Si lo so che ormai siamo quasi in estate, almeno secondo il calendario, ma dato che ci sono ancora molti giorni freschi in cui si mangiano volentieri piatti caldi, l'altro giorno ho provato a preparare questa minestra tipica dell'inverno.
Naturalmente si può (e si dovrebbe) fare con i fagioli freschi, scuri o chiari a seconda dei gusti, ma è possible anche utilizzare i borlotti o i cannellini già cotti, solo da sgocciolare, o ancora quelli secchi.
In questo caso ovviamente bisogna iniziare la preparazione la sera prima perchè hanno bisogno di un ammollo di 12 ore, se scegliete quelli freschi è possibile cuocerli con le patate, mentre se optate per quelli già pronti non ci sarà bisogno di cottura.
Tra le possibili varianti c'è quella di passare al passaverdure tutti i fagioli creando quindi una sorta di crema, oppure lasciarne qualcuno intero, dipende da come vi piacciono. Per come la vedo io se utilizzate molte patate è meglio passarli tutti, altrimenti si mangiano volentieri anche interi.
C'è chi prepara questa zuppa con i crostini di pane, chi non mette le patate ma aggiunge verdure fresche, chi ancora ci aggiunge la pasta e chi la mangia senza, scegliete la ricetta che più si avvicina ai vostri gusti!
MINESTRA DI FAGIOLI
2 patate di media grandezza
400 g. di fagioli chiari o scuri
aglio
sedano
carota
cipolla
500 g. passata di pomodoro
sale
Regolatevi con i fagioli nel caso in cui utilizziate quelli secchi perchè come dicevo prima bisogna metterli in ammollo 12 ore prima di cucinarli. Se avete quelli freschi sgranateli, se avete quelli già pronti sgocciolateli e passateli sotto l'acqua corrente per togliere i residui del liquido di conservazione.
Mettete a bollire le patate e i fagioli solo se sono freschi, in acqua salata.
In una padella nel frattempo scaldate un filo d'olio e mettete a rosolare l'aglio con il trito di verdure per il soffritto. Io lo dico senza problemi, ho utilizzato quello congelato già pronto ed è venuto benissimo lo stesso.
Aggiungete la passata di pomodoro e allungate con un pò d'acqua mescolando bene. Lasciate cuocere fino a che non si rapprende un pò, salate e poi spegnete il fuoco.
Nel frattempo scolate le patate e passatele al passaverdure insieme ai fagioli. Attenzione se volete lasciarne qualcuno intero è questo il momento per dividerli.
Aggiungete la purea di patate e fagioli alla passata di pomodoro e vedrete il composto cambiare colore assumento il caratteristico tono della minestra di fagioli, più chiara o più scura a seconda di quante patate avrete utilizzato. Se è troppo densa aggiungete acqua e fate bollire a fuoco bassissimo ancora per una quindicina di minuti.
Se la consumate subito e volete aggiungere la pastina consiglio di cuocerla a parte in acqua e dado e poi una volta pronta di scolarla e metterla nella minestra, altrimenti è ottima anche così.
Se invece volete congelarla, è possibile metterla calda nei contenitori per alimenti, lasciarla raffreddare e solo una volta fredda metterla in freezer.
Aggiungete un filo d'olio a crudo direttamente nel piatto, qualche crostino di pane, una spolverata di parmiggiano e voilà! Buon appetito!!!
lunedì 28 maggio 2012
domenica 27 maggio 2012
Una piccola riflessione..
Oggi voglio prendermi una pausa dalle ricette e approfittare di questo blog per condividere una cosa che mi è successa ieri. Eravamo alla festa di compleanno di un'amica di mia figlia e come capita ogni volta il confronto con gli altri genitori è venuto naturale. La casa di proprietà ben arredata, i giocattoli nuovi, i vestiti firmati e tante altre cose che personalmente non condivido. Una mamma si è messa a parlare con me e dopo che le avevo spiegato i motivi della mia scelta di non lavorare per seguire mia figlia in prima persona, mi ha chiaramente detto in faccia che sono matta. Non con questi termini ma posso garantire che il concetto è stato parecchio chiaro.
Le sue parole sono state: quando inizi con due stipendi non si può tornare indietro, io ho un lavoro importante che non lascerei mai e non ci penso proprio ad avere una riduzione di orario. Io lavoro tutto il giorno e penso che al giorno d'oggi sia impossibile vivere con uno stipendio, magari con un mutuo da pagare, bisogna essere matti..
L'ho guardata e trasudava soldi da ogni poro. Maglia firmata, pantaloni firmati, borsa da 200 euro, e così anche la bambina. Lei e suo marito lavorano tutto il giorno 12 ore e le due figlie vivono con la baby sitter perchè non hanno nonni in città.
Dopo poco mi si è avvicinata un'altra mamma e mi ha chiesto di cosa parlavo prima, così le ho raccontato. Lei mi ha detto: tua figlia è serena e si vede, questo significa che hai fatto la scelta giusta. Naturalmente ci sono conseguenze, avrà un giocattolo in meno alla moda, un paio di vestiti firmati di meno, o magari non giocherà con il tablet ma di sicuro è più felice..
In quel momento mi sono sentita ripagata di tutti i miei sforzi per far funzionare il nostro menage familiare e ho capito che ha ragione.
Mia figlia non ha mai vissuto neanche 10 minuti con una baby sitter, non sa cosa significhi stare tutto il giorno da sola con un'estranea o con una terza persona. Io e mio marito abbiamo deciso di averla e spetta a noi crescerla. Forse siamo tornati indietro perchè abbiamo uno stipendio solo, un affitto e tante bollette da pagare, ma ieri in quella stanza nessuno si amava più di noi e a lungo andare anche mia figlia capirà quanto sia stato importante crescere con la mamma.
Non dico che tutti dovrebbero fare come noi, ognuno vive la sua vita come crede ma quando mi confronto con altre mamme e con altre realtà mi rendo davvero conto di dove siamo andati a finire. Non facciamo altro che correre dietro al tempo, ai soldi, al progresso, al lusso e alla tecnologia. Perchè? Per una mia scelta in casa non abbiamo console a 3 dimensioni, non abbiamo videogames interattivi, mia figlia sa usare il computer ma non le permetto di abusare della tecnologia. Si diverte di più con un foglio e dei colori, con delle tempere e dei pennelli, con un panetto di pasta frolla e degli stampi per biscotti. Questo significa forse che è inferiore agli altri? Non credo proprio.. In una società che vive per il denaro e crede che ammazzarsi di lavoro tutto il giorno serva a dare ai figli tutto quello di cui hanno materialmente bisogno, si è perduto il senso dei valori più importanti. A mio avviso i figli hanno bisogno di amore, di calore umano, di valori, di punti di riferimento, non di giocattoli all'ultima moda o di vestiti firmati. Un completo di Hello Kitty scalda forse di più di uno non firmato? Non mi pare..
E con questo concludo, non voglio giudicare, vorrei solo che tante persone capissero che i bambini quando vengono al mondo non hanno bisogno di molte cose, solo dell'amore della mamma e del papà, tutto il resto è superfluo.
Le sue parole sono state: quando inizi con due stipendi non si può tornare indietro, io ho un lavoro importante che non lascerei mai e non ci penso proprio ad avere una riduzione di orario. Io lavoro tutto il giorno e penso che al giorno d'oggi sia impossibile vivere con uno stipendio, magari con un mutuo da pagare, bisogna essere matti..
L'ho guardata e trasudava soldi da ogni poro. Maglia firmata, pantaloni firmati, borsa da 200 euro, e così anche la bambina. Lei e suo marito lavorano tutto il giorno 12 ore e le due figlie vivono con la baby sitter perchè non hanno nonni in città.
Dopo poco mi si è avvicinata un'altra mamma e mi ha chiesto di cosa parlavo prima, così le ho raccontato. Lei mi ha detto: tua figlia è serena e si vede, questo significa che hai fatto la scelta giusta. Naturalmente ci sono conseguenze, avrà un giocattolo in meno alla moda, un paio di vestiti firmati di meno, o magari non giocherà con il tablet ma di sicuro è più felice..
In quel momento mi sono sentita ripagata di tutti i miei sforzi per far funzionare il nostro menage familiare e ho capito che ha ragione.
Mia figlia non ha mai vissuto neanche 10 minuti con una baby sitter, non sa cosa significhi stare tutto il giorno da sola con un'estranea o con una terza persona. Io e mio marito abbiamo deciso di averla e spetta a noi crescerla. Forse siamo tornati indietro perchè abbiamo uno stipendio solo, un affitto e tante bollette da pagare, ma ieri in quella stanza nessuno si amava più di noi e a lungo andare anche mia figlia capirà quanto sia stato importante crescere con la mamma.
Non dico che tutti dovrebbero fare come noi, ognuno vive la sua vita come crede ma quando mi confronto con altre mamme e con altre realtà mi rendo davvero conto di dove siamo andati a finire. Non facciamo altro che correre dietro al tempo, ai soldi, al progresso, al lusso e alla tecnologia. Perchè? Per una mia scelta in casa non abbiamo console a 3 dimensioni, non abbiamo videogames interattivi, mia figlia sa usare il computer ma non le permetto di abusare della tecnologia. Si diverte di più con un foglio e dei colori, con delle tempere e dei pennelli, con un panetto di pasta frolla e degli stampi per biscotti. Questo significa forse che è inferiore agli altri? Non credo proprio.. In una società che vive per il denaro e crede che ammazzarsi di lavoro tutto il giorno serva a dare ai figli tutto quello di cui hanno materialmente bisogno, si è perduto il senso dei valori più importanti. A mio avviso i figli hanno bisogno di amore, di calore umano, di valori, di punti di riferimento, non di giocattoli all'ultima moda o di vestiti firmati. Un completo di Hello Kitty scalda forse di più di uno non firmato? Non mi pare..
E con questo concludo, non voglio giudicare, vorrei solo che tante persone capissero che i bambini quando vengono al mondo non hanno bisogno di molte cose, solo dell'amore della mamma e del papà, tutto il resto è superfluo.
giovedì 24 maggio 2012
MARMELLATA DI FRAGOLE
Dopo qualche giorno di pausa in seguito alla paura per il terremoto avvenuto tra Modena e Ferrara e che tutti noi di Bologna abbiamo sentito distintamente, è ora di tornare a cucinare..
Oggi vorrei proporre una ricetta molto buona quanto golosa, preparata con frutta fresca nel giro di un paio d'ore.
A chi non piace la marmellata? Immagino solo a mia figlia che non appena ne assaggia un cucchiaino inizia a fare smorfie disgustate :) No scherzi a parte, trovo che si tratti di un alimento molto buono e, se preparato in casa anche molto sano.
Secondo la mia opinione bisogna distinguere innanzitutto tra confettura e marmellata. La prima è fatta con i pezzi di frutta e generalmente viene fatta bollire di meno, con la conseguenza che va consumata più in fretta. La marmellata vera e propria invece è senza pezzi, c'è chi la lascia bollire anche una notte intera (mia suocera) e si può tenere anche per anni.
Io personalmente ho trovato questa ricetta online e ho deciso di provarla. Dato che il fine ultimo è risparmiare cucinando in casa e preparando così alimenti sani, trovo inutile preparare la marmellata da sè se poi si deve consumare il gas per una notte intera per farla bollire...
C'è anche chi usa il Fruttapec, un ingrediente che si aggiunge agli altri e che permette di cucinarla accorciando di molto i tempi.. Anche in questo caso però si perde la genuinità dell'alimento e soprattutto il costo finale cresce non di poco. Dunque, se non siete schizzinosi in fatto di prodotti industriali segnalo che la confettura della Coop viene venduta a 1,24 euro al vasetto e che è anche molto buona. Se invece siete dei fanatici della preparazione casalinga di tutti gli alimenti e avete modo di procurarvi della frutta a poco prezzo o meglio ancora ne avete da raccogliere dal vostro frutteto, allora fatevi sotto!
Io dovevo consumare un chilo di fragole che mi erano state regalate dai miei suoceri e malgrado io ami mangiarle al naturale senza condimento, non avrei mai potuto finirle tutte in tempo prima che andassero a male. Che fare quindi? Ma la marmellata, ovvio!
MARMELLATA DI FRAGOLE:
1 kg fragole
450 g. zucchero
il succo di mezzo limone
mezzo bicchiere d'acqua
La prima cosa da fare è sterilizzare i vasetti, siano essi quelli da confettura, o vasetti di recupero riciclati da confezioni di sottaceti, salse o condimenti già pronti.
Lavateli bene con il sapone, sciacquateli abbondantemente e metteteli a bollire nell'acqua per qualche minuto. Dopodichè prendeteli con una pinza e lasciateli asciugare a testa in giù fino a che si raffreddano.. Sterilizzate anche i tappi mi raccomando, in modo da togliere tutti i residui di odori che possono essere rimasti.
Prendete le fragole, lavatele sotto l'acqua corrente, togliete loro la parte verde e tagliatele a metà.
Sciogliete lo zucchero in un pentolino con l'acqua a fuoco medio. Versate il composto sulle fragole in una ciotola insieme al limone, mescolate bene e lasciate macerare per un'ora buona. Vedrete che si formerà un sughetto abbondante e profumato.
Mettete le fragole con il sughetto in una pentola con la capacità doppia rispetto alla frutta perchè durante la cottura avranno bisogno di crescere in altezza.
Mettetele a cuocere a fuoco medio e quando bolliranno vedrete formarsi una schiuma in superficie. E' meglio toglierla perchè si tratta delle impurità della frutta, quindi con un cucchiaio di legno piano piano eliminiamola facendo attenzione a non togliere troppo prodotto.
Lasciate cuocere a fuoco medio/basso, mescolando ogni tanto, finchè la marmellata non si rapprende e cambia colore scurendosi. Vii consiglio di usare un cucchiaio di legno dal manico lungo perchè gli schizzi di marmellata bruciano tantissimo!
Se volete potete eliminare i pezzi di frutta usando un frullatore ad immersione anche mentre la cottura è in atto, altrimenti potete lasciare le fragole intere.
Quando il composto sarà bello denso o comunque della consistenza che preferite, spegnete il fuoco e con un cucchiaio o un mestolo versatelo subito nei vasetti facendo molta attenzione a non bruciarvi (è molto facile purtroppo), dopodichè chiudete bene e lasciateli CAPOVOLTI a raffreddare su un canovaccio. In questo modo si forma il sottovuoto.
Quando saranno freddi potete consumare la vostra marmellata e una volta aperta conservatela in frigorifero. Attenzione a non lasciarla lì per troppo tempo perchè potrebbe non essere più buona. Dato che la cottura non supera le due ore, vi consiglio di mangiarla nel giro di qualche settimana.
Con un chilo di frutta vengono circa 4 vasetti piccoli da marmellata, ma se pensate di consumarla in tempo potete sempre raddoppiare le dosi.
A mio avviso è anche un ottimo regalo da preparare per un'amica o per la mamma, magari realizzando a mano un coprivasetto ad uncinetto con le iniziali della persona.
Oggi vorrei proporre una ricetta molto buona quanto golosa, preparata con frutta fresca nel giro di un paio d'ore.
A chi non piace la marmellata? Immagino solo a mia figlia che non appena ne assaggia un cucchiaino inizia a fare smorfie disgustate :) No scherzi a parte, trovo che si tratti di un alimento molto buono e, se preparato in casa anche molto sano.
Secondo la mia opinione bisogna distinguere innanzitutto tra confettura e marmellata. La prima è fatta con i pezzi di frutta e generalmente viene fatta bollire di meno, con la conseguenza che va consumata più in fretta. La marmellata vera e propria invece è senza pezzi, c'è chi la lascia bollire anche una notte intera (mia suocera) e si può tenere anche per anni.
Io personalmente ho trovato questa ricetta online e ho deciso di provarla. Dato che il fine ultimo è risparmiare cucinando in casa e preparando così alimenti sani, trovo inutile preparare la marmellata da sè se poi si deve consumare il gas per una notte intera per farla bollire...
C'è anche chi usa il Fruttapec, un ingrediente che si aggiunge agli altri e che permette di cucinarla accorciando di molto i tempi.. Anche in questo caso però si perde la genuinità dell'alimento e soprattutto il costo finale cresce non di poco. Dunque, se non siete schizzinosi in fatto di prodotti industriali segnalo che la confettura della Coop viene venduta a 1,24 euro al vasetto e che è anche molto buona. Se invece siete dei fanatici della preparazione casalinga di tutti gli alimenti e avete modo di procurarvi della frutta a poco prezzo o meglio ancora ne avete da raccogliere dal vostro frutteto, allora fatevi sotto!
Io dovevo consumare un chilo di fragole che mi erano state regalate dai miei suoceri e malgrado io ami mangiarle al naturale senza condimento, non avrei mai potuto finirle tutte in tempo prima che andassero a male. Che fare quindi? Ma la marmellata, ovvio!
MARMELLATA DI FRAGOLE:
1 kg fragole
450 g. zucchero
il succo di mezzo limone
mezzo bicchiere d'acqua
La prima cosa da fare è sterilizzare i vasetti, siano essi quelli da confettura, o vasetti di recupero riciclati da confezioni di sottaceti, salse o condimenti già pronti.
Lavateli bene con il sapone, sciacquateli abbondantemente e metteteli a bollire nell'acqua per qualche minuto. Dopodichè prendeteli con una pinza e lasciateli asciugare a testa in giù fino a che si raffreddano.. Sterilizzate anche i tappi mi raccomando, in modo da togliere tutti i residui di odori che possono essere rimasti.
Prendete le fragole, lavatele sotto l'acqua corrente, togliete loro la parte verde e tagliatele a metà.
Sciogliete lo zucchero in un pentolino con l'acqua a fuoco medio. Versate il composto sulle fragole in una ciotola insieme al limone, mescolate bene e lasciate macerare per un'ora buona. Vedrete che si formerà un sughetto abbondante e profumato.
Mettete le fragole con il sughetto in una pentola con la capacità doppia rispetto alla frutta perchè durante la cottura avranno bisogno di crescere in altezza.
Mettetele a cuocere a fuoco medio e quando bolliranno vedrete formarsi una schiuma in superficie. E' meglio toglierla perchè si tratta delle impurità della frutta, quindi con un cucchiaio di legno piano piano eliminiamola facendo attenzione a non togliere troppo prodotto.
Lasciate cuocere a fuoco medio/basso, mescolando ogni tanto, finchè la marmellata non si rapprende e cambia colore scurendosi. Vii consiglio di usare un cucchiaio di legno dal manico lungo perchè gli schizzi di marmellata bruciano tantissimo!
Se volete potete eliminare i pezzi di frutta usando un frullatore ad immersione anche mentre la cottura è in atto, altrimenti potete lasciare le fragole intere.
Quando il composto sarà bello denso o comunque della consistenza che preferite, spegnete il fuoco e con un cucchiaio o un mestolo versatelo subito nei vasetti facendo molta attenzione a non bruciarvi (è molto facile purtroppo), dopodichè chiudete bene e lasciateli CAPOVOLTI a raffreddare su un canovaccio. In questo modo si forma il sottovuoto.
Quando saranno freddi potete consumare la vostra marmellata e una volta aperta conservatela in frigorifero. Attenzione a non lasciarla lì per troppo tempo perchè potrebbe non essere più buona. Dato che la cottura non supera le due ore, vi consiglio di mangiarla nel giro di qualche settimana.
Con un chilo di frutta vengono circa 4 vasetti piccoli da marmellata, ma se pensate di consumarla in tempo potete sempre raddoppiare le dosi.
A mio avviso è anche un ottimo regalo da preparare per un'amica o per la mamma, magari realizzando a mano un coprivasetto ad uncinetto con le iniziali della persona.
venerdì 18 maggio 2012
FARFALLA AD UNCINETTO: TUTORIAL
La farfalla ad uncinetto non ha una vera e propria utilità, lo so. Non serve nè per rattoppare un paio di pantaloni, nè per uno scopo ben preciso, è semplicemente adorabile!
Questa è stata una delle prime cose che ho fatto ad uncinetto e ho provato a farla perchè mia figlia me l'aveva chiesta da appendere in camera. Per mani esperte immagino che possa adattarsi come bomboniera o come decorazione per una borsa o qualcosa di simile.
Naturalmente si può personalizzare a seconda della scelta del colore e se ne avete in questo caso consiglio l'uso di un filo sfumato con più colori. Ne esistono di bellissimi in giro e servono proprio a rendere unici gli oggetti.
In questo caso ho usato un filo di cotone bianco n. 5 e uno rosa scuro per il bordo sempre n. 5, un uncinetto n. 1,5 e circa un'oretta di tempo.
Il trucco sta nel preparare quello che sembra un centrino rotondo e poi alla fine chiuderlo a metà per creare le doppie ali. Successivamente si possono aggiungere perline o dettagli preziosi, magari in caso le usiate come bomboniere o oggetti da regalare.
FARFALLA AD UNCINETTO
Con il filo bianco fate 8 catenelle e chiudete con un punto bassissimo formando un cerchio.
1° giro: all'interno dell'anello lavorare 3 catenelle, 2 maglie alte, " 3 catenelle e 3 maglie alte". Ripetere da " a " 5 volte. Lavorare 3 catenelle, poi aggiungere una maglia bassissima all'inizio della terza catenella in modo da formare 8 spazi da 3 catenelle.
2° giro: lavorare una maglia bassissima nel primo spazio delle 3 catenelle. 3 catenelle, 2 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte nello stesso spazio. " 3 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte nelle 3 catenelle di spazio". Ripetere da " a " fino alla fine del giro. Aggiungere una maglia bassissima sulla terza catenella d'inizio.
3° giro: lavorate una maglia bassissima nel primo spazio delle 3 catenelle, " 10 maglie alte nello stesso spazio. Una maglia bassa in prossimità delle 6 maglie alte del giro precedente ( 5 maglie basse). Ripetere fino a completare il giro.
Insierire l'uncineto nella prima maglia del giro e chiudere il giro con una maglia bassissima. Spezzare il filo e chiudere
4° giro: fare un giro di maglia bassissima con il secondo colore, poi chiudete a metà il centrino e arrotolate il filo rosa più volte per fissarlo. Se volete appendere la farfalla fate passare il filo in mezzo al corpo e chiudetelo per formare un cerchio.
Questa è stata una delle prime cose che ho fatto ad uncinetto e ho provato a farla perchè mia figlia me l'aveva chiesta da appendere in camera. Per mani esperte immagino che possa adattarsi come bomboniera o come decorazione per una borsa o qualcosa di simile.
Naturalmente si può personalizzare a seconda della scelta del colore e se ne avete in questo caso consiglio l'uso di un filo sfumato con più colori. Ne esistono di bellissimi in giro e servono proprio a rendere unici gli oggetti.
In questo caso ho usato un filo di cotone bianco n. 5 e uno rosa scuro per il bordo sempre n. 5, un uncinetto n. 1,5 e circa un'oretta di tempo.
Il trucco sta nel preparare quello che sembra un centrino rotondo e poi alla fine chiuderlo a metà per creare le doppie ali. Successivamente si possono aggiungere perline o dettagli preziosi, magari in caso le usiate come bomboniere o oggetti da regalare.
FARFALLA AD UNCINETTO
Con il filo bianco fate 8 catenelle e chiudete con un punto bassissimo formando un cerchio.
1° giro: all'interno dell'anello lavorare 3 catenelle, 2 maglie alte, " 3 catenelle e 3 maglie alte". Ripetere da " a " 5 volte. Lavorare 3 catenelle, poi aggiungere una maglia bassissima all'inizio della terza catenella in modo da formare 8 spazi da 3 catenelle.
2° giro: lavorare una maglia bassissima nel primo spazio delle 3 catenelle. 3 catenelle, 2 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte nello stesso spazio. " 3 maglie alte, 3 catenelle, 3 maglie alte nelle 3 catenelle di spazio". Ripetere da " a " fino alla fine del giro. Aggiungere una maglia bassissima sulla terza catenella d'inizio.
3° giro: lavorate una maglia bassissima nel primo spazio delle 3 catenelle, " 10 maglie alte nello stesso spazio. Una maglia bassa in prossimità delle 6 maglie alte del giro precedente ( 5 maglie basse). Ripetere fino a completare il giro.
Insierire l'uncineto nella prima maglia del giro e chiudere il giro con una maglia bassissima. Spezzare il filo e chiudere
4° giro: fare un giro di maglia bassissima con il secondo colore, poi chiudete a metà il centrino e arrotolate il filo rosa più volte per fissarlo. Se volete appendere la farfalla fate passare il filo in mezzo al corpo e chiudetelo per formare un cerchio.
STRACCETTI DI POLLO AI CEREALI
Siete alla ricerca di un'idea originale per dare carattere alla solita fettina di petto di pollo? Si lo so, fa tanto ospedale l'idea di mangiarla così, cotta in padella magari con una spruzzata di limone e basta ma per fortuna ci sono modi migliori per cucinarla.
Avete in casa dei corn flakes? Magari una scatola a metà da finire? Vanno benissimo anche quelli della linea più economica disponibile in coop per questa ricetta, in fondo vanno cotti e la loro qualità non si percepisce più di tanto.
La ricetta è talmente facile e scontata che quasi non capisco come mi sia venuta in mente prima, ma una sera stavo cercando un modo diverso per presentare la carne bianca a mia figlia e allora mi sono detta: se il pangrattato si usa per impanare perchè non qualcosa di più croccante come i corn flakes? E allora ho provato, naturalmente nel modo più sano e meno calorico che esista, quindi al forno.
Immagino che questa ricetta si possa modificare anche con l'aggiunta di uovo sbattuto nel quale immergere la carne per poi passarla nei cereali sbriciolati. Penso quindi che sia buona anche se la friggiamo in padella ma come ho detto io cerco sempre il modo più salutare e magro di cucinare: abbassa il colesterolo, ci mantiene in linea e sinceramente lo trovo anche più buono. Non escludo che si possa anche adattare al pesce tipo nasello o merluzzo ma in casa mia non si mangia molto quindi non ho mai provato.
La scelta dei cereali non è fondamentale secondo me per questo secondo piatto, basta scegliere quelli che piacciono di più. Io ho provato i corn flakes perchè mi sembravano i più adatti ma forse viene anche con i cereali tipo Special K, non saprei. Di certo io uso i più economici per questa ricetta dato che alla fine come ho scritto non si sente molto il sapore in sè.
Va da se che la carne si può tagliare a striscioline come ho fatto io, oppure lasciare intera. Dipende da voi.
La lista degli ingredienti è talmente corta che non sembra neanche una ricetta ma secondo me vale la pena di provarla.
STRACCETTI DI POLLO AI CEREALI
(per 3 persone)
3 fette di petto di pollo (o tacchino)
una bella manciata di cereali corn flakes
Accendiamo il forno a 180° e nel frattempo tagliamo a striscioline i petti di pollo se preferiamo preparare degli straccetti. Io li consiglio soprattutto se avete dei bambini perchè sono già tagliati e pronti per essere mangiati, inoltre cuociono più in fretta.
In una ciotola prendiamo i cereali e sbricioliamoli grossolanamente con le mani, poi immergiamo i petti di pollo e impaniamoli ben bene da tutti i lati. La carne umida farà aderire bene le briciole.
Saliamo bene e mettiamo quindi gli straccetti in un contenitore di alluminio ricoperto di carta da forno e mettiamoli a cuocere in forno per almeno una quindicina di minuti. Capirete quando la carne è pronta dal colore bianco e dal fatto che i cereali inizieranno a scurirsi leggermente. Attenzione a non farli bruciare!
Servite il piatto caldo, se volete accompagnando con una fettina di limone oppure un pochino (ma solo un pochino!) di maionese, naturalmente fatta in casa (vedi ricetta)
:)
Avete in casa dei corn flakes? Magari una scatola a metà da finire? Vanno benissimo anche quelli della linea più economica disponibile in coop per questa ricetta, in fondo vanno cotti e la loro qualità non si percepisce più di tanto.
La ricetta è talmente facile e scontata che quasi non capisco come mi sia venuta in mente prima, ma una sera stavo cercando un modo diverso per presentare la carne bianca a mia figlia e allora mi sono detta: se il pangrattato si usa per impanare perchè non qualcosa di più croccante come i corn flakes? E allora ho provato, naturalmente nel modo più sano e meno calorico che esista, quindi al forno.
Immagino che questa ricetta si possa modificare anche con l'aggiunta di uovo sbattuto nel quale immergere la carne per poi passarla nei cereali sbriciolati. Penso quindi che sia buona anche se la friggiamo in padella ma come ho detto io cerco sempre il modo più salutare e magro di cucinare: abbassa il colesterolo, ci mantiene in linea e sinceramente lo trovo anche più buono. Non escludo che si possa anche adattare al pesce tipo nasello o merluzzo ma in casa mia non si mangia molto quindi non ho mai provato.
La scelta dei cereali non è fondamentale secondo me per questo secondo piatto, basta scegliere quelli che piacciono di più. Io ho provato i corn flakes perchè mi sembravano i più adatti ma forse viene anche con i cereali tipo Special K, non saprei. Di certo io uso i più economici per questa ricetta dato che alla fine come ho scritto non si sente molto il sapore in sè.
Va da se che la carne si può tagliare a striscioline come ho fatto io, oppure lasciare intera. Dipende da voi.
La lista degli ingredienti è talmente corta che non sembra neanche una ricetta ma secondo me vale la pena di provarla.
STRACCETTI DI POLLO AI CEREALI
(per 3 persone)
3 fette di petto di pollo (o tacchino)
una bella manciata di cereali corn flakes
Accendiamo il forno a 180° e nel frattempo tagliamo a striscioline i petti di pollo se preferiamo preparare degli straccetti. Io li consiglio soprattutto se avete dei bambini perchè sono già tagliati e pronti per essere mangiati, inoltre cuociono più in fretta.
In una ciotola prendiamo i cereali e sbricioliamoli grossolanamente con le mani, poi immergiamo i petti di pollo e impaniamoli ben bene da tutti i lati. La carne umida farà aderire bene le briciole.
Saliamo bene e mettiamo quindi gli straccetti in un contenitore di alluminio ricoperto di carta da forno e mettiamoli a cuocere in forno per almeno una quindicina di minuti. Capirete quando la carne è pronta dal colore bianco e dal fatto che i cereali inizieranno a scurirsi leggermente. Attenzione a non farli bruciare!
Servite il piatto caldo, se volete accompagnando con una fettina di limone oppure un pochino (ma solo un pochino!) di maionese, naturalmente fatta in casa (vedi ricetta)
:)
mercoledì 16 maggio 2012
PER GRANDI E PICCINI: PASTINA CON FORMAGGINO
La ricetta di oggi non è neanche una vera e propria ricetta, si tratta più che altro di un modo semplicissimo per gustare un piatto di pastina che non sia il solito brodino.
E' talmente semplice e forse scontata che secondo me tutti l'abbiamo provata una volta nella vita. Ho deciso di metterla nel blog perchè magari può essere d'aiuto a qualche mamma alle prese con bimbi diffidenti a tavola, oppure a qualche nostalgico dei piatti dell'infanzia..
Infatti si tratta di una ricetta che mi hanno insegnato durante lo svezzamento di mia figlia, ma è piaciuta talmente tanto che abbiamo continuato ad inserirla nel menù e quando capita ne mangiamo un bel piatto anche io e mio marito.
Si tratta della pastina al formaggino, ricetta base che ovviamente si può arricchire come sempre a seconda della vostra fantasia.
Dunque innanzitutto parliamo dei valori nutrizionali. La pasta contiene i carboidrati e attenzione a chi è a dieta perchè molti sono convinti che i formati piccoli siano meno calorici: niente di più falso! La pasta è pasta, punto. 100 g. di pastina hanno le stesse calorie di 100 g. di pasta grande, così come il riso (altro mito da sfatare). Ovviamente il formato più piccolo da l'idea di mangiarne di più, ma per il resto non si differenzia dalle penne o dai fusilli.
La scelta del formaggio è personale. Io uso i classici formaggini, quelli che si trovano nella zona della panna da cucina alla coop e che hanno scadenze di solito abbastanza lontane. Sono abbastanza economici e durano anche mesi in frigorifero. Ci sono marche e marche, alle quali corrispondono sapori e consistenze diverse, sta a voi scegliere quella che preferite. Per questa ricetta è essenziale optare per un formaggino morbido facilmente spalmabile.
La scelta del dado invece mi sento di consigliarla sempre perchè da un sapore in più ad un piatto decisamente semplice e a meno che non decidiate di usare uno di quei condimenti già pronti per sughetti, arrosti e altro in polvere o in cubetti da sciogliere in acqua, credo che un dado classico faccia al caso vostro. C'è chi preferisce usare quello vegetale, chi quello saporito, chi ancora preferisce fare il brodo di carne o con verdure fresche.
Dato il costo di una scatoletta di dadi e la velocità di preparazione di questo piatto mi sento di consigliarne l'uso ma mi rendo conto che un brodo preparato con verdure fresche o meglio ancora con la carne è sicuramente più nutriente e sano.
Voglio anche specificare che se decidete di usare la carne potete poi riutilizzare il lesso per fare delle polpette di recupero, magari come secondo, stessa cosa per quanto riguarda le verdure.
Come sempre il mio motto è: non si butta via niente!!
PASTINA CON FORMAGGINO
(dose per 2 persone)
150 g. pastina del formato che preferite (stelline, farfalline, ditalini, ecc)
1 dado classico
4 formaggini freschi
Mettete a bollire l'acqua senza salarla e aggiungete il dado (1 dado ogni 500 ml d'acqua). Quando si sarà sciolto e l'acqua bollirà versate la pasta.
Nel frattempo nel piatto spalmate 2 formaggini con un cucchiaio, in modo da renderli più morbidi possibili. Per un adulto ne servono almeno 2 ma se fate il piatto per un bambino ne basterà 1.
Una volta cotta la pasta non scolatela. Con un mestolo versatela nel piatto un poco per volta e mescolate in modo da amalgamare bene il formaggio e farlo sciogliere il più possibile. Ovviamente potete decidere se aggiungere o togliere brodo, dipende dai vostri gusti.
Non serve nemmeno l'aggiunta di parmiggiano reggiano perchè il formaggio è già nella pasta. Da un punto di vista nutrizionale inoltre per i vostri bimbi potrebbe essere anche un piatto unico se fanno fatica a mangiare, il formaggio è nutriente e contiene le proteine.
E' ideale per la stagione fredda, lo so, ma se lasciate raffreddare il tutto un pochino si mangia tranquillamente anche adesso.
Inoltre è indicato in caso di raffreddore e di tosse e non dimentichiamoci che è davvero buono!
E' talmente semplice e forse scontata che secondo me tutti l'abbiamo provata una volta nella vita. Ho deciso di metterla nel blog perchè magari può essere d'aiuto a qualche mamma alle prese con bimbi diffidenti a tavola, oppure a qualche nostalgico dei piatti dell'infanzia..
Infatti si tratta di una ricetta che mi hanno insegnato durante lo svezzamento di mia figlia, ma è piaciuta talmente tanto che abbiamo continuato ad inserirla nel menù e quando capita ne mangiamo un bel piatto anche io e mio marito.
Si tratta della pastina al formaggino, ricetta base che ovviamente si può arricchire come sempre a seconda della vostra fantasia.
Dunque innanzitutto parliamo dei valori nutrizionali. La pasta contiene i carboidrati e attenzione a chi è a dieta perchè molti sono convinti che i formati piccoli siano meno calorici: niente di più falso! La pasta è pasta, punto. 100 g. di pastina hanno le stesse calorie di 100 g. di pasta grande, così come il riso (altro mito da sfatare). Ovviamente il formato più piccolo da l'idea di mangiarne di più, ma per il resto non si differenzia dalle penne o dai fusilli.
La scelta del formaggio è personale. Io uso i classici formaggini, quelli che si trovano nella zona della panna da cucina alla coop e che hanno scadenze di solito abbastanza lontane. Sono abbastanza economici e durano anche mesi in frigorifero. Ci sono marche e marche, alle quali corrispondono sapori e consistenze diverse, sta a voi scegliere quella che preferite. Per questa ricetta è essenziale optare per un formaggino morbido facilmente spalmabile.
La scelta del dado invece mi sento di consigliarla sempre perchè da un sapore in più ad un piatto decisamente semplice e a meno che non decidiate di usare uno di quei condimenti già pronti per sughetti, arrosti e altro in polvere o in cubetti da sciogliere in acqua, credo che un dado classico faccia al caso vostro. C'è chi preferisce usare quello vegetale, chi quello saporito, chi ancora preferisce fare il brodo di carne o con verdure fresche.
Dato il costo di una scatoletta di dadi e la velocità di preparazione di questo piatto mi sento di consigliarne l'uso ma mi rendo conto che un brodo preparato con verdure fresche o meglio ancora con la carne è sicuramente più nutriente e sano.
Voglio anche specificare che se decidete di usare la carne potete poi riutilizzare il lesso per fare delle polpette di recupero, magari come secondo, stessa cosa per quanto riguarda le verdure.
Come sempre il mio motto è: non si butta via niente!!
PASTINA CON FORMAGGINO
(dose per 2 persone)
150 g. pastina del formato che preferite (stelline, farfalline, ditalini, ecc)
1 dado classico
4 formaggini freschi
Mettete a bollire l'acqua senza salarla e aggiungete il dado (1 dado ogni 500 ml d'acqua). Quando si sarà sciolto e l'acqua bollirà versate la pasta.
Nel frattempo nel piatto spalmate 2 formaggini con un cucchiaio, in modo da renderli più morbidi possibili. Per un adulto ne servono almeno 2 ma se fate il piatto per un bambino ne basterà 1.
Una volta cotta la pasta non scolatela. Con un mestolo versatela nel piatto un poco per volta e mescolate in modo da amalgamare bene il formaggio e farlo sciogliere il più possibile. Ovviamente potete decidere se aggiungere o togliere brodo, dipende dai vostri gusti.
Non serve nemmeno l'aggiunta di parmiggiano reggiano perchè il formaggio è già nella pasta. Da un punto di vista nutrizionale inoltre per i vostri bimbi potrebbe essere anche un piatto unico se fanno fatica a mangiare, il formaggio è nutriente e contiene le proteine.
E' ideale per la stagione fredda, lo so, ma se lasciate raffreddare il tutto un pochino si mangia tranquillamente anche adesso.
Inoltre è indicato in caso di raffreddore e di tosse e non dimentichiamoci che è davvero buono!
martedì 15 maggio 2012
TORTINO RICCO DI PATATE
Questa idea mi è venuta per caso. Avevo necessità di svuotare il frigorifero e non volevo mangiare i soliti avanzi singoli con un pò di pane, così ho iniziato a pensare ad un'idea che potesse essere veloce, economica e gustosa.
Dall'ultima spesa ho comprato un sacco enorme di patate quindi mi sono detta che avrei potuto usarne un pò per questo piatto. Non so nemmeno come chiamarlo, se uno sformato, una torta salata, un gateau, boh.. per stare nel mezzo l'ho chiamato tortino, così non sbaglio!
Le patate si sa, riempiono la pancia, sostituiscono il pane perchè contengono carboidrati e sono buonissime, cotte in qualunque modo. Aggiungendo formaggio e prosciutto come ho fatto io si crea un piatto unico, che può essere gustato come contorno ma anche come piatto di mezzo a mio avviso.
Io ho usato dello stracchino che avevo in frigorifero perchè scadeva e dovevo consumarlo, ma potete anche mettere delle sottilette, del formaggio tipo galbanino oppure del philadelphia, quello che volete. Idem con il prosciutto cotto: ne avevo un pò da finire e così ho scelto quello ma se volete potete sostituirlo con della pancetta a cubetti, della mortadella, dello speck o quello che preferite.
Naturalmente si può aggiungere un uovo, aumentare la dose di burro oppure arricchirlo con pisellini, carote o qualunque altra verdura vogliate. Io l'ho preparato in questa versione base e secondo me è buonissimo.
TORTINO RICCO DI PATATE
700 g. patate circa (io vado ad occhio)
formaggio spalmabile (va bene tutto)
prosciutto cotto (qualche fetta)
una noce di burro (o margarina)
sale
una spolverata di pan grattato
Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti, mettetele in acqua salata e fate bollire finchp non diventeranno morbide.
Scolatele e passatele nel passaverdure come per il purè. Aggiungete una noce di burro e mescolate, poi lasciate intiepidire.
Prendete un contenitore di alluminio (io l'ho usato rettangolare) rivestito con carta da forno oppure una teglia e stendete il primo strato di patate sul fondo. Mettete il formaggio spalmandolo bene con un cucchiaio e il prosciutto subito sopra.
Ricoprite con un secondo strato di patate e chiudete tutti i bordi ben bene.
Spolverate il pan grattato in superficie e mettete in forno caldo a 180° per 15 minuti circa. Giusto il tempo di scaldare bene le patate, grigliare un pò il pangrattato e sciogliere il formaggio.
Servire caldo.
Dall'ultima spesa ho comprato un sacco enorme di patate quindi mi sono detta che avrei potuto usarne un pò per questo piatto. Non so nemmeno come chiamarlo, se uno sformato, una torta salata, un gateau, boh.. per stare nel mezzo l'ho chiamato tortino, così non sbaglio!
Le patate si sa, riempiono la pancia, sostituiscono il pane perchè contengono carboidrati e sono buonissime, cotte in qualunque modo. Aggiungendo formaggio e prosciutto come ho fatto io si crea un piatto unico, che può essere gustato come contorno ma anche come piatto di mezzo a mio avviso.
Io ho usato dello stracchino che avevo in frigorifero perchè scadeva e dovevo consumarlo, ma potete anche mettere delle sottilette, del formaggio tipo galbanino oppure del philadelphia, quello che volete. Idem con il prosciutto cotto: ne avevo un pò da finire e così ho scelto quello ma se volete potete sostituirlo con della pancetta a cubetti, della mortadella, dello speck o quello che preferite.
Naturalmente si può aggiungere un uovo, aumentare la dose di burro oppure arricchirlo con pisellini, carote o qualunque altra verdura vogliate. Io l'ho preparato in questa versione base e secondo me è buonissimo.
TORTINO RICCO DI PATATE
700 g. patate circa (io vado ad occhio)
formaggio spalmabile (va bene tutto)
prosciutto cotto (qualche fetta)
una noce di burro (o margarina)
sale
una spolverata di pan grattato
Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti, mettetele in acqua salata e fate bollire finchp non diventeranno morbide.
Scolatele e passatele nel passaverdure come per il purè. Aggiungete una noce di burro e mescolate, poi lasciate intiepidire.
Prendete un contenitore di alluminio (io l'ho usato rettangolare) rivestito con carta da forno oppure una teglia e stendete il primo strato di patate sul fondo. Mettete il formaggio spalmandolo bene con un cucchiaio e il prosciutto subito sopra.
Ricoprite con un secondo strato di patate e chiudete tutti i bordi ben bene.
Spolverate il pan grattato in superficie e mettete in forno caldo a 180° per 15 minuti circa. Giusto il tempo di scaldare bene le patate, grigliare un pò il pangrattato e sciogliere il formaggio.
Servire caldo.
sabato 12 maggio 2012
PANNA COTTA E CARAMELLO
A quanti di voi piace la panna cotta ma per pigrizia o per comodità non hanno mai provato a farla a casa? Avanti cominciamo con le scuse:
è costosa: falso
è lunga da preparare: falso
è più buona già fatta: falso
è un dolce difficile da fare: falso
Non mi credete? Ecco la prova.
Secondo voi cosa serve per preparare una buona panna cotta? Quattro ingredienti e 15 minuti di cui 10 solo per lasciare la colla di pesce in ammollo, per cui alla fine si tratta di un dolce talmente facile e veloce che non avete scuse! Si lo so che si trova già pronto, magari di marca come la Cameo, con tanto di bustina di caramello inserita nella confezione ma sapete una cosa? Anche la preparazione del caramello è facilissima, velocissima ed economicissima!!
Sfatiamo un pò di miti e rendiamoci conto di quanti soldi buttiamo via nell'acquistare prodotti già pronti che ci promettono un enorme risparmio di tempo quando in realtà anche la preparazione del dolce stesso è semplice e veloce. Quanto costa la scatola con il preparato per panna cotta al supermercato? 3, 4 euro? Non lo so perchè non ho mai provato ad acquistarlo, ma mi è capitato di assaggiarlo e posso garantire che il sapore non è buono quanto il dolce fatto in casa!
Io vi garantisco che almeno con la stessa cifra e lo stesso tempo è possibile preparare la panna cotta con le vostre manine e offrire ai vostri ospiti e ai vostri figli un dolce al cucchiaio sano (perchè sappiamo esattamente cosa c'è dentro), fresco e genuino.
PANNA COTTA:
1/2 litro di panna fresca
1 bustina di vanillina
50 g. zucchero a velo
3 fogli di colla di pesce
Mettete a bagno nell'acqua fredda la colla di pesce per 10 minuti. Non preoccupatevi, la si tova facilmente al supermercato nello scaffale dei preparati per dolci, insieme al lievito, allo zucchero a velo e alle guarnizioni per dolci. La confezione contiene 6 fogli, così vi basteranno per due dolci e il costo si aggira su 1 euro più o meno.
Mettete la panna in una pentola, aggiungete la vanillina e lo zucchero a velo. Mescolate e accendete il fuoco senza farla bollire. Continuate finchè lo zucchero non si è sciolto completamente.
A questo punto prendete la colla di pesce, strizzatela bene e aggiungetela alla panna. Mescolate sempre sul fuoco finchè anche questa non si scioglie.
Prendete uno stampo grande o alcuni piccoli e filtrate il tutto attraverso un colino a maglie fitte per evitare eventuali residui di colla di pesce. Lasciate raffreddare il dolce e mettetelo poi in frigorifero per almeno tre ore.
CARAMELLO:
Che cos'è la panna cotta senza il caramello?? Niente paura, si prepara in un attimo. Tre ingredienti e 10 minuti.
200 g. zucchero
100 g. acqua
1 bustina di vanillina
Mettete lo zucchero in una pentola sul fuoco e lasciate che scaldi fino a caramellare. Questo avviene a circa 140°. Contemporaneamente mettete a scaldare l'acqua con la vanillina e fatela bollire.
Quando tutto lo zucchero si è sciolto ed è diventato liquido aggiungete l'acqua e mescolate in fretta.
ATTENZIONE: l'acqua bolle a 100° quindi c'è una grossa differenza di temperatura tra i due ingredienti per cui al momento di aggiungerla al caramello schizzerà un pò.
è costosa: falso
è lunga da preparare: falso
è più buona già fatta: falso
è un dolce difficile da fare: falso
Non mi credete? Ecco la prova.
Secondo voi cosa serve per preparare una buona panna cotta? Quattro ingredienti e 15 minuti di cui 10 solo per lasciare la colla di pesce in ammollo, per cui alla fine si tratta di un dolce talmente facile e veloce che non avete scuse! Si lo so che si trova già pronto, magari di marca come la Cameo, con tanto di bustina di caramello inserita nella confezione ma sapete una cosa? Anche la preparazione del caramello è facilissima, velocissima ed economicissima!!
Sfatiamo un pò di miti e rendiamoci conto di quanti soldi buttiamo via nell'acquistare prodotti già pronti che ci promettono un enorme risparmio di tempo quando in realtà anche la preparazione del dolce stesso è semplice e veloce. Quanto costa la scatola con il preparato per panna cotta al supermercato? 3, 4 euro? Non lo so perchè non ho mai provato ad acquistarlo, ma mi è capitato di assaggiarlo e posso garantire che il sapore non è buono quanto il dolce fatto in casa!
Io vi garantisco che almeno con la stessa cifra e lo stesso tempo è possibile preparare la panna cotta con le vostre manine e offrire ai vostri ospiti e ai vostri figli un dolce al cucchiaio sano (perchè sappiamo esattamente cosa c'è dentro), fresco e genuino.
PANNA COTTA:
1/2 litro di panna fresca
1 bustina di vanillina
50 g. zucchero a velo
3 fogli di colla di pesce
Mettete a bagno nell'acqua fredda la colla di pesce per 10 minuti. Non preoccupatevi, la si tova facilmente al supermercato nello scaffale dei preparati per dolci, insieme al lievito, allo zucchero a velo e alle guarnizioni per dolci. La confezione contiene 6 fogli, così vi basteranno per due dolci e il costo si aggira su 1 euro più o meno.
Mettete la panna in una pentola, aggiungete la vanillina e lo zucchero a velo. Mescolate e accendete il fuoco senza farla bollire. Continuate finchè lo zucchero non si è sciolto completamente.
A questo punto prendete la colla di pesce, strizzatela bene e aggiungetela alla panna. Mescolate sempre sul fuoco finchè anche questa non si scioglie.
Prendete uno stampo grande o alcuni piccoli e filtrate il tutto attraverso un colino a maglie fitte per evitare eventuali residui di colla di pesce. Lasciate raffreddare il dolce e mettetelo poi in frigorifero per almeno tre ore.
CARAMELLO:
Che cos'è la panna cotta senza il caramello?? Niente paura, si prepara in un attimo. Tre ingredienti e 10 minuti.
200 g. zucchero
100 g. acqua
1 bustina di vanillina
Mettete lo zucchero in una pentola sul fuoco e lasciate che scaldi fino a caramellare. Questo avviene a circa 140°. Contemporaneamente mettete a scaldare l'acqua con la vanillina e fatela bollire.
Quando tutto lo zucchero si è sciolto ed è diventato liquido aggiungete l'acqua e mescolate in fretta.
ATTENZIONE: l'acqua bolle a 100° quindi c'è una grossa differenza di temperatura tra i due ingredienti per cui al momento di aggiungerla al caramello schizzerà un pò.
venerdì 11 maggio 2012
BELLE, ECONOMICHE E UNICHE: LE PRESINE AD UNCINETTO PER LA FESTA DELLA MAMMA
Buongiorno a tutti!
Dato che si avvicina la festa della mamma ho pensato di postare i link dei tutorial di un paio di presine lavorate ad uncinetto che potrebbero fare al caso vostro.
Io ho sempre difficoltà a trovare un pensiero carino da regalare in occasione di queste feste, qualcosa che non mi costi un'esagerazione ma che renda felice la persona da festeggiare. Ultimamente mi sono resa conto che i regali fatti col cuore, ma soprattutto fatti a mano, sono la soluzione a questo dilemma.
Tra biscotti, torte e marmellate, cornici con fotografie, realizzazione di filmati al computer e tante altre idee c'è anche quella delle presine fatte ad uncinetto, magari un pò più elaborate delle altre due mostrate in un altro post e che a mio parere sono molto carine.
Siete pronte?
Come al solito io ho usato il cotone n. 5 e un uncinetto n. 1,50.
Devo avvisarvi che per realizzare queste presine serve un pò più di tempo rispetto all'altro modello, pertanto vi consiglio di iniziare subito se decidete di provarci in occasione della festa della mamma.
PRESINA FIORITA
Ecco qui il tutorial
http://paperando.forumfree.it/?t=28461367
PRESINA A FORMA DI FIORE
Ecco il tutorial in versione natalizia
http://abilit.forumfree.it/?t=49080638
Come vedete la scelta dei colori è fondamentale per l'aspetto finale della presina. Ovviamente chi riceve questi oggetti capisce bene che si tratta di un lavoro manuale che ha richiesto impegno, tempo ed energia, per cui il risultato a mio avviso è doppio.
Non solo avrete realizzato una o più presine dal niente partendo solo da un semplice filo di cotone, ma avrete anche fatto un regalo unico ad una persona speciale a cui volete bene e il tutto spendendo veramente pochi euro
Dato che si avvicina la festa della mamma ho pensato di postare i link dei tutorial di un paio di presine lavorate ad uncinetto che potrebbero fare al caso vostro.
Io ho sempre difficoltà a trovare un pensiero carino da regalare in occasione di queste feste, qualcosa che non mi costi un'esagerazione ma che renda felice la persona da festeggiare. Ultimamente mi sono resa conto che i regali fatti col cuore, ma soprattutto fatti a mano, sono la soluzione a questo dilemma.
Tra biscotti, torte e marmellate, cornici con fotografie, realizzazione di filmati al computer e tante altre idee c'è anche quella delle presine fatte ad uncinetto, magari un pò più elaborate delle altre due mostrate in un altro post e che a mio parere sono molto carine.
Siete pronte?
Come al solito io ho usato il cotone n. 5 e un uncinetto n. 1,50.
Devo avvisarvi che per realizzare queste presine serve un pò più di tempo rispetto all'altro modello, pertanto vi consiglio di iniziare subito se decidete di provarci in occasione della festa della mamma.
PRESINA FIORITA
Ecco qui il tutorial
http://paperando.forumfree.it/?t=28461367
PRESINA A FORMA DI FIORE
Ecco il tutorial in versione natalizia
http://abilit.forumfree.it/?t=49080638
Come vedete la scelta dei colori è fondamentale per l'aspetto finale della presina. Ovviamente chi riceve questi oggetti capisce bene che si tratta di un lavoro manuale che ha richiesto impegno, tempo ed energia, per cui il risultato a mio avviso è doppio.
Non solo avrete realizzato una o più presine dal niente partendo solo da un semplice filo di cotone, ma avrete anche fatto un regalo unico ad una persona speciale a cui volete bene e il tutto spendendo veramente pochi euro
giovedì 10 maggio 2012
CONTRO IL CALDO: INSALATA DI RISO
Sta arrivando il caldo e ci prepariamo ad affrontare l'estate. Alcune persone (non io purtroppo) con l'arrivo della bella stagione fanno fatica a mangiare, cala loro l'appetito e finiscono per nutrirsi solo di frutta e verdura, il che non è male se non fosse per il fatto che in una dieta bilanciata serve un pò di tutto. E allora che fare? Personalmente sono una che anche il 15 di agosto si mangia un bel piatto di pasta calda fumante, ma mi rendo conto che quando ci sono 30 gradi in casa diventa difficile cucinare e consumare un pasto caldo.
Per fortuna ci sono le insalate che generalmente risolvono questo problema. Insalate e basta, insalate di verdure e, come nel caso di oggi insalate di riso.
Questa secondo me è un'ottima alternativa al classico piatto di pasta e permette un apporto vitaminico bilanciato, a seconda di quello che inseriamo nella ricetta.
Naturalmente si tratta di un primo che può fare anche da piatto unico e che può rivelarsi estremamente economico, dipende da come lo prepariamo.
Il riso può essere sostituito dal formato di pasta che più si preferisce, a seconda dei gusti. Le farfalle o le penne si prestano bene a questa ricetta fredda, così come i fusilli o magari i sedanini. Eviterei formati più piccoli come pipe o pipette che cuociono in pochissimo tempo e rischiano di passare di cottura spappolandosi nel frigorifero.
Se scegliamo il riso teniamo presente che ci sono tanti tipi di riso, quelli più adatti all'insalata e quelli tipici da risotto. Io non ho mai trovato grosse differenze, ad ogni modo per non sbagliare di solito acquisto il riso per tutte le preparazioni. Basta avere l'accortezza di scolarlo ancora al dente e non lasciare che si ammorbidisca troppo.
Il condimento è a vostra fantasia. C'è chi preferisce acquistare i classici condiriso o condipasta (a mio avviso spendendo un'esagerazione se non sono in offerta) e c'è chi usa il metodo del fai da te e coglie l'occasione per svuotare il frigorifero! Questa volta ho approfittato di un'offerta coop e ho comprato il condimento già pronto, ma ho anche aggiunto qualche altro ingrediente per rendere più ricco il piatto.
Di solito io preparo una dose di 500 g. di pasta da dividere in contenitori per il frigorifero e da mangiare nel corso della settimana. E' sempre pronta, sempre diversa e sempre buona, basta chiudere bene ermeticamente le dosi e consumare il tutto entro qualche giorno.
INSALATA DI RISO
500 g. di riso
un filo d'olio evo
condimento a piacere
Mettete a bollire l'acqua salata e versatevi il riso stando attenti a non farlo scuocere. Quando sarà il momento scolatelo e mettetelo per qualche secondo sotto un getto di acqua fredda. In questo modo bloccherete la cottura ed eviterete che con il passare del tempo il riso diventi una pappina. Mettete un filo d'olio d'oliva e mescolate bene per sgranare i chicchi e lasciate raffreddare in una grande ciotola.
A questo punto se avete un condiriso scolatelo e lavate sotto l'acqua le verdure per togliere ogni traccia del liquido di conservazione, altrimenti aprite il frigorifero.
Avete dei pomodorini ciliegina rimasti? Lavateli e metteteli nell'insalata interi o a pezzetti come preferite. Avete una mozzarella che sta per scadere? Tagliatela a cubetti e mettetela nella ciotola. Avete delle cipolline sott'aceto? Delle olive o dei cetriolini? Tagliate tutto e aggiungete al riso. Ancora, vi avanza una bistecca di pollo? Cuocetela, lasciatela raffreddare, tagliatela a listarelle e mettetela dentro, una scatoletta di tonno, una di simmenthal, del mais, dei germogli di soia, del farro già pronto, dei pisellini, dei fagioli, delle carote, mettete quello che volete! Potete anche cuocere un uovo o due e una volta sodo lasciarlo raffreddare prima di tagliarlo a fettine, per poi aggiungerlo alla ricetta.
Insomma date libero sfogo alla fantasia e approfittate di questo piatto per consumare un pò di avanzi. Tra l'altro tagliati tutti a piccoli pezzetti e messi tutti insieme saranno meno ostici da far mangiare ai vostri bambini un pò diffidenti...
Come sempre buon appetito!
Per fortuna ci sono le insalate che generalmente risolvono questo problema. Insalate e basta, insalate di verdure e, come nel caso di oggi insalate di riso.
Questa secondo me è un'ottima alternativa al classico piatto di pasta e permette un apporto vitaminico bilanciato, a seconda di quello che inseriamo nella ricetta.
Naturalmente si tratta di un primo che può fare anche da piatto unico e che può rivelarsi estremamente economico, dipende da come lo prepariamo.
Il riso può essere sostituito dal formato di pasta che più si preferisce, a seconda dei gusti. Le farfalle o le penne si prestano bene a questa ricetta fredda, così come i fusilli o magari i sedanini. Eviterei formati più piccoli come pipe o pipette che cuociono in pochissimo tempo e rischiano di passare di cottura spappolandosi nel frigorifero.
Se scegliamo il riso teniamo presente che ci sono tanti tipi di riso, quelli più adatti all'insalata e quelli tipici da risotto. Io non ho mai trovato grosse differenze, ad ogni modo per non sbagliare di solito acquisto il riso per tutte le preparazioni. Basta avere l'accortezza di scolarlo ancora al dente e non lasciare che si ammorbidisca troppo.
Il condimento è a vostra fantasia. C'è chi preferisce acquistare i classici condiriso o condipasta (a mio avviso spendendo un'esagerazione se non sono in offerta) e c'è chi usa il metodo del fai da te e coglie l'occasione per svuotare il frigorifero! Questa volta ho approfittato di un'offerta coop e ho comprato il condimento già pronto, ma ho anche aggiunto qualche altro ingrediente per rendere più ricco il piatto.
Di solito io preparo una dose di 500 g. di pasta da dividere in contenitori per il frigorifero e da mangiare nel corso della settimana. E' sempre pronta, sempre diversa e sempre buona, basta chiudere bene ermeticamente le dosi e consumare il tutto entro qualche giorno.
INSALATA DI RISO
500 g. di riso
un filo d'olio evo
condimento a piacere
Mettete a bollire l'acqua salata e versatevi il riso stando attenti a non farlo scuocere. Quando sarà il momento scolatelo e mettetelo per qualche secondo sotto un getto di acqua fredda. In questo modo bloccherete la cottura ed eviterete che con il passare del tempo il riso diventi una pappina. Mettete un filo d'olio d'oliva e mescolate bene per sgranare i chicchi e lasciate raffreddare in una grande ciotola.
A questo punto se avete un condiriso scolatelo e lavate sotto l'acqua le verdure per togliere ogni traccia del liquido di conservazione, altrimenti aprite il frigorifero.
Avete dei pomodorini ciliegina rimasti? Lavateli e metteteli nell'insalata interi o a pezzetti come preferite. Avete una mozzarella che sta per scadere? Tagliatela a cubetti e mettetela nella ciotola. Avete delle cipolline sott'aceto? Delle olive o dei cetriolini? Tagliate tutto e aggiungete al riso. Ancora, vi avanza una bistecca di pollo? Cuocetela, lasciatela raffreddare, tagliatela a listarelle e mettetela dentro, una scatoletta di tonno, una di simmenthal, del mais, dei germogli di soia, del farro già pronto, dei pisellini, dei fagioli, delle carote, mettete quello che volete! Potete anche cuocere un uovo o due e una volta sodo lasciarlo raffreddare prima di tagliarlo a fettine, per poi aggiungerlo alla ricetta.
Insomma date libero sfogo alla fantasia e approfittate di questo piatto per consumare un pò di avanzi. Tra l'altro tagliati tutti a piccoli pezzetti e messi tutti insieme saranno meno ostici da far mangiare ai vostri bambini un pò diffidenti...
Come sempre buon appetito!
mercoledì 9 maggio 2012
RISOTTO ALLA ZUCCA
Chi mi conosce lo sa bene: io amo la zucca! Mi piace tutto di questo ortaggio, dalla forma simpatica e divertente al colore allegro e particolare, dal fatto che contenga vitamine A e C al suo bassissimo contenuto calorico. Inoltre è molto buona, dolce ed estremamente versatile in cucina. E poi vogliamo parlare dei semi di zucca da fare al forno? Ma quanto sono buoni?
Molto spesso io la preparo semplicemente tagliandola a dadini e cuocendola in forno per una mezz'ora, condita solo con olio e sale. Altre volte preparo i tortelli di zucca, o ancora la torta di zucca in occasione della festa di Halloween o magari a fine novembre come fanno oltreoceano per la festa del Ringraziamento. Ebbene si, anch'io ogni tanto (non tutti gli anni) preparo i cibi classici di questa festa e organizzo un super pranzo con i parenti... Che volete farci, sono fatta così! :)
Ma torniamo alla zucca. Ci sono molti tipi di zucche, anche se in commercio se ne trovano principalmente tre: quella rotonda e arancione tipica di Halloween, quella piccola e verde e quella lunga dal colore indefinito. Naturalmente la stagione della zucca è l'autunno e in quel periodo dell'anno i prezzi si abbassano parecchio, ma nei grandi ipermercati è possibile trovarla tutto l'anno.
L'altro giorno stavo facendo la spesa alla Coop e ne ho pesata una per vedere il prezzo totale. Superava i 6 euro e se consideriamo che una volta pulita la polpa si riduce davvero a pochi cubetti, ho preferito acquistare quella surgelata già pronta. Lo so, le vitamine in questo caso non sono presenti, almeno non come se la mangiassimo fresca, ma sinceramente il prezzo non valeva l'acquisto secondo me. Con circa 1,50 euro mi sono portata a casa 450 g. di zucca già pronta.
Ad ogni modo come gusto devo dire che non c'è alcuna differenza, i cubetti si cucinano proprio come faremmo con quelli freschi perciò anche i tempi di cottura non variano.
Ieri quindi mi sono decisa a preparare un buon risotto alla zucca, con qualche ingrediente aggiunto per dare più sapore e il risultato è stato ottimo.
Ovviamente questo è un piatto che consiglio a chi ama il gusto dolce della zucca, non a tutti piace.
La quantità di zucca utilizzata per questo piatto varia molto a seconda di chi lo deve mangiare. Io vado ad occhio e abbondo leggermente perchè a me piace molto, ma c'è anche chi lo preferisce con una quantità inferiore, fate voi. Stessa cosa per la quantità di pasta utilizzata. Io ne mangio circa 70 g. per cui quando cucino per 2 sto sui 150 g. dipende dall'appetito!
RISOTTO ALLA ZUCCA
(dose per due persone)
250 g. cubetti di zucca
150 g. riso
1 aglio (io uso quello surgelato perchè ha un sapore più delicato)
1 cucchiaino di formaggio spalmabile (stracchino, philadelphia o quello che avete in casa)
prezzemolo fresco (o surgelato)
acqua q.b.
sale q.b.
Prendete una padella antiaderente e accendete il fuoco. Mettetevi l'aglio a rosolare per qualche secondo. Io non uso olio per evitare grassi superflui ma se volete potete anche metterlo. Ho provato questa ricettta anche sostituendo la cipolla all'aglio ma sinceramente trovo che così sia più buona.
Versate in padella il riso a secco facendogli prendere sapore, mescolatelo per evitare che si attacchi. Dopo un minuto circa versate anche la zucca a cubetti e fate rosolare anch'essa per qualche secondo. Prima che il riso si scurisca aggiungete l'acqua (un paio di bicchieri circa) e lasciate cuocere per una quindicina di minuti preferibilmente coprendo con un coperchio.
L'acqua penetrerà dentro al riso ammorbidendolo e renderà più soffice la zucca che piano piano si spappolerà creando un buon sughetto.
Regolate di sale. Quando il riso sarà pronto (se dovesse esaurirsi l'acqua aggiungetene pure finchè non sarà morbido a sufficienza) rompete con un cucchiaio di legno i cubetti di zucca rimasti intatti se volete il sughetto, se invece preferite mangiarli integri lasciateli intatti.
Spegnete il fuoco e aggiungete un cucchiaino di formaggio spalmabile (io ho usato il philadelphia perchè ce l'avevo in casa ma va bene qualunque formaggio) e mescolate bene. Spolverate con una manciata di prezzemolo e servite bello caldo!
In questo modo non servirà neanche aggiungere il parmiggiano reggiano, dato che il piatto contiene già una dose di formaggio.
Ribadisco che non c'è niente come la zucca fresca, ma che in questo caso anche quella surgelata si presta bene alla preparazione del piatto.
Molto spesso io la preparo semplicemente tagliandola a dadini e cuocendola in forno per una mezz'ora, condita solo con olio e sale. Altre volte preparo i tortelli di zucca, o ancora la torta di zucca in occasione della festa di Halloween o magari a fine novembre come fanno oltreoceano per la festa del Ringraziamento. Ebbene si, anch'io ogni tanto (non tutti gli anni) preparo i cibi classici di questa festa e organizzo un super pranzo con i parenti... Che volete farci, sono fatta così! :)
Ma torniamo alla zucca. Ci sono molti tipi di zucche, anche se in commercio se ne trovano principalmente tre: quella rotonda e arancione tipica di Halloween, quella piccola e verde e quella lunga dal colore indefinito. Naturalmente la stagione della zucca è l'autunno e in quel periodo dell'anno i prezzi si abbassano parecchio, ma nei grandi ipermercati è possibile trovarla tutto l'anno.
L'altro giorno stavo facendo la spesa alla Coop e ne ho pesata una per vedere il prezzo totale. Superava i 6 euro e se consideriamo che una volta pulita la polpa si riduce davvero a pochi cubetti, ho preferito acquistare quella surgelata già pronta. Lo so, le vitamine in questo caso non sono presenti, almeno non come se la mangiassimo fresca, ma sinceramente il prezzo non valeva l'acquisto secondo me. Con circa 1,50 euro mi sono portata a casa 450 g. di zucca già pronta.
Ad ogni modo come gusto devo dire che non c'è alcuna differenza, i cubetti si cucinano proprio come faremmo con quelli freschi perciò anche i tempi di cottura non variano.
Ieri quindi mi sono decisa a preparare un buon risotto alla zucca, con qualche ingrediente aggiunto per dare più sapore e il risultato è stato ottimo.
Ovviamente questo è un piatto che consiglio a chi ama il gusto dolce della zucca, non a tutti piace.
La quantità di zucca utilizzata per questo piatto varia molto a seconda di chi lo deve mangiare. Io vado ad occhio e abbondo leggermente perchè a me piace molto, ma c'è anche chi lo preferisce con una quantità inferiore, fate voi. Stessa cosa per la quantità di pasta utilizzata. Io ne mangio circa 70 g. per cui quando cucino per 2 sto sui 150 g. dipende dall'appetito!
RISOTTO ALLA ZUCCA
(dose per due persone)
250 g. cubetti di zucca
150 g. riso
1 aglio (io uso quello surgelato perchè ha un sapore più delicato)
1 cucchiaino di formaggio spalmabile (stracchino, philadelphia o quello che avete in casa)
prezzemolo fresco (o surgelato)
acqua q.b.
sale q.b.
Prendete una padella antiaderente e accendete il fuoco. Mettetevi l'aglio a rosolare per qualche secondo. Io non uso olio per evitare grassi superflui ma se volete potete anche metterlo. Ho provato questa ricettta anche sostituendo la cipolla all'aglio ma sinceramente trovo che così sia più buona.
Versate in padella il riso a secco facendogli prendere sapore, mescolatelo per evitare che si attacchi. Dopo un minuto circa versate anche la zucca a cubetti e fate rosolare anch'essa per qualche secondo. Prima che il riso si scurisca aggiungete l'acqua (un paio di bicchieri circa) e lasciate cuocere per una quindicina di minuti preferibilmente coprendo con un coperchio.
L'acqua penetrerà dentro al riso ammorbidendolo e renderà più soffice la zucca che piano piano si spappolerà creando un buon sughetto.
Regolate di sale. Quando il riso sarà pronto (se dovesse esaurirsi l'acqua aggiungetene pure finchè non sarà morbido a sufficienza) rompete con un cucchiaio di legno i cubetti di zucca rimasti intatti se volete il sughetto, se invece preferite mangiarli integri lasciateli intatti.
Spegnete il fuoco e aggiungete un cucchiaino di formaggio spalmabile (io ho usato il philadelphia perchè ce l'avevo in casa ma va bene qualunque formaggio) e mescolate bene. Spolverate con una manciata di prezzemolo e servite bello caldo!
In questo modo non servirà neanche aggiungere il parmiggiano reggiano, dato che il piatto contiene già una dose di formaggio.
Ribadisco che non c'è niente come la zucca fresca, ma che in questo caso anche quella surgelata si presta bene alla preparazione del piatto.
martedì 8 maggio 2012
TORTA DI CAROTE
La ricetta di oggi non è farina del mio sacco perchè me l'ha data mia cognata. Si tratta di una meravigliosa torta di carote ideale per grandi e piccini, che contiene tante cose buone e sane, come al solito. Tra l'altro questo è un ottimo modo per far mangiare della verdura ai vostri piccoli, il che non fa mai male..
Dico subito che non è esattamente una ricetta economica, nel senso che dipende molto da quello che siamo abituati a tenere in casa. Le carote nel mio frigo sono sempre presenti, ma l'amido di mais ad esempio e le mandorle non sono una mia abitudine comprarle. Detto questo credo che l'ingrediente che costi di più siano appunto le mandorle (stiamo sui 2 euro ogni 100 g.) ma una volta ogni tanto immagino che si possa fare un'eccezione.
Bisogna anche aggiungere che non è una ricetta velocissima e si sporcano un pò di ciotole e arnesi da cucina, per cui io la consiglio per un'occasione speciale come un compleanno o magari la festa della mamma che sta per arrivare.
Il risultato secondo me è fantastico, niente da ridire! Se amate le camille del Mulino Bianco o altri dolci contenenti le carote vi assicuro che apprezzerete anche questa torta, nonostante alla fine si sentano più le mandorle che gli altri ingredienti.
Per quanto riguarda il burro io ho usato la margarina vegetale che avevo in casa, in questo caso la Gradina light che contiene il 50% di calorie in meno. La quantità necessaria per questo dolce non è molta ma se si possono dimezzare i grassi perchè non approfittarne?
TORTA DI CAROTE:
100 g. farina 00
5 g. amido di mais (maizena)
100 g. mandorle
120 g. zucchero
2 cucchiaini di lievito per dolci
200 g. carote (sono circa 3 carote grandi)
125 g. burro (o margarina)
3 uova piccole o 2 grandi
1 limone
Prendiamo le carote e peliamole, dopodichè tagliamole a tocchetti e mettiamole a tritare nel robot da cucina. Si possono anche grattugiare ma ci vuole un'eternità, quindi se avete a disposizione un attrezzo elettrico ve lo consiglio.
Mettiamole ad asciugare tra due fogli di carta assorbente da cucina, in questo modo non renderanno l'impasto troppo bagnato.
Tritiamo le mandorle (ovviamente dovranno essere pelate) con un cucchiaio di zucchero.
Sciogliamo il burro o la margarina a fuoco bassissimo. Dividiamo le uova mettendo i rossi in una ciotola e gli albumi in un'altra. Montiamo a neve ben ferma i bianchi e sbattiamo i rossi con lo zucchero.
Aggiungiamo ai tuorli la farina, l'amido e il lievito, il burro fuso e la scorza di limone e mescoliamo bene. Incorporiamo le carote e le mandorle, poi gli albumi mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare.
Versiamo il composto in uno stampo e lasciamo cuocere a 180° per 40 minuti circa. Per verificare la cottura facciamo la prova dello stuzzicadenti.
Una volta raffreddata cospargete la torta con lo zucchero a velo e buon appetito!!
lunedì 7 maggio 2012
A TAVOLA CON MENO DI 1 EURO: WURSTEL E PURE'
Si lo so, ho scoperto l'acqua calda! La verità è che questa non è una vera e propria ricetta, non è neanche un piatto che richieda chissà quale preparazione, ma parlando di risparmio senza rinunciare ai valori nutrizionali può rappresentare un'ottima soluzione. Naturalmente non è un secondo piatto da mangiare tutti i giorni (ci sono portate più sane), ma con qualche attenzione nella scelta dei wurstel e il purè preparato in casa può andare.
Dunque inizio dicendo che a me i wurstel piacciono molto ma prediligo quelli di pollo e tacchino, non compro mai la carne di maiale. Non mi piace, non la trovo sana e credo che ne vada mangiata veramente poca, solo se piace. Detto questo stavolta ho approfittato di un'offerta della Coop per acquistare dei pacchettini di wurstel da 4 piccoli a 49 cent, che a mio parere sono una buona dose di apporto proteico nell'alimentazione di un adulto. Il prezzo pieno ad ogni modo non supera l'euro quindi rimane un secondo piatto decisamente economico.
Si possono preparare bolliti, al microonde oppure come faccio io, appena scaldati in padella, giusto il tempo di farli cuocere su entrambi i lati, qualche minuto.
Invece di accompagnarli con salse ricche di colesterolo e poco sane come ketchup, senape o maionese, proviamo a servirli con una buona dose di purè fatto in casa.
Per carità, lasciate perdere le buste di purè già pronto, sono immangiabili!! Un purè che si rispetti è fatto con patate, latte e una piccolissima noce di burro, un pò di sale e BASTA! Non serve altro credetemi e il risultato è ottimo. Si tratta di un alimento sano, che riempie la pancia per via delle patate e che non è neanche troppo grasso quindi si può consumare tranquillamente all'interno di una dieta bilanciata.
Come sempre basta qualche piccolo accorgimento per renderlo più leggero.
Scegliete del latte scremato, o almeno parzialmente scremato, mai quello intero o alta qualità. Sono buoni lo so, ma sono anche ricchi di grassi superflui che non ci servono a niente. Nella scelta del burro invece provate ad usare la margarina vegetale, più sana e se ne trovate una versione light tipo quella della Gradina, provatela! Costa più o meno come un panetto di burro classico ma ha la metà delle calorie e dei grassi, senza contare che è 100% vegetale.
Avete tutto pronto? Bene, allora iniziate a mettere le patate a bollire in acqua salata.
PURE' FATTO IN CASA:
300 g. patate (o più, dipende da quanto ne volete preparare)
1 noce di burro (o margarina)
1 bicchiere di latte ( o più a seconda della quantità di patate)
1 pizzico di sale
Come vedete la lista degli ingredienti è cortissima e la preparazione è semplice e veloce. La parte più lunga è la cottura delle patate. Lasciatele bollire in acqua salata per una ventina di minuti o più, dipende dalla loro grandezza, pulitele bene prima di cuocerle, lasciando loro la buccia in modo che le sostanze contenute all'interno non si disperdano nell'acqua di cottura. Controllatele con una forchetta e quando saranno pronte pelatele e passatele nel passaverdura se non volete grumi nel purè, altrimenti schiacciatele con una forchetta.
A questo punto mettete a scaldare il latte in un pentolino, al momento dell'utilizzo dev'essere ben caldo, è questo il segreto per un buon purè omogeneo.
Mettete la noce di burro nelle patate e mescolate con un cucchiaio di legno per farlo sciogliere. A questo punto togliete il latte dal fuoco e accendete il fornello sotto alla pentola con le patate, aggiungete un pò di latte e mescolate, aggiungetene ancora e mescolate sempre con il fuoco acceso, in modo che il latte venga assorbito dalle patate.
Se vi piace un purè molto denso non mettete troppo latte, se invece lo preferite più liquido, allora abbondate. L'importante è che il latte sia bello caldo.
Controllate il sale e voilà, ecco fatto!
Se dovesse rimanere del purè basterà metterlo in un contenitore per alimenti, chiuderlo bene e riporlo in frigorifero. Il giorno dopo sarà solo da scaldare un pò sul fuoco e sarà come appena fatto.
Se vi piacciono le patate americane, o patate dolci, vi segnalo che questa ricetta è ottima anche con quella varietà di patate. Il risultato ovviamente sarà più dolce e il gusto decisamente diverso, ma a mio parere è buonissimo!
Mia suocera aggiunge anche una buona dose di parmiggiano grattugiato all'interno delle patate ma anche se il sapore alla fine è molto buono, il purè diventa grumoso e decisamente più pesante da digerire, nonchè più calorico..
Dunque inizio dicendo che a me i wurstel piacciono molto ma prediligo quelli di pollo e tacchino, non compro mai la carne di maiale. Non mi piace, non la trovo sana e credo che ne vada mangiata veramente poca, solo se piace. Detto questo stavolta ho approfittato di un'offerta della Coop per acquistare dei pacchettini di wurstel da 4 piccoli a 49 cent, che a mio parere sono una buona dose di apporto proteico nell'alimentazione di un adulto. Il prezzo pieno ad ogni modo non supera l'euro quindi rimane un secondo piatto decisamente economico.
Si possono preparare bolliti, al microonde oppure come faccio io, appena scaldati in padella, giusto il tempo di farli cuocere su entrambi i lati, qualche minuto.
Invece di accompagnarli con salse ricche di colesterolo e poco sane come ketchup, senape o maionese, proviamo a servirli con una buona dose di purè fatto in casa.
Per carità, lasciate perdere le buste di purè già pronto, sono immangiabili!! Un purè che si rispetti è fatto con patate, latte e una piccolissima noce di burro, un pò di sale e BASTA! Non serve altro credetemi e il risultato è ottimo. Si tratta di un alimento sano, che riempie la pancia per via delle patate e che non è neanche troppo grasso quindi si può consumare tranquillamente all'interno di una dieta bilanciata.
Come sempre basta qualche piccolo accorgimento per renderlo più leggero.
Scegliete del latte scremato, o almeno parzialmente scremato, mai quello intero o alta qualità. Sono buoni lo so, ma sono anche ricchi di grassi superflui che non ci servono a niente. Nella scelta del burro invece provate ad usare la margarina vegetale, più sana e se ne trovate una versione light tipo quella della Gradina, provatela! Costa più o meno come un panetto di burro classico ma ha la metà delle calorie e dei grassi, senza contare che è 100% vegetale.
Avete tutto pronto? Bene, allora iniziate a mettere le patate a bollire in acqua salata.
PURE' FATTO IN CASA:
300 g. patate (o più, dipende da quanto ne volete preparare)
1 noce di burro (o margarina)
1 bicchiere di latte ( o più a seconda della quantità di patate)
1 pizzico di sale
Come vedete la lista degli ingredienti è cortissima e la preparazione è semplice e veloce. La parte più lunga è la cottura delle patate. Lasciatele bollire in acqua salata per una ventina di minuti o più, dipende dalla loro grandezza, pulitele bene prima di cuocerle, lasciando loro la buccia in modo che le sostanze contenute all'interno non si disperdano nell'acqua di cottura. Controllatele con una forchetta e quando saranno pronte pelatele e passatele nel passaverdura se non volete grumi nel purè, altrimenti schiacciatele con una forchetta.
A questo punto mettete a scaldare il latte in un pentolino, al momento dell'utilizzo dev'essere ben caldo, è questo il segreto per un buon purè omogeneo.
Mettete la noce di burro nelle patate e mescolate con un cucchiaio di legno per farlo sciogliere. A questo punto togliete il latte dal fuoco e accendete il fornello sotto alla pentola con le patate, aggiungete un pò di latte e mescolate, aggiungetene ancora e mescolate sempre con il fuoco acceso, in modo che il latte venga assorbito dalle patate.
Se vi piace un purè molto denso non mettete troppo latte, se invece lo preferite più liquido, allora abbondate. L'importante è che il latte sia bello caldo.
Controllate il sale e voilà, ecco fatto!
Se dovesse rimanere del purè basterà metterlo in un contenitore per alimenti, chiuderlo bene e riporlo in frigorifero. Il giorno dopo sarà solo da scaldare un pò sul fuoco e sarà come appena fatto.
Se vi piacciono le patate americane, o patate dolci, vi segnalo che questa ricetta è ottima anche con quella varietà di patate. Il risultato ovviamente sarà più dolce e il gusto decisamente diverso, ma a mio parere è buonissimo!
Mia suocera aggiunge anche una buona dose di parmiggiano grattugiato all'interno delle patate ma anche se il sapore alla fine è molto buono, il purè diventa grumoso e decisamente più pesante da digerire, nonchè più calorico..
sabato 5 maggio 2012
BORSETTA DA BIMBA AD UNCINETTO
Rimanendo in tema di uncinetto e di borse, oggi vorrei proporre un'idea simpatica per le vostre bimbe, magari da personalizzare a seconda delle loro preferenze.
Questo è in assoluto il primo progetto che ho realizzato quando ho deciso di cimentarmi con questo hobby e sono andata molto ad intuito, senza seguire uno schema preciso.
E' una borsetta a tracolla che ho creato per la mia bimba, con tanto di nome ricamato sopra e di qualche decorazione fatta a punto croce. Si tratta di un oggetto molto semplice, che però è piaciuto davvero tanto e l'ha resa felice perchè si è sentita grande, come la sua mamma!
Dunque per prima cosa scegliete il filato che vi piace di più, io avevo del rosa da finire e poi ho aggiunto del bianco per fare un accostamento di colori delicato e femminile. Meglio se si tratta di cotone un pò grosso perchè rende la borsina più rigida e più stabile.
Io come al solito ho usato un cotone n. 5 con un uncinetto più piccolo di quello che si usa di solito in questi casi, il n. 1,25, in modo da rendere le maglie più fitte e l'oggetto più compatto.
Si inizia con una fila di catenelle grande tanto quanto volete grande la borsa, la mia è più o meno una ventina di centimetri, forse qualcosa di più. Una volta stabilita la lunghezza si procede con la maglia bassa, continuando giro dopo giro realizzando un lungo rettangolo che poi piegherete a metà e chiuderete ai lati. Prima di questa operazione però continuate a lavorare le maglie basse stringendo un pò su entrambi i lati per creare la linguetta per la chiusura.
Qui c'è un simpatico tutorial da cui ho preso ispirazione per la realizzazione della borsa. Si tratta di un porta fazzoletti ma modificando le misure si adatta benissimo allo scopo. Quì è spiegato anche molto bene il giro di decorazione fatto sulla linguetta della borsa.
http://blog.libero.it/claudiasconer/10372799.html?ssonc=639864546&ssonc=1721188716
Per chiudere i lati della borsa basta piegare il rettangolo su se stesso e unire i lembi con un giro di maglia bassa. Per la tracolla invece puntate l'uncinetto sul lato della borsa e lavorate delle maglie basse fino a raggiungere la dimensione che desiderate, dopodichè fare l'ultimo giro puntando l'uncinetto sull'altro lato, chiudendo la tracolla.
Per le decorazioni io ho utilizzato del cotone colorato per punto croce e ho ricamato alcuni cuoricini e il nome di mia figlia sul davanti.
Per la chiusura si può applicare una striscia a strappo o un bottone automatico, o ancora una clip, come preferite.
Per ultima cosa ho applicato un fiore realizzato sempre ad uncinetto, una margherita, che mi era stata commissionata direttamente dalla mia bimba!
Questo è in assoluto il primo progetto che ho realizzato quando ho deciso di cimentarmi con questo hobby e sono andata molto ad intuito, senza seguire uno schema preciso.
E' una borsetta a tracolla che ho creato per la mia bimba, con tanto di nome ricamato sopra e di qualche decorazione fatta a punto croce. Si tratta di un oggetto molto semplice, che però è piaciuto davvero tanto e l'ha resa felice perchè si è sentita grande, come la sua mamma!
Dunque per prima cosa scegliete il filato che vi piace di più, io avevo del rosa da finire e poi ho aggiunto del bianco per fare un accostamento di colori delicato e femminile. Meglio se si tratta di cotone un pò grosso perchè rende la borsina più rigida e più stabile.
Io come al solito ho usato un cotone n. 5 con un uncinetto più piccolo di quello che si usa di solito in questi casi, il n. 1,25, in modo da rendere le maglie più fitte e l'oggetto più compatto.
Si inizia con una fila di catenelle grande tanto quanto volete grande la borsa, la mia è più o meno una ventina di centimetri, forse qualcosa di più. Una volta stabilita la lunghezza si procede con la maglia bassa, continuando giro dopo giro realizzando un lungo rettangolo che poi piegherete a metà e chiuderete ai lati. Prima di questa operazione però continuate a lavorare le maglie basse stringendo un pò su entrambi i lati per creare la linguetta per la chiusura.
Qui c'è un simpatico tutorial da cui ho preso ispirazione per la realizzazione della borsa. Si tratta di un porta fazzoletti ma modificando le misure si adatta benissimo allo scopo. Quì è spiegato anche molto bene il giro di decorazione fatto sulla linguetta della borsa.
http://blog.libero.it/claudiasconer/10372799.html?ssonc=639864546&ssonc=1721188716
Per chiudere i lati della borsa basta piegare il rettangolo su se stesso e unire i lembi con un giro di maglia bassa. Per la tracolla invece puntate l'uncinetto sul lato della borsa e lavorate delle maglie basse fino a raggiungere la dimensione che desiderate, dopodichè fare l'ultimo giro puntando l'uncinetto sull'altro lato, chiudendo la tracolla.
Per le decorazioni io ho utilizzato del cotone colorato per punto croce e ho ricamato alcuni cuoricini e il nome di mia figlia sul davanti.
Per la chiusura si può applicare una striscia a strappo o un bottone automatico, o ancora una clip, come preferite.
Per ultima cosa ho applicato un fiore realizzato sempre ad uncinetto, una margherita, che mi era stata commissionata direttamente dalla mia bimba!
venerdì 4 maggio 2012
LA MIA BORSA AD UNCINETTO
Oggi torniamo all'uncinetto e al primo progetto di media difficoltà che ho realizzato da quando ho deciso di cimentarmi con questo hobby. Si tratta di una borsa, il cui modello ho trovato su un blog navigando online, che si adatta molto bene ai mesi estivi per via dei colori e che sicuramente è originale e unica.
Non c'è donna che non ami le borse, diciamocelo, chi le preferisce di marca e costosissime, chi invece cambia modello ogni giorno a seconda del vestito e ne ha un armadio pieno! Bene, io appartengo alla seconda categoria e per questo non mi stanco mai di trovarne di nuove, ma soprattutto a basso costo. Nella mia vita credo di non aver mai comprato una borsa a più di 20 euro e ricordo bene che quello fu un caso raro perchè solitamente sto sui 5... Beh, questa li batte tutti perchè anche se 3 gomitoli di cotone mi sono costati 6 euro e qualcosa, non li ho utilizzati tutti, quindi più o meno la cifra è rimasta quella e in più ho una borsa unica e realizzata da me che nessun altro avrà mai!
Come per moltissimi progetti ad uncinetto la particolarità di questa borsa è che è costituita da tanti quadrati di forma uguale (e di colore diverso) realizzati separatamente e poi uniti insieme secondo uno schema preciso. Infine, una volta pronta la parte esterna, bisogna realizzare la fodera che purtroppo si è rivelata la parte più complicata di tutta la faccenda. Serve una macchina da cucire soprattutto perchè questa borsa è a forma di sacco e quindi è un pò più particolare da realizzare. Io ho utilizzato della stoffa rossa per l'interno, del colore rosso per la tracolla e del rosso, giallo e blu per i quadrati. Ho riciclato anche del colore bronzo che mi era rimasto dai lavori precedenti e qualche filo bianco. Il bello di questi progetti è che potete usare tutti i colori che volete, approfittando dell'occasione per disfarvi di alcuni gomitoli a metà o avanzi incompleti.
Quì c'è lo schema del quadrato che ho realizzato io, formato da un sole al centro che ho trovato particolarmente estivo.
http://www.garnstudio.com/lang/it/pattern.php?id=4714&lang=it
scorrete la pagina fino ad arrivare allo schema del quadrato. Si lo so si tratta di una coperta ma il bello dell'uncinetto è proprio questo! Si possono adattare tutti i progetti e interscambiarli a piacere. Ovviamente bisogna tenere conto dello spessore del filato e della grandezza dell'uncinetto. Con un cotone n. 5 e un uncinetto 1,5 come ho usato io il quadrato non viene grandissimo quindi se volete una borsa più grande realizzatene una decina in più di quelli indicati nel prossimo schema, se usate la lana o la fettuccia invece dovreste riuscire a rimanere nel progetto originale.
Ecco come unire i quadrati e realizzare la borsa
http://www.morbidemozioni.it/borsetta-trendy
come vedete è piuttosto semplice assemblare i quadrati, basta solo un pò d'attenzione. Naturalmente se vi piace quello proposto in questo link potete realizzare la borsa in questo modo. Per unire i quadrati basterà fare un giro di maglia bassa tra i due unendone i bordi e voilà, eccoli uniti saldamente!
Per la tracolla:
è la cosa più semplice del mondo! Puntate 'uncinetto sul lato della borsa, nel punto in cui volete la tracolla e iniziate un giro di maglie alte dello spessore che desiderate (io ne ho fatte una ventina). Continuate a maglie alte finchè la tracolla non arriva alla giusta lunghezza, dopodichè fate l'ultimo giro puntando l'uncinetto sull'altro lato della borsa e avrete così attaccato la tracolla.
Per la chiusura: io ho comprato una paio di strisce di feltro che chiudono a strappo e le ho incollate ai lembri della borsa ma credo che prima di usarla modificherà la chiusura. Potete realizzare altri quadrati e formare un lembo che chiuda la borsa, magari con un bottone automatico o una clip, come desiderate.
Non c'è donna che non ami le borse, diciamocelo, chi le preferisce di marca e costosissime, chi invece cambia modello ogni giorno a seconda del vestito e ne ha un armadio pieno! Bene, io appartengo alla seconda categoria e per questo non mi stanco mai di trovarne di nuove, ma soprattutto a basso costo. Nella mia vita credo di non aver mai comprato una borsa a più di 20 euro e ricordo bene che quello fu un caso raro perchè solitamente sto sui 5... Beh, questa li batte tutti perchè anche se 3 gomitoli di cotone mi sono costati 6 euro e qualcosa, non li ho utilizzati tutti, quindi più o meno la cifra è rimasta quella e in più ho una borsa unica e realizzata da me che nessun altro avrà mai!
Come per moltissimi progetti ad uncinetto la particolarità di questa borsa è che è costituita da tanti quadrati di forma uguale (e di colore diverso) realizzati separatamente e poi uniti insieme secondo uno schema preciso. Infine, una volta pronta la parte esterna, bisogna realizzare la fodera che purtroppo si è rivelata la parte più complicata di tutta la faccenda. Serve una macchina da cucire soprattutto perchè questa borsa è a forma di sacco e quindi è un pò più particolare da realizzare. Io ho utilizzato della stoffa rossa per l'interno, del colore rosso per la tracolla e del rosso, giallo e blu per i quadrati. Ho riciclato anche del colore bronzo che mi era rimasto dai lavori precedenti e qualche filo bianco. Il bello di questi progetti è che potete usare tutti i colori che volete, approfittando dell'occasione per disfarvi di alcuni gomitoli a metà o avanzi incompleti.
Quì c'è lo schema del quadrato che ho realizzato io, formato da un sole al centro che ho trovato particolarmente estivo.
http://www.garnstudio.com/lang/it/pattern.php?id=4714&lang=it
scorrete la pagina fino ad arrivare allo schema del quadrato. Si lo so si tratta di una coperta ma il bello dell'uncinetto è proprio questo! Si possono adattare tutti i progetti e interscambiarli a piacere. Ovviamente bisogna tenere conto dello spessore del filato e della grandezza dell'uncinetto. Con un cotone n. 5 e un uncinetto 1,5 come ho usato io il quadrato non viene grandissimo quindi se volete una borsa più grande realizzatene una decina in più di quelli indicati nel prossimo schema, se usate la lana o la fettuccia invece dovreste riuscire a rimanere nel progetto originale.
Ecco come unire i quadrati e realizzare la borsa
http://www.morbidemozioni.it/borsetta-trendy
come vedete è piuttosto semplice assemblare i quadrati, basta solo un pò d'attenzione. Naturalmente se vi piace quello proposto in questo link potete realizzare la borsa in questo modo. Per unire i quadrati basterà fare un giro di maglia bassa tra i due unendone i bordi e voilà, eccoli uniti saldamente!
Per la tracolla:
è la cosa più semplice del mondo! Puntate 'uncinetto sul lato della borsa, nel punto in cui volete la tracolla e iniziate un giro di maglie alte dello spessore che desiderate (io ne ho fatte una ventina). Continuate a maglie alte finchè la tracolla non arriva alla giusta lunghezza, dopodichè fate l'ultimo giro puntando l'uncinetto sull'altro lato della borsa e avrete così attaccato la tracolla.
Per la chiusura: io ho comprato una paio di strisce di feltro che chiudono a strappo e le ho incollate ai lembri della borsa ma credo che prima di usarla modificherà la chiusura. Potete realizzare altri quadrati e formare un lembo che chiuda la borsa, magari con un bottone automatico o una clip, come desiderate.
STRACCETTI DI VITELLO AL POMODORO CON PISELLI
La ricetta di oggi è un piatto che non faccio spesso, anche perchè gli straccetti di vitello hanno un prezzo esagerato per le mie tasche, ma qualche tempo fa li ho trovati in offerta alla coop e ne ho approfittato. Si sa, per un'alimentazione equilibrata, soprattutto per i bambini, ci vuole un pò di tutto dalla frutta al pane, dal formaggio alle uova e quando si parla di carne bisognerebbe mangiarne sia di bianca che di rossa. La carne bianca ha un sapore più delicato e di certo un prezzo più accessibile, ma quella rossa è importante per molti aspetti della salute, soprattutto per le donne in età fertile, quindi bisogna mangiarla! Io di solito compro il macinato che mi permette di preparare vari piatti come le polpette o il polpettone in un'unica soluzione e poi li congelo già pronti in porzioni. In questo caso invece ho fatto il contrario perchè altrimenti la carne cotta si indurisce, per cui ho congelato le porzioni di carne cruda e le ho scongelate al momento della preparazione del piatto. Alla fine si tratta di uno stufato o come lo chiamava mia madre quando ero piccola, uno spezzatino. Si può preparare con i piselli come ho fatto io, con le patate, con le carote o con quello che preferite. In questo modo si unisce la verdura alla carne e si rende il piatto più completo.
Come sempre io cucino con la minor quantità di grassi possibile per restare in linea e tenere basso il colesterolo di tutti, quindi senza olio nè burro, ma con l'ausilio di una padella antiaderente.
STRACCETTI DI VITELLO AL POMODORO CON PISELLI
250 g. straccetti di vitello (o la carne rossa che preferite)
1/2 litro di passata di pomodoro
cipolla (io uso quella surgelata)
piselli (se li avete freschi bene altrimenti andranno benissimo anche quelli surgelati)
sale
acqua
Come vedete si tratta di una ricetta con pochi ingredienti e molto semplice. C'è chi prepara il sugo di pomodoro con una noce di burro, un filo d'olio o altre aggiunte che lo rendono più saporito ma come dicevo prima io non lo faccio mai.
Prendete una padella antiaderente e mettetela sul fuoco qualche secondo, poi aggiungete la cipolla e lasciatela sfrigolare per una quindicina di secondi o comunque prima che annerisca. Io uso quella surgelata perchè ha un sapore più delicato ma se vi piace potete scegliere tranquillamente quella fresca, come preferite.
Versate la passata di pomodoro sulla cipolla e mescolate con un cucchiaio di legno, aggiungendo un pò d'acqua per stemperare e regolate di sale. Lasciate cuocere per qualche minuto a fuoco basso, in modo che il sughetto prenda consistenza, possibilmente coprendo la padella con un coperchio. Se volete potete aggiungere qualche foglia di basilico fresco o altre erbe aromatiche, come preferite.
Se avete i piselli freschi aspettate un pò a metterli dentro, cuociono in minor tempo, mentre se usate quelli surgelati versateli subito in padella ancora ghiacciati e lasciate che si riprendano.
Tagliate la carne a tocchetti più piccoli, in modo che cuocia in minor tempo (risparmierete qualcosa anche sulla bolletta del gas) e la carne si indurirà meno durante la cottura.
Quando i piselli sono quasi pronti aggiungete la carne e lasciate che si cuocia bene. Non lasciatela troppo in padella perchè come dicevo prima potrebbe diventare eccessivamente dura.
Mescolate bene e controllate nuovamente il sale.
Quando il sugo si sarà rappreso un pò e la carne e i piselli saranno pronti spegnete il fuoco e servite.
Se volete preparare questo piatto con le patate consiglio di cucinarle a parte per metà cottura e di terminarla successivamente insieme alla carne, altrimenti dovranno rimanere a cuocere per un tempo molto lungo nel sugo di pomodoro.
Buon appetito!!
Come sempre io cucino con la minor quantità di grassi possibile per restare in linea e tenere basso il colesterolo di tutti, quindi senza olio nè burro, ma con l'ausilio di una padella antiaderente.
STRACCETTI DI VITELLO AL POMODORO CON PISELLI
250 g. straccetti di vitello (o la carne rossa che preferite)
1/2 litro di passata di pomodoro
cipolla (io uso quella surgelata)
piselli (se li avete freschi bene altrimenti andranno benissimo anche quelli surgelati)
sale
acqua
Come vedete si tratta di una ricetta con pochi ingredienti e molto semplice. C'è chi prepara il sugo di pomodoro con una noce di burro, un filo d'olio o altre aggiunte che lo rendono più saporito ma come dicevo prima io non lo faccio mai.
Prendete una padella antiaderente e mettetela sul fuoco qualche secondo, poi aggiungete la cipolla e lasciatela sfrigolare per una quindicina di secondi o comunque prima che annerisca. Io uso quella surgelata perchè ha un sapore più delicato ma se vi piace potete scegliere tranquillamente quella fresca, come preferite.
Versate la passata di pomodoro sulla cipolla e mescolate con un cucchiaio di legno, aggiungendo un pò d'acqua per stemperare e regolate di sale. Lasciate cuocere per qualche minuto a fuoco basso, in modo che il sughetto prenda consistenza, possibilmente coprendo la padella con un coperchio. Se volete potete aggiungere qualche foglia di basilico fresco o altre erbe aromatiche, come preferite.
Se avete i piselli freschi aspettate un pò a metterli dentro, cuociono in minor tempo, mentre se usate quelli surgelati versateli subito in padella ancora ghiacciati e lasciate che si riprendano.
Tagliate la carne a tocchetti più piccoli, in modo che cuocia in minor tempo (risparmierete qualcosa anche sulla bolletta del gas) e la carne si indurirà meno durante la cottura.
Quando i piselli sono quasi pronti aggiungete la carne e lasciate che si cuocia bene. Non lasciatela troppo in padella perchè come dicevo prima potrebbe diventare eccessivamente dura.
Mescolate bene e controllate nuovamente il sale.
Quando il sugo si sarà rappreso un pò e la carne e i piselli saranno pronti spegnete il fuoco e servite.
Se volete preparare questo piatto con le patate consiglio di cucinarle a parte per metà cottura e di terminarla successivamente insieme alla carne, altrimenti dovranno rimanere a cuocere per un tempo molto lungo nel sugo di pomodoro.
Buon appetito!!
giovedì 3 maggio 2012
DUE PAROLE SULL'OLIO 31
Vorrei dedicare qualche parola alla descrizione di questo prodotto che recentemente ho avuto modo di utilizzare. Non c'entra niente con il blog, me ne rendo conto, non si tratta nemmeno di un oggetto particolarmente economico, ma credo che i 14,50 euro che ho speso per portarmelo a casa li valga tutti.
Nei giorni scorsi la mia bimba di quasi 5 anni ha avuto un forte raffreddore, con tosse, naso chiuso e ovviamente tutto il disagio che si prova in quella situazione.
Solitamente la mia pediatra mi dice di curarla con aerosol di acqua fisiologica e clenil (cortisone), di utilizzare spesso uno spray all'acqua di mare per liberarle il naso e in caso di febbre di utilizzare dell'antinfiammatorio assunto per via orale.
Devo dire che con la frequenza con la quale si ammalano i bambini mi sono un pò stufata di curarla sempre con il cortisone, per cui cercavo da tempo un "medicinale" alternativo, qualcosa che potesse aiutarla senza essere troppo invasivo.
Mia cognata mi ha parlato di questo olio un paio di mesi fa, in occasione di un mio raffreddore, ma essendo un pò scettica ho preferito non acquistarlo, anche visto il prezzo. Quando però la bambina si è ammalata qualche giorno fa ho voluto provarlo e sono andata in erboristeria.
Forse il prezzo è stato così alto perchè l'ho comprato in un negozio di erbe, immagino che all'ipermercato o forse in farmacia si trovi a meno, comunque non avevo modo di raggiungere altri negozi e sono andata a colpo sicuro.
Innanzitutto l'erborista mi ha detto di farle fare dei fumenti con i fiori di camomilla e me ne ha dati circa un etto da provare. A questo proposito però devo ammettere che non ho visto grossi miglioramenti nel raffreddore di Viola.
Poi vendendomi l'olio 31 mi ha spiegato come utilizzarlo, quante gocce e quanto spesso.
Essendo un 100 ml al prezzo di 14,50 euro credo di poter dire di aver fatto un investimento per il futuro. Ne vanno usate solo poche gocce, quindi si presume che la bottiglia duri parecchio.
Se il raffreddore è molto forte si spalmano un paio di gocce sul petto (io mi riferisco ai bambini, ma penso che le dosi da adulti differenzino di poco perchè l'odore è davvero molto intenso) prima di andare a letto la sera, si può fare anche un massaggio alle tempie con una goccia se si ha mal di testa, oppure metterne una proprio sotto il naso. Infine si può mettere una goccia sul lato del cuscino che è più a contatto con il viso e durante il sonno si respirerà l'odore e si libererà il naso.
La bambina mi ha subito ringraziato perchè ha potuto respirare normalmente e, cosa più importante riposare bene, per cui per quanto mi riguarda è stato un successone. Un paio di giorni dopo il nasino era libero e il catarro era sceso nei bronchi, dandole un pò di tosse secca, ma prima di andare a letto sono bastate le goccine sul petto e quella sul cuscino per calmarla e farla dormire bene.
Posso dire con certezza di non aver mai visto un raffreddore di mia figlia passare così in fretta senza l'uso di medicine in vita mia, per cui non posso che consigliarlo a tutte le mamme ma anche a tutti quelli che devono combattere con il raffreddore.
Ovviamente bisogna specificare che in questo caso non c'era febbre e ad ogni modo ricordo che prima di prendere una decisione del genere bisogna verificare che il bambino o la persona non soffrano di asma o abbiano altri problemi di salute. Io sono di principio contro l'uso delle medicine, almeno contro l'abuso delle stesse. Ci sono casi in cui servono e non voglio essere fraintesa, soprattutto con i bambini, ma laddove è possibile evitarle e curarsi in maniera naturale, personalmente lo consiglio davvero.
In fondo questa volta ho curato mia figlia dal raffreddore senza l'uso del cortisone e di altri antinfiammatori, eppure è guarita lo stesso, anzi l'ha fatto in metà tempo..
Ma cosa contiene questo olio 31? Olii essenziali purissimi di 31 piante diverse, dall'eucalipto alla melaleuca, cercate su internet e troverete l'intera lista se volete.
Bisogna specificare che non si usa solo per il raffreddore, ma per tantissime altre cose! Si può frizionare sui capelli per renderli più lucidi, utilizzare dopo la rasatura, per fare i massaggi al corpo dopo uno sforzo fisico, per l'igiene dei denti, per dolori muscolari, per l'igiene dei piedi, per deodorare un ambiente e per tantissime altre cose.
Credo che possa servire a chiunque di noi almeno una volta nella vita per cui cosa aspettate? Andate a comprarlo!
Nei giorni scorsi la mia bimba di quasi 5 anni ha avuto un forte raffreddore, con tosse, naso chiuso e ovviamente tutto il disagio che si prova in quella situazione.
Solitamente la mia pediatra mi dice di curarla con aerosol di acqua fisiologica e clenil (cortisone), di utilizzare spesso uno spray all'acqua di mare per liberarle il naso e in caso di febbre di utilizzare dell'antinfiammatorio assunto per via orale.
Devo dire che con la frequenza con la quale si ammalano i bambini mi sono un pò stufata di curarla sempre con il cortisone, per cui cercavo da tempo un "medicinale" alternativo, qualcosa che potesse aiutarla senza essere troppo invasivo.
Mia cognata mi ha parlato di questo olio un paio di mesi fa, in occasione di un mio raffreddore, ma essendo un pò scettica ho preferito non acquistarlo, anche visto il prezzo. Quando però la bambina si è ammalata qualche giorno fa ho voluto provarlo e sono andata in erboristeria.
Forse il prezzo è stato così alto perchè l'ho comprato in un negozio di erbe, immagino che all'ipermercato o forse in farmacia si trovi a meno, comunque non avevo modo di raggiungere altri negozi e sono andata a colpo sicuro.
Innanzitutto l'erborista mi ha detto di farle fare dei fumenti con i fiori di camomilla e me ne ha dati circa un etto da provare. A questo proposito però devo ammettere che non ho visto grossi miglioramenti nel raffreddore di Viola.
Poi vendendomi l'olio 31 mi ha spiegato come utilizzarlo, quante gocce e quanto spesso.
Essendo un 100 ml al prezzo di 14,50 euro credo di poter dire di aver fatto un investimento per il futuro. Ne vanno usate solo poche gocce, quindi si presume che la bottiglia duri parecchio.
Se il raffreddore è molto forte si spalmano un paio di gocce sul petto (io mi riferisco ai bambini, ma penso che le dosi da adulti differenzino di poco perchè l'odore è davvero molto intenso) prima di andare a letto la sera, si può fare anche un massaggio alle tempie con una goccia se si ha mal di testa, oppure metterne una proprio sotto il naso. Infine si può mettere una goccia sul lato del cuscino che è più a contatto con il viso e durante il sonno si respirerà l'odore e si libererà il naso.
La bambina mi ha subito ringraziato perchè ha potuto respirare normalmente e, cosa più importante riposare bene, per cui per quanto mi riguarda è stato un successone. Un paio di giorni dopo il nasino era libero e il catarro era sceso nei bronchi, dandole un pò di tosse secca, ma prima di andare a letto sono bastate le goccine sul petto e quella sul cuscino per calmarla e farla dormire bene.
Posso dire con certezza di non aver mai visto un raffreddore di mia figlia passare così in fretta senza l'uso di medicine in vita mia, per cui non posso che consigliarlo a tutte le mamme ma anche a tutti quelli che devono combattere con il raffreddore.
Ovviamente bisogna specificare che in questo caso non c'era febbre e ad ogni modo ricordo che prima di prendere una decisione del genere bisogna verificare che il bambino o la persona non soffrano di asma o abbiano altri problemi di salute. Io sono di principio contro l'uso delle medicine, almeno contro l'abuso delle stesse. Ci sono casi in cui servono e non voglio essere fraintesa, soprattutto con i bambini, ma laddove è possibile evitarle e curarsi in maniera naturale, personalmente lo consiglio davvero.
In fondo questa volta ho curato mia figlia dal raffreddore senza l'uso del cortisone e di altri antinfiammatori, eppure è guarita lo stesso, anzi l'ha fatto in metà tempo..
Ma cosa contiene questo olio 31? Olii essenziali purissimi di 31 piante diverse, dall'eucalipto alla melaleuca, cercate su internet e troverete l'intera lista se volete.
Bisogna specificare che non si usa solo per il raffreddore, ma per tantissime altre cose! Si può frizionare sui capelli per renderli più lucidi, utilizzare dopo la rasatura, per fare i massaggi al corpo dopo uno sforzo fisico, per l'igiene dei denti, per dolori muscolari, per l'igiene dei piedi, per deodorare un ambiente e per tantissime altre cose.
Credo che possa servire a chiunque di noi almeno una volta nella vita per cui cosa aspettate? Andate a comprarlo!
COME TI RICICLO GLI AVANZI: SCHIACCIATINE DI VERDURE
Facendo la spesa grossa a inizio mese a volte mi capita di avere qualche avanzo in frigo, soprattutto qualche giorno prima, che non so come utilizzare. Qualche verdura ad esempio, un pezzo di formaggio, due fette di prosciutto, e cose del genere. E allora che si fa? Se sono ancora buoni non se ne parla di buttarli via, però magari non bastano per un piatto per tre persone e mangiarli da soli mette un pò tristezza, non vi pare? Beh, se c'è una cosa che ho imparato cucinando è che con pochi ingredienti si possono preparare anche piatti interessanti, delle vere e proprie scoperte culinarie! :)
La ricetta di oggi non è un'esplosione di sapori, non aspettatevi chissà cosa anche perchè dipende molto da cosa usate per la preparazione, comunque penso sia un modo alternativo per svuotare il frigo e cucinare qualche avanzo.
Originariamente questo piatto nasce per l'alimentazione dei bambini, per introdurli alle verdure e fare assaggiare loro alimenti semplici ma fondamentali per la loro salute. Ecco perchè non è saporitissimo, ma potete sempre usare la fantasia e renderlo più gustoso.. Basta aggiungere del formaggio, un pò di noce moscata, qualche erba aromatica, dipende dai vostri gusti.
Avete in frigo una carota e una zucchina? Bene, vi servono solo un pò di farina e di sale, sempre che non vogliate aggiungere altro.
SCHIACCIATINE DI VERDURE:
1 carota
1 zucchina
sale q.b.
acqua
2 cucchiai di farina
Prendete la carota e pelatela, lavate bene la zucchina. Con una grattugia a buchi larghi tagliate a "filetti" le verdure e mettetele in una ciotola con la farina e pochissima acqua. Regolate di sale. Deve diventare una pappina piuttosto compatta.
Scaldate in padella un pò d'olio e mettetevi il composto a cucchiaiate, schiacciandolo con la forchetta. Fate dorare per qualche minuto finchè non si cuociono le schiacciatine, girandole su entrambi i lati.
Io questa volta ho utilizzato un uovo invece della farina e ho aggiunto un pò di parmiggiano reggiano, avrei potuto anche mettere un pò di pangrattato per dare sostanza al composto. In questo modo viene una specie di frittata, da servire in piccole porzioni oppure in un unico piatto come nella foto. Il risultato è un piatto allegro e colorato, a seconda delle verdure utilizzate, che sarà d'attrazione per i vostri bimbi e vi permetterà di svuotare il frigo senza buttare via niente.
La ricetta di oggi non è un'esplosione di sapori, non aspettatevi chissà cosa anche perchè dipende molto da cosa usate per la preparazione, comunque penso sia un modo alternativo per svuotare il frigo e cucinare qualche avanzo.
Originariamente questo piatto nasce per l'alimentazione dei bambini, per introdurli alle verdure e fare assaggiare loro alimenti semplici ma fondamentali per la loro salute. Ecco perchè non è saporitissimo, ma potete sempre usare la fantasia e renderlo più gustoso.. Basta aggiungere del formaggio, un pò di noce moscata, qualche erba aromatica, dipende dai vostri gusti.
Avete in frigo una carota e una zucchina? Bene, vi servono solo un pò di farina e di sale, sempre che non vogliate aggiungere altro.
SCHIACCIATINE DI VERDURE:
1 carota
1 zucchina
sale q.b.
acqua
2 cucchiai di farina
Prendete la carota e pelatela, lavate bene la zucchina. Con una grattugia a buchi larghi tagliate a "filetti" le verdure e mettetele in una ciotola con la farina e pochissima acqua. Regolate di sale. Deve diventare una pappina piuttosto compatta.
Scaldate in padella un pò d'olio e mettetevi il composto a cucchiaiate, schiacciandolo con la forchetta. Fate dorare per qualche minuto finchè non si cuociono le schiacciatine, girandole su entrambi i lati.
Io questa volta ho utilizzato un uovo invece della farina e ho aggiunto un pò di parmiggiano reggiano, avrei potuto anche mettere un pò di pangrattato per dare sostanza al composto. In questo modo viene una specie di frittata, da servire in piccole porzioni oppure in un unico piatto come nella foto. Il risultato è un piatto allegro e colorato, a seconda delle verdure utilizzate, che sarà d'attrazione per i vostri bimbi e vi permetterà di svuotare il frigo senza buttare via niente.
mercoledì 2 maggio 2012
BISCOTTI MORBIDI ANTI-NOIA
Metti una domenica pomeriggio piovosa o magari un giorno di festa con tutti i negozi chiusi. La noia fa da padrona e i figli si innervosiscono perchè non possono uscire, che fare allora? Come dico sempre io la soluzione sta nella cucina! Credo fermamente che non ci sia niente di più istruttivo e divertente per un bimbo che pasticciare un pò con farina, uova e altri ingredienti che abbiamo a disposizione. Mia figlia da quando aveva un anno circa si è sempre cimentata a giocare in cucina mentre io preparavo qualche manicaretto e adesso che ha quasi 5 anni è in grado di aiutarmi per quanto le è possibile. Le piace, si diverte, capisce come si preparano i cibi e cosa più importante, ha iniziato a mangiarli! Si perchè Viola è sempre stata un pò inappetente e diffidente verso il cibo, ma cucinando con me ha imparato come si creano i pasti, cosa c'è dentro gli alimenti che mangia e facendomi aiutare da lei le do la possibilità di sentirsi grande e lei ha la soddisfazione di preparare qualcosa con le sue manine. Inoltre da quello che ho letto sull'argomento, so che sporcarsi (in questo caso con farina e altri alimenti) è educativo per i bimbi perchè sviluppano un buon rapporto con il cibo e non crescono con l'ossessione di rimanere puliti (spesso inculcata dalle mamme).
Vi bastano come motivi??
Bene allora, cosa c'è di più divertente per un bimbo che fare i biscotti con le formine? E anche se non siete genitori, volete dirmi che non vi piacciono i biscotti??
Questi in particolare sono morbidi perchè sono fatti con lo zucchero a velo, ma sono pieni di burro, quindi non esagerate mi raccomando! Se li mangiano i vostri figli ricordatevi di lavare loro i denti dopo perchè sono parecchio dolci.
Come al solito si tratta di una ricetta economica, dato che gli ingredienti sono davvero pochi e di facile reperibilità, semplice e divertente. Io ho utilizzato lo zucchero a velo che mi era rimasto dalle colombe di Pasqua, quindi ho risparmiato e riciclato allo stesso tempo. Stessa cosa faccio dopo Natale con quello rimasto dai vari pandori, dato che ormai tutti questi dolci hanno la busta di zucchero a velo nella confezione.
BISCOTTI MORBIDI ANTI-NOIA:
220 g. farina 00
150 burro
1 uovo
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di lievito vanigliato
80 g. zucchero a velo
Preparate l'impasto in una ciotola o direttamente sul tagliere, come preferite. Tagliate il burro ammorbidito a temperatura ambiente e mescolatelo con lo zucchero a velo, meglio se con le mani. Aggiungete l'uovo intero, la farina, il lievito e la vanillina.
Continuate ad impastare finchè non avrete una palla morbida e un pò appicicaticcia. Stendete la pasta sul tagliere infarinato con un mattarello (i bimbi possono usare quello piccolo della loro misura) e con l'aiuto di alcune formine preparate tanti biscottini. Metteteli su una teglia distanziati tra loro perchè nel forno cresceranno un pochino, poi infornate a 160° per una decina di minuti, finchè non dorano. Attenzione, a meno che non vi piacciano abbrustoliti, non appena vedere che i bordi si colorano toglieteli dal forno, altrimenti si seccano.
Se volete renderli più golosi, una volta raffreddati potete tocciarne una parte nel cioccolato fondente fuso a bagnomaria e lasciare asciugare.
Non c'è bambino che resista a questi biscotti e in quanto agli adulti... idem!
Vi bastano come motivi??
Bene allora, cosa c'è di più divertente per un bimbo che fare i biscotti con le formine? E anche se non siete genitori, volete dirmi che non vi piacciono i biscotti??
Questi in particolare sono morbidi perchè sono fatti con lo zucchero a velo, ma sono pieni di burro, quindi non esagerate mi raccomando! Se li mangiano i vostri figli ricordatevi di lavare loro i denti dopo perchè sono parecchio dolci.
Come al solito si tratta di una ricetta economica, dato che gli ingredienti sono davvero pochi e di facile reperibilità, semplice e divertente. Io ho utilizzato lo zucchero a velo che mi era rimasto dalle colombe di Pasqua, quindi ho risparmiato e riciclato allo stesso tempo. Stessa cosa faccio dopo Natale con quello rimasto dai vari pandori, dato che ormai tutti questi dolci hanno la busta di zucchero a velo nella confezione.
BISCOTTI MORBIDI ANTI-NOIA:
220 g. farina 00
150 burro
1 uovo
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di lievito vanigliato
80 g. zucchero a velo
Preparate l'impasto in una ciotola o direttamente sul tagliere, come preferite. Tagliate il burro ammorbidito a temperatura ambiente e mescolatelo con lo zucchero a velo, meglio se con le mani. Aggiungete l'uovo intero, la farina, il lievito e la vanillina.
Continuate ad impastare finchè non avrete una palla morbida e un pò appicicaticcia. Stendete la pasta sul tagliere infarinato con un mattarello (i bimbi possono usare quello piccolo della loro misura) e con l'aiuto di alcune formine preparate tanti biscottini. Metteteli su una teglia distanziati tra loro perchè nel forno cresceranno un pochino, poi infornate a 160° per una decina di minuti, finchè non dorano. Attenzione, a meno che non vi piacciano abbrustoliti, non appena vedere che i bordi si colorano toglieteli dal forno, altrimenti si seccano.
Se volete renderli più golosi, una volta raffreddati potete tocciarne una parte nel cioccolato fondente fuso a bagnomaria e lasciare asciugare.
Non c'è bambino che resista a questi biscotti e in quanto agli adulti... idem!
martedì 1 maggio 2012
PLUMCAKE O MUFFIN: UN IMPASTO, DUE DOLCI
Buongiorno a tutti e buon 1° maggio!
Stamattina ho spedito marito e figlia al parco e ne ho approfittato per pulire casa e preparare il pane. Dato che mi sono accorta che anche il portatorte piangeva per la scarsità di dolci, ho pensato di preparare i muffin, che a mio avviso piacciono sempre a tutti.
Ovviamente ci sono moltissime ricette per questo tipo di tortini, c'è chi li fa con il burro, chi con l'olio, chi li ricopre con la glassa (soprattutto oltreoceano), chi ci mette le gocce di cioccolato, chi li fa al cacao, eccetera eccetera.
Io da anni uso una ricetta che trovai su un giornale e che va bene sia per i muffin che per il plumcake. L'unico accorgimento sta nel fatto di scegliere lo stampo grande a mattonella oppure quelli piccoli tondi.
Personalmente mi trovo meglio con i muffin, tanto per cominciare perchè essendo già suddivisi in porzioni ci si rende conto di più di quanti se ne mangiano, e poi perchè avendo la piccola in casa sono ideali per una merenda anche da portare via e hanno una forma simpatica ai bimbi più congeniale.
La preparazione di questo dolce è molto semplice, ricorda un pò quella del ciambellone nuvola soffice (vedi post) anche se il plumcake è leggermente più calorico per via della quantità di olio utilizzata e dello yogurt. Basterà sceglierne uno a basso contenuto di grassi per non sforare troppo ad ogni modo, magari bianco.
Dico subito che io di solito utilizzo lo yogurt senza la frutta perchè a meno che non scegliate quelli pieni di conservanti, il sapore della frutta non si sente. Provate a fare l'impasto con uno yogurt magro, poi provate con uno yomo alla frutta e vedrete che non noterete la differenza. Con il Granarolo per esempio si sente il sapore della frutta, ma a mio parere non è un buon segno!
Dunque la ricetta è in "bicchieri" e non in grammi perchè così l'ho trovata e così l'ho mantenuta, quindi non saprei dare le quantità in maniera diversa. Potete utilizzare i bicchieri di plastica come me, oppure un vasetto di yogurt vuoto come unità di misura.
PLUMCAKE O MUFFIN
2 bicchieri di farina 00
1 bicchiere di zucchero
1 bustina di lievito
1 bicchiere di olio di mais (o quello che preferite)
1 yogurt bianco
3 uova piccole o 2 grandi
Prendete una ciotola e versatevi la farina, lo zucchero e il lievito, aggiungete i tuorli delle uova e l'olio. Mescolate con un cucchiaio di legno cercando di amalgamare il più possibile. L'impasto sarà duro, non preoccupatevi è normale. Aggiungete lo yogurt e stemperate ammorbidendo il composto.
A parte montate gli albumi a neve non troppo ferma e incorporateli lentamente dal basso verso l'alto per non farli smontare.
A questo punto dovreste avere un impasto morbido e facilmente lavorabile.
Prendete lo stampo da plumcake o gli stampini da muffin e riempite con il composto.
Nel caso in cui voleste fare i muffin ricordatevi di riempire i buchi dello stampo fino a 3/4 al massimo perchè durante la cottura si alzeranno e così eviterete che l'impasto esca e si depositi sul fondo del forno.
Infornate a 180° per circa 20, 30 minuti. Non aprite il forno se non a fine cottura, altrimenti l'impasto si smonterebbe. Per verificare la cottura utilizzate il solito stuzzicadenti.
Stamattina ho spedito marito e figlia al parco e ne ho approfittato per pulire casa e preparare il pane. Dato che mi sono accorta che anche il portatorte piangeva per la scarsità di dolci, ho pensato di preparare i muffin, che a mio avviso piacciono sempre a tutti.
Ovviamente ci sono moltissime ricette per questo tipo di tortini, c'è chi li fa con il burro, chi con l'olio, chi li ricopre con la glassa (soprattutto oltreoceano), chi ci mette le gocce di cioccolato, chi li fa al cacao, eccetera eccetera.
Io da anni uso una ricetta che trovai su un giornale e che va bene sia per i muffin che per il plumcake. L'unico accorgimento sta nel fatto di scegliere lo stampo grande a mattonella oppure quelli piccoli tondi.
Personalmente mi trovo meglio con i muffin, tanto per cominciare perchè essendo già suddivisi in porzioni ci si rende conto di più di quanti se ne mangiano, e poi perchè avendo la piccola in casa sono ideali per una merenda anche da portare via e hanno una forma simpatica ai bimbi più congeniale.
La preparazione di questo dolce è molto semplice, ricorda un pò quella del ciambellone nuvola soffice (vedi post) anche se il plumcake è leggermente più calorico per via della quantità di olio utilizzata e dello yogurt. Basterà sceglierne uno a basso contenuto di grassi per non sforare troppo ad ogni modo, magari bianco.
Dico subito che io di solito utilizzo lo yogurt senza la frutta perchè a meno che non scegliate quelli pieni di conservanti, il sapore della frutta non si sente. Provate a fare l'impasto con uno yogurt magro, poi provate con uno yomo alla frutta e vedrete che non noterete la differenza. Con il Granarolo per esempio si sente il sapore della frutta, ma a mio parere non è un buon segno!
Dunque la ricetta è in "bicchieri" e non in grammi perchè così l'ho trovata e così l'ho mantenuta, quindi non saprei dare le quantità in maniera diversa. Potete utilizzare i bicchieri di plastica come me, oppure un vasetto di yogurt vuoto come unità di misura.
PLUMCAKE O MUFFIN
2 bicchieri di farina 00
1 bicchiere di zucchero
1 bustina di lievito
1 bicchiere di olio di mais (o quello che preferite)
1 yogurt bianco
3 uova piccole o 2 grandi
Prendete una ciotola e versatevi la farina, lo zucchero e il lievito, aggiungete i tuorli delle uova e l'olio. Mescolate con un cucchiaio di legno cercando di amalgamare il più possibile. L'impasto sarà duro, non preoccupatevi è normale. Aggiungete lo yogurt e stemperate ammorbidendo il composto.
A parte montate gli albumi a neve non troppo ferma e incorporateli lentamente dal basso verso l'alto per non farli smontare.
A questo punto dovreste avere un impasto morbido e facilmente lavorabile.
Prendete lo stampo da plumcake o gli stampini da muffin e riempite con il composto.
Nel caso in cui voleste fare i muffin ricordatevi di riempire i buchi dello stampo fino a 3/4 al massimo perchè durante la cottura si alzeranno e così eviterete che l'impasto esca e si depositi sul fondo del forno.
Infornate a 180° per circa 20, 30 minuti. Non aprite il forno se non a fine cottura, altrimenti l'impasto si smonterebbe. Per verificare la cottura utilizzate il solito stuzzicadenti.
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