciliegia puliti e seccati all'aria
- stoffa
- ago e filo o macchina da cucire


Il lavoro più lungo e noioso (dopo esservi pappate le ciliegie) è sicuramente quello di lavare bene sotto l'acqua i noccioli, magari strofinarli bene con una spugna abrasiva, quindi asciugarli accuratamente e lasciarli seccare all'aria. Per questo procedimento serviranno un paio di giorni, se non avete la possibilità di metterli al sole o in forno.
E' importante che i noccioli siano ben secchi per evitare la formazione di muffe, mi raccomando!
Quando ne avrete una quantità sufficiente a riempire un cuscinetto vi basterà ritagliare un pezzo di stoffa doppio della dimensione e della forma che desiderate, cucirlo prima al rovescio lasciando un lato aperto e infine riempirlo. A questo punto vi basterà cucire il lato aperto risvoltando la stoffa e ripassare con la macchina da cucire sul dritto anche negli altri lati.
Riponete i vostri cuscinetti in freezer se volete usarli come anti-botta per le contusioni dei vostri bimbi, oppure attendete l'inverno per lasciarli sui termosifoni o nel forno in caso di attacchi di cervicale.  

martedì 6 giugno 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE DI APRILE

No non mi sono rimbecillita del tutto, lo so che siamo in giugno ma so anche che sono rimasta indietro di un paio di mesi con le ricette vegane e quindi ho deciso di fingere di essere ancora in piena primavera, quando ancora il caldo non era soffocante e l'aria era bella fresca...
Per questa ricetta servono solo verdure saporite ma si possono aggiungere legumi di ogni tipo, come ad esempio le lenticchie (io di solito uso quelle rosse decorticate) cotte in padella con un filo d'olio e la punta di un cucchiaino di dado autoprodotto, o magari una scatola di cannellini ben sciacquati dal liquido di conservazione, o ancora una manciata di fave fresche pulite e spadellate qualche minuto. Io ho scelto di proporvi la versione base, alla quale ovviamente potete aggiungere o togliere verdure, a seconda dei gusti.
Accompagnato da una dose di riso integrale, di cous cous o magari di miglio o quinoa, con questo piatto ricaviamo le vitamine dalle verdure, i carboidrati e, nel caso in cui aggiungessimo anche i legumi, le proteine.
Sottolineo il fatto che nell'elenco degli ingredienti non è presente il sale, grazie all'uso di un condimento speciale che insaporisce senza bisogno di aggiungerlo. Ottimo quindi in caso di pressione alta.

BARCHETTE DI PEPERONI RIPIENE DI VERDURE
(dosi per 2 persone)

- 2 peperoni rossi
- 2 melanzane piccole
- 3 zucchine
- olio
- salsa di soia
- aceto balsamico
- succo di 1 limone


Lavate bene tutte le verdure sotto l'acqua corrente, quindi tagliate a metà i peperoni e a fettine le zucchine e le melanzane.
In una teglia da forno disponete i peperoni e le zucchine mentre in un'altra le melanzane. Spennellate tutto con 2 cucchiai d'olio evo, quindi cuocete a 200° per 20 minuti circa.
Nel frattempo preparate la salsa per il condimento mescolando il succo di un limone con 1 cucchiaio abbondante di aceto balsamico, uno di salsa di soia e due di olio evo.
Se volete aggiungere i legumi cuoceteli come preferite e una volta cotte le verdure procedete all'impiattamento.
Tagliate le melanzane e le zucchine in pezzetti più piccoli, quindi mescolatele tra loro e ad eventuali legumi, dopodiché trasferitele dentro ai peperoni tagliati a metà. Versate sopra una generosa quantità di salsa e servite tiepide o fredde.
Buon appetito e happy vegan!!


La ricetta vegana del mese di gennaio
La ricetta vegana del mese di febbraio
La ricetta vegana del mese di marzo


domenica 4 giugno 2017

LE MILLE E 1 IDEA

La mia recente latitanza non significa che me ne sia stata con le mani in mano, sia chiaro! Lo so, in questi ultimi tempi ho trascurato un pò il blog e mi dispiace, ma sono tanti i progetti che ho in mente e non riesco a seguirli tutti purtroppo.
Come avevo già scritto in precedenza, mi sto dedicando alla realizzazione di oggetti fatti a mano destinati alla vendita, che devo dire stanno riscuotendo un discreto successo, quindi sono piuttosto indaffarata. A questo aggiungete tutte le attività della mamma bis casalinga, con un marito e i doveri verso la casa e avrete un'idea della mia giornata tipo!
Ho deciso di avviare una piccola attività personale, alla quale ho dato il nome di LE MILLE E 1 IDEA, per racchiudere tutte le mie passioni in un ambito unico: l'uncinetto, il taglia e cuci e i gioielli. Ovviamente tutto questo richiede tempo, quindi d'ora in poi il blog sarà forse un pò meno attivo, ma non ho abbandonato l'idea di continuare ad aggiornarlo.
Trovate tutte le mie creazioni a questa pagina facebook, alla quale potete iscrivervi per ricevere tutte le novità, senza rischiare di intasarvi la home page (odio le pagine che pubblicano continuamente post e che alla fine ti fanno venire voglia di cancellarti). Naturalmente potete contattarmi anche attraverso il blog, che in ogni caso continua ad avere la sua pagina facebook a questo link.
Vi lascio qualche foto dei miei ultimi lavori, in attesa di qualche nuova ricettina che vi assicuro, arriverà presto. Nel frattempo tra l'altro il mio percorso vegetariano si è rapidamente spostato verso un approccio vegano, quindi saranno parecchie le ricette prive di alimenti di origine animale nei prossimi giorni.
Per il momento vi lascio con le foto dei miei lavori e vi chiedo di scrivermi un commento per farmi sapere cosa ne pensate. Si accettano critiche, purché costruttive!


BORSA FAT BOTTOM IN FETTUCCIA TURCHESE FODERATA CON COTONE ROSA E CHIUSURA CON BOTTONE

ORECCHINI PENDENTI REALIZZATI A MANO CON PERLE DI VARIO COLORE E FORMA


BORSA IN FETTUCCIA TURCHESE CON MANICI E FONDO IN ECOPELLE COLOR PANNA E CHIUSURA A BOTTONE, FODERATA CON COTONE AZZURRO

BORSA IN TRICOTTINO COLOR MANDARINO CON MANICI E FONDO IN ECOPELLE BIANCHI, FODERATA CON COTONE BIANCO E CHIUSURA CON LAMPO

BORSA DI JEANS FODERATA CON TESSUTO IN COTONE FANTASIA

ORGANIZER IN JEANS PERSONALIZZATO CON LETTERE IN PANNOLENCI


sabato 15 aprile 2017

GIOIELLI FAI DA TE

E' passato un pò di tempo dal mio ultimo post, lo ammetto. Ultimamente sono riuscita a fare tante cose e i progetti da realizzare sono molti, quindi ho sicuramente meno tempo per scrivere.
Dopo settimane di esperimenti posso finalmente raccontarvi della mia nuova passione: i gioielli fai da te! Ebbene si, anche la bigiotteria d'ora in poi andrà ad aggiungersi alle innumerevoli autoproduzioni che amo fare e come al solito credo che i lavori realizzati con le proprie mani siano infinitamente più belli di quelli già pronti che trovate nei negozi!
Per quale motivo? Innanzitutto perché in questo modo è possibile scegliere le materie prime, i colori, e i soggetti da realizzare, e poi perché, detto fra noi, i costi sono molto bassi rispetto a quelli che dovreste sostenere se li andaste ad acquistare in negozio.
Se non siete proprio portate per questo genere di hobby niente paura! Basta conoscere un'amica che si diverta a realizzare i gioielli, o cercare un pò online, per averne di personalizzabili e di bellissimi. Io stessa ho messo in vendita i miei oggetti sulla mia pagina facebook, quindi se c'è qualcosa che vi piace basta contattarmi per metterci d'accordo sul prezzo e sulle modalità di spedizione.
Volete qualche esempio? Vi posto subito alcune foto, sottolineando che è possibile modificare qualsiasi oggetto vogliate a seconda dei propri gusti o delle proprie esigenze.














martedì 28 marzo 2017

COLOMBINE PASQUALI AL CACAO

A volte basta davvero poco per far felici le mie bimbe. E' sufficiente aggiungere una manciata di gocce di cioccolato ai biscotti per renderli irresistibili ai loro occhi e qualche cucchiaio di cacao amaro per trasformare una ciambella insulsa in una golosità!
All'interno poi puoi mettere tutto quello che vuoi che loro non lo noteranno (sono così anche i vostri figli?). Finora ho provato a mettere rapa rossa, zucchine, farina di farro, farina integrale, zucchero di canna e mi è sempre andata bene, presto proverò anche una ricetta con le lenticchie che ho trovato online. Si si, avete letto bene, una ricetta di torta al cioccolato con le lenticchie!!!
Il bello del cacao è che con il suo colore scuro copre ogni ingrediente "strano" e grazie al suo sapore deciso mette in secondo piano ogni altra cosa.
In realtà la ricetta di oggi è perfetta per proporre ai bambini una merenda sana e dall'aspetto invitante anche se si tratta di una semplicissima ciambella alla quale appunto, abbiamo aggiunto del cacao amaro. La forma di colombine pasquali poi è irresistibile, ma per questo servono degli stampi da muffin (io li ho in silicone) che in questo periodo sicuramente troverete nei negozi.
Io ho questi ma ovviamente potete usare uno stampo grande e fare una bella colomba, o magari dei semplicissimi pirottini rotondi.
Invece di dare ai nostri bimbi le solite merendine confezionate, le colombine già pronte, le infinite varietà di uova al cioccolato che troviamo nei negozi e che non sappiamo esattamente cosa contengano, possiamo proporre loro qualcosa di goloso ma di altrettanto sano e faremo sicuramente il loro bene.

COLOMBINE PASQUALI AL CACAO

- 200. g farina tipo 2
- 1 uovo
- 75 g. zucchero di canna
- 20 ml olio di mais
- 1/2 bustina di lievito vanigliato
- 150 ml latte (io di riso)
- 30 g. cacao amaro

In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti lavorandoli con una frusta a mano per arieggiare bene l'impasto, quindi versate negli stampini e cuocete in forno a 180° per circa 25 minuti. Fate sempre la prova dello stuzzicadenti.

La ricetta della colomba pasquale con lievito madre
Colombine alle fragole
Colombine alla ricotta



lunedì 27 marzo 2017

COLOMBA FATTA IN CASA CON LIEVITO MADRE

Il mio rapporto con il lievito madre è altalenante, questo è poco ma sicuro. E' la terza volta che provo ad usarlo, per poi abbandonarlo e riprenderlo dopo qualche tempo e ancora non abbiamo fatto del tutto pace... Ogni tanto litighiamo perché non da il giusto sapore al pane, perché inacidisce troppo, o magari perché è un pò svogliato e non fa bene il suo lavoro, lasciando la lievitazione a metà.
Di recente abbiamo fatto pace e, complice una mia amica che mi ha spacciato il suo attivo da tre anni e pieno di aspettative, sono tornata nella fase d'innamoramento e l'ho sperimentato con una ricetta non proprio facilissima, ma che mi ha dato un sacco di soddisfazioni.
Siamo quasi a Pasqua, quindi non poteva che trattarsi della colomba!
In realtà avrei preferito continuare a produrre pandori e panettoni, visto il mio viscerale amore per il Natale e per tutto ciò che concerne questa festa, ma mi sono adeguata al calendario e ho realizzato due colombe da leccarsi i baffi!!
Qualche anno fa ci avevo già provato, con buoni risultati ma ero senza impastatrice e non ho più avuto la forza di rimettermi ad impastare a mano. Quest'anno invece mi sono buttata a capofitto in questa impresa, cambiando ricetta e dosi degli ingredienti.
Ancora una volta tengo a precisare che non si tratta di una ricetta light, quindi se siete a dieta andateci piano! Non ho sostituito il burro con margarina o olio per non compromettere il risultato finale, ma se volete potete sempre provarci. La quantità di burro, uova e zucchero è piuttosto alta, tuttavia bisogna tenere presente che le dosi che vi riporto qui sono per due colombe da 750 g. l'una.
Ma bando alle ciance, pronti??

Ah, dimenticavo: la pasta madre deve essere molto attiva per l'utilizzo di questa ricetta quindi procedete con un paio di rinfreschi ravvicinati prima di impastare. Io ne ho fatto uno verso le 11 del mattino e l'altro verso le 17 e alle 19 ho impastato la colomba.

COLOMBA FATTA IN CASA CON LIEVITO MADRE

(dosi per due stampi da 750 g. circa)

PRIMO IMPASTO

- 200 ml latte tiepido
- 150 g. lievito madre attivo
- 2 tuorli + 1 uovo intero
- 130 g. burro
- 150 g. zucchero (io di canna)
- 350 g. farina di manitoba
- 150 g. farina 0

SECONDO IMPASTO

- primo impasto
- 50 g. zucchero (io di canna)
- 20 g. burro
- 20 g. granella di mandorle (o mandorle intere tritate)
- 1 tuorlo
- vanillina
- 1 pizzico di sale

GLASSA

- 3 albumi
- 50 g. zucchero di canna
- 30 g. mandorle tritate
- qualche mandorla intera
- granella di zucchero
- zucchero a velo (io di canna)


PRIMO IMPASTO

Nella planetaria facciamo sciogliere il lievito madre nel latte tiepido, quindi aggiungiamo le uova leggermente sbattute a parte, lo zucchero e le farine. Per ultimo aggiungiamo il burro, che dovrà essere morbido, un pezzetto alla volta, aspettando che il precedente sia stato del tutto assorbito dall'impasto. Questo è un procedimento un pò lungo ma è basilare per la buona riuscita della ricetta.
Trasferite il composto in una ciotola grande, chiudete con pellicola, avvolgetela in una coperta o accendete la luce del forno spento e lasciate lievitare per tutta la notte.

SECONDO IMPASTO

Al mattino, io verso le 11, ho fatto il secondo impasto.
Versate il primo nella planetaria, azionate il gancio lentamente per fargli riprendere la consistenza giusta, quindi aggiungete le mandorle e lo zucchero tritati finemente, il tuorlo, la vanillina e un pizzico di sale. Io non ho voluto aggiungere i canditi ma se li volete è questo il momento di inserirli nell'impasto.
Per ultimo aggiungiamo il burro seguendo le indicazioni per primo impasto.
Impastate fino a quando il composto si staccherà dai bordi della planetaria, quindi versatelo negli stampi riempiendoli fino a tre quarti e lasciateli nel forno spento a lievitare fino a quando non avranno raggiunto i bordi.
Mettete un pentolino di acqua bollente dentro al forno per aiutare la lievitazione e aumentare l'umidità.

Tritate le mandorle e lo zucchero, quindi montate gli albumi con una forchetta e aggiungete il trito.
Cospargete la superficie delle colombe con la glassa, aggiungete qualche mandorla intera, la granella di zucchero e infine cospargete il tutto con una spolverata di zucchero a velo.
Cuocete a forno caldo a 200° per i primi 10 minuti, quindi abbassate la temperatura a 180° e lasciate cuocere per altri 20 minuti.

Lasciate raffreddare prima di consumare.


IMPORTANTE: se non volete spendere una fortuna in stampi per colomba (io ne ho trovati 3 a 5 euro al supermercato, roba che spendevo meno a comprarmi la colomba già fatta) potete utilizzare questa tecnica, come ho fatto io. 

Cos'è la pasta madre e come si realizza
Altre ricette con la pasta madre


giovedì 23 marzo 2017

LA RICETTA VEGANA DEL MESE: CANNELLINI SPEZIATI

Ecco una ricetta che nella sua semplicità è riuscita a mettere d'accordo tutti (o quasi) in famiglia. Quando si tratta di privarsi della carne mio marito è davvero restio a provare ricette alternative, ma almeno le bambine hanno finito il piatto, quindi mi ritengo soddisfatta.
Si tratta di un secondo molto semplice da preparare e molto versatile a seconda dei gusti. Ciò che lo rende unico sono le spezie che vengono usate per insaporire i fagioli, che naturalmente possono cambiare, ma possono anche diminuire come numero o, perché no, aumentare. Se preparate questo piatto per voi adulti potreste anche renderlo piccante con l'aggiunta di peperoncino in polvere, mentre se lo proponete ai bimbi sconsiglio questa variante. Io ho scelto paprika dolce, zenzero, cucurma e curry.
Come potrete notare nella lista degli ingredienti non è presente il sale! Le spezie infatti, oltre a fare molto bene all'organismo se consumate con regolarità, servono ad insaporire senza bisogno di aggiungere il sale, il che fa sicuramente bene.
Io ho servito questi cannellini speziati con taccole sbollentate in acqua salata e pisellini freschi spadellati con poca acqua e un cucchiaino del mio dado autoprodotto. Il piatto così come si presenta è ricco di proteine vegetali e sostituisce ampiamente una bella bistecca, sia che voi siate onnivori, sia che siate vegetariani o vegani.

Vi siete persi le altre ricette vegane del mese? Nessun problema!
La ricetta vegana del mese di gennaio
La ricetta vegana del mese di febbraio

CANNELLINI SPEZIATI

- 250 g. cannellini
- 2 cucchiai di concentrato di pomodoro (o di passata)
- cipolla
- zenzero
- paprika
- curry
- peperoncino
- acqua


Sciacquate sotto l'acqua corrente i cannellini per lavare via il liquido di conservazione se usate quelli già pronti, altrimenti vanno messi in ammollo una notte in acqua fredda e poi cotti come da istruzioni sulla confezione.
In un pentolino facciamo scaldare un filo d'olio evo, poca cipolla e le spezie, quindi aggiungiamo i fagioli e mezzo bicchiere di acqua. Aggiungiamo il concentrato di pomodoro (potreste anche farlo sciogliere nell'acqua prima di versarla) e facciamo sobollire coprendo con un coperchio a fuoco basso per una decina di minuti circa. L'acqua si deve asciugare un pò ma non troppo.
Serviamo i fagioli accompagnandoli con taccole sbollentate in acqua salata e piselli freschi spadellati

giovedì 16 marzo 2017

BISCOTTI CON GOCCE DI CIOCCOLATO SENZA ZUCCHERO

Oggi voglio proporvi una ricetta di biscotti che in casa mia è piaciuta veramente a tutti. Per ben due volte li ho preparati ma non sono riuscita a fare una foto da mettere sul blog, così alla terza l'ho fatta non appena usciti dal forno! Sono andati a ruba, e pensare che sono sanissimi!!
Sono senza burro ovviamente e anche senza uova, ma la cosa favolosa è che sono anche senza lievito e senza zucchero! Al suo posto ho usato un dolcificante che a me piace molto e che ogni tanto utilizzo nelle preparazioni dolci, in sostituzione del classico zucchero di canna: il concentrato di dattero. Io lo trovo da Natura Si a circa € 3,50 e mi dura un bel pò, decisamente tanto quanto mi occorre per ammortizzare la spesa. Naturalmente se preferite potete sostituirlo con del più classico miele o magari della stevia.
Lo yogurt che ho usato io è quello autoprodotto ma se volete potete usarne uno alla frutta per aromatizzare i biscotti, mentre le gocce di cioccolato sono le classiche fondenti che rendono goloso l'impasto senza appesantirlo.
Pronti per cominciare? I vostri bambini li adoreranno!!!

BISCOTTI CON GOCCE DI CIOCCOLATO SENZA ZUCCHERO

- 200 g. farina tipo 2
- 1 pizzico di bicarbonato
- 70 g. yogurt (io autoprodotto)
- 70 g. concentrato di dattero
- 20 ml olio evo
- gocce di cioccolato q.b.

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, lasciando le gocce di cioccolato per ultime. Stendere con un mattarello e ricavare tanti biscotti con l'aiuto di uno stampino.
Cuocere in forno a 180° fino a doratura

lunedì 13 marzo 2017

LE MIE PULIZIE ECOLOGICHE

Da qualche tempo a questa parte ho scoperto nuovi orizzonti dell'autoproduzione. Come sempre la gioia e il piacere che provo nel realizzare in casa i prodotti con le mie mani non ha davvero prezzo, ma se prima mi limitavo alla cucina, ora sto iniziando anche a cimentarmi in nuovi campi.
Era da un pò che leggevo di donne che facevano in casa i detersivi, con prodotti naturali e molto economici, riutilizzando contenitori e spruzzini, unendo insomma l'utile al dilettevole, ma non ero del tutto convinta. Cosa mai potrebbe pulire il bagno meglio di un alticalcare di marca? Come potrei disinfettare senza un prodotto specifico acquistato in commercio?
Ebbene, da qualche settimana mi sono decisa e ho provato alcuni prodotti per la pulizia della casa fatti interamente da me, con ingredienti semplici e naturali, senza ricorrere ad agenti chimici e dannosi per la salute.
Il risultato? Mi chiedo ogni giorno perché mai ci ho messo tanto a convincermi!

Innanzitutto va detto che quello che sto per scrivere non è farina del mio sacco. Non ho inventato io le ricette di questi detersivi e lungi da me l'intento di prendermene il merito. Ho preso ispirazione da un bellissimo blog che vi consiglio di andare a visitare e che è molto in linea con il mio stile di vita: babygreen.it. Qui ho trovato le idee che mi sono servite per partire con questo progetto di pulizie ecologiche e la chiarezza con la quale Raffaella descrive i suoi prodotti mi ha fatto venire voglia di provarli.
Si tratta principalmente di tre spruzzini e di una pasta simil cif, il tutto utilizzato per pulire ogni tipo di superficie.
Sul suo blog è possibile scaricare anche le etichette per gli spruzzini.

ACQUA E ACETO

- 3/4 di acqua
- 1/4 di aceto (di mele fa un odore meno intenso)
- qualche goccia di olio essenziale alla lavanda o limone o tea tree (facoltativo)

Io questo lo uso ovunque. Per disinfettare le tovagliette di plastica sulle quali mangiamo, per pulire i vetri, il tavolo (anch'esso di vetro), il lavello della cucina dopo aver lavato i piatti, i pensili, le piastrelle.

ACQUA E ACIDO CITRICO

- 75 g. acido citrico
- 500 ml acqua

Ottimo come anticalcare e brillantante, perfetto per pulire e lucidare la doccia, i rubinetti e su tutte le superfici lavabili. E' completamente inodore.
L'acido citrico lo trovate oltre che online, anche in negozi di prodotti naturali come Natura Si, ad esempio.

ACQUA E BICARBONATO

- 48 g. bicarbonato
- 500 ml acqua

Io mi sono trovata talmente bene con gli altri due che non ho avuto necessità di provare anche questo ma lo preparerò senza dubbio. Sto aspettando di avere a disposizione un altro spruzzino da riciclare.
Leggo sul blog di Raffaella che è perfetto per assorbire gli odori, quindi per la pulizia del frigorifero, del forno e del piano di lavoro.

PASTA SIMIL CIF

- 2 cucchiai di bicarbonato
- 3 cucchiai di detersivo per piatti (ovviamente meglio quello ecologico)
- 5 gocce di olio essenziale di tea tree (facoltativo)

Mescolare gli ingredienti e conservare la pasta in un contenitore di vetro chiuso con il tappo per non farla seccare. E' perfetta per riciclare i vasetti vuoti di marmellata o miele, sottaceti o ceci.

Cosa state aspettando? Provateli subito tutti e fatemi sapere come vi trovate!

sabato 11 marzo 2017

PONCHO ALL'UNCINETTO

Oggi voglio parlarvi del mio nuovo poncho all'uncinetto, un lavoro che ha richiesto poco tempo per la realizzazione ma che mi ha dato grandi soddisfazioni. Come vedete si tratta di un bellissimo capo d'abbigliamento ideale sia in primavera che in autunno, a seconda del colore e del materiale che usiamo. Io ho scelto un filato misto lana ma se vi piace il modello potete anche realizzarlo in cotone per le serate fresche in estate, perché no?
E' un lavoro che si svolge in un unico pezzo, senza cuciture e senza mattonelle. Si procede in tondo inserendo degli aumenti in modo che il poncho cresca man mano che lavoriamo e non ci sono taglie da seguire. Una volta che abbiamo scelto la grandezza della catenella iniziale possiamo procedere senza intoppi fino alla fine, senza preoccuparci della grandezza.
Questo schema l'ho preso da un tutorial trovato online, più precisamente qui. Riporto in ogni caso le spiegazioni.

PONCHO ALL'UNCINETTO

- 9/10 gomitoli di filato (io misto lana)
- uncinetto adeguato al filo (io 4 e mezzo)

La prima cosa da fare è una lunga serie di catenelle che, una volta unite vi permetteranno di far passare agevolmente la testa. Dev'essere più largo di un cappello ma non troppo. Io ho fatto 90 catenelle con il mio filato, che ha uno spessore medio.
Chiudiamo a cerchio e iniziamo il lavoro.
Si tratta di due tipi di blocchi lavorati in seguito: un blocco di punti alti inframmezzati da punti alti e catenelle e un blocco di punti altissimi inframmezzati da punti alti e catenelle.

RICORDATEVI DI FARE GLI AUMENTI IN OGNI GIRO QUANDO ARRIVATE A META'

1° giro: 5 catenelle per iniziare (3 per il punto alto e 2 per lo spazio), un punto alto sempre nella prima maglia di base. Procediamo lavorando tutti punti alti. Quando arriviamo a metà catenelle procediamo con il primo aumento lavorando 1 punto alto, due catenelle e 1 punto alto nella stessa maglia di base.
2° giro: ripetiamo il primo giro
3° giro: 5 catenelle, 1 punto alto nella stessa maglia. 1 punto alto e 1 catenella, saltando 1 maglia di base per tutto il giro.
4° giro: 5 catenelle, 1 punto alto nella stessa maglia, tutti punti alti. Ripetiamo sempre gli aumenti a metà giro.
5° giro: ripetiamo il 4° giro.

Questo è il primo blocco, ora passiamo al secondo.
6° giro: 6 catenelle ( 4 per il primo punto altissimo e due catenelle di separazione), 1 punto altissimo nella stessa maglia, 1 punto altissimo e 1 catenella saltando 1 maglia di base, per tutto il giro.
7° giro: 6 catenelle, 1 punto altissimo nella stessa maglia, tutti punti altissimi.
8° giro: ripetete il 7° giro.
9° giro: 5 catenelle, 1 punto alto nella stessa maglia di base. 1 punto alto e una catenella saltando una maglia di base per tutto il giro. Fate sempre gli aumenti a metà.
10° giro: 6 catenelle, 1 punto altissimo nella stessa maglia di base, tutti punti altissimi.
11° giro: come il 10° giro.

Procedete in questo modo fino ad arrivare alla lunghezza desiderata.
Realizzate le frange tagliando 5 fili della stessa lunghezza e attaccandoli ogni 6 maglie di base. Nel video c'è la spiegazione su come procedere.

giovedì 9 marzo 2017

TORTINO PORRETTA FATTO IN CASA

L'altro giorno mio marito mi ha chiesto di provare a replicare in casa la ricetta dei tanto famosi tortini Porretta. Sono sicura che li conoscete tutti e che almeno una volta nella vostra vita li avete mangiati.
Ho guardato un pò online cercando una lista degli ingredienti che fosse il più simile possibile all'originale senza però eccedere in ingredienti poco salubri e alla fine ho dovuto accettare un compromesso.
Mio marito è peggio delle mie figlie per quanto riguarda il cibo. Lui non mangia dolci senza lo zucchero bianco, niente che sia preparato con farine semi integrali, per non parlare della quantità di uova, che deve essere consistente per poterlo saziare più a lungo.
Pur di far si che scegliesse di mangiare qualcosa fatto in casa al posto del famoso Tortino confezionato, ho deciso di lasciare gli ingredienti base e di scremare un pò la ricetta.
Ho sostituito il latte intero con quello vegetale e ho dimezzato la quantità di uova, lasciandone comunque un paio per 200 g. di farina.
Il risultato a mio parere è decisamente buono ma ormai i miei gusti non si allineano più con i suoi perchè da tempo non mangio più farine e zuccheri raffinati, quindi per me risultano troppo dolci.
Vi posto in ogni caso la ricetta, sottolineando che se voleste renderla più salubre potreste sostituire la farina 0 con quella semi integrale o di tipo 2, o ancora di farro e ovviamente scegliere lo zucchero di canna al posto di quello bianco.
Ah, dimenticavo, lo zucchero vanigliato che ho messo nella ricetta è di canna ma a lui non l'ho detto... !

TORTINO PORRETTA FATTO IN CASA

- 200 g. farina 0
- 90 g. zucchero
- 2 uova
- il succo di 1 limone o qualche goccia di aroma al limone
- 1 cucchiaino pieno di lievito vanigliato
- 1 cucchiaio di zucchero a velo (io di canna)
- 50 ml olio di mais
- 100 ml latte vegetale (io di riso integrale)

La prima cosa da fare è dividere i tuorli dagli albumi mettendoli in due ciotole diverse. Aggiungete lo zucchero a velo ai tuorli, quindi montate bene con lo sbattitore elettrico finché non otterrete un impasto corposo. Aggiungete lo zucchero bianco e montate ancora per qualche minuto.
Ora aggiungete un pò per volta la farina, il lievito, l'olio e il succo di limone, infine aggiungete il latte. Mescolate bene, quindi aggiungete gli albumi montati a neve ben ferma, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli.
Riempite i pirottini per 3/4 e cuocete a 180° fino a doratura.

lunedì 6 marzo 2017

PANE ARABO FATTO IN CASA

Per come la vedo io non esiste niente come il profumo del pane appena fatto, per non parlare della soddisfazione che regala consumare una pagnotta fatta con le proprie mani!
Inoltre preparare il pane è facile, anche se dipende molto dal tipo di ricetta, e la versione casalinga è sicuramente molto più salubre di quella acquistata. Niente strutto tanto per cominciare, niente ingredienti non necessari, massima trasparenza.
Oggi vi propongo un tipo di pane che io adoro perchè è molto morbido (adattissimo quindi anche per i bambini piccoli), è sano e privo di grassi perché non contiene nemmeno l'olio, ed è piuttosto veloce da preparare. L'unica cosa che richiede è il tempo di lievitazione: 2 ore.
Siete pronti?


PANE ARABO FATTO IN CASA

- 250 g. farina 0 (o manitoba)
- 8 g. lievito di birra
- 150 ml acqua tiepida
- 1 cucchiaino di sale



In una ciotola (oppure nella planetaria) mescolare la farina con l'acqua nella quale abbiamo in precedenza sciolto il sale e il lievito. Impastare bene fino ad ottenere una palla liscia ed elastica.
Mettere a lievitare in forno spento con la luce accesa per circa 2 ore, fino al raddoppio.
Suddividere l'impasto in 5 pagnotte dello stesso peso, schiacciarle leggermente lasciando uno spessore di circa 1,5 cm e lasciare lievitare ancora 30/40 minuti.
Cuocere a forno caldo a 240° mettendo i pani sulla leccarda calda, foderata di carta forno, per una decina di minuti.
Lasciare intiepidire

mercoledì 1 marzo 2017

PROFUMATORE NATURALE PER ARMADI E CASSETTI

E' quasi primavera, ormai è arrivato anche marzo. Le giornate si fanno più tiepide, più luminose e la natura ha già iniziato il suo magnifico processo di risveglio. Le gemme sono visibili un pò ovunque sugli alberi e piano piano tutto si risveglia dopo il torpore dell'inverno che, ahimé è durato davvero poco per quanto mi riguarda!
Tra poche settimane saremo in primavera e con essa inizia il grande momento dedicato alle pulizie della casa, tra cui il tanto temuto cambio dell'armadio e la relativa pulizia dentro e fuori.
Solitamente è un lavoro che cerco di fare un pò per volta, togliendo prima i capi più pesanti dagli armadi delle bambine, come ad esempio la lana. Successivamente inizio ad inserire qualche maglietta a manica corta e magari qualche leggings, giusto per essere preparate in caso di caldo improvviso.
Per ultimo generalmente mi occupo dell'armadio mio e di mio marito, ma tempo permettendo, succede che ormai siamo già in piena estate!
Una delle cose che ogni anno cerco di evitare quando faccio il cambio dell'armadio di tutta la famiglia è il deodorante acquistato, o chimico come lo chiamo io. Non sopporto niente che non sia naturale, soprattutto a contatto con vestiti che poi andranno indossati dalle bimbe.
In genere ripongo i vestiti della stagione appena trascorsa in grandi scatole di plastica trasparente, chiuse con i relativi coperchi (prese all'Ikea) e posizionate dove ho più spazio in casa. Per mantenere un odore gradevole e tenere alla larga le tarme però, mi affido sempre ai prodotti della natura, come ad esempio la lavanda o come in questo caso, alla buccia di arancia essiccata.
Se siete fortunati e abitate vicino a un campo di lavanda o magari ne cresce un pò nel vostro giardino, quando questa sarà fiorita fatene scorta, legatela in mazzi e attaccatela a testa in più da qualche parte in casa finché non sarà bella secca. A quel punto potrete sgranarla e riempire alcuni sacchetti da riporre dell'armadio.
Se invece come me, non disponete di questo incredibile antitarme naturale, vi propongo una soluzione semplice, a costo bassissimo e di grande efficacia.
L'unica cosa che vi servirà oltre alle arance e ai chiodi di garofano sono dei sacchettini in cotone. Io utilizzo i calzini spaiati delle bimbe, quelli con l'elastico rotto, i gambaletti smagliati, vecchi fazzoletti, tutto quello che non uso più ma che può servire allo scopo.

PROFUMATORE NATURALE PER ARMADI E CASSETTI

- scorza di arancia
- chiodi di garofano


Lavate e asciugate le arance, quindi sbucciatele e disponete le scorze su una teglia rivestita di carta forno. Mettetele ad essiccare 2 o 3 ore in forno ventilato a 60°, capirete se sono pronte quando le bucce saranno diventate secche e friabili.
Lasciatele raffreddare, quindi sbriciolatele grossolanamente, inseritele dentro ai sacchetti insieme a qualche chiodo di garofano e chiudete bene.
Posizionate i sacchetti negli armadi e nei cassetti, ne basterà uno solo per profumare tutto.