Chi di voi non ama le Camille? Io le adoro ma per le mie tasche sono troppo care, anche quando sono in offerta. Per non parlare delle calorie e di tutto quello che c'è dentro di poco salubre e nutriente. La soluzione? Ovviamente provare a farle in casa!
Il cibo preparato con le nostre mani ha un valore aggiunto secondo me, è buono, sano e sa di ingredienti naturali, di amore. Abituando i bambini a mangiare prodotti cucinati in casa inoltre non li esporremo al rischio di dipendenza da zuccheri tipico di chi ama i cibi confezionati. Parlo di persone così assuefatte a certi sapori industriali da non riuscire a mangiare altro (mio marito è uno di queste ma piano piano sto cercando di disintossicarlo).
Insomma, per farla breve cucinare è bello, sano e soprattutto ci fa risparmiare un sacco di soldi. Avete presente quanto costa una confezione di Camille? Diciamo una media di 3 euro per 6 merendine? Bene, preparare questa torta ci costerà molto meno e avremo solo da guadagnarci in salute.
Ovviamente potete mettere l'impasto in pirottini dentro allo stampo da muffin se desiderate replicare il formato delle merendine confezionate. Io ho messo il tutto in uno stampo da torta a forma di cuore.
TORTA CAMILLA LIGHT
- 170 g. farina 00
- 30 g. fecola di patate
- 50 ml succo d'arancia
- 100 g. carote
- 1 uovo
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 1 pizzico di sale
- 80 g. zucchero di canna
- 5 amaretti
- 20 ml. olio di mais
- 150 ml acqua
Per prima cosa peliamo le carote, tagliamole a rondelle e tritiamole nel mixer a crudo.
In una ciotola mescoliamo l'uovo con lo zucchero usando una frusta a mano, aggiungiamo gli amaretti sbriciolati, il sale, le carote e l'olio. Infine aggiungiamo il succo d'arancia, la farina, la fecola e il lievito setacciati, Per ultima mettiamo l'acqua.
La quantità di acqua va in base alla densità dell'impasto quindi cercate di ottenere un composto morbido che si possa facilmente trasferire in uno stampo da torta. 150 ml nel mio caso sono stati sufficienti.
Facciamo cuocere a 150° per 30 minuti facendo sempre la prova dello stecchino prima di sfornare
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