Ecco un'idea per proporre i legumi ai bambini, mescolandoli a delle verdure buone e saporite. Gli hamburger, o meglio i burger, sono ottime soluzioni per nascondere alimenti ostici per i piccoli, per dare loro qualche verdurina in più senza che se ne accorgano e creare anche un piatto unico per sfamarli in un sol boccone.
In questo caso ho usato carote e piselli, ma ovviamente potete utilizzare tutto quello che volete. I fagioli li ho usati secchi, quindi ho dovuto metterli in ammollo per circa 12 ore e cuocerli a fuoco basso per 90 minuti circa, dopodiché li ho fatti raffreddare prima di procedere con la ricetta.
Naturalmente si possono sostituire con quelli già pronti, avendo solo l'accortezza di sciacquarli dal liquido di conservazione prima di utilizzarli.
HAMBURGER DI VERDURE E CANNELLINI
- olio evo q.b.
- mezzo scalogno
- 2 carote
- una bella manciata di piselli (io surgelati)
- la punta di un cucchiaino di dado (io autoprodotto)
- 100 g. di cannellini secchi o 150 di cannellini già pronti
In una padella scaldiamo un giro di olio evo e lasciamo soffriggere lo scalogno tagliato finemente. Sbucciamo le carote e tagliamole a rondelle, poi uniamole allo scalogno. Aggiungiamo i piselli e il dado, poi un pò d'acqua e chiudiamo con un coperchio. Lasciamo cuocere fino a quando le verdure non saranno morbide e l'acqua sarà completamente asciugata.
In un mixer versiamo le verdure e i cannellini e tritiamo bene il tutto. Aggiungiamo pangrattato fino a rendere il composto lavorabile, poi formiamo delle palline con le mani bagnate e schiacciamole con i palmi.
Cuociamo in padella leggermente unta d'olio evo e dopo qualche minuto giriamo gli hamburger con una paletta.
domenica 30 agosto 2015
giovedì 27 agosto 2015
YOGURT ALLA FRUTTA FATTO IN CASA
Erano anni che cercavo un modo per fare lo yogurt alla frutta in casa. Quello bianco mi viene buonissimo, acido al punto giusto ma le mie figlie e mio marito non lo gradiscono per niente... Ho provato aggiungendo miele, pezzi di frutta o cereali ma non c'è stato verso, non piace a nessuno in famiglia.
Qualche tempo fa sono capitata su un blog (sinceramente non ricordo il nome e me ne scuso perchè quando le ricette non sono mie lo scrivo sempre citando le fonti) e ho trovato la soluzione che cercavo: un concentrato di frutta leggermente zuccherato da aggiungere allo yogurt bianco per renderlo più dolce e sano. Ideale per la merenda dei bambini ma qui da noi lo usiamo spesso anche come fine pasto, per pulirci un pò la bocca. E' un ottimo metodo anche per far mangiare la frutta ai più piccoli, magari quella un pò più ostica per loro, perchè no.
Io uso come sempre lo zucchero di canna ma se volete potete anche ometterlo, o sostituirlo con un cucchiaino di miele o di malto.
Ovviamente la frutta dev'essere fresca e preferibilmente di stagione.
Per le dosi io calcolo in genere un frutto per yogurt, quindi un frutto per persona. Se volete fare tutti e 7 i vasetti di yogurt allo stesso gusto dovrete usare 7 frutti. Potete aggiungere il succo al momento (consigliato se ne fate uno ogni tanto) oppure dopo che avrete fatto lo yogurt bianco e che questo sarà stato in frigorifero almeno 2 ore, versarlo tutto in una ciotola, aggiungere il succo, mescolare e rimettere il tutto nei vasetti.
Dato che aggiungiamo frutta allo yogurt bianco e che questo in genere riempie quasi totalmente il vasetto di vetro, potreste ritrovarvi con una quantità di yogurt maggiore e non riuscire a reinserirlo tutto, quindi occhio alle quantità.
Prima di tutto vi metto il link per fare lo yogurt in casa con la yogurtiera
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/06/yogurt-fatto-in-casa-con-la-yogurtiera.html
YOGURT DI FRUTTA FATTO IN CASA
- frutta fresca (io pesca)
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
In questo caso ho usato una pesca ma anche la banana si presta molto bene, l'unica pecca è che con il passare del tempo si scurisce e se usate il limone per impedire il processo di ossidazione il sapore cambia. In ogni caso se aggiunta allo yogurt bianco ne altera solo leggermente il colore.
Prendiamo la frutta e sbucciamola, poi tagliamola in pezzi e mettiamola in un pentolino con lo zucchero. Mescoliamo bene e accendiamo il fuoco al minimo: deve scaldarsi senza bruciarsi. Quando lo zucchero si è sciolto e ha formato il classico liquido spegniamo e versiamo in una ciotola dai bordi alti. Con il frullatore ad immersione creiamo una crema e lasciamo raffreddare.
Al momento di consumare lo yogurt basterà aggiungere questo "succo" e amalgamarlo bene.
Qualche tempo fa sono capitata su un blog (sinceramente non ricordo il nome e me ne scuso perchè quando le ricette non sono mie lo scrivo sempre citando le fonti) e ho trovato la soluzione che cercavo: un concentrato di frutta leggermente zuccherato da aggiungere allo yogurt bianco per renderlo più dolce e sano. Ideale per la merenda dei bambini ma qui da noi lo usiamo spesso anche come fine pasto, per pulirci un pò la bocca. E' un ottimo metodo anche per far mangiare la frutta ai più piccoli, magari quella un pò più ostica per loro, perchè no.
Io uso come sempre lo zucchero di canna ma se volete potete anche ometterlo, o sostituirlo con un cucchiaino di miele o di malto.
Ovviamente la frutta dev'essere fresca e preferibilmente di stagione.
Per le dosi io calcolo in genere un frutto per yogurt, quindi un frutto per persona. Se volete fare tutti e 7 i vasetti di yogurt allo stesso gusto dovrete usare 7 frutti. Potete aggiungere il succo al momento (consigliato se ne fate uno ogni tanto) oppure dopo che avrete fatto lo yogurt bianco e che questo sarà stato in frigorifero almeno 2 ore, versarlo tutto in una ciotola, aggiungere il succo, mescolare e rimettere il tutto nei vasetti.
Dato che aggiungiamo frutta allo yogurt bianco e che questo in genere riempie quasi totalmente il vasetto di vetro, potreste ritrovarvi con una quantità di yogurt maggiore e non riuscire a reinserirlo tutto, quindi occhio alle quantità.
Prima di tutto vi metto il link per fare lo yogurt in casa con la yogurtiera
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/06/yogurt-fatto-in-casa-con-la-yogurtiera.html
YOGURT DI FRUTTA FATTO IN CASA
- frutta fresca (io pesca)
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
In questo caso ho usato una pesca ma anche la banana si presta molto bene, l'unica pecca è che con il passare del tempo si scurisce e se usate il limone per impedire il processo di ossidazione il sapore cambia. In ogni caso se aggiunta allo yogurt bianco ne altera solo leggermente il colore.
Prendiamo la frutta e sbucciamola, poi tagliamola in pezzi e mettiamola in un pentolino con lo zucchero. Mescoliamo bene e accendiamo il fuoco al minimo: deve scaldarsi senza bruciarsi. Quando lo zucchero si è sciolto e ha formato il classico liquido spegniamo e versiamo in una ciotola dai bordi alti. Con il frullatore ad immersione creiamo una crema e lasciamo raffreddare.
Al momento di consumare lo yogurt basterà aggiungere questo "succo" e amalgamarlo bene.
martedì 25 agosto 2015
PANDORO FATTO IN CASA CON LIEVITO DI BIRRA
Si si lo so che siamo ad agosto, che la stagione delle feste è ancora lontana e che la maggior parte delle persone con cui parlo continua a dirmi che sono fuori di testa. Beh forse un pò è vero, non lo nego... ma ho sempre amato il Natale, tanto da aspettarlo con ansia tutto l'anno e se c'è una cosa che mi piace del periodo festivo è il pandoro! Di solito ci si divide in due grandi fazioni: quelli del pandoro e quelli del panettone, ebbene io sto in mezzo! No, scherzi a parte, mi piacciono tutti e due ma se devo scegliere non ho dubbi: scelgo il pandoro.
L'anno scorso mi ero cimentata nel panettone fatto con lievito madre
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2014/10/panettone-fatto-in-casa-con-lievito.html
e dopo un primo tentativo niente male, non sono più riuscita a replicare il successo, quindi ho accantonato il lievito naturale e mi sono data a quello di birra.
Avevo acquistato uno stampo da pandoro in un negozio di casalinghi, dopo averlo cercato per tantissimo tempo e poi l'avevo accantonato nella credenza, in attesa che arrivasse l'inverno. L'altra sera invece, parlando con mio marito, è venuto fuori che entrambi avevamo voglia di mangiare una bella fetta di pandoro e allora mi sono detta "perchè no??"
La ricetta che ho usato io è quella del sito di Giallo Zafferano, non è mia. L'ho seguita passo passo ma mi sono permessa di modificare solo un paio di cose. Innanzitutto non ho usato il burro (proprio non ce la faccio ad acquistarlo, è più forte di me) ma l'ho sostituito con della margarina vegetale. Il sapore non cambia quasi per niente e anche se è piena di calorie, non contiene la stessa quantità di grassi del burro classico. Inoltre ho diminuito la dose perchè so per esperienza che le ricette di Sonia Peronaci sono buonissime ma sono sempre carichissime di burro, uova e grassi in generale.
Il risultato è stato un pandoro buono, leggero e anche se forse andava cotto un pò meno, devo dire che mi ha soddisfatta moltissimo, soprattutto per essere stato il mio primo tentativo.
Nonostante in questa ricetta sia previsto il lievito di birra (che io ho usato in bustina secco, mentre la versione originale prevede quello in panetto) i tempi di preparazione sono piuttosto lunghi, ma con un pò di organizzazione e una buona impastatrice si riesce senza problemi.
Se avete bisogno di chiarimenti per le pieghe del pandoro o per la sfogliatura vi rimando alla pagina della ricetta originale dove trovate anche tante foto.
http://ricette.giallozafferano.it/Pandoro.html
PANDORO FATTO IN CASA CON LIEVITO DI BIRRA
- 1 bustina di lievito di birra secco (o un panetto fresco)
- 3 uova
- 1 tuorlo
- 450 g. farina manitoba
- 60 ml latte più 3 cucchiai
- una bustina di vanillina (o una bacca di vaniglia o ancora 5 gocce di aroma alla vaniglia)
- 125 g. zucchero più un cucchiaio
- 1 cucchiaino di sale
- 130 g. margarina (o burro se preferite)
La prima cosa da fare è il lievitino, che io ho fatto verso le 16.
In una ciotola sciogliamo 4 g. di lievito secco (o 15 g. di lievito fresco) in 60 ml di latte tiepido, uniamo un cucchiaio di zucchero, un tuorlo e 50 g di farina. Mescoliamo bene con un cucchiaio, chiudiamo con pellicola e lasciamo lievitare in forno spento con la luce accesa fino al raddoppio (ci vuole circa 1 ora).
Ora sciogliamo 2 g. di lievito secco (o 3 g. di lievito fresco) in 3 cucchiai di latte, poi aggiungiamo il tutto al lievitino, insieme a 100 g. di zucchero, un uovo intero e a 200 g. di farina. Impastiamo bene con le mani e trasferiamo il composto nella planetaria. Attacchiamo il gancio e facciamola andare per qualche minuto, poi aggiungiamo 30 g. di margarina non fredda, un pezzo alla volta, lasciando che venga assorbito il primo pezzo prima di aggiungere il secondo e così via.
Lasciamo andare fino a quando l'impasto non sarà incordato e si staccherà dalle pareti.
Copriamo con pellicola e lasciamo lievitare per 1 ora (o fino al raddoppio) in forno spento con la luce accesa.
A questo punto rimettiamo l'impasto nella planetaria e procediamo aggiungendo altri 200 g di farina, le 2 uova, la vanillina, il sale e 25 g. di zucchero. Lasciate che l'impasto incordi ancora una volta prima di rimetterlo nella ciotola e coprirlo con pellicola fino al raddoppio (1 ora circa).
A questo punto mettiamo la ciotola coperta con pellicola in frigorifero per 12 ore circa (una notte).
Al mattino procediamo con le pieghe e la sfogliatura.
Dopo aver lasciato fuori dal frigo la ciotola per 30 minuti circa stendiamo l'impasto con il mattarello fino a formare un quadrato, mettiamo 100 g. di margarina al centro e richiudiamo tutti e 4 i lati verso l'interno in modo da chiudere bene la sfoglia. Mi raccomando, chiudete bene tutti i bordi o la margarina uscirà successivamente.
Stendiamo delicatamente con il mattarello di nuovo la sfoglia, poi pieghiamola in tre, mettiamola in un sacchetto per alimenti e riponiamola in frigorifero per 15 minuti.
Stendiamo nuovamente la sfoglia con il mattarello e ripieghiamola ancora in 3, poi rimettiamola nel sacchetto in frigo. Ripetiamo questo passaggio per altre 2 volte per un totale di 4 pieghe.
Infine ripieghiamo verso il centro l'impasto, formiamo una palla e con le mani unte di margarina cerchiamo di modellare la palla in modo che rimanga compatta.
Spennelliamo lo stampo di margarina, posizioniamo la palla sul fondo e lasciamo lievitare per 2 ore circa in forno spento con luce accesa coperto da pellicola, fino a quando l'impasto sarà arrivato al bordo.
Ora cuociamo a 180° per 15 minuti con un pentolino d'acqua nella parte bassa del forno, poi abbassiamo a 160° per altri 50 minuti.
Se vedete che la parte alta si scurisce troppo, dopo circa 30 minuti potete mettere un foglio di alluminio sopra, per coprirla.
Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di togliere il pandoro dallo stampo.
domenica 23 agosto 2015
GELATO AL CIOCCOLATO LIGHT
Oggi vi posto una ricetta facile facile per chi ha la gelatiera e vuole preparare un gelato cremoso ma non troppo calorico. Mia figlia adora il cioccolato (come penso tutti i bimbi) e se fosse per lei mangerebbe sempre e solo quello, quindi sono costretta ad escogitare modi sempre diversi per scremare le ricette dei dolci nel tentativo di evitare di farla ingrassare troppo.
Tutte le versioni che ho trovato online prevedevano panna o addirittura uova, grassi di ogni tipo che rendevano questo gelato una vera e propria botta calorica.
Io sono dell'idea che la prima ricetta vada proposta scremando il più possibile per ridurre i grassi all'osso, poi se viene troppo insapore o non piace, allora si aggiunge piano piano qualcosa fino a raggiungere il giusto equilibrio tra sapore e calorie.
Stavolta per fortuna è bastata la prima ricetta, l'ha conquistata subito e non c'è stato bisogno di aggiungere altro! Il cioccolato fondente tra l'altro non fa male, anzi dicono faccia bene. L'aggiunta di zucchero è minima e inoltre usando quello di canna limitiamo un pò i "danni".
GELATO AL CIOCCOLATO LIGHT
- 150 g. cioccolato amaro in tavoletta
- 200 ml di latte scremato
- 130 g. zucchero di canna
Mettete la cioccolata a pezzetti in un pentolino con due cucchiai di latte. Sciogliete a fuoco bassissimo facendo attenzione a non farlo bruciare. Aggiungete a poco a poco anche il resto del latte mescolando bene per evitare che si formino grumi.
Per ultimo aggiungete lo zucchero continuando a mescolare bene.
Raffreddate la gelatiera e inserite il composto. Fatela partire come da istruzioni della macchina (la mia ci mette 30 minuti).
Tutte le versioni che ho trovato online prevedevano panna o addirittura uova, grassi di ogni tipo che rendevano questo gelato una vera e propria botta calorica.
Io sono dell'idea che la prima ricetta vada proposta scremando il più possibile per ridurre i grassi all'osso, poi se viene troppo insapore o non piace, allora si aggiunge piano piano qualcosa fino a raggiungere il giusto equilibrio tra sapore e calorie.
Stavolta per fortuna è bastata la prima ricetta, l'ha conquistata subito e non c'è stato bisogno di aggiungere altro! Il cioccolato fondente tra l'altro non fa male, anzi dicono faccia bene. L'aggiunta di zucchero è minima e inoltre usando quello di canna limitiamo un pò i "danni".
GELATO AL CIOCCOLATO LIGHT
- 150 g. cioccolato amaro in tavoletta
- 200 ml di latte scremato
- 130 g. zucchero di canna
Mettete la cioccolata a pezzetti in un pentolino con due cucchiai di latte. Sciogliete a fuoco bassissimo facendo attenzione a non farlo bruciare. Aggiungete a poco a poco anche il resto del latte mescolando bene per evitare che si formino grumi.
Per ultimo aggiungete lo zucchero continuando a mescolare bene.
Raffreddate la gelatiera e inserite il composto. Fatela partire come da istruzioni della macchina (la mia ci mette 30 minuti).
giovedì 20 agosto 2015
CROSTATA VEGANA DI MORE FRESCHE
Finalmente sono tornata! Ho avuto qualche problem di rete negli ultimi giorni e dopo aver litigato con il modem mandato fuori uso da un fulmine quasi due settimane fa, aver chiamato 20 volte l'assistenza e averne acquistati ben 2 perchè il nostro non era più in garanzia, mio marito ha compiuto il miracolo e ora navigo tranquilla!
Ho qualche ricettina da postare, qualche esperimento che ho fatto in questi giorni ma oggi voglio iniziare con una crostata favolosa che ho sperimentato questa settimana: la crostata di more.
Qualche giorno fa ho fatto incetta di frutta dal frutteto dei miei suoceri e tra le altre cose ho raccolto un bel cestino di more, stupende e deliziose! Ne ho approfittato perchè è uno di quei frutti un pò particolari che anche mia figlia Viola mangia volentieri e la piccola ha avuto occasione di assaggiarle per la prima volta, dato che ormai è abbastanza grande anche per i frutti rossi.
Questa volta non ho fatto una marmellata, né una confettura perché avevo a disposizione solo una manciata di frutti, quindi ho fatto una composta sul momento e l'ho usata per farcire la mia crostata, ovviamente salubre senza burro.
Ancora una volta l'impasto per la base è una variante di quello della frolla al limone vegana senza burro e senza uova, da preparare prima e lasciare riposare circa 30 minuti in frigorifero.
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/search/label/biscotti
Se volete potete sostituirla con la ricetta della crostata aperta che ho pubblicato qualche tempo fa che prevede invece l'utilizzo di un uovo.
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/08/crostata-aperta-senza-burro.html
CROSTATA VEGANA DI MORE FRESCHE
Per l'impasto:
- 125 g. farina 0
- 125 g. farina integrale
- 80 g. zucchero di canna
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- il succo di 1 limone
- 50 ml olio di mais
- 30 ml acqua fredda
Per la composta di more:
- 250/ 300 g. more fresche e mature
- 1 cucchiaio di zucchero
- acqua
La prima cosa da fare è lavare le more sotto l'acqua corrente e metterle in un pentolino con l'acqua che deve arrivare circa a metà dei frutti.
Aggiungete lo zucchero (se volete la composta più dolce potete metterne 2 di cucchiai, decidete voi) e fate cuocere per una ventina di minuti circa. Le more si ammorbidiranno e le piccole bacche si staccheranno dalla parte bianca e spugnosa al centro. Con un cucchiaio toglietela dal composto e gettatela via.
Quando la consistenza è quella che desiderate spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Preparate l'impasto mescolando in una ciotola tutti gli ingredienti e lasciatelo in frigorifero per circa 30 minuti avvolto nella pellicola, poi stendetelo con il mattarello e mettetelo in una teglia per crostate.
Versate sopra la composta e finite di decorare il vostro dolce con la pasta frolla rimasta.
Cuocete a 180° per circa 30 minuti, o fino a quando si doreranno i bordi.
Ho qualche ricettina da postare, qualche esperimento che ho fatto in questi giorni ma oggi voglio iniziare con una crostata favolosa che ho sperimentato questa settimana: la crostata di more.
Qualche giorno fa ho fatto incetta di frutta dal frutteto dei miei suoceri e tra le altre cose ho raccolto un bel cestino di more, stupende e deliziose! Ne ho approfittato perchè è uno di quei frutti un pò particolari che anche mia figlia Viola mangia volentieri e la piccola ha avuto occasione di assaggiarle per la prima volta, dato che ormai è abbastanza grande anche per i frutti rossi.
Questa volta non ho fatto una marmellata, né una confettura perché avevo a disposizione solo una manciata di frutti, quindi ho fatto una composta sul momento e l'ho usata per farcire la mia crostata, ovviamente salubre senza burro.
Ancora una volta l'impasto per la base è una variante di quello della frolla al limone vegana senza burro e senza uova, da preparare prima e lasciare riposare circa 30 minuti in frigorifero.
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/search/label/biscotti
Se volete potete sostituirla con la ricetta della crostata aperta che ho pubblicato qualche tempo fa che prevede invece l'utilizzo di un uovo.
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/08/crostata-aperta-senza-burro.html
CROSTATA VEGANA DI MORE FRESCHE
Per l'impasto:
- 125 g. farina 0
- 125 g. farina integrale
- 80 g. zucchero di canna
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- il succo di 1 limone
- 50 ml olio di mais
- 30 ml acqua fredda
Per la composta di more:
- 250/ 300 g. more fresche e mature
- 1 cucchiaio di zucchero
- acqua
La prima cosa da fare è lavare le more sotto l'acqua corrente e metterle in un pentolino con l'acqua che deve arrivare circa a metà dei frutti.
Aggiungete lo zucchero (se volete la composta più dolce potete metterne 2 di cucchiai, decidete voi) e fate cuocere per una ventina di minuti circa. Le more si ammorbidiranno e le piccole bacche si staccheranno dalla parte bianca e spugnosa al centro. Con un cucchiaio toglietela dal composto e gettatela via.
Quando la consistenza è quella che desiderate spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
Preparate l'impasto mescolando in una ciotola tutti gli ingredienti e lasciatelo in frigorifero per circa 30 minuti avvolto nella pellicola, poi stendetelo con il mattarello e mettetelo in una teglia per crostate.
Versate sopra la composta e finite di decorare il vostro dolce con la pasta frolla rimasta.
Cuocete a 180° per circa 30 minuti, o fino a quando si doreranno i bordi.
domenica 9 agosto 2015
CIAMBELLA SEMINTEGRALE SENZA ZUCCHERO
L'altro giorno ero nel mio negozio biologico preferito e mi sono soffermata sullo scaffale dei dolcificanti. Ce n'erano una marea e di tantissimi tipi: zucchero di canna integrale, stevia, fruttosio, sciroppo di riso, malto di riso e tantissimi altri.
Non sono mai stata una salutista e nella mia vita ho mangiato tante "porcherie", un pò per colpa degli altri e un pò per ignoranza mia, ma da quando sono diventata mamma le cose sono decisamente cambiate. Ho dovuto fare una dieta drastica dopo la mia prima gravidanza (ho perso 21 kg in 7 mesi) e ho dovuto imparare a mangiare sano. Da quel momento non ho più smesso e con il passare del tempo sto cercando di modificare tutti gli aspetti della mia alimentazione che ancora sono da correggere.
Uno di questi è senza dubbio il consumo di zucchero. Se con la farina sono a buon punto perchè mischio sempre quella 0 a quella integrale, con lo zucchero ho ancora tanta strada da fare, lo ammetto.
Non da ultime le mie confetture fatte in casa che prevedono una media di 250 g. di zucchero per ogni chilo di frutta, ma in quel caso non mi sento di ometterlo per via del botulino.
Ad ogni modo come dicevo, l'altro giorno ho prestato attenzione ai vari dolcificanti e ho deciso di provare a cucinare qualche torta e qualche biscotto senza zucchero. Per primo ho comprato lo sciroppo di riso (ottimo sostituto) e infine ho acquistato il concentrato di dattero.
Sto ancora studiando le quantità e le dosi in base alla farina e al resto degli ingredienti ma quella di oggi è una ricetta che mi sento di consigliare perchè è dolce al punto giusto senza essere scontata. E' la mia prima volta con il concentrato di dattero ma prevedo che sarà solo l'inizio!
CIAMBELLA SEMINTEGRALE SENZA ZUCCHERO
- 50 g. farina di riso
- 100 g. farina integrale
- 100 g. farina 0
- 30 ml olio di mais
- 2 cucchiai di concentrato di dattero
- 200 ml latte di riso (o latte vaccino)
- 5 gocce di aroma alla vaniglia
- 1 bustina di lievito
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola, versate in uno stampo e infornate a 160° per circa 25 minuti o quando inizia a dorare in superficie. Fate la prova dello stuzzicadenti.
Non sono mai stata una salutista e nella mia vita ho mangiato tante "porcherie", un pò per colpa degli altri e un pò per ignoranza mia, ma da quando sono diventata mamma le cose sono decisamente cambiate. Ho dovuto fare una dieta drastica dopo la mia prima gravidanza (ho perso 21 kg in 7 mesi) e ho dovuto imparare a mangiare sano. Da quel momento non ho più smesso e con il passare del tempo sto cercando di modificare tutti gli aspetti della mia alimentazione che ancora sono da correggere.
Uno di questi è senza dubbio il consumo di zucchero. Se con la farina sono a buon punto perchè mischio sempre quella 0 a quella integrale, con lo zucchero ho ancora tanta strada da fare, lo ammetto.
Non da ultime le mie confetture fatte in casa che prevedono una media di 250 g. di zucchero per ogni chilo di frutta, ma in quel caso non mi sento di ometterlo per via del botulino.
Ad ogni modo come dicevo, l'altro giorno ho prestato attenzione ai vari dolcificanti e ho deciso di provare a cucinare qualche torta e qualche biscotto senza zucchero. Per primo ho comprato lo sciroppo di riso (ottimo sostituto) e infine ho acquistato il concentrato di dattero.
Sto ancora studiando le quantità e le dosi in base alla farina e al resto degli ingredienti ma quella di oggi è una ricetta che mi sento di consigliare perchè è dolce al punto giusto senza essere scontata. E' la mia prima volta con il concentrato di dattero ma prevedo che sarà solo l'inizio!
CIAMBELLA SEMINTEGRALE SENZA ZUCCHERO
- 50 g. farina di riso
- 100 g. farina integrale
- 100 g. farina 0
- 30 ml olio di mais
- 2 cucchiai di concentrato di dattero
- 200 ml latte di riso (o latte vaccino)
- 5 gocce di aroma alla vaniglia
- 1 bustina di lievito
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola, versate in uno stampo e infornate a 160° per circa 25 minuti o quando inizia a dorare in superficie. Fate la prova dello stuzzicadenti.
venerdì 7 agosto 2015
CONFETTURA DI PESCHE NETTARINE
Tempo di pesche e più precisamente di pesche nettarine, le mie preferite in assoluto. Potrei mangiarmi una vagonata di pesche al giorno, tanto le adoro! Ma anche se sono ottime mangiate semplicemente così, a morsi, spesso le uso in cucina per arricchire diverse ricette: ciambelle, gelati, ghiaccioli e ovviamente marmellata.
Quella che faccio io in realtà è più una confettura e anche se sto pensando seriamente di cimentarmi nella realizzazione di una versione senza zucchero (usando altri dolcificanti naturali) nella ricetta di oggi ci sono solo 3 ingredienti: pesche, zucchero e limone. Le pesche nettarine sono tra l'altro l'unico tipo di pesche che potete utilizzare con la buccia, quindi farete anche molto prima a pulirle e a tagliarle a pezzi.
Io la faccio alla vecchia maniera, senza fruttapec, senza agar agar, insomma: bisogna lasciarla cuocere 3 ore circa per cui ci vogliono tempo e pazienza ma il risultato è da leccarsi i baffi!
Ovviamente il primo requisito per una buona confettura è la frutta. Non deve essere di scarto o andata a male ma solamente matura al punto giusto, quindi bisogna accertarsi che le pesche siano buone e dolci, dopodiché bisogna assicurarsi di avere barattoli a sufficienza (meglio quelli piccoli che vengono consumati più velocemente) e di sterilizzarli nel modo corretto.
Io lo faccio con il microonde e ci metto pochi secondi. Metto barattolo e tappo ancora bagnati per 40 secondi alla massima potenza, poi li riempio immediatamente e li lascio capovolti fino al raffreddamento, in modo che si formi il sottovuoto. Nel caso in cui non venisse basterà bollire i barattoli pieni per 30 minuti e lasciarli raffreddare nell'acqua della pentola.
CONFETTURA DI PESCHE NETTARINE
- 3 kg. pesche nettarine
- 800 g. zucchero
- 1 limone
In una pentola molto grande tagliate la frutta lavata e privata del nocciolo, compresa la buccia. Il peso indicato si riferisce alle pesche già pulite, al netto degli scarti.
Mettete sul fuoco basso la pentola e aggiungete il succo di limone. Fate cuocere per circa mezz'ora mescolando bene ogni tanto, poi aggiungete lo zucchero.
Tenete basso il fuoco per non bruciare la marmellata e schiumate se vi accorgete che ce n'è bisogno. Mescolate ogni tanto e controllatela sempre. Dopo circa 3 ore vedrete che il volume della frutta si sarà ridotto e che la marmellata avrà cambiato colore diventando più scura. Con uno schiacciapatate a mano schiacciate i pezzi di pesche se la volete più omogenea, oppure potete frullarla con un frullatore ad immersione ma state attente a non bruciarvi perchè schizzerà parecchio.
Con un cucchiaino fate la prova versando una goccia di marmellata su un piatto e lasciatela cadere: se la goccia sarà lenta e densa allora la confettura è pronta, se scende velocemente lasciatela sul fuoco ancora un pò.
Quando è pronta invasatela procedendo prima con la sterilizzazione dei vasetti come ho indicato sopra, lasciateli capovolti su un ripiano fino a quando si saranno completamente raffreddati, infine controllate che sia venuto il sottovuoto.
Quella che faccio io in realtà è più una confettura e anche se sto pensando seriamente di cimentarmi nella realizzazione di una versione senza zucchero (usando altri dolcificanti naturali) nella ricetta di oggi ci sono solo 3 ingredienti: pesche, zucchero e limone. Le pesche nettarine sono tra l'altro l'unico tipo di pesche che potete utilizzare con la buccia, quindi farete anche molto prima a pulirle e a tagliarle a pezzi.
Io la faccio alla vecchia maniera, senza fruttapec, senza agar agar, insomma: bisogna lasciarla cuocere 3 ore circa per cui ci vogliono tempo e pazienza ma il risultato è da leccarsi i baffi!
Ovviamente il primo requisito per una buona confettura è la frutta. Non deve essere di scarto o andata a male ma solamente matura al punto giusto, quindi bisogna accertarsi che le pesche siano buone e dolci, dopodiché bisogna assicurarsi di avere barattoli a sufficienza (meglio quelli piccoli che vengono consumati più velocemente) e di sterilizzarli nel modo corretto.
Io lo faccio con il microonde e ci metto pochi secondi. Metto barattolo e tappo ancora bagnati per 40 secondi alla massima potenza, poi li riempio immediatamente e li lascio capovolti fino al raffreddamento, in modo che si formi il sottovuoto. Nel caso in cui non venisse basterà bollire i barattoli pieni per 30 minuti e lasciarli raffreddare nell'acqua della pentola.
CONFETTURA DI PESCHE NETTARINE
- 3 kg. pesche nettarine
- 800 g. zucchero
- 1 limone
In una pentola molto grande tagliate la frutta lavata e privata del nocciolo, compresa la buccia. Il peso indicato si riferisce alle pesche già pulite, al netto degli scarti.
Mettete sul fuoco basso la pentola e aggiungete il succo di limone. Fate cuocere per circa mezz'ora mescolando bene ogni tanto, poi aggiungete lo zucchero.
Tenete basso il fuoco per non bruciare la marmellata e schiumate se vi accorgete che ce n'è bisogno. Mescolate ogni tanto e controllatela sempre. Dopo circa 3 ore vedrete che il volume della frutta si sarà ridotto e che la marmellata avrà cambiato colore diventando più scura. Con uno schiacciapatate a mano schiacciate i pezzi di pesche se la volete più omogenea, oppure potete frullarla con un frullatore ad immersione ma state attente a non bruciarvi perchè schizzerà parecchio.
Con un cucchiaino fate la prova versando una goccia di marmellata su un piatto e lasciatela cadere: se la goccia sarà lenta e densa allora la confettura è pronta, se scende velocemente lasciatela sul fuoco ancora un pò.
Quando è pronta invasatela procedendo prima con la sterilizzazione dei vasetti come ho indicato sopra, lasciateli capovolti su un ripiano fino a quando si saranno completamente raffreddati, infine controllate che sia venuto il sottovuoto.
mercoledì 5 agosto 2015
CREMA DI LATTE
Una crema di latte delicata e buonissima ideale per farcire torte, bignè, crostate ma anche da mangiare semplicemente così, a cucchiaiate! (ho fatto la rima, eh eh...)
La ricetta di oggi è in due versioni: per golosi e per salutisti, ovvero con e senza panna. Secondo me sono buone entrambe ma lascio a voi la scelta, a seconda delle vostre esigenze e dei vostri gusti. Io l'ho usata per farcire una torta paradiso qualche tempo in versione senza panna, mentre l'altro giorno l'ho preparata con la panna per la torta di compleanno di mia figlia.
CREMA AL LATTE CON E SENZA PANNA
- 400 ml latte
- 150 ml panna
- 80 g. di zucchero
- 40 g. maizena
- 1 busta di vanillina
- 1 cucchiaino di miele
Scaldiamo 300 ml di latte in un pentolino con lo zucchero e la vanillina. Mescoliamo bene con un cucchiaio di legno per far sciogliere lo zucchero. A parte mescoliamo la maizena setacciata con i restanti 100 ml di latte utilizzando una frusta a mano per evitare la formazione di grumi.
Ora aggiungiamo il latte fresco con la maizena dentro al pentolino di latte caldo, aggiungiamo anche il miele e mescoliamo continuamente con un cucchiaio di legno fino a quando non si addensa, come una normale crema.
Quando è pronta spegniamo il fuoco e versiamo il composto in una ciotola. Copriamo con la pellicola a contatto per evitare la formazione della pellicina e lasciamo raffreddare.
Se decidiamo di aggiungere la panna, dovremo montare a parte quest'ultima e poi aggiungerla delicatamente alla crema di latte una volta raffreddata completamente.
Coperta con pellicola o chiusa in un contenitore per alimenti si tiene in frigorifero per 3/4 giorni
La ricetta di oggi è in due versioni: per golosi e per salutisti, ovvero con e senza panna. Secondo me sono buone entrambe ma lascio a voi la scelta, a seconda delle vostre esigenze e dei vostri gusti. Io l'ho usata per farcire una torta paradiso qualche tempo in versione senza panna, mentre l'altro giorno l'ho preparata con la panna per la torta di compleanno di mia figlia.
CREMA AL LATTE CON E SENZA PANNA
- 400 ml latte
- 150 ml panna
- 80 g. di zucchero
- 40 g. maizena
- 1 busta di vanillina
- 1 cucchiaino di miele
Scaldiamo 300 ml di latte in un pentolino con lo zucchero e la vanillina. Mescoliamo bene con un cucchiaio di legno per far sciogliere lo zucchero. A parte mescoliamo la maizena setacciata con i restanti 100 ml di latte utilizzando una frusta a mano per evitare la formazione di grumi.
Ora aggiungiamo il latte fresco con la maizena dentro al pentolino di latte caldo, aggiungiamo anche il miele e mescoliamo continuamente con un cucchiaio di legno fino a quando non si addensa, come una normale crema.
Quando è pronta spegniamo il fuoco e versiamo il composto in una ciotola. Copriamo con la pellicola a contatto per evitare la formazione della pellicina e lasciamo raffreddare.
Se decidiamo di aggiungere la panna, dovremo montare a parte quest'ultima e poi aggiungerla delicatamente alla crema di latte una volta raffreddata completamente.
Coperta con pellicola o chiusa in un contenitore per alimenti si tiene in frigorifero per 3/4 giorni
GELATO DI FRUTTA LIGHT
L'estate è il periodo dei gelati, si sa. Quelli confezionati per quanto mi riguarda sono da escludere, o per lo meno da limitare (ebbene si, l'olio di palma è presente perfino nei classici moretti...), quelli artigianali sono molto buoni, certo, ma spesso sono calorici, per non parlare dei costi. Grazie a mia suocera che mi ha prestato la sua gelatiera inutilizzata da anni quest'anno ho iniziato a produrre gelati su gelati, sbizzarrendomi nei nostri gusti preferiti.
Il mio preferito (o almeno quello che posso permettermi di mangiare) è quello di frutta ovviamente. Niente latte, niente panna, solo frutta, zucchero (poco) e acqua. Rinfresca, fa bene perchè è fatto con la frutta fresca e quindi anche adatto ai bambini che non vogliono saperne di consumarla ogni giorno e naturalmente se conteniamo lo zucchero riusciamo a contenere anche le calorie.
Finora mi sono cimentata nel gelato di albicocche, di ciliegie e di pesche (quello in foto). Le quantità di frutta sono sempre le stesse, a meno che non vogliate aumentarle o diminuirle voi, dipende da quanto volete "carico" il vostro gelato. Stessa cosa per quanto riguarda lo zucchero. La frutta fresca, se matura, possiede già una dolcezza naturale che a mio parere non andrebbe coperta completamente con troppo zucchero. Io ne metto poco ma ancora una volta dipende dai vostri gusti.
GELATO DI FRUTTA LIGHT
- 350 g. frutta fresca (io pesche)
- 80 g. zucchero
- 200 ml acqua
Pelate e tagliate la frutta ben lavata e mettetela nel frullatore insieme allo zucchero e all'acqua creando uno sciroppo. In base alle istruzioni della vostra gelatiera procedete a fare il gelato.
Il mio preferito (o almeno quello che posso permettermi di mangiare) è quello di frutta ovviamente. Niente latte, niente panna, solo frutta, zucchero (poco) e acqua. Rinfresca, fa bene perchè è fatto con la frutta fresca e quindi anche adatto ai bambini che non vogliono saperne di consumarla ogni giorno e naturalmente se conteniamo lo zucchero riusciamo a contenere anche le calorie.
Finora mi sono cimentata nel gelato di albicocche, di ciliegie e di pesche (quello in foto). Le quantità di frutta sono sempre le stesse, a meno che non vogliate aumentarle o diminuirle voi, dipende da quanto volete "carico" il vostro gelato. Stessa cosa per quanto riguarda lo zucchero. La frutta fresca, se matura, possiede già una dolcezza naturale che a mio parere non andrebbe coperta completamente con troppo zucchero. Io ne metto poco ma ancora una volta dipende dai vostri gusti.
GELATO DI FRUTTA LIGHT
- 350 g. frutta fresca (io pesche)
- 80 g. zucchero
- 200 ml acqua
Pelate e tagliate la frutta ben lavata e mettetela nel frullatore insieme allo zucchero e all'acqua creando uno sciroppo. In base alle istruzioni della vostra gelatiera procedete a fare il gelato.
martedì 4 agosto 2015
IL GIOCO DEI BIMBI
Ieri sono riuscita finalmente a riordinare il mobile della camera da letto che usavo come "sgabuzzino". Erano mesi, forse anni che buttavo tutto là dentro ripetendomi "tanto prima o poi metto tutto a posto" e ieri finalmente sono riuscita a farlo. Ho trovato di tutto di più e ho riempito un bel cestino di carta da gettare nell'immondizia. Ho messo a posto quello che era da rimettere via e tra le altre cose mi sono capitati in mano un paio di giornali che mi erano stati spediti con la nascita della mia seconda figlia l'anno scorso. Ricordo di averli tenuti perchè erano sul Natale e dato che io adoro questa festa ho pensato che appena avrei avuto un pò di tempo sarei riuscita a sfogliarli con calma ma, con il passare dei mesi sono finiti nel dimenticatoio.
Ieri li ho guardati con l'intenzione di gettarli e mentre osservavo le faccine dei bimbi nelle pagine della rivista mi è venuta un'idea riciclosa! Mia figlia Nicole di 18 mesi ogni volta che vede un bimbo o un'immagine di bambini sorride, punta il ditino e dice "eeeeeeehhh". Allora mi sono detta: perchè non ritagliarle e farne un bel gioco per lei?
Ovviamente ne ho scelte solo alcune, poi le ho incollate su un cartoncino per evitare che le rompesse subito e infine le ho ritagliate sommariamente.
Ho scelto foto di bimbi sorridenti ma anche un pò seri, di bimbi con il ciuccio, che fanno la linguaccia, che tengono il pannolino, ma anche bimbi di colore per iniziare da subito ad abituarla alle diversità, primi piani e foto intere, immagini quadrate, rettangolari, grandi e piccole, insomma un pò di tutto.
E' stato bello proporle queste foto e vederla guardare i bimbi uno per uno, imitare le espressioni, controllare se anche lei aveva il pannolino come il bimbo che pubblicizza la Pampers, tirare fuori la lingua, eccetera.
Con un pò di pazienza si possono anche creare a mano dei cartoncini con faccine disegnate da noi mamme, che rappresentino le varie espressioni come gioia, rabbia, tristezza, paura, amore, e molte altre. Sono tutti stimoli che servono al bambino per crescere e per riconoscere le sensazioni che prova e che vede nel volto di chi vive con lui.
Ieri li ho guardati con l'intenzione di gettarli e mentre osservavo le faccine dei bimbi nelle pagine della rivista mi è venuta un'idea riciclosa! Mia figlia Nicole di 18 mesi ogni volta che vede un bimbo o un'immagine di bambini sorride, punta il ditino e dice "eeeeeeehhh". Allora mi sono detta: perchè non ritagliarle e farne un bel gioco per lei?
Ovviamente ne ho scelte solo alcune, poi le ho incollate su un cartoncino per evitare che le rompesse subito e infine le ho ritagliate sommariamente.
Ho scelto foto di bimbi sorridenti ma anche un pò seri, di bimbi con il ciuccio, che fanno la linguaccia, che tengono il pannolino, ma anche bimbi di colore per iniziare da subito ad abituarla alle diversità, primi piani e foto intere, immagini quadrate, rettangolari, grandi e piccole, insomma un pò di tutto.
E' stato bello proporle queste foto e vederla guardare i bimbi uno per uno, imitare le espressioni, controllare se anche lei aveva il pannolino come il bimbo che pubblicizza la Pampers, tirare fuori la lingua, eccetera.
Con un pò di pazienza si possono anche creare a mano dei cartoncini con faccine disegnate da noi mamme, che rappresentino le varie espressioni come gioia, rabbia, tristezza, paura, amore, e molte altre. Sono tutti stimoli che servono al bambino per crescere e per riconoscere le sensazioni che prova e che vede nel volto di chi vive con lui.
lunedì 3 agosto 2015
CROSTATA APERTA SENZA BURRO
Aperta perchè senza il classico incrocio di pasta sulla superficie, ma altrettanto buona, sia chiaro! Questa è una ricetta che ho trovato online e che permette di realizzare una crostata con pochi ingredienti ma soprattutto senza burro. Certo, come la pasta frolla classica non c'è niente, lo riconosco, ma se siete a dieta, se non volete esagerare con le calorie o se in casa siete rimaste senza per un motivo o per l'altro, vi consiglio di provare anche questa versione.
Le dosi indicate sono per una crostata piccola se volete realizzare anche le classiche strisce di pasta sopra la marmellata, altrimenti per una forma più grande come nel mio caso. La base è venuta un pò sottile e a me piace così, se volete potete aumentare le quantità e realizzare più impasto.
Io ho usato la marmellata di albicocche fatta in casa (http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/06/confettura-di-albicocche.html)
ma come al solito voi potete usare quella che preferite.
CROSTATA APERTA SENZA BURRO
- 100 g. farina 0
- 100 g. farina integrale
- 70 g. olio di mais
- 1 uovo
- 70 g. zucchero di canna
- marmellata di albicocche (io autoprodotta)
- un goccio di latte (facoltativo)
In una ciotola impastate le farine, lo zucchero, l'uovo e l'olio. Nel caso in cui il composto fosse troppo secco aggiungete un goccio di latte fino a quando riuscirete ad amalgamarlo bene senza farlo sbriciolare. Formate una palla, copritela con pellicola e mettetela in frigorifero 30 minuti circa.
Stendete la pasta con il mattarello, date la forma della crostata e mettetela in uno stampo rotondo foderato di carta forno. Io l'ho stesa direttamente sulla carta forno perchè il mio impasto si sbriciolava ancora un pochino.
Versate sopra la marmellata e infornate a 180° per circa 40 minuti.
Le dosi indicate sono per una crostata piccola se volete realizzare anche le classiche strisce di pasta sopra la marmellata, altrimenti per una forma più grande come nel mio caso. La base è venuta un pò sottile e a me piace così, se volete potete aumentare le quantità e realizzare più impasto.
Io ho usato la marmellata di albicocche fatta in casa (http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2015/06/confettura-di-albicocche.html)
ma come al solito voi potete usare quella che preferite.
CROSTATA APERTA SENZA BURRO
- 100 g. farina 0
- 100 g. farina integrale
- 70 g. olio di mais
- 1 uovo
- 70 g. zucchero di canna
- marmellata di albicocche (io autoprodotta)
- un goccio di latte (facoltativo)
In una ciotola impastate le farine, lo zucchero, l'uovo e l'olio. Nel caso in cui il composto fosse troppo secco aggiungete un goccio di latte fino a quando riuscirete ad amalgamarlo bene senza farlo sbriciolare. Formate una palla, copritela con pellicola e mettetela in frigorifero 30 minuti circa.
Stendete la pasta con il mattarello, date la forma della crostata e mettetela in uno stampo rotondo foderato di carta forno. Io l'ho stesa direttamente sulla carta forno perchè il mio impasto si sbriciolava ancora un pochino.
Versate sopra la marmellata e infornate a 180° per circa 40 minuti.
sabato 1 agosto 2015
BISCOTTI SEMINTEGRALI LATTE E MIELE
La settimana scorsa sono stata in vacanza. Abbiamo preso un residence e abbiamo cucinato in casa per evitare di avere orari imposti, di dover tenere fermi i bambini, eccetera. Ci siamo trovati benissimo, peccato che (ovviamente) la cucina fosse sprovvista di forno. "E io come faccio?" mi sono detta... Io che cucino tutti i giorni qualcosa, che riempio e svuoto teglie a non finire, che preparo biscotti anche con 38° in casa! Beh mi sono dovuta adeguare e così ho preso dei biscotti confezionati privi di olio di palma. Si trovano facilmente da Naturasi e sono proprio buoni!
L'altro giorno stavo leggendo la lista degli ingredienti e mi sono detta "sono tutte cose che ho in casa, potrei provare a farli anch'io!"
E infatti appena tornata non ho perso tempo e mi sono messa all'opera.
Il risultato non è proprio simile a quello confezionato, ma a me piacciono tantissimo e anche alle mie bimbe, il ché è una conquista non da poco.
BISCOTTI SEMINTEGRALI LATTE E MIELE
- 150 g. farina 0
- 100 g. farina integrale
- 80 ml latte
- 15 ml olio evo
- 15 ml olio di mais
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
- 75 g. zucchero di canna
- 1 cucchiaino di miele
- 1 cucchiaio di sciroppo di riso
- 5 gocce di aroma alla vaniglia
Impastare tutti gli ingredienti in una ciotola, formare una palla e stenderla su un tagliere con il mattarello. Formare i biscotti con gli stampini e cuocere in forno a 160° fino a doratura.
Voilà!
L'altro giorno stavo leggendo la lista degli ingredienti e mi sono detta "sono tutte cose che ho in casa, potrei provare a farli anch'io!"
E infatti appena tornata non ho perso tempo e mi sono messa all'opera.
Il risultato non è proprio simile a quello confezionato, ma a me piacciono tantissimo e anche alle mie bimbe, il ché è una conquista non da poco.
BISCOTTI SEMINTEGRALI LATTE E MIELE
- 150 g. farina 0
- 100 g. farina integrale
- 80 ml latte
- 15 ml olio evo
- 15 ml olio di mais
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
- 75 g. zucchero di canna
- 1 cucchiaino di miele
- 1 cucchiaio di sciroppo di riso
- 5 gocce di aroma alla vaniglia
Impastare tutti gli ingredienti in una ciotola, formare una palla e stenderla su un tagliere con il mattarello. Formare i biscotti con gli stampini e cuocere in forno a 160° fino a doratura.
Voilà!
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