Oggi vi propongo una ricetta molto facile che sono sicura vi conquisterà. Non so voi ma io al mattino sono abituata a fare colazione con una fetta di torta homemade. Ormai è diventata un'abitudine talmente radicata in me che non riesco a sostituire niente di fatto in casa con qualcosa di confezionato, il sapore è talmente diverso che non mi piace più. Troppo dolce, troppo artificiale, troppo complesso.
Le torte, i biscotti e le ciambelle fatte in casa invece hanno quel gusto tipico genuino che è insostituibile, sanno di focolare, sanno di amore, sanno di buono!
Ecco perchè nel blog ho pubblicato così tante ricette di dolci, perchè ogni mattina mi vizio con una coccola fatta in casa!
La torta di oggi è leggera, soffice e molto delicata, adatta a grandi e piccini, ideale per la colazione ma anche per la merenda o come fine pasto. Si può gustare da sola, "pucciata" nel latte o magari con un velo di marmellata (fatta in casa ovviamente!)
Non ha zucchero perchè usiamo il miele e non ha latte perchè al suo posto usiamo del buonissimo succo di mela. Attenzione, quello che ho usato io non è il succo di mele concentrato che si usa al posto dello zucchero come dolcificante, è un semplice succo di mele al 100% bio, che qui viene usato come ingrediente liquido per amalgamare il tutto. Come avrete notato manca anche l'uovo, quindi è perfetta per coloro che sono intolleranti o che vogliono una ricetta più light.
Se volete veganizzarla potete sostituire il miele con dello sciroppo di mais ad esempio, o del concentrato di dattero.
TORTA LIGHT AL SUCCO DI MELA
- 200 g. farina tipo 2 (o quella che volete)
- 1/2 bustina di lievito vanigliato
- 30 ml olio di mais
- 90 ml miele
- 150 ml succo di mela
- granella di nocciola (o di mandorle, o gocce di cioccolata)
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola fino ad ottenere una crema liscia. Versate in uno stampo per dolci, cospargete la superficie con la granella di nocciola, quindi infornate a 180° per 25/30 minuti circa. Fate la prova dello stuzzicadenti.
martedì 31 maggio 2016
giovedì 26 maggio 2016
CROCCHETTE DI FAVE SENZA UOVO
Di recente ho inserito alcuni nuovi legumi nella nostra alimentazione: oltre ai fagioli, ai ceci e alle lenticchie ho iniziato a proporre alle mie bimbe anche cicerchie e fave.
In questa stagione sono disponibili le fave fresche, quindi vi consiglio di provarle nella realizzazione di queste crocchette, ma se non ne avete potete tranquillamente usare quelle secche come ho fatto io in questo caso.
Se i vostri bimbi amano di più la forma delle polpette ovviamente nulla vi vieta di trasformarle in tante palline rotonde, altrimenti spazio alla fantasia e armate di stampini per biscotti potete sfornare forme di ogni tipo utilizzando questo impasto.
Trattandosi di un secondo piatto di legumi ho preferito non inserire anche l'uovo (cerco sempre di distinguere le varie fonti di proteine in modo che ciascuno di noi ne assuma un tipo per volta a pasto). Ho quindi usato le patate per far amalgamare il composto e un pò di pangrattato per asciugarlo.
CROCCHETTE DI FAVE SENZA UOVO
- 150 g. fave secche (o 300 di fave fresche)
- 2 patate piccole (o una grande)
- olio evo
- 1/2 scalogno
- sale (io dado autoprodotto)
- spezie a piacere (io cucurma)
- erbe aromatiche (facoltativo)
La prima cosa da fare se usate le fave secche è di seguire le istruzioni riportate sulla confezione per la cottura. Nel mio caso non serviva ammollo quindi le ho sciacquate sotto l'acqua corrente e le ho cotte per 30 minuti in acqua salata.
In una padella scaldiamo nel frattempo un filo d'olio evo e lo scalogno tritato fine, quindi aggiungiamo le patate pelate e tagliate a tocchetti. Copriamo con mezzo bicchiere d'acqua e insaporiamo con sale o un cucchiaino di dado autoprodotto. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per 15 minuti circa.
In un contenitore dai bordi alti versiamo le fave cotte, le patate, le erbe aromatiche e le spezie, quindi frulliamo con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema.
Se volete potete usare un mixer e ridurre in pezzetti le fave senza frullarle, dipende dai gusti. Mia figlia Viola non ama sentire i pezzetti nelle crocchette quindi di solito frullo tutto.
Aggiungete il pangrattato e lasciate raffreddare qualche minuto in modo che il composto si solidifichi.
Bagnatevi le mani, formate tante crocchette e mettetele in una teglia ricoperta di carta forno. Spolverizzate con i semi di sesamo e infornate a 180° per circa 20 minuti.
Servite le crocchette tiepide accompagnate da una porzione di verdure (io cetrioli) o da una salsina fresca allo yogurt ad esempio.
In questa stagione sono disponibili le fave fresche, quindi vi consiglio di provarle nella realizzazione di queste crocchette, ma se non ne avete potete tranquillamente usare quelle secche come ho fatto io in questo caso.
Se i vostri bimbi amano di più la forma delle polpette ovviamente nulla vi vieta di trasformarle in tante palline rotonde, altrimenti spazio alla fantasia e armate di stampini per biscotti potete sfornare forme di ogni tipo utilizzando questo impasto.
Trattandosi di un secondo piatto di legumi ho preferito non inserire anche l'uovo (cerco sempre di distinguere le varie fonti di proteine in modo che ciascuno di noi ne assuma un tipo per volta a pasto). Ho quindi usato le patate per far amalgamare il composto e un pò di pangrattato per asciugarlo.
CROCCHETTE DI FAVE SENZA UOVO
- 150 g. fave secche (o 300 di fave fresche)
- 2 patate piccole (o una grande)
- olio evo
- 1/2 scalogno
- sale (io dado autoprodotto)
- spezie a piacere (io cucurma)
- erbe aromatiche (facoltativo)
La prima cosa da fare se usate le fave secche è di seguire le istruzioni riportate sulla confezione per la cottura. Nel mio caso non serviva ammollo quindi le ho sciacquate sotto l'acqua corrente e le ho cotte per 30 minuti in acqua salata.
In una padella scaldiamo nel frattempo un filo d'olio evo e lo scalogno tritato fine, quindi aggiungiamo le patate pelate e tagliate a tocchetti. Copriamo con mezzo bicchiere d'acqua e insaporiamo con sale o un cucchiaino di dado autoprodotto. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per 15 minuti circa.
In un contenitore dai bordi alti versiamo le fave cotte, le patate, le erbe aromatiche e le spezie, quindi frulliamo con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema.
Se volete potete usare un mixer e ridurre in pezzetti le fave senza frullarle, dipende dai gusti. Mia figlia Viola non ama sentire i pezzetti nelle crocchette quindi di solito frullo tutto.
Aggiungete il pangrattato e lasciate raffreddare qualche minuto in modo che il composto si solidifichi.
Bagnatevi le mani, formate tante crocchette e mettetele in una teglia ricoperta di carta forno. Spolverizzate con i semi di sesamo e infornate a 180° per circa 20 minuti.
Servite le crocchette tiepide accompagnate da una porzione di verdure (io cetrioli) o da una salsina fresca allo yogurt ad esempio.
martedì 24 maggio 2016
HUMMUS DI CECI E RAPA ROSSA
Questa ricetta non è mia, lo dico subito. L'ho presa in prestito dal bravissimo Marco Bianchi che a mio parere è davvero unico in fatto di cucina sana. Ci sono molti cuochi eccezionali ma spesso le loro ricette sono piene di grassi e di carne, quindi riesco raramente a riprodurle, mentre quelle di Marco Bianchi hanno tutti ingredienti vegani che si trovano facilmente nella mia dispensa. Grazie alla sua pagina facebook ho potuto conoscere meglio questo personaggio e il suo modo di cucinare e devo dire che mi ha fatto una buonissima impressione.
Tornando al nostro hummus... voi lo sapete che cos'è?
L'hummus è essenzialmente una crema che nasce in Libano e che viene consumata spesso anche in Giordania e il Siria come antipasto e di solito è a base di ceci. Si può arricchire con diverse spezie a seconda dei gusti ma in Italia abbiamo adottato la versione "classica" con tahina (salsa al sesamo) e poco altro.
Io la preparo spesso come secondo piatto dato che i ceci contengono una buona quantità di proteine vegetali. Spalmata su un pezzo di pane o dei crostini croccanti, o ancora dei crackers è davvero ottima, ma ve la consiglio anche servita con carote e finocchi tagliati a bastoncini (un modo come un altro per proporre verdure ai nostri bambini).
Oggi vi parlo di una versione buona e colorata che, come dicevo prima, ho preso dalle ricette di Marco Bianchi e che ho scremato un pochino: quella a base di rapa rossa.
La rapa rossa che uso io è precotta ma ovviamente va benissimo anche quella cruda che dovrete cuocere e lasciare raffreddare. Per quanto riguarda i ceci io uso generalmente quelli secchi ma quando preparo l'hummus scelgo quelli già cotti perchè la loro consistenza è più morbida e la mia bimba li preferisce in questa versione cremosa.
Nel caso in cui decidiate di usare quelli secchi ricordatevi di lasciarli in ammollo una notte e poi di cuocerli, quindi di lasciarli raffreddare.
La rapa rossa (o barbabietola rossa) è un vero toccasana per l'organismo. E' piena zeppa di vitamine (A, C, J, B1, B2, B3, B5, B6) sali minerali (ferro, magnesio, potassio, calcio, fosforo, zinco, rame, manganese) aminoacidi e beta-carotene.
Ha proprietà antidepressive, depurative, antitumorali, antiossidanti, rimineralizzanti, rinfrescanti e disintossicanti. Infine è ottima per il sistema cardiocircolatorio, da energia e difende l'apparato digerente. Insomma, non ci sono più scuse: dovete assolutamente inserirla nella vostra alimentazione!
Se volete qualche idea per cucinare le rape rosse ne trovate alcune qui, qui e qui.
HUMMUS DI CECI E RAPA ROSSA
- 230 g. ceci già cotti
- 1 rapa già cotta
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 cucchiaino di cumino in polvere (io ho usato la cucurma)
- 1 pizzico di sale
- acqua q.b.
Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore alto, quindi frullare con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.
Servire a temperatura ambiente.
Tornando al nostro hummus... voi lo sapete che cos'è?
L'hummus è essenzialmente una crema che nasce in Libano e che viene consumata spesso anche in Giordania e il Siria come antipasto e di solito è a base di ceci. Si può arricchire con diverse spezie a seconda dei gusti ma in Italia abbiamo adottato la versione "classica" con tahina (salsa al sesamo) e poco altro.
Io la preparo spesso come secondo piatto dato che i ceci contengono una buona quantità di proteine vegetali. Spalmata su un pezzo di pane o dei crostini croccanti, o ancora dei crackers è davvero ottima, ma ve la consiglio anche servita con carote e finocchi tagliati a bastoncini (un modo come un altro per proporre verdure ai nostri bambini).
Oggi vi parlo di una versione buona e colorata che, come dicevo prima, ho preso dalle ricette di Marco Bianchi e che ho scremato un pochino: quella a base di rapa rossa.
La rapa rossa che uso io è precotta ma ovviamente va benissimo anche quella cruda che dovrete cuocere e lasciare raffreddare. Per quanto riguarda i ceci io uso generalmente quelli secchi ma quando preparo l'hummus scelgo quelli già cotti perchè la loro consistenza è più morbida e la mia bimba li preferisce in questa versione cremosa.
Nel caso in cui decidiate di usare quelli secchi ricordatevi di lasciarli in ammollo una notte e poi di cuocerli, quindi di lasciarli raffreddare.
La rapa rossa (o barbabietola rossa) è un vero toccasana per l'organismo. E' piena zeppa di vitamine (A, C, J, B1, B2, B3, B5, B6) sali minerali (ferro, magnesio, potassio, calcio, fosforo, zinco, rame, manganese) aminoacidi e beta-carotene.
Ha proprietà antidepressive, depurative, antitumorali, antiossidanti, rimineralizzanti, rinfrescanti e disintossicanti. Infine è ottima per il sistema cardiocircolatorio, da energia e difende l'apparato digerente. Insomma, non ci sono più scuse: dovete assolutamente inserirla nella vostra alimentazione!
Se volete qualche idea per cucinare le rape rosse ne trovate alcune qui, qui e qui.
HUMMUS DI CECI E RAPA ROSSA
- 230 g. ceci già cotti
- 1 rapa già cotta
- 2 cucchiai di olio evo
- 1 cucchiaino di cumino in polvere (io ho usato la cucurma)
- 1 pizzico di sale
- acqua q.b.
Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore alto, quindi frullare con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.
Servire a temperatura ambiente.
sabato 21 maggio 2016
COSA NON COMPRO PIU'
Da quando è iniziato il mio percorso di decrescita felice e consapevole (cioè circa 2 anni fa, quando è nata la mia seconda figlia) ho sperimentato diversi tipi di autoproduzione. La maggior parte delle idee l'ho trovata online e per fortuna che esiste questo benedetto internet, altrimenti penso che molte cose non le avrei mai sapute! Grazie a questa infinita rete di informazioni ho potuto imparare molte cose, leggere, informarmi e valutare se fosse il caso di lanciarmi in qualche nuovo progetto o meno.
Nel giro di poco tempo sono passata dall'acquistare quasi tutto al supermercato, a cominciare a scremare la lista della spesa fino ad arrivare a ridurla all'osso. Questo non soltanto per un fattore economico (che comunque ben si lega al tema di questo blog e che mi permette sempre di risparmiare sulla spesa senza rinunciare al gusto e alle cose sane), ma anche e soprattutto perchè ho iniziato a produrre molti alimenti per conto mio.
Con il tempo sono riuscita anche a spaziare e a dedicarmi alla produzione di altri oggetti, magari per la casa o per l'igiene personale.
Il mio percorso è ancora lungo, soprattutto perchè abitando in città sono ancora costretta ad acquistare frutta e verdura al supermercato, ma ci sto lavorando e se tutto va bene sul mio balcone quest'estate potrò trovare zucchine e pomodori a volontà, oltre a fragole, rucola e erbe aromatiche!
Insomma, tornando a noi, l'altro giorno stavo facendo la spesa e ho notato quanto sia cambiato il mio modo di fare acquisti nell'ultimo anno. Ci sono prodotti che non compro più perchè non mi servono, perchè non li voglio più o perchè non sono buoni come quelli che faccio io.
Questo discorso purtroppo non vale per tutta la mia famiglia perchè mio marito è ancora molto restio ad abbandonare certe abitudini e certi alimenti, ma almeno le mie figlie si sono lasciate condurre per mano in questo nuovo stile di vita senza troppi problemi, quindi posso dire di ritenermi soddisfatta.
Ecco una lista di cose che non acquisto più perchè le autoproduco con successo. Per chi fosse interessato, cliccando sul nome del prodotto troverete anche il link con la spiegazione della preparazione casalinga.
COSE CHE NON COMPRO PIU'
- yogurt
- biscotti
- torte
- dado
- salvaslip
- assorbenti
- uova (ovviamente non le produco io ma uso quelle delle galline di un nostro parente)
- maionese
- tofu
- pane
- grissini
- crakers
- succhi di frutta (in estate quando ho frutta fresca a disposizione)
- bastoncini di pesce precotti
- piadine
- calze della Befana
- cuffie per le bimbe
E voi come fate la spesa? Quanto e cosa autoproducete?
Nel giro di poco tempo sono passata dall'acquistare quasi tutto al supermercato, a cominciare a scremare la lista della spesa fino ad arrivare a ridurla all'osso. Questo non soltanto per un fattore economico (che comunque ben si lega al tema di questo blog e che mi permette sempre di risparmiare sulla spesa senza rinunciare al gusto e alle cose sane), ma anche e soprattutto perchè ho iniziato a produrre molti alimenti per conto mio.
Con il tempo sono riuscita anche a spaziare e a dedicarmi alla produzione di altri oggetti, magari per la casa o per l'igiene personale.
Il mio percorso è ancora lungo, soprattutto perchè abitando in città sono ancora costretta ad acquistare frutta e verdura al supermercato, ma ci sto lavorando e se tutto va bene sul mio balcone quest'estate potrò trovare zucchine e pomodori a volontà, oltre a fragole, rucola e erbe aromatiche!
Insomma, tornando a noi, l'altro giorno stavo facendo la spesa e ho notato quanto sia cambiato il mio modo di fare acquisti nell'ultimo anno. Ci sono prodotti che non compro più perchè non mi servono, perchè non li voglio più o perchè non sono buoni come quelli che faccio io.
Questo discorso purtroppo non vale per tutta la mia famiglia perchè mio marito è ancora molto restio ad abbandonare certe abitudini e certi alimenti, ma almeno le mie figlie si sono lasciate condurre per mano in questo nuovo stile di vita senza troppi problemi, quindi posso dire di ritenermi soddisfatta.
Ecco una lista di cose che non acquisto più perchè le autoproduco con successo. Per chi fosse interessato, cliccando sul nome del prodotto troverete anche il link con la spiegazione della preparazione casalinga.
COSE CHE NON COMPRO PIU'
- yogurt
- biscotti
- torte
- dado
- salvaslip
- assorbenti
- uova (ovviamente non le produco io ma uso quelle delle galline di un nostro parente)
- maionese
- tofu
- pane
- grissini
- crakers
- succhi di frutta (in estate quando ho frutta fresca a disposizione)
- bastoncini di pesce precotti
- piadine
- calze della Befana
- cuffie per le bimbe
E voi come fate la spesa? Quanto e cosa autoproducete?
sabato 14 maggio 2016
COUS COUS ROSA ALLE VERDURE
L'altra sera stavo guardando un programma sul canale Gambero Rosso di Sky e c'era uno dei cuochi che amo di più: Simone Rugiati. Lo trovo davvero bravo, molto simpatico e affabile, per non parlare del fatto che è anche un gran bel vedere...
Insomma Simone stava cucinando un piatto vegetariano e io ho drizzato subito le antenne quando ho capito che si trattava di cous cous. A me piace davvero tanto, soprattutto perchè è un alimento molto versatile che può essere abbinato a tutto: carne, pesce e verdure, quindi è perfetto per chiunque. Al di là del fatto che la piccola di casa lo sparge dappertutto quando lo mangia, le mie figlie lo divorano!
In questa ricetta lo rendiamo anche bello da vedere perchè lo coloriamo di rosa, rendendolo unico e irresistibile anche agli occhi dei bambini. Nessuna magia, se non l'uso di un ortaggio fantastico che in cucina è come un jolly: la rapa rossa.
Se non sapete come usarla per rendere uniche le vostre ricette vi do io qualche suggerimento. E' ottima sia con i dolci che con le salse, potete frullarla e farne una crema, sminuzzarla e condirci il riso o il miglio e presto prevedo di utilizzarla anche per dei biscottini, vedremo...
Ma torniamo a noi e al nostro cous cous.
Come dicevo prima Simone lo colorava con la rapa e successivamente lo abbinava a dei peperoni spadellati.
Io ne ho fatta una mia versione che ovviamente può essere modificata in base ai gusti personali per quanto riguarda le verdure.
Pronti?
COUS COUS ROSA ALLE VERDURE
(dosi per 2 persone circa)
- 100 g. cous cous
- 1 rapa rossa precotta o succo di rapa
- 1/2 scalogno
- olio evo
- sale (io dado autoprodotto)
- 1 pomodoro
- 1 peperone giallo
- 1 zucchina
- una manciata di piselli (io freschi)
In una padella scaldiamo un filo d'olio evo e lo scalogno tagliato finemente. Tagliamo il peperone a pezzetti avendo cura di togliere i semi e i filamenti bianchi all'interno (Simone toglie anche la pelle ma io l'ho lasciata). Mettiamoli in padella con un qualche cucchiaio d'acqua e il sale o il dado. Aggiungiamo poi i pomodori tagliati a pezzetti, la zucchina tagliata a triangolini e infine i piselli. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per una decina di minuti aggiungendo acqua se necessario. Versiamo un filo d'olio evo nel cous cous e mescoliamo bene in modo che si insaporisca un pò.
In un pentolino facciamo scaldare 100 ml di acqua e prima di portarla ad ebollizione spegniamo il fuoco. Versiamo il cous cous e copriamo con il coperchio. Lasciamo che assorba tutta l'acqua per 5 minuti, quindi sgraniamolo con una forchetta.
Ora possiamo fare due cose: o versiamo il succo di rapa rossa (io ho usato quello in fondo alla confezione di rape precotte), oppure frulliamo una rapa con il frullatore ad immersione e la aggiungiamo al cous cous per colorarlo. Mescoliamo bene e il gioco è fatto!
Impiattiamo versando il cous cous nel centro e le verdure a cascata o a fianco.
Insomma Simone stava cucinando un piatto vegetariano e io ho drizzato subito le antenne quando ho capito che si trattava di cous cous. A me piace davvero tanto, soprattutto perchè è un alimento molto versatile che può essere abbinato a tutto: carne, pesce e verdure, quindi è perfetto per chiunque. Al di là del fatto che la piccola di casa lo sparge dappertutto quando lo mangia, le mie figlie lo divorano!
In questa ricetta lo rendiamo anche bello da vedere perchè lo coloriamo di rosa, rendendolo unico e irresistibile anche agli occhi dei bambini. Nessuna magia, se non l'uso di un ortaggio fantastico che in cucina è come un jolly: la rapa rossa.
Se non sapete come usarla per rendere uniche le vostre ricette vi do io qualche suggerimento. E' ottima sia con i dolci che con le salse, potete frullarla e farne una crema, sminuzzarla e condirci il riso o il miglio e presto prevedo di utilizzarla anche per dei biscottini, vedremo...
Ma torniamo a noi e al nostro cous cous.
Come dicevo prima Simone lo colorava con la rapa e successivamente lo abbinava a dei peperoni spadellati.
Io ne ho fatta una mia versione che ovviamente può essere modificata in base ai gusti personali per quanto riguarda le verdure.
Pronti?
COUS COUS ROSA ALLE VERDURE
(dosi per 2 persone circa)
- 100 g. cous cous
- 1 rapa rossa precotta o succo di rapa
- 1/2 scalogno
- olio evo
- sale (io dado autoprodotto)
- 1 pomodoro
- 1 peperone giallo
- 1 zucchina
- una manciata di piselli (io freschi)
In una padella scaldiamo un filo d'olio evo e lo scalogno tagliato finemente. Tagliamo il peperone a pezzetti avendo cura di togliere i semi e i filamenti bianchi all'interno (Simone toglie anche la pelle ma io l'ho lasciata). Mettiamoli in padella con un qualche cucchiaio d'acqua e il sale o il dado. Aggiungiamo poi i pomodori tagliati a pezzetti, la zucchina tagliata a triangolini e infine i piselli. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per una decina di minuti aggiungendo acqua se necessario. Versiamo un filo d'olio evo nel cous cous e mescoliamo bene in modo che si insaporisca un pò.
In un pentolino facciamo scaldare 100 ml di acqua e prima di portarla ad ebollizione spegniamo il fuoco. Versiamo il cous cous e copriamo con il coperchio. Lasciamo che assorba tutta l'acqua per 5 minuti, quindi sgraniamolo con una forchetta.
Ora possiamo fare due cose: o versiamo il succo di rapa rossa (io ho usato quello in fondo alla confezione di rape precotte), oppure frulliamo una rapa con il frullatore ad immersione e la aggiungiamo al cous cous per colorarlo. Mescoliamo bene e il gioco è fatto!
Impiattiamo versando il cous cous nel centro e le verdure a cascata o a fianco.
giovedì 12 maggio 2016
VENDO SALVASLIP E ASSORBENTI LAVABILI
Di recente sono stata contattata da una ragazza che dopo aver letto questo post mi ha chiesto di realizzare per lei alcuni salvaslip lavabili. Da qui è nato un passaparola che mi ha portato a venderne alcuni sia online, sia tra amici e parenti.
I salvaslip lavabili sono una soluzione ottimale per tutte quelle donne che soffrono di irritazioni vaginali, di bruciori, di rossori e di disagi in generale, ma anche per tutte quelle persone che non vogliono produrre troppa immondizia e che hanno a cuore la salute dell'ambiente. Non dimenticherò mai una cosa che ho letto in rete qualche tempo fa: sapete quanto ci vuole a smaltire un assorbente? 500 anni!!! Pensate a quanti ne gettiamo via ogni mese per le mestruazioni, per non parlare delle mamme che hanno figli piccoli e hanno scelto di usare i pannolini usa e getta! Beh, se siete donne abituate ad usare salvaslip ogni giorno dobbiamo aggiungere anche quelli alla lista!
Insomma, se siete delle ambientaliste o se semplicemente volete qualcosa di naturale a contatto con la pelle potete optare per i salvaslip lavabili e a questo punto avete due scelte: o li fate voi o li acquistate già fatti.
Nel post citato sopra ci sono le istruzioni per realizzare i vostri salvaslip con materiali di recupero come magliette, lenzuola e vecchi canovacci, ma se non avete una macchina da cucire o non siete capaci di farli potete tranquillamente comprarli già fatti.
A questo punto basta fare una ricerca online per trovarli facilmente. Ce ne sono di bellissimi, con stoffe colorate, con il pul, con il bamboo, con il cotone biologico eccetera.
Io NON vi sto proponendo questo tipo di salvaslip (che tra l'altro ha prezzi molto più alti)
Io realizzo salvaslip in cotone o flanella a contatto con la pelle, al cui interno inserisco in genere uno strato sottile di spugna (ma si possono fare anche senza).
In genere scelgo il cotone bianco perchè per i problemi intimi è il più indicato ma su richiesta posso anche farli colorati. Non uso il pul, anche perchè non serve per i salvaslip (per gli assorbenti è un discorso diverso). La parte che va a contatto con lo slip è in cotone colorato e la chiusura è a strappo con un pezzetto di velcro oppure con un bottoncino automatico.
Per il momento ho realizzato la versione classica per slip e la versione per tanga.
Se qualcuno fosse interessato all'acquisto può contattarmi in privato o lasciare un commento a questo post.
Se siete interessate anche agli assorbenti posso realizzarne alcuni per i cicli meno intensi, dato che non uso il pul. Qui ci sono le istruzioni per cucirli da sole ma come dicevo prima posso anche farli io per voi. In genere uso la flanella a contatto con la pelle, il pile, la spugna o la microfibra come inserto assorbente (bisogna poi concordare caso per caso) e cotone o flanella a contatto con lo slip.
L'assorbente è una questione più delicata rispetto al salvaslip perchè essendo più grande e più spesso non tutte le donne lo ritengono comodo, soprattutto se sono abituate agli usa e getta decisamente più sottili.
Anche in questo caso per chi fosse interessato basterà contattarmi in privato o lasciare un commento a questo post.
mercoledì 11 maggio 2016
FIORI D'ACQUA FATTI IN CASA
Avete presenti i fiori d'acqua di una nota marca che si trovano in commercio? Ecco, oggi vi dimostro che non solo è possibile farli in casa, ma che questa versione è mille volte più buona!
Quando mi aggiro per il supermercato passo spesso nel reparto snack salati e vengo tentata ogni volta di acquistarne qualcuno perchè mi piacciono davvero tanto. Poi però comincio a leggere la lista degli ingredienti e mi passa la voglia: olio di palma, grassi idrogenati, aromi vari... Insomma non ne vale proprio la pena! Quelli sani costano una follia e quelli economici sono improponibili. Che fare?
Io di solito compro i cracker al supermercato biologico e scelgo quelli con olio d'oliva ma dato che costano parecchio, ultimamente ho deciso di provare a farli in casa.
Le dosi si possono raddoppiare senza problemi e una volta cotti potete conservare i vostri fiori d'acqua per una settimana in un contenitore ermetico.
Ovviamente ho scelto lo stampino a forma di fiore per via del nome ma se li preferite nella classica forma rettangolare basterà usare una rotella tagliapasta.
Volendo potete aggiungere erbe aromatiche in superficie o direttamente nell'impasto, ma anche concentrato di pomodoro o rosmarino tritato.
FIORI D'ACQUA FATTI IN CASA
- 160 g. farina 0
- 25 ml olio evo
- 1 cucchiaino di sale
- 50 ml acqua tiepida
In una ciotola mescoliamo tutti gli ingredienti lasciando per ultima l'acqua. Come al solito potrebbe servircene un pò di più o un pò di meno, dipende dal tipo di farina.
Impastiamo fino ad ottenere un panetto e con il mattarello stendiamolo fino ad ottenere una pasta sottile. Se volete farli sottilissimi potete anche usare la macchina per la pasta e arrivare allo spessore desiderato senza faticare troppo a mano.
Formate i vostri cracker con il taglia biscotti. disponeteli su una teglia ricoperta da carta da forno, quindi punzecchiateli con i rebbi di una forchetta e cospargeteli con il sale o con le erbe aromatiche.
Cuoceteli in forno caldo a 180° per 10 minuti circa.
Serviteli tiepidi o freddi.
Quando mi aggiro per il supermercato passo spesso nel reparto snack salati e vengo tentata ogni volta di acquistarne qualcuno perchè mi piacciono davvero tanto. Poi però comincio a leggere la lista degli ingredienti e mi passa la voglia: olio di palma, grassi idrogenati, aromi vari... Insomma non ne vale proprio la pena! Quelli sani costano una follia e quelli economici sono improponibili. Che fare?
Io di solito compro i cracker al supermercato biologico e scelgo quelli con olio d'oliva ma dato che costano parecchio, ultimamente ho deciso di provare a farli in casa.
Le dosi si possono raddoppiare senza problemi e una volta cotti potete conservare i vostri fiori d'acqua per una settimana in un contenitore ermetico.
Ovviamente ho scelto lo stampino a forma di fiore per via del nome ma se li preferite nella classica forma rettangolare basterà usare una rotella tagliapasta.
Volendo potete aggiungere erbe aromatiche in superficie o direttamente nell'impasto, ma anche concentrato di pomodoro o rosmarino tritato.
FIORI D'ACQUA FATTI IN CASA
- 160 g. farina 0
- 25 ml olio evo
- 1 cucchiaino di sale
- 50 ml acqua tiepida
In una ciotola mescoliamo tutti gli ingredienti lasciando per ultima l'acqua. Come al solito potrebbe servircene un pò di più o un pò di meno, dipende dal tipo di farina.
Impastiamo fino ad ottenere un panetto e con il mattarello stendiamolo fino ad ottenere una pasta sottile. Se volete farli sottilissimi potete anche usare la macchina per la pasta e arrivare allo spessore desiderato senza faticare troppo a mano.
Formate i vostri cracker con il taglia biscotti. disponeteli su una teglia ricoperta da carta da forno, quindi punzecchiateli con i rebbi di una forchetta e cospargeteli con il sale o con le erbe aromatiche.
Cuoceteli in forno caldo a 180° per 10 minuti circa.
Serviteli tiepidi o freddi.
martedì 10 maggio 2016
5 RIMEDI CASALINGHI CONTRO LA CELLULITE
Ormai ci siamo quasi, la prova costume è dietro l'angolo. Io sinceramente ci sto già pensando da qualche mesetto e l'idea di mettermi in due pezzi proprio non mi convince ancora... un pò per la pancetta che va appiattita, un pò per la cellulite che va eliminata, soprattutto nelle cosce.
Solitamente ricorro a creme specifiche, svuotandomi il portafogli e incrociando le dita (perchè nessuno ti da la garanzia che poi alla fine funzionino davvero).
Per esperienza personale posso dire che ci sono alcuni trattamenti che su di me hanno funzionato ma che andrebbero comunque ripetuti ciclicamente, il che non sempre è possibile dato i costi proibitivi che hanno.
Quest'anno ho deciso di provare a combattere questo inestetismo così diffuso tra le donne mediterranee con rimedi casalinghi, per vedere se anche questi possono aiutare a diminuire i cuscinetti di cellulite.
Innanzitutto va detto che la cellulite è una malattia e che si forma con la ritenzione idrica, quindi adottare uno stile di vita sano è il primo passo da fare: no a fumo, alcool, dolci pieni di zuccheri e calorie, fritti, intingoli, carni grasse, bibite gassate e altre cose poco salutari.
Detto questo vediamo come poterci aiutare senza svenarci ogni estate, usando solo piccoli accorgimenti alla portata di tutti..
1- MUOVERSI UN PO' DI PIU'
Può sembrare assurdo ma a volte basta scendere alla fermata dell'autobus precedente e fare quei 5 minuti a piedi tutti i giorni per accelerare il metabolismo e combattere la ritenzione idrica. Accompagnare i figli a scuola a piedi o in bicicletta, o magari prendere il piccolo e spingerlo sul passeggino per andare a fare la spesa lasciando la macchina in garage. Evitare di prendere l'ascensore e scegliere le scale, preferire la bicicletta all'automobile, o qualunque altra cosa vi venga in mente per muovervi un pò di più senza bisogno di andare a sudare in palestra (sempre che la cosa non vi piaccia, ovvio!)
2- BERE PIU' ACQUA
L'acqua elimina l'acqua in eccesso, questo è provato. Per sbarazzarci della ritenzione idrica dobbiamo bere e lavare via le impurità dal nostro organismo. E se l'acqua non ci piace particolarmente? Evitiamo le bollicine, per carità. Ci sono alcuni trucchetti per trasformare un bicchiere d'acqua in qualcosa di più gustoso senza scendere a compromessi con dolcificanti e calorie.
Ad esempio potete provare le fruity detox water. Potete scegliere qualunque tipo di frutto e di verdura preferiate, ma occhio agli abbinamenti perchè i gusti ne risentono! Io amo particolarmente fragola+ananas+menta ma anche limone+zenzero o cetriolo+mela verde. Provate questa acqua fruttata con quello che avete in casa o con quello che vi piace, ricordatevi sempre che l'ananas è perfetta per combattere la ritenzione idrica ma anche le more e le fragole sono ottime!
3- MANGIARE PIU' FRUTTA E VERDURA
Una volta che avrete bevuto la vostra acqua detox potete riempire nuovamente il contenitore con altra acqua e lasciarla un'altra notte in frigorifero. dopo il secondo consumo in genere la frutta non ha più molto sapore quindi conviene sostituirla. A questo punto potete fare 2 cose: o mangiarla lo stesso, oppure frullarla con altra frutta fresca, magari un pò di latte (anche vegetale) e approfittarne per aumentare così il consumo di frutta e verdura.
Si a insalate miste con ortaggi crudi come pomodori, lattuga, rucola, finocchi, cavolo cappuccio, semi oleosi ma anche a macedonie ricchissime di anguria, melone, fragole, more, pesche, albicocche, mele e pere! (attenzione alla banana che contiene più calorie degli altri frutti)
4- IMPACCHI CON I FONDI DI CAFFE'
Un altro trucchetto favoloso che sto sperimentando sulla mia pelle in queste settimane è l'impacco con i fondi del caffè. Avete presente la lista di ingredienti che trovate sulle creme anticellulite? La maggior parte contiene caffeina e cosa c'è di meglio del fondo di caffè?
Ebbene, questa è la ricetta da provare assolutamente: 40 g. di fondi di caffè, 2 cucchiai di olio di cocco (quello per i capelli per intenderci, io l'ho trovato a 5 euro o poco più da Tigotà) e qualche fogliolina di salvia.
Mescolate tutto in una ciotolina (la salvia va lavata e sminuzzata) quindi cospargete le zone da trattare con il composto e massaggiate per alcuni minuti. Il fondo di caffè tra l'altro è un ottimo scrub fai da te, mentre l'olio di cocco aiuta ad ammorbidire ed idratare la pelle.
Non aspettatevi miracoli, certo, però vi garantisco che fatto 2 volte alla settimana è di grande aiuto per combattere la cellulite e i risultati si vedono! Se siete un caso disperato e volete una terapia d'urto vi consiglio di aggiungere qualche goccia di limone.
5- VESTITEVI COMODE E CON TESSUTI NATURALI
Infine vi suggerisco di evitare tutti quegli indumenti che stringono troppo le gambe. I jeans attillati sono di gran moda lo so, ma impediscono una corretta circolazione del sangue e di conseguenza la possibilità di eliminare le scorie e i liquidi in eccesso. Evitate quindi leggins troppo stretti o jeans che fasciano troppo, ma ricordatevi anche di evitare i tessuti sintetici. No al nylon che non lascia traspirare la pelle, scegliete piuttosto un paio di pantaloni di lino o di cotone.
Un'altra cosa importante è evitare i tacchi troppo alti (per lo stesso motivo degli indumenti troppo aderenti). Per migliorare la circolazione è meglio optare per scarpe non troppo alte, comode e anch'esse in materiali naturali.
Se tutto questo non vi è servito per migliorare la vostra situazione potete provare con creme e trattamenti specifici, con massaggi e integratori ma ricordatevi di chiedere consiglio al vostro medico e di non fare mai da soli!
Solitamente ricorro a creme specifiche, svuotandomi il portafogli e incrociando le dita (perchè nessuno ti da la garanzia che poi alla fine funzionino davvero).
Per esperienza personale posso dire che ci sono alcuni trattamenti che su di me hanno funzionato ma che andrebbero comunque ripetuti ciclicamente, il che non sempre è possibile dato i costi proibitivi che hanno.
Quest'anno ho deciso di provare a combattere questo inestetismo così diffuso tra le donne mediterranee con rimedi casalinghi, per vedere se anche questi possono aiutare a diminuire i cuscinetti di cellulite.
Innanzitutto va detto che la cellulite è una malattia e che si forma con la ritenzione idrica, quindi adottare uno stile di vita sano è il primo passo da fare: no a fumo, alcool, dolci pieni di zuccheri e calorie, fritti, intingoli, carni grasse, bibite gassate e altre cose poco salutari.
Detto questo vediamo come poterci aiutare senza svenarci ogni estate, usando solo piccoli accorgimenti alla portata di tutti..
1- MUOVERSI UN PO' DI PIU'
Può sembrare assurdo ma a volte basta scendere alla fermata dell'autobus precedente e fare quei 5 minuti a piedi tutti i giorni per accelerare il metabolismo e combattere la ritenzione idrica. Accompagnare i figli a scuola a piedi o in bicicletta, o magari prendere il piccolo e spingerlo sul passeggino per andare a fare la spesa lasciando la macchina in garage. Evitare di prendere l'ascensore e scegliere le scale, preferire la bicicletta all'automobile, o qualunque altra cosa vi venga in mente per muovervi un pò di più senza bisogno di andare a sudare in palestra (sempre che la cosa non vi piaccia, ovvio!)
2- BERE PIU' ACQUA
L'acqua elimina l'acqua in eccesso, questo è provato. Per sbarazzarci della ritenzione idrica dobbiamo bere e lavare via le impurità dal nostro organismo. E se l'acqua non ci piace particolarmente? Evitiamo le bollicine, per carità. Ci sono alcuni trucchetti per trasformare un bicchiere d'acqua in qualcosa di più gustoso senza scendere a compromessi con dolcificanti e calorie.
Ad esempio potete provare le fruity detox water. Potete scegliere qualunque tipo di frutto e di verdura preferiate, ma occhio agli abbinamenti perchè i gusti ne risentono! Io amo particolarmente fragola+ananas+menta ma anche limone+zenzero o cetriolo+mela verde. Provate questa acqua fruttata con quello che avete in casa o con quello che vi piace, ricordatevi sempre che l'ananas è perfetta per combattere la ritenzione idrica ma anche le more e le fragole sono ottime!
3- MANGIARE PIU' FRUTTA E VERDURA
Una volta che avrete bevuto la vostra acqua detox potete riempire nuovamente il contenitore con altra acqua e lasciarla un'altra notte in frigorifero. dopo il secondo consumo in genere la frutta non ha più molto sapore quindi conviene sostituirla. A questo punto potete fare 2 cose: o mangiarla lo stesso, oppure frullarla con altra frutta fresca, magari un pò di latte (anche vegetale) e approfittarne per aumentare così il consumo di frutta e verdura.
Si a insalate miste con ortaggi crudi come pomodori, lattuga, rucola, finocchi, cavolo cappuccio, semi oleosi ma anche a macedonie ricchissime di anguria, melone, fragole, more, pesche, albicocche, mele e pere! (attenzione alla banana che contiene più calorie degli altri frutti)
4- IMPACCHI CON I FONDI DI CAFFE'
Un altro trucchetto favoloso che sto sperimentando sulla mia pelle in queste settimane è l'impacco con i fondi del caffè. Avete presente la lista di ingredienti che trovate sulle creme anticellulite? La maggior parte contiene caffeina e cosa c'è di meglio del fondo di caffè?
Ebbene, questa è la ricetta da provare assolutamente: 40 g. di fondi di caffè, 2 cucchiai di olio di cocco (quello per i capelli per intenderci, io l'ho trovato a 5 euro o poco più da Tigotà) e qualche fogliolina di salvia.
Mescolate tutto in una ciotolina (la salvia va lavata e sminuzzata) quindi cospargete le zone da trattare con il composto e massaggiate per alcuni minuti. Il fondo di caffè tra l'altro è un ottimo scrub fai da te, mentre l'olio di cocco aiuta ad ammorbidire ed idratare la pelle.
Non aspettatevi miracoli, certo, però vi garantisco che fatto 2 volte alla settimana è di grande aiuto per combattere la cellulite e i risultati si vedono! Se siete un caso disperato e volete una terapia d'urto vi consiglio di aggiungere qualche goccia di limone.
5- VESTITEVI COMODE E CON TESSUTI NATURALI
Infine vi suggerisco di evitare tutti quegli indumenti che stringono troppo le gambe. I jeans attillati sono di gran moda lo so, ma impediscono una corretta circolazione del sangue e di conseguenza la possibilità di eliminare le scorie e i liquidi in eccesso. Evitate quindi leggins troppo stretti o jeans che fasciano troppo, ma ricordatevi anche di evitare i tessuti sintetici. No al nylon che non lascia traspirare la pelle, scegliete piuttosto un paio di pantaloni di lino o di cotone.
Un'altra cosa importante è evitare i tacchi troppo alti (per lo stesso motivo degli indumenti troppo aderenti). Per migliorare la circolazione è meglio optare per scarpe non troppo alte, comode e anch'esse in materiali naturali.
Se tutto questo non vi è servito per migliorare la vostra situazione potete provare con creme e trattamenti specifici, con massaggi e integratori ma ricordatevi di chiedere consiglio al vostro medico e di non fare mai da soli!
domenica 8 maggio 2016
FOCACCINE IN PADELLA SENZA LIEVITO
Vi sarà capitato di sicuro di accorgervi all'ultimo momento di essere rimaste senza pane. A me ogni tanto succede e la prima cosa che faccio è controllare l'orologio. Se ho tempo impasto al volo una crescenta con il lievito di birra e la metto subito a lievitare. Se invece è davvero tardi opto per dei grissini fatti e messi in forno 5 minuti, o magari delle piadine light espresse.
Oggi vi propongo un'altra alternativa che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa: le focaccine senza lievito. Non servono lunghi tempi di preparazione perchè essendo senza lievito si fanno e si cuociono immediatamente, inoltre non vi servirà nemmeno accendere il fuoco perchè le cuociamo in padella, quindi sono perfette anche per il periodo estivo.
Io ne ho fatte di diversi tipi: al parmigiano, agli spinaci e al naturale ma naturalmente si possono usare tutti gli ingredienti che volete!
Se decidete di usare il forno potete mettere le verdure sopra le focaccine prima di infornarle, altrimenti quando le cuocete in padella aspettate di voltarle la prima volta prima di aggiungere gli ingredienti o si attaccheranno alla pentola!
FOCACCINE IN PADELLA SENZA LIEVITO
- 200 g. di farina di tipo 2 o farina 0
- 100 ml acqua tiepida
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 presa di sale
- 1 cucchiaio di olio evo
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti, quindi impastate con le mani fino ad ottenere un panetto morbido.
Stendete la pasta con il mattarello e usando un bicchiere capovolto ritagliate tanti cerchi.
Versate una goccia di olio evo in una padella antiaderente, quindi spalmatela bene con un foglio di scottex per ungere bene tutta la superficie.
Fate cuocere le focaccine 3/4 minuti per lato e dopo averle voltate la prima volta cospargetele di parmigiano grattugiato, oppure aggiungete degli spinaci passati in padella con olio e sale tritati al coltello, o un trito di erbe aromatiche o quello che volete.
Servite calde o fredde, sono ottime in ogni caso!!
Oggi vi propongo un'altra alternativa che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa: le focaccine senza lievito. Non servono lunghi tempi di preparazione perchè essendo senza lievito si fanno e si cuociono immediatamente, inoltre non vi servirà nemmeno accendere il fuoco perchè le cuociamo in padella, quindi sono perfette anche per il periodo estivo.
Io ne ho fatte di diversi tipi: al parmigiano, agli spinaci e al naturale ma naturalmente si possono usare tutti gli ingredienti che volete!
Se decidete di usare il forno potete mettere le verdure sopra le focaccine prima di infornarle, altrimenti quando le cuocete in padella aspettate di voltarle la prima volta prima di aggiungere gli ingredienti o si attaccheranno alla pentola!
FOCACCINE IN PADELLA SENZA LIEVITO
- 200 g. di farina di tipo 2 o farina 0
- 100 ml acqua tiepida
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 presa di sale
- 1 cucchiaio di olio evo
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti, quindi impastate con le mani fino ad ottenere un panetto morbido.
Stendete la pasta con il mattarello e usando un bicchiere capovolto ritagliate tanti cerchi.
Versate una goccia di olio evo in una padella antiaderente, quindi spalmatela bene con un foglio di scottex per ungere bene tutta la superficie.
Fate cuocere le focaccine 3/4 minuti per lato e dopo averle voltate la prima volta cospargetele di parmigiano grattugiato, oppure aggiungete degli spinaci passati in padella con olio e sale tritati al coltello, o un trito di erbe aromatiche o quello che volete.
Servite calde o fredde, sono ottime in ogni caso!!
venerdì 6 maggio 2016
5 ATTIVITA' PER BAMBINI DAI 2 AI 3 ANNI CON I ROTOLI DI CARTA IGIENICA
Ci sono oggetti che ci capitano tra le mani tutti i giorni e a cui generalmente non prestiamo attenzione, ma se ci pensiamo un attimo ci rendiamo conto che possono essere riutilizzati in mille modi. Uno di questi è proprio il rotolo di cartone della carta igienica. Chi non ne ha uno in casa? Non so voi ma nel mio bagno il rotolo è sempre finito e mio marito "sclera" ogni volta che qualcuno non lo sostituisce con uno nuovo! Ebbene, quando dovete farlo non gettatelo via, tenete il cartone e riutilizzatelo la prossima volta!
Chi ha figli avrà già sentito mille suggerimenti su come riciclarli, magari sotto le feste per realizzare pupazzi di neve o babbi Natale, ma se avete dei bimbi piccoli, dai 2 ai 3 anni, possono essere molto utili per sviluppare anche la loro capacità motoria e cognitiva.
Essendo fatti di cartoncino si prestano bene ad essere dipinti con le tempere ma anche con i pennarelli o con le matite colorate. Già questa è un'ottima attività da far fare ai vostri bambini, ma non ci fermiamo di certo qui!
Se i piccoli sono già in grado di usare la colla possiamo usarli anche come base per i nostri collages, per attaccarci sopra pezzetti di carta colorata o lucida, ma anche occhietti, nasini e boccucce per ottenere splendidi faccini con tante espressioni, tutte da studiare.
Possiamo anche trasformare un semplice rotolo di carta igienica in una meravigliosa farfalla colorata, disegnando a parte e poi ritagliando le ali e il faccino. Con un filo di lana o di spago si può attaccare al muro e farla volare ogni volta che si vuole.
Una volta dipinti con le tempere (ogni rotolo di un colore diverso) possiamo usarli per aiutare i bambini a riconoscere i vari colori, a dividere le matite ma anche pezzetti di cannucce riciclate, mollettine e tutto quello che volete, purchè sia dello stesso colore.
Un'altra idea molto creativa è quella di praticare tanti forellini con un paio di forbici e di lasciare che il bambino usi la sua fantasia e la sua intelligenza per infilare un laccio da scarpa all'interno, seguendo un suo ordine personale. Si tratta di un gioco che possono fare in completa autonomia e sicurezza e che possiamo proporre loro in ogni momento, magari quando ci servono 10 minuti per caricare una lavatrice o bere un caffè!
Infine possiamo appenderli alla parete e lasciare che i bambini ci infilino dei pon pon colorati o dei tappi di varie dimensioni. In questo caso io ho usato i rotoli dello scottex ma naturalmente anche quelli della carta igienica sono perfetti!
Chi ha figli avrà già sentito mille suggerimenti su come riciclarli, magari sotto le feste per realizzare pupazzi di neve o babbi Natale, ma se avete dei bimbi piccoli, dai 2 ai 3 anni, possono essere molto utili per sviluppare anche la loro capacità motoria e cognitiva.
Essendo fatti di cartoncino si prestano bene ad essere dipinti con le tempere ma anche con i pennarelli o con le matite colorate. Già questa è un'ottima attività da far fare ai vostri bambini, ma non ci fermiamo di certo qui!
Se i piccoli sono già in grado di usare la colla possiamo usarli anche come base per i nostri collages, per attaccarci sopra pezzetti di carta colorata o lucida, ma anche occhietti, nasini e boccucce per ottenere splendidi faccini con tante espressioni, tutte da studiare.
Possiamo anche trasformare un semplice rotolo di carta igienica in una meravigliosa farfalla colorata, disegnando a parte e poi ritagliando le ali e il faccino. Con un filo di lana o di spago si può attaccare al muro e farla volare ogni volta che si vuole.
Una volta dipinti con le tempere (ogni rotolo di un colore diverso) possiamo usarli per aiutare i bambini a riconoscere i vari colori, a dividere le matite ma anche pezzetti di cannucce riciclate, mollettine e tutto quello che volete, purchè sia dello stesso colore.
Un'altra idea molto creativa è quella di praticare tanti forellini con un paio di forbici e di lasciare che il bambino usi la sua fantasia e la sua intelligenza per infilare un laccio da scarpa all'interno, seguendo un suo ordine personale. Si tratta di un gioco che possono fare in completa autonomia e sicurezza e che possiamo proporre loro in ogni momento, magari quando ci servono 10 minuti per caricare una lavatrice o bere un caffè!
Infine possiamo appenderli alla parete e lasciare che i bambini ci infilino dei pon pon colorati o dei tappi di varie dimensioni. In questo caso io ho usato i rotoli dello scottex ma naturalmente anche quelli della carta igienica sono perfetti!
mercoledì 4 maggio 2016
MERLUZZO AL CARTOCCIO CON ERBE AROMATICHE
Una ricetta per tutta la famiglia che farà contenti i bimbi ma soprattutto le mamme, perchè è davvero sana e light.
Il pesce solitamente è un pò astioso per i piccoli, quindi dopo lo svezzamento si cerca sempre di cucinarlo in modo gustoso ma senza cadere nell'uso di intingoli o peggio ancora di maionese in tubetto. Questa ricetta piace ai bambini perchè è buona e saporita ma si tratta di un piatto leggero e sano perchè il gusto deriva dalle erbe aromatiche usate nel cartoccio. Questo tipo di cottura è ottimo perchè è veloce e permette alle verdure di rilasciare gradatamente tutti i succhi impregnandone quindi anche il pesce.
Volendo potete aggiungere olive nere, patate, batate, finocchi, carote o qualunque altra verdura vogliate. Naturalmente anche la scelta delle erbe aromatiche va a seconda dei gusti: io ho usato erba cipollina, rosmarino, salvia e menta del mio terrazzo.
MERLUZZO AL CARTOCCIO CON ERBE AROMATICHE
(dosi per 4 persone)
- 4 cuori di merluzzo (o filetti)
- 2 pomodori rotondi (ma anche ciliegino, datterino o lunghi)
- aglio (io surgelato)
- olio evo
- menta q.b.
- erba cipollina q.b.
- salvia q.b.
- rosmarino q.b.
Lavate bene i filetti di pesce, quindi asciugateli con la carta da cucina e salateli su entrambi i lati.
Lavate e asciugate anche le erbe aromatiche, quindi sminuzzatele al coltello e tenetele da parte.
In una teglia o una ciotola da forno in alluminio mettiamo un foglio di carta forno bagnato e strizzato bene, ungiamolo con l'olio evo e mettiamo al centro il pesce e i pomodori. Cospargiamo entrambi con le erbe aromatiche, aggiungiamo l'aglio e un filo d'olio evo, quindi chiudiamo bene il cartoccio e inforniamo a 180° per 25/30 minuti circa.
Il pesce solitamente è un pò astioso per i piccoli, quindi dopo lo svezzamento si cerca sempre di cucinarlo in modo gustoso ma senza cadere nell'uso di intingoli o peggio ancora di maionese in tubetto. Questa ricetta piace ai bambini perchè è buona e saporita ma si tratta di un piatto leggero e sano perchè il gusto deriva dalle erbe aromatiche usate nel cartoccio. Questo tipo di cottura è ottimo perchè è veloce e permette alle verdure di rilasciare gradatamente tutti i succhi impregnandone quindi anche il pesce.
Volendo potete aggiungere olive nere, patate, batate, finocchi, carote o qualunque altra verdura vogliate. Naturalmente anche la scelta delle erbe aromatiche va a seconda dei gusti: io ho usato erba cipollina, rosmarino, salvia e menta del mio terrazzo.
MERLUZZO AL CARTOCCIO CON ERBE AROMATICHE
(dosi per 4 persone)
- 4 cuori di merluzzo (o filetti)
- 2 pomodori rotondi (ma anche ciliegino, datterino o lunghi)
- aglio (io surgelato)
- olio evo
- menta q.b.
- erba cipollina q.b.
- salvia q.b.
- rosmarino q.b.
Lavate bene i filetti di pesce, quindi asciugateli con la carta da cucina e salateli su entrambi i lati.
Lavate e asciugate anche le erbe aromatiche, quindi sminuzzatele al coltello e tenetele da parte.
In una teglia o una ciotola da forno in alluminio mettiamo un foglio di carta forno bagnato e strizzato bene, ungiamolo con l'olio evo e mettiamo al centro il pesce e i pomodori. Cospargiamo entrambi con le erbe aromatiche, aggiungiamo l'aglio e un filo d'olio evo, quindi chiudiamo bene il cartoccio e inforniamo a 180° per 25/30 minuti circa.
domenica 1 maggio 2016
ASSORBENTI LAVABILI FAI DA TE A COSTO ZERO
Dopo l'esperienza positiva dei salvaslip lavabili fatti in casa, ho pensato di provare a realizzare anche degli assorbenti, per i giorni delle mestruazioni.
Certo, ancora una volta ci sono molte persone che hanno dei tabù su questo argomento, donne che non possono nemmeno pensare di "entrare in contatto" con i propri liquidi corporei e le rispetto, ci mancherebbe! So che l'idea può dare fastidio, soprattutto alla mia generazione che è cresciuta con il concetto del "gettalo via che è più igienico", però dobbiamo pensare anche ai lati negativi dei classici assorbenti usa e getta.
Quei famosi 5 giorni al mese sono una benedizione della natura che attraverso il ciclo ci permette di essere fertili e di dare la vita, ma forse non tutte riescono ad apprezzare questo miracolo. C'è chi li vive bene e chi li vive male, c'è chi non se ne accorge nemmeno e c'è chi è nervosa, chi è piegata in due dai crampi e chi vive nel terrore di macchiare i vestiti.
Nella prima parte del mio periodo fertile, dagli 11 ai 27 anni sono stata malissimo, lo confesso. Dolori e disagi tutti i mesi, l'incubo di affrontare le ore di ginnastica a scuola e le pastiglie di antidolorifico sempre pronte in borsa. Dopo il primo parto le cose sono decisamente cambiate, tant'è che ora non soffro più e il ciclo arriva e se ne va senza creare grossi problemi.
Con il secondo parto poi ancora meglio, tanto che oggi ho scelto un'alternativa più pratica del classico assorbente e che mi permette di entrare in contatto con il mio corpo, anche in quei giorni: gli assorbenti lavabili.
Qualche anno fa la sola idea di usare la coppetta in silicone mi faceva accapponare la pelle, mentre la scorsa estate l'ho acquistata e l'ho anche provata. Non fa per me. Il fastidio di avere quella cosa dentro è troppo grande e anche se ho partorito naturalmente due volte e ho preso la coppetta della misura giusta, proprio non riuscivo a rilassarmi all'idea di avere un oggetto inserito in vagina.
Da ragazza avevo provato anche gli assorbenti interni ma il disagio era lo stesso, unito al fatto che la prima volta in cui ne avevo inserito uno non riuscivo più a togliermelo.
Insomma: niente oggetti dentro al mio corpo, per carità!
Quindi le alternative rimangono due: o l'assorbente usa e getta o quello lavabile.
Gli usa e getta vanno per la maggioranza, sono leggeri, sottili, comodi e pratici da portare in borsetta, certo. Vogliamo parlare dell'odore che fanno? Vogliamo parlare di quello che contengono? Se avete mai sofferto di irritazioni, di vaginiti o di infezioni sapete bene che la prima cosa che la ginecologa consiglia è di usare degli assorbenti di cotone. Sapete quanto costano? 5 euro il pacchetto per 10 assorbenti, in farmacia. E se avete un ciclo abbondante quanti ve ne servono?
No, non si può fare un leasing ogni volta che dobbiamo affrontare quei 5 giorni, qui ci vuole una soluzione.
Ecco allora che ci si prospetta l'idea di utilizzare degli assorbenti lavabili, fatti in materiali naturali come il cotone o il bamboo o ancora la flanella, che potremo riutilizzare per anni se ce ne prendiamo cura nel modo giusto.
Anche qui le alternative non sono poche. Online se ne trovano di tutti i tipi e di tutti i prezzi, a seconda del materiale ma anche di chi li produce.
Se vogliamo andare sul sicuro possiamo optare per una marca importante come la Popolini che da anni realizza pannolini lavabili per bambini e che produce anche degli ottimi assorbenti per donna in materiale naturale e ad un prezzo piuttosto conveniente.
E se ce li facessimo da sole? Basta una macchina da cucire e poco altro per realizzarne uno, che dite ci proviamo??
Facendo una ricerca in rete ho notato che la maggior parte degli assorbenti lavabili sul mercato hanno come elemento base un materiale poco conosciuto: il pul. Si tratta di un tessuto ricoperto di poliuretano che è traspirante ma allo stesso tempo impermeabile. Nei negozi io non l'ho trovato (anzi nessuno sapeva addirittura cosa fosse) e online l'ho trovato all'estero ad un prezzo davvero poco conveniente.
In attesa di trovarlo ad un costo più basso che mi permetta di non spendere un capitale, io ho provato a realizzarne qualcuno con flanella, cotone, spugna e pile.
C'è da premettere che io non ho un flusso abbondante, quindi probabilmente non sono da prendere come riferimento per quelle donne che invece hanno un ciclo più corposo. Io li ho usati e non ho avuto problemi. Nessuno di questi ha macchiato i vestiti, anzi, hanno tenuto tutti perfettamente.
Certo, sono più spessi dei normali usa e getta, questo va detto. Quello che posso consigliarvi è di provare a realizzarne di diversi tipi e diversi materiali e vedere quale di questi è più consono alle vostre esigenze.
Questa è la mia esperienza ma ovviamente potete cambiare il numero degli inserti assorbenti e il tipo di materiale. Nel mio caso si tratta di assorbenti a costo zero perchè ho utilizzato tutti pezzi di stoffe che avevo in casa e che sono riuscita così a riciclare.
Il procedimento è lo stesso per tutti e due i tipi di assorbenti: prendete un assorbente usa e getta e disegnatene il contorno su un foglio di carta, quindi fatelo di nuovo escludendo le ali. In questo modo avrete ottenuto due cartamodelli che vi serviranno come base per i vostri assorbenti.
Tagliate le parti che vi servono e cucitele secondo le vostre esigenze.
ASSORBENTE LAVABILE IN COTONE E SPUGNA
- 1 pezzo di cotone bianco (a contatto con la pelle)
- 3 inserti di spugna (preso da un vecchio asciugamano)
- 2 pezzi di flanella (presi da una vecchia federa)
ASSORBENTE LAVABILE IN FLANELLA E PILE
- 1 pezzo di flanella bianco (a contatto con la pelle)
- 2 pezzi di pile (presi da una vecchia sciarpa)
. 2 pezzi di flanella (presi da una vecchia fodera)
Procedete sovrapponendo la parte che va a contatto con lo slip, quindi gli inserti (le parti senza ali per intenderci) che volete utilizzare, quindi la parte che va a contatto con la pelle. Ora che avete questa specie di "panino" cucitelo a macchina in questo modo: fate una prima cucitura al centro degli inserti per tenere fermi tutti e tre gli strati, quindi continuate seguendo la linea degli inserti per dare forma alla parte centrale e infine procedete lungo i bordi dell'assorbente comprese le ali.
Applicate un bottone automatico nel bordo delle ali per poterlo fissare allo slip.
Ricordatevi di lavare i vostri assorbenti prima di utilizzarli.
Una volta usati sciacquateli bene sotto l'acqua corrente, quindi lavateli con del sapone di marsiglia sfregando bene per togliere le macchie. Se non potete lavarli subito in lavatrice potete metterli a bagno in acqua fredda (io uso una confezione vuota di gelato bigusto che è molto discreta e comoda ma potete anche optare per una confezione di yogurt da 1 kg o qualsiasi altra ciotola vogliate).
Nel caso in cui foste interessate a provarli ma non avete la macchina da cucire o non potete realizzarli da sole posso farveli io. Scrivetemi e ci metteremo sicuramente d'accordo sul prezzo.
Certo, ancora una volta ci sono molte persone che hanno dei tabù su questo argomento, donne che non possono nemmeno pensare di "entrare in contatto" con i propri liquidi corporei e le rispetto, ci mancherebbe! So che l'idea può dare fastidio, soprattutto alla mia generazione che è cresciuta con il concetto del "gettalo via che è più igienico", però dobbiamo pensare anche ai lati negativi dei classici assorbenti usa e getta.
Quei famosi 5 giorni al mese sono una benedizione della natura che attraverso il ciclo ci permette di essere fertili e di dare la vita, ma forse non tutte riescono ad apprezzare questo miracolo. C'è chi li vive bene e chi li vive male, c'è chi non se ne accorge nemmeno e c'è chi è nervosa, chi è piegata in due dai crampi e chi vive nel terrore di macchiare i vestiti.
Nella prima parte del mio periodo fertile, dagli 11 ai 27 anni sono stata malissimo, lo confesso. Dolori e disagi tutti i mesi, l'incubo di affrontare le ore di ginnastica a scuola e le pastiglie di antidolorifico sempre pronte in borsa. Dopo il primo parto le cose sono decisamente cambiate, tant'è che ora non soffro più e il ciclo arriva e se ne va senza creare grossi problemi.
Con il secondo parto poi ancora meglio, tanto che oggi ho scelto un'alternativa più pratica del classico assorbente e che mi permette di entrare in contatto con il mio corpo, anche in quei giorni: gli assorbenti lavabili.
Qualche anno fa la sola idea di usare la coppetta in silicone mi faceva accapponare la pelle, mentre la scorsa estate l'ho acquistata e l'ho anche provata. Non fa per me. Il fastidio di avere quella cosa dentro è troppo grande e anche se ho partorito naturalmente due volte e ho preso la coppetta della misura giusta, proprio non riuscivo a rilassarmi all'idea di avere un oggetto inserito in vagina.
Da ragazza avevo provato anche gli assorbenti interni ma il disagio era lo stesso, unito al fatto che la prima volta in cui ne avevo inserito uno non riuscivo più a togliermelo.
Insomma: niente oggetti dentro al mio corpo, per carità!
Quindi le alternative rimangono due: o l'assorbente usa e getta o quello lavabile.
Gli usa e getta vanno per la maggioranza, sono leggeri, sottili, comodi e pratici da portare in borsetta, certo. Vogliamo parlare dell'odore che fanno? Vogliamo parlare di quello che contengono? Se avete mai sofferto di irritazioni, di vaginiti o di infezioni sapete bene che la prima cosa che la ginecologa consiglia è di usare degli assorbenti di cotone. Sapete quanto costano? 5 euro il pacchetto per 10 assorbenti, in farmacia. E se avete un ciclo abbondante quanti ve ne servono?
No, non si può fare un leasing ogni volta che dobbiamo affrontare quei 5 giorni, qui ci vuole una soluzione.
Ecco allora che ci si prospetta l'idea di utilizzare degli assorbenti lavabili, fatti in materiali naturali come il cotone o il bamboo o ancora la flanella, che potremo riutilizzare per anni se ce ne prendiamo cura nel modo giusto.
Anche qui le alternative non sono poche. Online se ne trovano di tutti i tipi e di tutti i prezzi, a seconda del materiale ma anche di chi li produce.
Se vogliamo andare sul sicuro possiamo optare per una marca importante come la Popolini che da anni realizza pannolini lavabili per bambini e che produce anche degli ottimi assorbenti per donna in materiale naturale e ad un prezzo piuttosto conveniente.
E se ce li facessimo da sole? Basta una macchina da cucire e poco altro per realizzarne uno, che dite ci proviamo??
Facendo una ricerca in rete ho notato che la maggior parte degli assorbenti lavabili sul mercato hanno come elemento base un materiale poco conosciuto: il pul. Si tratta di un tessuto ricoperto di poliuretano che è traspirante ma allo stesso tempo impermeabile. Nei negozi io non l'ho trovato (anzi nessuno sapeva addirittura cosa fosse) e online l'ho trovato all'estero ad un prezzo davvero poco conveniente.
In attesa di trovarlo ad un costo più basso che mi permetta di non spendere un capitale, io ho provato a realizzarne qualcuno con flanella, cotone, spugna e pile.
C'è da premettere che io non ho un flusso abbondante, quindi probabilmente non sono da prendere come riferimento per quelle donne che invece hanno un ciclo più corposo. Io li ho usati e non ho avuto problemi. Nessuno di questi ha macchiato i vestiti, anzi, hanno tenuto tutti perfettamente.
Certo, sono più spessi dei normali usa e getta, questo va detto. Quello che posso consigliarvi è di provare a realizzarne di diversi tipi e diversi materiali e vedere quale di questi è più consono alle vostre esigenze.
Questa è la mia esperienza ma ovviamente potete cambiare il numero degli inserti assorbenti e il tipo di materiale. Nel mio caso si tratta di assorbenti a costo zero perchè ho utilizzato tutti pezzi di stoffe che avevo in casa e che sono riuscita così a riciclare.
Il procedimento è lo stesso per tutti e due i tipi di assorbenti: prendete un assorbente usa e getta e disegnatene il contorno su un foglio di carta, quindi fatelo di nuovo escludendo le ali. In questo modo avrete ottenuto due cartamodelli che vi serviranno come base per i vostri assorbenti.
Tagliate le parti che vi servono e cucitele secondo le vostre esigenze.
ASSORBENTE LAVABILE IN COTONE E SPUGNA
- 1 pezzo di cotone bianco (a contatto con la pelle)
- 3 inserti di spugna (preso da un vecchio asciugamano)
- 2 pezzi di flanella (presi da una vecchia federa)
ASSORBENTE LAVABILE IN FLANELLA E PILE
- 1 pezzo di flanella bianco (a contatto con la pelle)
- 2 pezzi di pile (presi da una vecchia sciarpa)
. 2 pezzi di flanella (presi da una vecchia fodera)
Procedete sovrapponendo la parte che va a contatto con lo slip, quindi gli inserti (le parti senza ali per intenderci) che volete utilizzare, quindi la parte che va a contatto con la pelle. Ora che avete questa specie di "panino" cucitelo a macchina in questo modo: fate una prima cucitura al centro degli inserti per tenere fermi tutti e tre gli strati, quindi continuate seguendo la linea degli inserti per dare forma alla parte centrale e infine procedete lungo i bordi dell'assorbente comprese le ali.
Applicate un bottone automatico nel bordo delle ali per poterlo fissare allo slip.
Ricordatevi di lavare i vostri assorbenti prima di utilizzarli.
Una volta usati sciacquateli bene sotto l'acqua corrente, quindi lavateli con del sapone di marsiglia sfregando bene per togliere le macchie. Se non potete lavarli subito in lavatrice potete metterli a bagno in acqua fredda (io uso una confezione vuota di gelato bigusto che è molto discreta e comoda ma potete anche optare per una confezione di yogurt da 1 kg o qualsiasi altra ciotola vogliate).
Nel caso in cui foste interessate a provarli ma non avete la macchina da cucire o non potete realizzarli da sole posso farveli io. Scrivetemi e ci metteremo sicuramente d'accordo sul prezzo.
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