Ultimamente mi sto interessando molto alle ricette che prevedono l'uso di scarti di frutta e verdura. Ogni volta che preparo un minestrone o anche una semplice teglia di verdure mi accorgo di quanta parte di ortaggi finisce per essere bandita dalla tavola: le estremità delle zucchine, le bucce delle carote, la base del sedano, i gambi dei broccoli, le foglie esterne della verza e potrei continuare per un bel pò.
A me pare davvero un grandissimo spreco, soprattutto perchè ho scoperto che non solo queste parti si possono mangiare, ma fanno anche tanto bene! Nella buccia sono contenute le vitamine, nelle foglie esterne c'è più concentrazione di clorofilla ad esempio, voi lo sapevate?
L'unica cosa veramente importante per cucinare gli scarti è di utilizzare frutta e verdura biologiche: coltivate nell'orto di amici o parenti, o meglio ancora nel vostro, ma anche acquistate in un supermercato biologico, purchè siate certi che non siano stati usati pesticidi o veleni sulle piante.
Ieri avevo cucinato un bel pò di broccoli, utilizzando le cime come al solito, quindi mi sono trovata con i vari pezzi di gambi e quello principale che normalmente avrei gettato nella spazzatura. Ho pensato che fosse uno spreco e ho deciso di cucinarlo.
L'ho cotto al vapore dopo averlo tagliato e pulito molto bene, quindi l'ho aggiunto a dei cannellini che avevo precedentemente cotto e una volta insaporiti un pò in padella ho frullato tutto e ho ottenuto una crema delicata e molto buona, che è piaciuta proprio a tutti in famiglia.
CREMA DI CANNELLINI E GAMBI DI BROCCOLI
- 200 g. di cannellini già cotti (più o meno, non importa la quantità)
- 1 gambo di broccolo grande
- olio
- dado autoprodotto (o brodo vegetale)
- 1/2 scalogno
- 1 goccio di latte (anche vegetale)
La prima cosa come dicevo prima è lavare bene sotto l'acqua corrente il gambo del broccolo. Tagliate via le parti scure e assicuratevi che non ci siano residui di terra.
Tagliatelo finemente e mettetelo a cuocere a vapore fino a quando non risulterà morbido.
In una padella fate scaldare un giro di olio evo e lo scalogno a pezzetti, quindi aggiungete i cannellini e il gambo. Insaporite con un cucchiaino di dado autoprodotto oppure un pò di brodo vegetale (o sale) e lasciate ammorbidire ulteriormente ancora per qualche minuto.
Quando sarà tutto pronto mettete i fagioli e il broccolo in un contenitore dai bordi alti e frullate con il frullatore ad immersione. Aggiungete un goccio di latte e regolate di sale.
mercoledì 30 marzo 2016
sabato 26 marzo 2016
GERMOGLI E GERMOGLIATORE FATTO IN CASA
Molti di voi avranno sentito parlare dei germogli, qualcuno li avrà anche mangiati in passato. Al supermercato si trovano quelli di soia ad esempio, spesso aggiunti ad insalate estive e dal gusto fresco e nutriente.
Quello che molti non sanno (e che non sapevo nemmeno io fino a poco tempo fa) è che i germogli fanno davvero bene e il loro regolare consumo aiuta moltissimo l'organismo, mantenendolo giovane e pieno di vita.
I germogli infatti altro non sono che semi da cui è nato un embrione, la prima fase della vita di una pianta. Adeguatamente cresciuti secondo alcune accortezze tra le mura domestiche, si possono consumare in molti modi e fanno bene a tutti. Come dicevo prima in commercio sono disponibili i germogli di soia già pronti, ma sappiate che è possibile far crescere e gustarne moltissimi altri tipi, c'è davvero l'imbarazzo della scelta!
Se volete cimentarvi nella crescita di questi piccole forme di vita, potete iniziare con quello che avete in casa: ceci, lenticchie, fagioli, ecc. Il mio consiglio è di acquistare le buste di semi già pronte, che vi assicurano una scelta accurata di quello che mangerete e la garanzia delle norme di sicurezza e di igiene. Io ho acquistato al supermercato biologico i semi di girasole e di fagiolo mungo. Ogni busta contiene 80 g. di semi che corrisponderanno a moltissimi germogli e viene venduta ad un prezzo davvero alla portata di tutti (circa € 1,70). La spesa da affrontare è solo questa perchè se decidete di iniziare questa avventura non dovrete spendere altro! Se non trovate le buste in commercio potete acquistarle online qui o qui ad esempio.
Sappiate che sul mercato esistono germogliatori di ogni genere e prezzo (io ne ho visti dai 17 ai 30 euro) ma non sono assolutamente indispensabili per far crescere i vostri germogli! Tutto quello che vi occorre è un barattolo di vetro (va benissimo quello della marmellata che avete appena finito di consumare, o quello dei ceci già pronti che avete acquistato, o ancora quello del miele che avete terminato da poco) ben lavato naturalmente, una garza o una rete pulita (anche quella delle arance o dei limoni ad esempio) o ancora un colino a maglie fitte e un pezzo di filo (spago, cotone spesso, lana, nastro per i pacchi o quello che avete)
Questa attività tra l'altro è perfetta da fare insieme ai vostri figli che impareranno molte cose sulla nascita delle piante e se (come Viola) in età scolare, vedrete che si interesseranno per confrontare le nozioni apprese a scuola con l'esperimento fatto in casa. E' un modo sicuro e divertente per far avvicinare i piccoli alla scienza, alla natura e alla cura di una forma di vita. Viola ad esempio non ha voluto assaggiare i germogli una volta pronti, ma si è prodigata molto nel farli crescere e si è offerta spesso di sciacquarli sotto l'acqua prendendosene cura in prima persona.
Allora, siete pronti a far crescere i vostri germogli?
COME FAR CRESCERE I GERMOGLI NEL GERMOGLIATORE FATTO IN CASA
Occorrente:
- semi per germogli
- 1 barattolo di vetro
- 1 rete o garza
- 1 pezzo di filo
La prima cosa da fare è mettere in acqua i semi per una notte (10- 12 ore). In questo modo si riempiranno di liquido e saranno pronti per dar vita ai germogli.
La mattina dopo dobbiamo sciacquarli bene e metterli nel vaso senza acqua, quindi copriamo con la rete e chiudiamo con il filo. Teniamo al buio il vasetto per simulare le condizioni di crescita sotto terra. Sciacquiamo i semi 2/3 volte al giorno per evitare la formazione di muffe mi raccomando. Per farlo basterà far filtrare l'acqua nella rete e capovolgere il vasetto per toglierla.
Dopo qualche giorno (i tempi di germogliazione dipendono dal tipo di seme) vedrete nascere i primi germogli. Lasciateli crescere almeno di un paio di centimetri prima di consumarli, quindi lavateli bene come fareste con una normale insalata e buon appetito! I semi si conservano in frigorifero per circa 1 settimana, opportunamente chiusi nei contenitori alimentari.
Per beneficiare delle tante vitamine contenute nei germogli il modo migliore per consumarli è a crudo nell'insalata, ma potete anche aggiungerli alla pasta ripassandoli un paio di minuti in padella, o frullarli insieme alle verdure e creare una cremina per bruschette o ancora aggiungerli crudi alla vostra quinoa con formaggio a dadini e piselli ad esempio.. Insomma avete solo l'imbarazzo della scelta!
Se volete saperne di più sui germogli andate a leggere un pò qui
Mi raccomando evitate il consumo di germogli nati da semi di pomodori, patate, peperoni, peperoncini o melanzane perchè contengono sostanze tossiche!
Quello che molti non sanno (e che non sapevo nemmeno io fino a poco tempo fa) è che i germogli fanno davvero bene e il loro regolare consumo aiuta moltissimo l'organismo, mantenendolo giovane e pieno di vita.
I germogli infatti altro non sono che semi da cui è nato un embrione, la prima fase della vita di una pianta. Adeguatamente cresciuti secondo alcune accortezze tra le mura domestiche, si possono consumare in molti modi e fanno bene a tutti. Come dicevo prima in commercio sono disponibili i germogli di soia già pronti, ma sappiate che è possibile far crescere e gustarne moltissimi altri tipi, c'è davvero l'imbarazzo della scelta!
Se volete cimentarvi nella crescita di questi piccole forme di vita, potete iniziare con quello che avete in casa: ceci, lenticchie, fagioli, ecc. Il mio consiglio è di acquistare le buste di semi già pronte, che vi assicurano una scelta accurata di quello che mangerete e la garanzia delle norme di sicurezza e di igiene. Io ho acquistato al supermercato biologico i semi di girasole e di fagiolo mungo. Ogni busta contiene 80 g. di semi che corrisponderanno a moltissimi germogli e viene venduta ad un prezzo davvero alla portata di tutti (circa € 1,70). La spesa da affrontare è solo questa perchè se decidete di iniziare questa avventura non dovrete spendere altro! Se non trovate le buste in commercio potete acquistarle online qui o qui ad esempio.
Sappiate che sul mercato esistono germogliatori di ogni genere e prezzo (io ne ho visti dai 17 ai 30 euro) ma non sono assolutamente indispensabili per far crescere i vostri germogli! Tutto quello che vi occorre è un barattolo di vetro (va benissimo quello della marmellata che avete appena finito di consumare, o quello dei ceci già pronti che avete acquistato, o ancora quello del miele che avete terminato da poco) ben lavato naturalmente, una garza o una rete pulita (anche quella delle arance o dei limoni ad esempio) o ancora un colino a maglie fitte e un pezzo di filo (spago, cotone spesso, lana, nastro per i pacchi o quello che avete)
Questa attività tra l'altro è perfetta da fare insieme ai vostri figli che impareranno molte cose sulla nascita delle piante e se (come Viola) in età scolare, vedrete che si interesseranno per confrontare le nozioni apprese a scuola con l'esperimento fatto in casa. E' un modo sicuro e divertente per far avvicinare i piccoli alla scienza, alla natura e alla cura di una forma di vita. Viola ad esempio non ha voluto assaggiare i germogli una volta pronti, ma si è prodigata molto nel farli crescere e si è offerta spesso di sciacquarli sotto l'acqua prendendosene cura in prima persona.
Allora, siete pronti a far crescere i vostri germogli?
COME FAR CRESCERE I GERMOGLI NEL GERMOGLIATORE FATTO IN CASA
Occorrente:
- semi per germogli
- 1 barattolo di vetro
- 1 rete o garza
- 1 pezzo di filo
La prima cosa da fare è mettere in acqua i semi per una notte (10- 12 ore). In questo modo si riempiranno di liquido e saranno pronti per dar vita ai germogli.
La mattina dopo dobbiamo sciacquarli bene e metterli nel vaso senza acqua, quindi copriamo con la rete e chiudiamo con il filo. Teniamo al buio il vasetto per simulare le condizioni di crescita sotto terra. Sciacquiamo i semi 2/3 volte al giorno per evitare la formazione di muffe mi raccomando. Per farlo basterà far filtrare l'acqua nella rete e capovolgere il vasetto per toglierla.
Dopo qualche giorno (i tempi di germogliazione dipendono dal tipo di seme) vedrete nascere i primi germogli. Lasciateli crescere almeno di un paio di centimetri prima di consumarli, quindi lavateli bene come fareste con una normale insalata e buon appetito! I semi si conservano in frigorifero per circa 1 settimana, opportunamente chiusi nei contenitori alimentari.
Per beneficiare delle tante vitamine contenute nei germogli il modo migliore per consumarli è a crudo nell'insalata, ma potete anche aggiungerli alla pasta ripassandoli un paio di minuti in padella, o frullarli insieme alle verdure e creare una cremina per bruschette o ancora aggiungerli crudi alla vostra quinoa con formaggio a dadini e piselli ad esempio.. Insomma avete solo l'imbarazzo della scelta!
Se volete saperne di più sui germogli andate a leggere un pò qui
Mi raccomando evitate il consumo di germogli nati da semi di pomodori, patate, peperoni, peperoncini o melanzane perchè contengono sostanze tossiche!
giovedì 24 marzo 2016
SPADELLATA DI BIETOLE COLORATE
Oggi vi propongo un contorno sublime, che ha conquistato proprio tutti in casa mia! Una bella "spadellata" (perdonatemi il termine ma ci stava proprio bene) di verdure colorate, buone e sane.
L'altro giorno ho trovato in un supermercato biologico delle bellissime bietole colorate. Non le avevo mai viste prima ma non appena mi sono capitate sotto al naso ho voluto comprarle e ho iniziato a pensare a come cucinarle. Sono davvero molto belle e invitanti e il loro sapore è molto più dolce di quelle classiche a foglia verde. La cosa divertente è che il loro colore è talmente vivace che cuocendole insieme ad altre verdure tingono praticamente tutto il resto, andando a coprire anche quegli ortaggi che altrimenti mia figlia Viola non prenderebbe neanche in considerazione ;)
L'altra sera infatti ho preparato questa bellissima padella di verdure varie, comprese le batate che lei proprio non ama per via del colore arancione e al momento del pasto non si è neanche accorta di mangiarle, scambiandole per semplici patate.
Amo questi "trucchetti" culinari non perchè voglia ingannare le bimbe, solamente per fare loro mangiare alimenti importanti e vari che altrimenti snobberebbero per puri capricci.
Con questo sughetto di verdure potete condire la pasta ad esempio, potete mangiarlo come contorno, metterlo sopra alla pizza fatta in casa, o magari all'impasto della torta salata. Potete anche usarlo per riempire i panzerotti ma attenzione a togliere il liquido altrimenti uscirà dall'impasto. Un'altra soluzione è quella di mescolarlo al formaggio e farcire una bella focaccia salata.
Insomma usate queste verdure come meglio credete ma provatele perchè sono davvero una bontà!
Le bietole colorate non si trovano facilmente in giro, lo so. Io stessa le ho viste solo un paio di volte da Naturasi ma se avete un supermercato biologico vicino a casa vostra provate a chiedere a loro, vedrete che sapranno consigliarvi.
Le bietole colorate sono di facile coltivazione e se proprio non le trovate potete provare a seminarle nell'orto (se ce l'avete) o magari sul terrazzo. In commercio potete trovare i semi e questa è la stagione adatta per iniziare la coltivazione. Si adattano a qualsiasi tipo di clima, potete piantarle sia nel terreno che in vaso e nel giro di 50/60 giorni dalla semina avrete le vostre foglie da raccogliere.
SPADELLATA DI BIETOLE COLORATE
- 2/3 mazzi di bietole colorate (io rosse e gialle)
- 1 batata
- 2 pomodori tondi rossi
- olio evo
- 1/2 cipolla
In una padella capiente facciamo scaldare un giro d'olio evo e la cipolla tagliata fine. Aggiungiamo la batata pelata e tagliata a tocchetti e i pomodori rossi tagliati in 4. Laviamo bene le bietole sotto l'acqua corrente, quindi tagliamole finemente con il coltello o con la mezzaluna e aggiungiamole alle verdure. Versiamo un pò d'acqua per evitare che si attacchino e un cucchiaino di dado autoprodotto.
Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per una decina di minuti.
L'altro giorno ho trovato in un supermercato biologico delle bellissime bietole colorate. Non le avevo mai viste prima ma non appena mi sono capitate sotto al naso ho voluto comprarle e ho iniziato a pensare a come cucinarle. Sono davvero molto belle e invitanti e il loro sapore è molto più dolce di quelle classiche a foglia verde. La cosa divertente è che il loro colore è talmente vivace che cuocendole insieme ad altre verdure tingono praticamente tutto il resto, andando a coprire anche quegli ortaggi che altrimenti mia figlia Viola non prenderebbe neanche in considerazione ;)
L'altra sera infatti ho preparato questa bellissima padella di verdure varie, comprese le batate che lei proprio non ama per via del colore arancione e al momento del pasto non si è neanche accorta di mangiarle, scambiandole per semplici patate.
Amo questi "trucchetti" culinari non perchè voglia ingannare le bimbe, solamente per fare loro mangiare alimenti importanti e vari che altrimenti snobberebbero per puri capricci.
Con questo sughetto di verdure potete condire la pasta ad esempio, potete mangiarlo come contorno, metterlo sopra alla pizza fatta in casa, o magari all'impasto della torta salata. Potete anche usarlo per riempire i panzerotti ma attenzione a togliere il liquido altrimenti uscirà dall'impasto. Un'altra soluzione è quella di mescolarlo al formaggio e farcire una bella focaccia salata.
Insomma usate queste verdure come meglio credete ma provatele perchè sono davvero una bontà!
Le bietole colorate non si trovano facilmente in giro, lo so. Io stessa le ho viste solo un paio di volte da Naturasi ma se avete un supermercato biologico vicino a casa vostra provate a chiedere a loro, vedrete che sapranno consigliarvi.
Le bietole colorate sono di facile coltivazione e se proprio non le trovate potete provare a seminarle nell'orto (se ce l'avete) o magari sul terrazzo. In commercio potete trovare i semi e questa è la stagione adatta per iniziare la coltivazione. Si adattano a qualsiasi tipo di clima, potete piantarle sia nel terreno che in vaso e nel giro di 50/60 giorni dalla semina avrete le vostre foglie da raccogliere.
SPADELLATA DI BIETOLE COLORATE
- 2/3 mazzi di bietole colorate (io rosse e gialle)
- 1 batata
- 2 pomodori tondi rossi
- olio evo
- 1/2 cipolla
In una padella capiente facciamo scaldare un giro d'olio evo e la cipolla tagliata fine. Aggiungiamo la batata pelata e tagliata a tocchetti e i pomodori rossi tagliati in 4. Laviamo bene le bietole sotto l'acqua corrente, quindi tagliamole finemente con il coltello o con la mezzaluna e aggiungiamole alle verdure. Versiamo un pò d'acqua per evitare che si attacchino e un cucchiaino di dado autoprodotto.
Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per una decina di minuti.
martedì 22 marzo 2016
BISCOTTI COTTI IN PADELLA
Vi capita mai di voler cucinare più cose in un giorno e per questo dover accendere il forno ogni volta? Io cerco sempre di cuocere almeno un paio di cose ogni volta che lo accendo, per ammortizzare un pò la spesa e per sfruttarne al massimo il calore. Se avessi un forno più moderno cuocerei contemporaneamente più alimenti ma il mio è vecchiotto e purtroppo non me lo permette.
Ieri lo avevo già usato per il pranzo ma dato che le mie bimbe hanno fatto fuori tutti i biscotti e tutte le colombine che avevo preparato nei giorni scorsi, all'ultimo momento mi sono accorta di essere rimasta senza dolcetti! In casa mia cerco sempre di far consumare alle bimbe biscotti e merendine fatte in casa, per evitare conservanti, olio di palma e zuccheri vari, quindi la produzione deve essere costante e varia, per non annoiarle e per essere sempre presente in casa.
Dato che non volevo riaccendere il forno ieri ho provato a cuocere dei biscottini in padella e devo dire che sono venuti davvero molto buoni! Bisogna regolarsi bene con la fiamma perchè all'inizio l'avevo tenuta troppo alta e i biscotti si sono un pò sbruciacchiati da un lato, ma una volta presa la mano devo dire che sono venuti come quelli cotti al forno.
Ve li consiglio se siete di fretta, se magari avete la lavatrice accesa e per questo non potete accendere anche il forno (per me purtroppo è così altrimenti salta la luce) o se è estate e l'idea del forno acceso vi fa venire il voltastomaco!
Io ho usato una ricettina nuova, inventata sul momento che ha dato come frutto un colore verdino, ma non spaventatevi, non sono presenti le verdure! Ho usato del succo d'arancia rosso e dello zucchero di canna integrale che insieme hanno dato questa sfumatura ai biscotti ma se volete evitarla basterà usare del succo d'arancia chiaro o magari aggiungere 30 g. di cacao amaro all'impasto per coprire il tutto...
BISCOTTI COTTI IN PADELLA
- 250 g. farina tipo 2
- 50 g. fecola di patate
- 60 g. zucchero di canna integrale
- 20 ml olio evo
- 35 ml di succo d'arancia (1 arancia)
- 1 pizzico di bicarbonato
- 50 ml latte vegetale (io di riso)
Come al solito in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti lasciando il latte per ultimo. In base alla grandezza dell'arancia potrebbe servirvene un pò di più o un pò di meno, quindi aggiungetelo un pò per volta.
Impastate il tutto e stendete l'impasto su un tagliere con il mattarello, quindi ricavate tanti biscottini.
Scaldate una pentola antiaderente a fiamma non troppo alta, adagiate i biscotti un pò distanziati l'uno dall'altro e fate cuocere per 2/3 minuti per lato. Voltateli con una paletta e controllate la cottura per evitare di strinarli.
Ieri lo avevo già usato per il pranzo ma dato che le mie bimbe hanno fatto fuori tutti i biscotti e tutte le colombine che avevo preparato nei giorni scorsi, all'ultimo momento mi sono accorta di essere rimasta senza dolcetti! In casa mia cerco sempre di far consumare alle bimbe biscotti e merendine fatte in casa, per evitare conservanti, olio di palma e zuccheri vari, quindi la produzione deve essere costante e varia, per non annoiarle e per essere sempre presente in casa.
Dato che non volevo riaccendere il forno ieri ho provato a cuocere dei biscottini in padella e devo dire che sono venuti davvero molto buoni! Bisogna regolarsi bene con la fiamma perchè all'inizio l'avevo tenuta troppo alta e i biscotti si sono un pò sbruciacchiati da un lato, ma una volta presa la mano devo dire che sono venuti come quelli cotti al forno.
Ve li consiglio se siete di fretta, se magari avete la lavatrice accesa e per questo non potete accendere anche il forno (per me purtroppo è così altrimenti salta la luce) o se è estate e l'idea del forno acceso vi fa venire il voltastomaco!
Io ho usato una ricettina nuova, inventata sul momento che ha dato come frutto un colore verdino, ma non spaventatevi, non sono presenti le verdure! Ho usato del succo d'arancia rosso e dello zucchero di canna integrale che insieme hanno dato questa sfumatura ai biscotti ma se volete evitarla basterà usare del succo d'arancia chiaro o magari aggiungere 30 g. di cacao amaro all'impasto per coprire il tutto...
BISCOTTI COTTI IN PADELLA
- 250 g. farina tipo 2
- 50 g. fecola di patate
- 60 g. zucchero di canna integrale
- 20 ml olio evo
- 35 ml di succo d'arancia (1 arancia)
- 1 pizzico di bicarbonato
- 50 ml latte vegetale (io di riso)
Come al solito in una ciotola mescolate tutti gli ingredienti lasciando il latte per ultimo. In base alla grandezza dell'arancia potrebbe servirvene un pò di più o un pò di meno, quindi aggiungetelo un pò per volta.
Impastate il tutto e stendete l'impasto su un tagliere con il mattarello, quindi ricavate tanti biscottini.
Scaldate una pentola antiaderente a fiamma non troppo alta, adagiate i biscotti un pò distanziati l'uno dall'altro e fate cuocere per 2/3 minuti per lato. Voltateli con una paletta e controllate la cottura per evitare di strinarli.
lunedì 21 marzo 2016
COLOMBINE ALLE FRAGOLE
Dopo l'esperimento con le colombine alla ricotta fatte a mano ho deciso di acquistare un fantastico stampo in silicone che avevo visto qualche tempo fa in un negozio. Mi piace molto la forma delle colombine e dato che siamo vicini alla Pasqua ho pensato di fare dei muffin primaverili utilizzando questo stampo nuovo di zecca. Primaverili in che senso? Utilizzando della buona frutta che ne addolcisca il sapore rendendo questi dolcetti un pò più sani e mi permetta quindi di calare la dose di dolcificante.
La scelta è caduta sulle fragole (tipico frutto di questa stagione) che l'altro giorno ho trovato al supermercato in offerta. Chi non le ama? Beh, io le adoro ma mangiate al naturale e non con il classico zucchero e limone (a quel punto non si mangia più della frutta, ci si riempie di zuccheri e basta...)
Insomma per farla breve ho unito le due cose e dal niente sono nate queste colombine alle fragole buone, soffici e leggere che potrete tranquillamente offrire ai vostri bimbi per colazione, per merenda o anche come fine pasto.
Pronti?
COLOMBINE ALLE FRAGOLE
- 250 g. farina tipo 2
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 120 g. yogurt bianco (io autoprodotto)
- 60 g. zucchero di canna integrale
- 30 ml olio di mais
- 150 ml acqua
- 4/5 fragole fresche
- granella di mandorle q.b.
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti lasciando per ultime le fragole tagliate a pezzetti, quindi versate il composto nello stampo delle colombine (o nei pirottini dei muffin) spolverate con la granella di mandorle e infornate a 180° per circa 25/30 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti prima di sfornare, mi raccomando!
La scelta è caduta sulle fragole (tipico frutto di questa stagione) che l'altro giorno ho trovato al supermercato in offerta. Chi non le ama? Beh, io le adoro ma mangiate al naturale e non con il classico zucchero e limone (a quel punto non si mangia più della frutta, ci si riempie di zuccheri e basta...)
Insomma per farla breve ho unito le due cose e dal niente sono nate queste colombine alle fragole buone, soffici e leggere che potrete tranquillamente offrire ai vostri bimbi per colazione, per merenda o anche come fine pasto.
Pronti?
COLOMBINE ALLE FRAGOLE
- 250 g. farina tipo 2
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 120 g. yogurt bianco (io autoprodotto)
- 60 g. zucchero di canna integrale
- 30 ml olio di mais
- 150 ml acqua
- 4/5 fragole fresche
- granella di mandorle q.b.
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti lasciando per ultime le fragole tagliate a pezzetti, quindi versate il composto nello stampo delle colombine (o nei pirottini dei muffin) spolverate con la granella di mandorle e infornate a 180° per circa 25/30 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti prima di sfornare, mi raccomando!
venerdì 18 marzo 2016
TORTA SALATA VEGAN
Questa è una di quelle ricette talmente semplice e talmente versatile che non potrete non amare. Io cucino spesso le torte salate perchè in un piatto solo risolvo il problema del pane e di come far mangiare le verdure alla mia famiglia (marito compreso). Inoltre si fanno in un attimo, non hanno bisogno di tempi di lievitazione e si preparano con pochissimi ingredienti (se vogliamo una versione vegana ma anche più sana).
Come ho già detto in passato vegano non è sinonimo di insapore, anzi, e quando si sceglie di preparare un piatto seguendo questo regime alimentare non significa per forza escludere gli alimenti di origine animale da ogni piatto. Basta scegliere qualche ricetta vegana per diminuire il consumo di uova, di latticini e di tutti quegli ingredienti che alzano il colesterolo e nuocciono alla salute. L'uso non dovrebbe mai trasformarsi in abuso.
Oggi quindi prepariamo questa torta salata vegana che come dicevo prima si può servire come contorno ma anche come piatto di mezzo.
A differenza di altri impasti simili, questa versione ha una base croccante e meno friabile della crostata ad esempio, ma ugualmente gustosa. Naturalmente le verdure possono variare a seconda dei gusti, così come i condimenti. Lievito alimentare in scaglie, semi oleosi misti, timo, maggiorana, alloro, ecc
TORTA SALATA VEGAN
- 300 g. farina tipo 2
- 3 cucchiai d'olio evo
- sale q.b.
- acqua q.b. (circa 3/4 di bicchiere)
Per la farcia
- 1/2 cipolla piccola
- 2 patate medie
- 2 carote
- broccoli q.b.
- la punta di un cucchiaino di dado autoprodotto (o sale)
- timo
- olio evo
Per prima cosa sbucciamo e tagliamo le patate e le carote e mettiamole a stufare per qualche minuto insieme ai broccoli, in padella con un pò d'olio evo e la cipolla tagliata finemente. Aggiungiamo un pò d'acqua e una punta di dado autoprodotto (o sale). Se non l'avete ancora fatto qui c'è la ricetta del dado fatto in casa.
Coprite con il coperchio e lasciate ammorbidire le verdure per qualche minuto.
Preparare la base della torta salata impastando tutti gli ingredienti, quindi stendetela con il mattarello dandole la forma rotonda. Posizionatela sulla teglia ricoperta da carta forno e bucherellatela con una forchetta.
Adagiate le verdure stufate, condite come preferite (io con timo e olio evo) e infornate a 180° fino a doratura (circa 25 minuti)
Come ho già detto in passato vegano non è sinonimo di insapore, anzi, e quando si sceglie di preparare un piatto seguendo questo regime alimentare non significa per forza escludere gli alimenti di origine animale da ogni piatto. Basta scegliere qualche ricetta vegana per diminuire il consumo di uova, di latticini e di tutti quegli ingredienti che alzano il colesterolo e nuocciono alla salute. L'uso non dovrebbe mai trasformarsi in abuso.
Oggi quindi prepariamo questa torta salata vegana che come dicevo prima si può servire come contorno ma anche come piatto di mezzo.
A differenza di altri impasti simili, questa versione ha una base croccante e meno friabile della crostata ad esempio, ma ugualmente gustosa. Naturalmente le verdure possono variare a seconda dei gusti, così come i condimenti. Lievito alimentare in scaglie, semi oleosi misti, timo, maggiorana, alloro, ecc
TORTA SALATA VEGAN
- 300 g. farina tipo 2
- 3 cucchiai d'olio evo
- sale q.b.
- acqua q.b. (circa 3/4 di bicchiere)
Per la farcia
- 1/2 cipolla piccola
- 2 patate medie
- 2 carote
- broccoli q.b.
- la punta di un cucchiaino di dado autoprodotto (o sale)
- timo
- olio evo
Per prima cosa sbucciamo e tagliamo le patate e le carote e mettiamole a stufare per qualche minuto insieme ai broccoli, in padella con un pò d'olio evo e la cipolla tagliata finemente. Aggiungiamo un pò d'acqua e una punta di dado autoprodotto (o sale). Se non l'avete ancora fatto qui c'è la ricetta del dado fatto in casa.
Coprite con il coperchio e lasciate ammorbidire le verdure per qualche minuto.
Preparare la base della torta salata impastando tutti gli ingredienti, quindi stendetela con il mattarello dandole la forma rotonda. Posizionatela sulla teglia ricoperta da carta forno e bucherellatela con una forchetta.
Adagiate le verdure stufate, condite come preferite (io con timo e olio evo) e infornate a 180° fino a doratura (circa 25 minuti)
giovedì 17 marzo 2016
COLOMBINE PASQUALI ALLA RICOTTA
Finalmente sono riuscita a fare le colombine pasquali! Dopo vari tentativi ho trovato una ricetta che mi soddisfa anche se la prossima volta voglio provarla con lo zucchero di canna.
In casa mia mio marito non mangia niente di integrale e se il colore dei dolci non è chiaro (evidente segno di zucchero bianco) non ci si avvicina neanche.
Motivo per cui oggi ho provato questa ricetta con lo zucchero semolato, ma per i miei gusti è troppo dolce e fa troppo male, quindi proverò in seguito la versione con lo zucchero di canna integrale e con il miele.
Cercavo un impasto soffice ma leggero, senza burro, senza olio, per variare un pò gli ingredienti e non usare sempre i soliti. Ho provato una versione con lo yogurt ma non sapeva di molto, inoltre non era altrettanto soffice, così ho ripiegato sulla ricotta e devo dire che il risultato è favoloso!
Se avete lo stampo delle colombine usatelo pure, altrimenti si possono fare a mano in modo molto semplice, di seguito vi spiego come.
COLOMBINE PASQUALI ALLA RICOTTA
- 250 g. farina 0
- 250 g. farina manitoba
- 1 bustina di lievito di birra
- 100 g. zucchero
- 125 ml latte + 50 ml circa
- 200 g. ricotta
- 1 albume
- 1 uovo
Io ho usato una planetaria ma potete impastare anche a mano ovviamente. Sciogliete il lievito di birra in 125 ml di latte tiepido. Mettete insieme le farine, l'uovo e l'albume, lo zucchero e iniziate a mescolare. Aggiungete il latte con il lievito e proseguite aggiungendo la ricotta. Vedrete che l'impasto è molto duro e poco omogeneo. Versate lentamente gli altri 50 ml di latte tiepido, un pò alla volta. Potrebbero bastarne anche meno, dipende dalla farina che usate. Continuate a versare fino a quando l'impasto non diventa omogeneo, quindi lasciate che incordi bene (o che si riesca a lavorare a mano), infine trasferitelo in una ciotola capiente. Coprite con pellicola e mettete a lievitare nel forno spento con la luce accesa per circa 2 ore.
Ora riprendetelo e lavoratelo brevemente con le mani su un tagliere, quindi lasciatelo di nuovo riposare per 1 ora coperto con pellicola in forno spento con la luce accesa.
Adesso è il momento di formare le colombine. Ogni colomba è formata da due parti: una a forma di ferro di cavallo (le ali) e una parte lunga che sarà il corpo.
Le dimensioni potete deciderle voi, io sono andata ad occhio, l'unica cosa importante è di farle della stessa dimensione.
Prendete un pò di pasta e date la forma di un salsicciotto, quindi curvatelo a forma di ferro di cavallo e appoggiatelo sulla teglia ricoperta di carta forno. Prendete un altro pezzo di impasto, fate un altro salsicciotto ma con le dita schiacciate in due punti in modo da formare la testa, il corpo e la coda.
Appoggiate la testa sopra le ali (il ferro di cavallo) e lasciate lievitare un'altra ora coperto con un canovaccio pulito nel forno spento con la luce accesa.
Cuocete a 180° per circa 5/6 minuti, fino a quando non dorano.
In casa mia mio marito non mangia niente di integrale e se il colore dei dolci non è chiaro (evidente segno di zucchero bianco) non ci si avvicina neanche.
Motivo per cui oggi ho provato questa ricetta con lo zucchero semolato, ma per i miei gusti è troppo dolce e fa troppo male, quindi proverò in seguito la versione con lo zucchero di canna integrale e con il miele.
Cercavo un impasto soffice ma leggero, senza burro, senza olio, per variare un pò gli ingredienti e non usare sempre i soliti. Ho provato una versione con lo yogurt ma non sapeva di molto, inoltre non era altrettanto soffice, così ho ripiegato sulla ricotta e devo dire che il risultato è favoloso!
Se avete lo stampo delle colombine usatelo pure, altrimenti si possono fare a mano in modo molto semplice, di seguito vi spiego come.
COLOMBINE PASQUALI ALLA RICOTTA
- 250 g. farina 0
- 250 g. farina manitoba
- 1 bustina di lievito di birra
- 100 g. zucchero
- 125 ml latte + 50 ml circa
- 200 g. ricotta
- 1 albume
- 1 uovo
Io ho usato una planetaria ma potete impastare anche a mano ovviamente. Sciogliete il lievito di birra in 125 ml di latte tiepido. Mettete insieme le farine, l'uovo e l'albume, lo zucchero e iniziate a mescolare. Aggiungete il latte con il lievito e proseguite aggiungendo la ricotta. Vedrete che l'impasto è molto duro e poco omogeneo. Versate lentamente gli altri 50 ml di latte tiepido, un pò alla volta. Potrebbero bastarne anche meno, dipende dalla farina che usate. Continuate a versare fino a quando l'impasto non diventa omogeneo, quindi lasciate che incordi bene (o che si riesca a lavorare a mano), infine trasferitelo in una ciotola capiente. Coprite con pellicola e mettete a lievitare nel forno spento con la luce accesa per circa 2 ore.
Ora riprendetelo e lavoratelo brevemente con le mani su un tagliere, quindi lasciatelo di nuovo riposare per 1 ora coperto con pellicola in forno spento con la luce accesa.
Adesso è il momento di formare le colombine. Ogni colomba è formata da due parti: una a forma di ferro di cavallo (le ali) e una parte lunga che sarà il corpo.
Le dimensioni potete deciderle voi, io sono andata ad occhio, l'unica cosa importante è di farle della stessa dimensione.
Prendete un pò di pasta e date la forma di un salsicciotto, quindi curvatelo a forma di ferro di cavallo e appoggiatelo sulla teglia ricoperta di carta forno. Prendete un altro pezzo di impasto, fate un altro salsicciotto ma con le dita schiacciate in due punti in modo da formare la testa, il corpo e la coda.
Appoggiate la testa sopra le ali (il ferro di cavallo) e lasciate lievitare un'altra ora coperto con un canovaccio pulito nel forno spento con la luce accesa.
Cuocete a 180° per circa 5/6 minuti, fino a quando non dorano.
martedì 15 marzo 2016
POLPETTONE VEGETALE DI CANNELLINI E MELANZANE
La domenica sera in casa mia c'è sempre il solito dilemma: cosa mangiamo per cena? Spesso a pranzo abbiamo abusato di carne (quando c'è mio marito a casa si finisce sempre per mangiarla) e quasi sempre cerco una cena leggera che possa disintossicarci un pò il fegato in vista della nuova settimana.
L'altra sera ho preparato questo polpettone vegetale usando le melanzane che avevo in frigorifero (cerco sempre un modo per farle mangiare alle mie bimbe ma non ci riesco mai) e ho aggiunto i cannellini come parte proteica per renderlo un piatto unico. L'ho servito con una salsa di carote fatta semplicemente cuocendole a rondelle in padella con olio, cipolla e una punta di dado autoprodotto e una volta cotte le ho frullate.
Il polpettone è venuto molto buono ma se dovessi rifarlo cercherei di prepararlo con un pò di anticipo perchè appena sformato è troppo morbido e ha bisogno di rassodare un pò, il giorno dopo invece ha una consistenza perfetta ma il sapore cambia molto. Non so, diciamo che se dovete provarlo vi consiglio di farlo un'oretta prima di mangiare per lasciarlo riposare tranquillamente ma non troppo.
Io l'ho insaporito con cucurma e paprika ma se volete potete variare le spezie o addirittura non metterle.
POLPETTONE VEGETALE DI CANNELLINI E MELANZANE
- 250 g. di cannellini cotti
- 4 patate medie
- 2 melanzane medie
- pangrattato (10- 12 cucchiai)
- olio evo
- 1/2 limone
- 1 cucchiaino di paprika dolce in polvere
- 1 cucchiaino di cucurma in polvere
Lessate le patate in acqua salata tagliate a tocchetti, quindi passatele nel passaverdure e lasciatele raffreddare. Pelate le melanzane, tagliatele a fette e fatele bollire 10 minuti in acqua con il succo del limone.
Riducete in purea anche le melanzane e i cannellini e uniteli alle patate. Non vi preoccupate se il composto risulterà molto liquido, le melanzane sono piene d'acqua ed è normale che sia così.
Aggiungete le spezie, il pangrattato e date la forma di un polpettone con le mani.
Passatelo nel pangrattato su ogni lato impanandolo bene, mettetelo in uno stampo da plumcake foderato di carta forno e cospargetelo con un filo d'olio evo.
Fate cuocere per circa 30 minuti in forno caldo a 180°.
Lasciate intiepidire prima di servire
L'altra sera ho preparato questo polpettone vegetale usando le melanzane che avevo in frigorifero (cerco sempre un modo per farle mangiare alle mie bimbe ma non ci riesco mai) e ho aggiunto i cannellini come parte proteica per renderlo un piatto unico. L'ho servito con una salsa di carote fatta semplicemente cuocendole a rondelle in padella con olio, cipolla e una punta di dado autoprodotto e una volta cotte le ho frullate.
Il polpettone è venuto molto buono ma se dovessi rifarlo cercherei di prepararlo con un pò di anticipo perchè appena sformato è troppo morbido e ha bisogno di rassodare un pò, il giorno dopo invece ha una consistenza perfetta ma il sapore cambia molto. Non so, diciamo che se dovete provarlo vi consiglio di farlo un'oretta prima di mangiare per lasciarlo riposare tranquillamente ma non troppo.
Io l'ho insaporito con cucurma e paprika ma se volete potete variare le spezie o addirittura non metterle.
POLPETTONE VEGETALE DI CANNELLINI E MELANZANE
- 250 g. di cannellini cotti
- 4 patate medie
- 2 melanzane medie
- pangrattato (10- 12 cucchiai)
- olio evo
- 1/2 limone
- 1 cucchiaino di paprika dolce in polvere
- 1 cucchiaino di cucurma in polvere
Lessate le patate in acqua salata tagliate a tocchetti, quindi passatele nel passaverdure e lasciatele raffreddare. Pelate le melanzane, tagliatele a fette e fatele bollire 10 minuti in acqua con il succo del limone.
Riducete in purea anche le melanzane e i cannellini e uniteli alle patate. Non vi preoccupate se il composto risulterà molto liquido, le melanzane sono piene d'acqua ed è normale che sia così.
Aggiungete le spezie, il pangrattato e date la forma di un polpettone con le mani.
Passatelo nel pangrattato su ogni lato impanandolo bene, mettetelo in uno stampo da plumcake foderato di carta forno e cospargetelo con un filo d'olio evo.
Fate cuocere per circa 30 minuti in forno caldo a 180°.
Lasciate intiepidire prima di servire
lunedì 14 marzo 2016
BISCOTTINI VEGANI ALLA CANNELLA
Come ormai sapete io adoro la cannella. Mi piace moltissimo il suo profumo, il suo sapore e fosse per me la metterei ovunque. Ogni mattina sorseggio un favoloso caffè aromatizzato alla cannella e quando è stagione preparo sempre la confettura di mele con l'aggiunta di cannella.
Qui ci sono un pò di ricette che prevedono l'uso di questa spezia incredibile, che fa molto bene e che è usata da sempre anche per curare alcuni disturbi. La cosa importante è non esagerare con le dosi e non superare i 3 g. di cannella in polvere al giorno.
Anche se solitamente si preparano per Natale, ieri ho fatto questi biscottini alla cannella da consumare a fine pasto (io ci spalmo sopra un velo di marmellata senza zucchero e sono un bontà). Li avevo preparati per me perchè so già che a Viola non piacciono e mio marito storce il naso solo a sentirne l'odore, ma quando si è trovata in cucina la piccola di casa ha tranquillamente preso un biscotto ancora tiepido dalla teglia e se l'è pappato di gusto!
Ancora una volta si tratta di una ricetta senza uova, senza burro e senza grassi, in questo caso vegana perchè non ho aggiunto nemmeno del latte ma solo acqua. Potete sostituirla con del latte vegetale o del latte vaccino se volete.
BISCOTTINI VEGANI ALLA CANNELLA
- 250 g. farina tipo 2 (o metà integrale e metà 0)
- 1 pizzico di bicarbonato
- 30 ml olio di mais
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 75 g. zucchero di canna integrale
- 70 ml acqua
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola aggiungendo per ultima l'acqua. Dosatela bene per capire se ne serve un pò di più o un pò di meno, a seconda della durezza dell'impasto. Deve venire abbastanza morbido ma non appiccicoso.
Stendetelo su un tagliere e formate i biscotti, quindi cuocete in forno a 180° fino a doratura.
Qui ci sono un pò di ricette che prevedono l'uso di questa spezia incredibile, che fa molto bene e che è usata da sempre anche per curare alcuni disturbi. La cosa importante è non esagerare con le dosi e non superare i 3 g. di cannella in polvere al giorno.
Anche se solitamente si preparano per Natale, ieri ho fatto questi biscottini alla cannella da consumare a fine pasto (io ci spalmo sopra un velo di marmellata senza zucchero e sono un bontà). Li avevo preparati per me perchè so già che a Viola non piacciono e mio marito storce il naso solo a sentirne l'odore, ma quando si è trovata in cucina la piccola di casa ha tranquillamente preso un biscotto ancora tiepido dalla teglia e se l'è pappato di gusto!
Ancora una volta si tratta di una ricetta senza uova, senza burro e senza grassi, in questo caso vegana perchè non ho aggiunto nemmeno del latte ma solo acqua. Potete sostituirla con del latte vegetale o del latte vaccino se volete.
BISCOTTINI VEGANI ALLA CANNELLA
- 250 g. farina tipo 2 (o metà integrale e metà 0)
- 1 pizzico di bicarbonato
- 30 ml olio di mais
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 75 g. zucchero di canna integrale
- 70 ml acqua
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola aggiungendo per ultima l'acqua. Dosatela bene per capire se ne serve un pò di più o un pò di meno, a seconda della durezza dell'impasto. Deve venire abbastanza morbido ma non appiccicoso.
Stendetelo su un tagliere e formate i biscotti, quindi cuocete in forno a 180° fino a doratura.
venerdì 11 marzo 2016
PORRIDGE DI QUINOA
Già da tempo ero alla ricerca di una colazione alternativa, che non comprendesse i soliti biscotti/fetta di torta fatta in casa, ecc. I classici cereali non mi sono mai piaciuti, anche perchè non appena li lasci un pò nel latte diventano una pappina che proprio non mi va giù appena sveglia.
L'altro giorno invece ho trovato in rete qualche idea originale per iniziare al meglio la giornata: porridge di avena, di quinoa, crema di riso e altre colazioni simili.
Sinceramente non mi sono mai sentita attratta dai porridge in generale, anche perchè non ho mai avuto modo di assaggiarne uno, però mi sono incuriosita molto quando ho letto della possibilità di usare la quinoa.
La quinoa è un alimento che mi piace molto e che uso spesso in cucina. Nei piatti salati è ottima con la ricotta e i piselli ad esempio, o con la zucca e il formaggio a dadini. In estate si possono fare delle ottime insalate fredde con verdure di ogni tipo, sia utilizzando quella bianca che quella rossa o quella nera. La farina di quinoa è molto ricercata dai celiaci perchè è naturalmente senza glutine e con essa è possibile cucinare pane e dolci.
In versione colazione però non ho mai pensato di consumarla, ma la cosa mi intrigava parecchio quindi ho deciso di provarla!
E' ottima!!!! Io l'ho cotta nel latte di mandorla che è molto dolce e adatta allo scopo ma potete anche usare un altro tipo di latte se non volete usare quello vaccino. Per quanto riguarda il dolcificante anche qui potete scegliere quello che vi piace di più: stevia, malto, miele, zucchero di canna.
Io ho poi aggiunto frutta fresca e yogurt bianco fatto in casa ma se vi piace o siete vegani potete sostituirlo con lo yogurt vegetale (di soia o di riso magari).
Infine è possibile aggiungere cannella, zenzero in polvere, cacao amaro o quello che preferite, oltre a ogni sorta di frutta secca.
Il bello di questa colazione è che se siete persone che come me al mattino vogliono subito mangiare perchè altrimenti non carburano, oppure non avete tempo di cucinare, potete tranquillamente preparare la quinoa la sera prima e conservarla in frigorifero per tutta la notte. Al momento della colazione basterà scaldarla e il gioco è fatto.
La quinoa riempie bene la pancia senza appesantire e vi mantiene sazie per tutta la mattina. E' nutriente e non fa ingrassare, contiene proteine e insieme alla frutta che abbiamo aggiunto è un concentrato di vitamine.
E' ottima d'estate (non dovrete nemmeno scaldarla) e d'inverno, inooltre potete variare questa colazione ogni mattina cambiando la frutta o gli aromi in base anche alla stagione.
L'unica note stonata è che la quinoa è un pò cara, lo ammetto. Bisognerebbe trovarla in offerta (cosa che non capita quasi mai) però c'è da dire che se ne consumano circa 70 g. al giorno quindi un sacchetto da 500 g. (prezzo circa 6 euro) vi dura parecchio. Se fate due conti e guardate quanto può costare una colazione al bar o magari le classiche merendine confezionate o anche fatte in casa, vi rendete conto che più o meno il prezzo è quello....
PORRIDGE DI QUINOA
- 70 g. quinoa
- 210 ml latte di mandorle
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1 banana
- 3 fragole
- granella di mandorle
- 1 yogurt bianco (anche vegetale)
La sera prima cuociamo la quinoa sciacquata perfettamente sotto l'acqua corrente nel latte di mandorle e zucchero. Lasciamo raffreddare e mettiamo in frigorifero.
Al mattino scaldiamola al microonde per qualche secondo (o sul fuoco, come volete).
Aggiungiamo la frutta fresca, lo yogurt e la granella di mandorle.
Buon appetito!
L'altro giorno invece ho trovato in rete qualche idea originale per iniziare al meglio la giornata: porridge di avena, di quinoa, crema di riso e altre colazioni simili.
Sinceramente non mi sono mai sentita attratta dai porridge in generale, anche perchè non ho mai avuto modo di assaggiarne uno, però mi sono incuriosita molto quando ho letto della possibilità di usare la quinoa.
La quinoa è un alimento che mi piace molto e che uso spesso in cucina. Nei piatti salati è ottima con la ricotta e i piselli ad esempio, o con la zucca e il formaggio a dadini. In estate si possono fare delle ottime insalate fredde con verdure di ogni tipo, sia utilizzando quella bianca che quella rossa o quella nera. La farina di quinoa è molto ricercata dai celiaci perchè è naturalmente senza glutine e con essa è possibile cucinare pane e dolci.
In versione colazione però non ho mai pensato di consumarla, ma la cosa mi intrigava parecchio quindi ho deciso di provarla!
E' ottima!!!! Io l'ho cotta nel latte di mandorla che è molto dolce e adatta allo scopo ma potete anche usare un altro tipo di latte se non volete usare quello vaccino. Per quanto riguarda il dolcificante anche qui potete scegliere quello che vi piace di più: stevia, malto, miele, zucchero di canna.
Io ho poi aggiunto frutta fresca e yogurt bianco fatto in casa ma se vi piace o siete vegani potete sostituirlo con lo yogurt vegetale (di soia o di riso magari).
Infine è possibile aggiungere cannella, zenzero in polvere, cacao amaro o quello che preferite, oltre a ogni sorta di frutta secca.
Il bello di questa colazione è che se siete persone che come me al mattino vogliono subito mangiare perchè altrimenti non carburano, oppure non avete tempo di cucinare, potete tranquillamente preparare la quinoa la sera prima e conservarla in frigorifero per tutta la notte. Al momento della colazione basterà scaldarla e il gioco è fatto.
La quinoa riempie bene la pancia senza appesantire e vi mantiene sazie per tutta la mattina. E' nutriente e non fa ingrassare, contiene proteine e insieme alla frutta che abbiamo aggiunto è un concentrato di vitamine.
E' ottima d'estate (non dovrete nemmeno scaldarla) e d'inverno, inooltre potete variare questa colazione ogni mattina cambiando la frutta o gli aromi in base anche alla stagione.
L'unica note stonata è che la quinoa è un pò cara, lo ammetto. Bisognerebbe trovarla in offerta (cosa che non capita quasi mai) però c'è da dire che se ne consumano circa 70 g. al giorno quindi un sacchetto da 500 g. (prezzo circa 6 euro) vi dura parecchio. Se fate due conti e guardate quanto può costare una colazione al bar o magari le classiche merendine confezionate o anche fatte in casa, vi rendete conto che più o meno il prezzo è quello....
PORRIDGE DI QUINOA
- 70 g. quinoa
- 210 ml latte di mandorle
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 1 banana
- 3 fragole
- granella di mandorle
- 1 yogurt bianco (anche vegetale)
La sera prima cuociamo la quinoa sciacquata perfettamente sotto l'acqua corrente nel latte di mandorle e zucchero. Lasciamo raffreddare e mettiamo in frigorifero.
Al mattino scaldiamola al microonde per qualche secondo (o sul fuoco, come volete).
Aggiungiamo la frutta fresca, lo yogurt e la granella di mandorle.
Buon appetito!
lunedì 7 marzo 2016
PULCINO PASQUALE
Ormai siamo in piena Quaresima e da qualche giorno (influenza permettendo che giusto per la cronaca ci ha buttati tutti a letto) ho iniziato a fare qualche esperimento pasquale anche in cucina. Ho visto dei bellissimi stampi in silicone a forma di colombine e non appena la febbre me lo permetterà andrò a comprarli e proverò qualche buon dolce soffice e profumato.
Per ora mi sono cimentata in un pulcino fatto con un semplicissimo uovo sodo, così facile da fare che non posso dire neanche di postare una ricetta, più che altro è un modo per decorarlo.
Cercavo un'idea carina per presentare il solito uovo a mia figlia, che in questo periodo non ha molto appetito e che ha bisogno di essere incoraggiata a tavola, così ho pensato che potesse incuriosirsi un pò ritrovandosi un piccolo pennuto nel piatto!
Il risultato è stato completamente opposto.... era talmente "bello" per lei che non aveva capito che si potesse mangiare e finché non l'ho tagliato con la forchetta non se l'è neanche avvicinato alla bocca!
In ogni caso se avete ospiti a pranzo o magari volete sorprendere i vostri piccoli durante il pranzo di Pasqua, potete servire questi piccoli pulcini come antipasti o come secondi piatti, accompagnandoli ad una bella porzione di verdura fresca.
PULCINO PASQUALE
- 1 uovo
- 1 pezzetto di carota
- 1 pezzetto di zucchina
In un pentolino fate bollire abbondante acqua e molto delicatamente adagiate l'uovo aiutandovi con un mestolo. Fate bollire bene l'uovo (la salmonella resiste alle alte temperature e quando si danno le uova ai bimbi bisogna essere sempre sicuri che queste siano cotte al 100%) per 10/15 minuti. So che gli chef dicono di far bollire l'uovo per 8 minuti circa ma io ho notato che una volta aperto, il rosso tende sempre ad essere leggermente crudo al centro e quindi ho aumentato i tempi di cottura fino ad arrivare a 15 minuti abbondanti.
Lasciate raffreddare l'uovo, pelatelo molto attentamente per non rompere l'albume, quindi con un coltellino affilato tagliate la parte alta del bianco praticando dei tagli a zig zag. Togliete il "cappello" del pulcino e nel caso in cui non foste andati abbastanza in profondità con il coltello, incidete anche la pellicina che è rimasta sopra il tuorlo. Dovrete avere il rosso ben in vista.
Sempre con il coltello tagliate leggermente la base dell'uovo per farlo stare in piedi, quindi utilizzate un pezzetto di carota per fare il naso e due pezzetti di zucchina o di oliva per fare gli occhi.
Voilà! Più facile a farsi che a spiegarsi!!!
Buona Pasqua a tutti
sabato 5 marzo 2016
ZUCCA E CECI SPEZIATI
Quello di oggi è un piatto davvero profumato, un piatto che sa di autunno (anche se ormai siamo alla fine dell'inverno, lo so) un piatto caldo e speziato, che rinfranca il corpo e lo spirito.
Si tratta di un grande classico della cucina: zucca e ceci ma con un tocco particolare che rende ogni boccone unico e invitante.
Si può servire come contorno in piccole quantità, oppure come primo piatto se accompagnato da una porzione di riso (meglio integrale), o magari come secondo piatto con l'aggiunta di formaggio a dadini ad esempio, oppure semplicemente aumentando le dosi.
Se amate i gusti un pò speziati e piccanti potete eccedere con le spezie, altrimenti mettetene proprio una punta giusto per dare sapore.
ZUCCA E CECI SPEZIATI
(dosi per 2)
- mezza zucca pulita e tagliata a dadini
- 250 g. ceci cotti (se usate quelli già pronti sciacquateli dal liquido di conservazione)
- 1 pizzico di curry in polvere
- 1 pizzico di paprika dolce in polvere
- 1 pizzico di peperoncino in polvere
- olio evo
- 1 scalogno
- la punta di un cucchiaino di dado autoprodotto (o sale)
In una padella facciamo scaldare un giro d'olio evo e lo scalogno tagliato fine. Aggiungiamo la zucca a dadini e mezzo dito d'acqua. Insaporiamo con il dado o con il sale e lasciamo cuocere con il coperchio per una decina di minuti.
Scoliamo bene i ceci cotti e aggiungiamoli alla zucca, quindi lasciamo cuocere altri 5/10 minuti. Aggiungiamo le spezie, mescoliamo e lasciamo la padella chiusa con il coperchio sopra il fuoco spento per altri 5 minuti abbondanti. In questo modo gli aromi si sprigioneranno per bene.
Serviamo caldo.
Si tratta di un grande classico della cucina: zucca e ceci ma con un tocco particolare che rende ogni boccone unico e invitante.
Si può servire come contorno in piccole quantità, oppure come primo piatto se accompagnato da una porzione di riso (meglio integrale), o magari come secondo piatto con l'aggiunta di formaggio a dadini ad esempio, oppure semplicemente aumentando le dosi.
Se amate i gusti un pò speziati e piccanti potete eccedere con le spezie, altrimenti mettetene proprio una punta giusto per dare sapore.
ZUCCA E CECI SPEZIATI
(dosi per 2)
- mezza zucca pulita e tagliata a dadini
- 250 g. ceci cotti (se usate quelli già pronti sciacquateli dal liquido di conservazione)
- 1 pizzico di curry in polvere
- 1 pizzico di paprika dolce in polvere
- 1 pizzico di peperoncino in polvere
- olio evo
- 1 scalogno
- la punta di un cucchiaino di dado autoprodotto (o sale)
In una padella facciamo scaldare un giro d'olio evo e lo scalogno tagliato fine. Aggiungiamo la zucca a dadini e mezzo dito d'acqua. Insaporiamo con il dado o con il sale e lasciamo cuocere con il coperchio per una decina di minuti.
Scoliamo bene i ceci cotti e aggiungiamoli alla zucca, quindi lasciamo cuocere altri 5/10 minuti. Aggiungiamo le spezie, mescoliamo e lasciamo la padella chiusa con il coperchio sopra il fuoco spento per altri 5 minuti abbondanti. In questo modo gli aromi si sprigioneranno per bene.
Serviamo caldo.
mercoledì 2 marzo 2016
VELLUTATA DI PATATE VIOLA
Secondo me in cucina i colori sono fondamentali: attirano i bambini, incuriosiscono gli scettici, e rallegrano i musoni (e io ne so qualcosa in famiglia). A volte basta presentare un piatto in modo più originale per catturare l'attenzione dei più piccoli, anche se il sapore non cambia. Quante volte vi è successo? Ecco perchè spesso usa gli stampini per i biscotti anche per altre portate: i bastoncini di lenticchie e patate ad esempio si prestano bene, ma anche la frittata con le verdure o magari le crocchette di patate e piselli.
Se si può giocare con le forme perchè non provare anche con i colori quando la natura ci regala così tante varianti colorate degli stessi ortaggi? Le patate viola ne sono un esempio lampante, ma anche il cavolo verde o quello viola, le bietole colorate (le avete mai viste? E' quasi un peccato cucinarle), le melanzane bianche, il basilico rosso, il mais multicolore, la carota viola.
Oggi vi propongo una cremina molto bella e molto buona, da servire come minestra se volete mantenervi leggere, oppure come contorno ad un secondo piatto se cercate una salsina di accompagnamento.
Devo dire che la piccola di casa non ha gradito particolarmente questo piatto nonostante il colore, anzi forse è stata proprio la variante così scura delle patate a renderla diffidente, in ogni caso è davvero molto buona e vi consiglio di provarla e tra l'altro si fa in un attimo.
Le patate viola non sono facilissime da trovare in commercio ma in questi giorni le ho viste spesso negli ipermercati, quindi ho deciso di prenderle. Le avevo già provate qualche tempo fa preparando degli gnocchi colorati e mi erano piaciute molto.
VELLUTATA DI PATATE VIOLA
- 3/4 patate viola
- 1/2 scalogno
- olio evo
- la punta di 1 cucchiaino di dado autoprodotto (oppure un pò di sale)
In un pentolino facciamo scaldare un giro d'olio evo, quindi aggiungiamo lo scalogno tagliato fine e le patate bel pelate e tagliate a tocchetti. Dopo qualche secondo aggiungiamo acqua fino a ricoprire interamente le patate, aggiustiamo di sale o mettiamo il dado e lasciamo cuocere coprendo con il coperchio. Stiamo sempre attente a non lasciare asciugare troppo l'acqua.
Una volta cotte le patate versiamo il contenuto in un contenitore dai bordi alti e frulliamo con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia.
Aggiungiamo un goccio di latte se è troppo densa e serviamo tiepida.
Se si può giocare con le forme perchè non provare anche con i colori quando la natura ci regala così tante varianti colorate degli stessi ortaggi? Le patate viola ne sono un esempio lampante, ma anche il cavolo verde o quello viola, le bietole colorate (le avete mai viste? E' quasi un peccato cucinarle), le melanzane bianche, il basilico rosso, il mais multicolore, la carota viola.
Oggi vi propongo una cremina molto bella e molto buona, da servire come minestra se volete mantenervi leggere, oppure come contorno ad un secondo piatto se cercate una salsina di accompagnamento.
Devo dire che la piccola di casa non ha gradito particolarmente questo piatto nonostante il colore, anzi forse è stata proprio la variante così scura delle patate a renderla diffidente, in ogni caso è davvero molto buona e vi consiglio di provarla e tra l'altro si fa in un attimo.
Le patate viola non sono facilissime da trovare in commercio ma in questi giorni le ho viste spesso negli ipermercati, quindi ho deciso di prenderle. Le avevo già provate qualche tempo fa preparando degli gnocchi colorati e mi erano piaciute molto.
VELLUTATA DI PATATE VIOLA
- 3/4 patate viola
- 1/2 scalogno
- olio evo
- la punta di 1 cucchiaino di dado autoprodotto (oppure un pò di sale)
In un pentolino facciamo scaldare un giro d'olio evo, quindi aggiungiamo lo scalogno tagliato fine e le patate bel pelate e tagliate a tocchetti. Dopo qualche secondo aggiungiamo acqua fino a ricoprire interamente le patate, aggiustiamo di sale o mettiamo il dado e lasciamo cuocere coprendo con il coperchio. Stiamo sempre attente a non lasciare asciugare troppo l'acqua.
Una volta cotte le patate versiamo il contenuto in un contenitore dai bordi alti e frulliamo con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia.
Aggiungiamo un goccio di latte se è troppo densa e serviamo tiepida.
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martedì 1 marzo 2016
PULCINO PORTA PENNARELLI
In questo periodo sono in fissa da riciclo. Non butto praticamente via niente e mio marito sta impazzendo!!! Scherzi a parte, sto facendo una cernita di oggetti che normalmente andrebbero gettati nell'immondizia e li sto tenendo da parte per dare loro una nuova vita. Con due bambine in casa si sa, i passatempo non sono mai abbastanza e dato che il livello di concentrazione della piccola varia da 30 secondi a un massimo di 10 minuti, sono sempre alla ricerca di nuovi modi per farla giocare con intelligenza. Non sono una di quelle mamme che ama riempire di giocattoli la cameretta delle bambine, ma mi piace trovare delle attività che la impegnino nello sviluppo motorio, possibilmente utilizzando materiali di riciclo.
Oggi voglio proporre un modo simpatico per riutilizzare una bottiglietta di acqua da mezzo litro, trasformandola in un porta pennarelli colorato, ma anche un porta pennelli, un contenitore per cannucce o qualsiasi oggetto volete sistemare.
Tutto quello che vi occorre è:
- 1 bottiglietta di plastica da mezzo litro
- 1 foglio di cartoncino giallo
- pennarelli
- nastro adesivo
- forbici
Per prima cosa asciugate l'interno della bottiglietta e decidete l'altezza che vorrete ottenere. Segnate con un pennarello il punto esatto e con le forbici appuntite tagliate la bottiglietta.
Tagliate il cartoncino giallo della stessa dimensione della bottiglietta, avvolgetelo intorno alla base e chiudetelo con il nastro adesivo per fissarlo bene.
Con i pennarelli disegnate la figura che preferite, io ho scelto un bel pulcino simpatico e divertente, e voilà!
Questa attività potete tranquillamente farla fare ai bimbi più grandicelli (occhio alle forbici però), oppure potete farla insieme ai vostri bimbi per farvi aiutare.
Oggi voglio proporre un modo simpatico per riutilizzare una bottiglietta di acqua da mezzo litro, trasformandola in un porta pennarelli colorato, ma anche un porta pennelli, un contenitore per cannucce o qualsiasi oggetto volete sistemare.
Tutto quello che vi occorre è:
- 1 bottiglietta di plastica da mezzo litro
- 1 foglio di cartoncino giallo
- pennarelli
- nastro adesivo
- forbici
Per prima cosa asciugate l'interno della bottiglietta e decidete l'altezza che vorrete ottenere. Segnate con un pennarello il punto esatto e con le forbici appuntite tagliate la bottiglietta.
Tagliate il cartoncino giallo della stessa dimensione della bottiglietta, avvolgetelo intorno alla base e chiudetelo con il nastro adesivo per fissarlo bene.
Con i pennarelli disegnate la figura che preferite, io ho scelto un bel pulcino simpatico e divertente, e voilà!
Questa attività potete tranquillamente farla fare ai bimbi più grandicelli (occhio alle forbici però), oppure potete farla insieme ai vostri bimbi per farvi aiutare.
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