sabato 8 febbraio 2014

LE GIOIE DELL'AUTOPRODUZIONE

Come avrete capito leggendo i miei post io sono una mamma casalinga. La mia è stata una scelta, non un'imposizione perchè quando è nata mia figlia ho capito che il mio posto era in casa con lei e non in un ufficio a dedicare il mio tempo e le mie energie a gente di cui non mi interessava nulla. Questo non vuole essere in alcun senso una critica verso le madri che lavorano, è semplicemente la mia esperienza e il mio pensiero.
All'inizio non è stato facile lo ammetto. Tra i cambi di pannolini, le urla, le ore di sonno arretrate, la casa da pulire e il desiderio spasmodico di uscire e avere una vita mia ho quasi rischiato l'esaurimento nervoso, poi come per magia è successo qualcosa. E' successo che i soldi diminuivano sempre di più avendo un affitto da pagare, un solo stipendio, una figlia da crescere e tante spese. E allora che fare? Io sono un'idealista convinta e se prendo una decisione vado fino in fondo quindi di tornare sui miei passi non se ne parlava.. L'alternativa è stata quella di ingegnarsi, di sperimentare, di provare nuovi modi per risparmiare.
Il tutto è iniziato il giorno in cui sono capitata sul blog di una famosa mamma che dichiarava di riuscire a vivere in 5 con 5 euro al giorno. Se ce la faceva lei mi sono detta, potevo farcela anch'io, no? Ma come è possibile riuscire a spendere così poco? La risposta è molto semplice: grazie all'autoproduzione.
Ora mi rendo conto che ci sono persone un pò fanatiche in giro, gente che oltre al risparmio cerca sempre e solo il biologico, gente fissata con l'ambiente, gente che non butta via nulla ma dico nulla e si ritrova la casa piena di carta e cartone e di plastica riciclata. Ognuno è libero di identificarsi con la categoria a cui si sente più affine ma io credo di essere ancora nella via di mezzo.
Il mio è stato un percorso alla ricerca innanzitutto del risparmio e questo significa cercare di spendere il meno possibile, sia che questo comporti un'uscita al supermercato dove c'è un'offerta del 50% sulla pasta ad esempio e riempirmi un mobile intero di pacchi di maccheroni e penne rigate, sia che significhi aspettare 8 ore per la lievitazione del pane fatto in casa. La ricerca del biologico a tutti i costi non mi assilla così tanto, così come la fissa per l'ambiente ad essere sincera ma mi rendo anche conto che sono argomenti importanti e forse un giorno arriverò anche lì, chissà.
In ogni caso da circa 6 anni a questa parte ho provato ad autoprodurre parecchie cose. Molte le ho mantenute e alcune le ho abbandonate per strada, dipende dal tipo di esperienza che ho avuto. Il pane ad esempio è stata la mia prima autoproduzione e adesso non mi sognerei più di acquistarne di già fatto dal fornaio, così come le crescente, le piadine, le tigelle, le torte e le ciambelle. Se ci sono ottime offerte alla Coop compriamo tranquillamente brioches e biscotti confezionati ma spessissimo li facciamo anche in casa, dipende.
Ho provato a fare da sola anche la crema per le mani con la cera d'api ma sinceramente non mi sono trovata bene e ho preferito ricominciare ad acquistarla al supermercato. La pasta madre l'ho provata per un periodo, poi mi aveva deluso perchè era andata a male e l'ho buttata ma ora ci sto riprovando, lo yogurt è un altro alimento che spesso facevo in casa ma che ultimamente non produco più però è nella mia lista dei prossimi progetti. Detersivi e detergenti non ne faccio perchè voglio la garanzia che disinfettino oltre che smacchiare e non ne so abbastanza per fidarmi delle mie conoscenze in merito quindi li compro in offerta alla Coop, senza contare che non ci penso proprio a maneggiare la soda caustica! Anche per quanto riguarda gli oggetti di casa spesso faccio autoproduzione: coperte di lana, regali di Natale, qualche capo di abbigliamento e perchè no anche qualche pupazzo, borsette e presine, tutto fatto a maglia o ad uncinetto con lana acquistata a poco prezzo o meglio ancora regalata o riciclata. Di recente ho anche realizzato dei salvaslip lavabili e presto inizierò anche con assorbenti e forse pannolini, vedremo..
Ho eliminato totalmente tutti i cibi pronti, quelli surgelati e quelli da asporto. La pizza ad esempio è una di quelle cene che ogni tanto acquistiamo ma capita spessissimo che decida di farla io e senza voler peccare di superbia devo dire che è davvero buona fatta in casa.
Insomma il punto è che da quando ho deciso di provare la strada dell'autoproduzione sono spesso indaffarata, con mille cose per le mani, ma mi sento felice ed appagata perchè so di dare alla mia famiglia del cibo sano e di qualità che oltretutto ho prodotto con le mie mani. E ciliegina sulla torta... risparmio tantissimo! So che viviamo in un mondo proiettato sempre in avanti, che per stare dietro alla società e ai suoi ritmi pare necessario fare il meno possibile in casa e correre correre e correre ma se riusciamo a fermarci un attimo e a smontare questo "progetto altrui" che a mio parere altro non fa che privarci delle nostre vite, capiremo che nel 2014 la prospettiva di dedicarsi alla famiglia e magari avere un figlio in più con un solo stipendio non è un'utopia, è possibile.
Ci sono tantissime donne che in questi anni hanno deciso di mettere i remi in barca e di dire no alla corsa folle verso la frenesia del lavoro che ci impone la società, donne che si rifiutano di mettere in secondo piano la propria famiglia a discapito di un ufficio che non le valorizza, che non le apprezza, anche se questo significa non essere riconosciute dallo Stato come lavoratrici. Si le casalinghe non sono retribuite ma credetemi, quelle come me lavorano molto di più di quelle che stanno 8 ore davanti ad un computer chiuse in ufficio (e lo so perchè l'ho fatto anch'io). Conosco madri che come me si sono licenziate per potersi dedicare alla famiglia, che si alzano alle 5 del mattino per impastare il pane, che fanno tutto a mano, dai maglioni di lana ai costumi di Carnevale, passando per il pane e arrivando alle torte di compleanno. Bene io sono una di loro e ne sono felice.
Inoltre bisogna dire che a mio parere l'autoproduzione è anche molto educativa per i bambini. I piccoli vivono in una casa in cui si da valore ai soldi, si trasmette l'importante messaggio che con le proprie mani è possibile fare tutto, basta un pò di buona volontà! Come facevano le nostre nonne con niente a sfamare intere famiglie di 8/10 figli? Con le mani! Impastavano, seminavano, raccoglievano, si ingegnavano.. a noi del ventunesimo secolo è stato imposto il fatto che dobbiamo usare solo la mente e non le mani per vivere e questo perchè ormai quasi tutti i lavori retribuiti (soprattutto quelli femminili) sono basati sulla capacità di usare il computer e peggio ancora sulla bella presenza da avere per scattare ad uno schiocco di dita del capo o per portare una tazzina di caffè ad un cliente che senza troppo tatto ci guarda dentro la scollatura. Tutto questo a mio avviso è davvero avvilente per una donna, molto di più che stare in cucina ai fornelli dove ha la libertà di creare, la responsabilità di nutrire una famiglia e la gioia di vedere crescere i propri figli stando loro vicina. Ecco perchè io ho scelto la strada dell'autoproduzione.
Autoprodurre significa a mio parere tornare un pò alle radici della società, al vero significato delle cose. Un bambino (ma anche un adulto) non sa quanto tempo, fatica e amore ci vuole a creare una pagnotta di pane finchè non prova a farlo da solo. Questo gli insegna che andare al Supermercato e comprarne una già fatta non è l'unica soluzione, è solo la più facile.
E allora proviamo ad insegnare ai nostri figli che ogni singolo oggetto che maneggiamo, che mangiamo, che beviamo, con cui giochiamo ha un significato, una storia, uno spessore emotivo. Contribuiremo a crescere una generazione in grado di dare davvero valore alla vita e magari chissà, avremo dato il nostro piccolo contributo anche all'ambiente senza nemmeno rendercene conto, il che non è certo un aspetto da trascurare.
Il mio consiglio ancora una volta è quello di provare. Provate ad autoprodurre e se non fa per voi... pazienza ma provate provate provate!  

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