domenica 2 novembre 2014

IL TACCHINO RIPIENO SPEZIATO - HAPPY THANKSGIVING!

Anno nuovo ricetta nuova.
Per chi ancora non lo sapesse da qualche anno a questa parte ogni autunno mi diletto nel preparare il classico pranzo del Ringraziamento, seguendo le ricette americane il più possibile fedeli alle originali. Su internet di trova di tutto, da quelle irrealizzabili a quelle reinterpretate con ingredienti nostrani (che personalmente trovo assurde). Bisogna spulciare strato dopo strato, sito dopo sito, per trovare la ricetta vera e buona, con ingredienti che possano piacere e soprattutto spiegata come si deve, senza sorprese dell'ultimo momento. Confido nel fatto che chi afferma di pubblicare le ricette americane sappia quello che dice e che non si inventi nulla, ad ogni modo quella di quest'anno era veramente ottima, così ho deciso di postarvela.
So che state pensando "perchè cavolo dovrei cucinare un tacchino ripieno in Italia se non abbiamo un motivo per festeggiare come fanno oltreoceano?" Me lo sento ripetere ogni anno dai miei commensali, che puntualmente si lamentano del fatto che vengono sfamati da un menù insolito dal sapore non proprio tradizionale. Si, siamo in Italia, e allora? Non andiamo forse a mangiare cinese o marocchino, o indiano nei nostri ristoranti preferiti? Cosa cambia? Ve lo dico io: niente! Se poi chi contesta afferma che la festa del Ringraziamento ha una base storica che non appartiene al popolo italiano, allora ha perfettamente ragione, tanto più che il Thanksgiving viene fatto l'ultimo giovedì di novembre e non certo il 2 che tra l'altro è la commemorazione dei defunti. In questo caso io rispondo che il bello di questa festa è poter stare tutti insieme seduti ad un tavolo, consumando un pranzo unico che nessun altro al di fuori di me preparerebbe mai nella mia famiglia! Nel mio caso la scelta della data è puramente casuale, in base agli impegni di tutti e del calendario dell'anno. Sinceramente l'idea di fare un pranzo del genere molto vicino a Natale non mi piace perchè appesantisce troppo, così ho pensato di anticiparlo e il caso ha voluto che ieri fosse la domenica del tacchino, a casa mia.
Per quanto riguarda la scelta di festeggiare il Thanksgiving... beh, sarà che sono cresciuta a film e telefilm americani, sarà che ho visto la scena del pranzo del Ringraziamento milioni di volte in ogni tipo di pellicola, sarà che amo cucinare, sarà che mi piace provare ricette nuove e un pò particolari, fatto sta che non riesco a resistere. Ogni anno preparo questo menù e qualunque cosa ne dicano i tradizionalisti, a me piace proprio tanto!
Ma veniamo a noi e alla ricetta del mitico turkey.

L'anno scorso ho seguito quella classica
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/10/tacchino-ripieno-ricetta-americana-del.html
(che secondo me è anche la più semplice) ma c'è stato chi ha storto il naso per l'uso del timo e della maggiorana come erbe aromatiche previste per profumare la carne, così quest'anno ho optato per una versione più speziata e saporita.

L'avevo vista in tv durante una puntata del programma di Nigella, in cui la cuoca inglese preparava il tacchino per Natale ma non mi ricordavo i singoli ingredienti, così ho cercato online.
La differenza sta nella marinatura, che è fondamentale per ammorbidire e insaporire la carne.
Nella ricetta dell'anno scorso il tacchino appena uscito dalla macelleria andava spulciato da tutte le piume rimaste, pulito bene dentro e fuori e immerso in acqua e aceto per un giorno intero. Non che si sentisse l'aceto al momento del pasto, ma la carne non era profumata, nè particolarmente speziata. In questa versione invece, dopo aver pulito e lavato bene l'animale, lo si immerge immediatamente in acqua fredda dentro ad un catino da bucato abbastanza grande da contenerlo insieme a:

- 125 g. sale fino
- 200 g. zucchero di canna
- 1 stecca di cannella a pezzi
- 1 radice di zenzero fresco con la buccia
- 1 arancia tagliata a metà
- 2 limoni tagliati a metà
- 2 cipolle tagliate in 4 con la buccia (ovviamente lavate e private del primo strato di pelle)
- 4 chiodi di garofano
- 4 cucchiai di sciroppo d'acero
- 4 cucchiai di miele
- qualche rametto di rosmarino e salvia

Ci sarebbero volute anche 4 stelle d'anice ma io non le ho trovate da nessuna parte, così non le ho messe.

Lasciamo il tacchino in ammollo per 2 giorni, coperto da un asse o da un tagliere pesante e lasciato in terrazzo o in frigo se ne abbiamo uno veramente gigante.
Diciamo quindi che per mangiare la domenica, dobbiamo iniziare la preparazione il giovedì, tenere il tacchino in marinatura fino al sabato, diciamo a mezzogiorno. Dobbiamo avere il tempo di farlo sgocciolare bene e asciugarlo dentro e fuori. Successivamente dobbiamo strofinare le carni esterne e interne con mezzo limone e metterlo sotto sale (usando il sale grosso) sia dentro che fuori. 

Da questo momento in poi procediamo come nell'altra ricetta: prepariamo il ripieno e quando si sarà raffreddato lo inseriamo dentro al tacchino, cucendo prima il buco della testa e poi quello della coda. Con qualche giro di spago leghiamo bene il tutto e mettiamo tra le zampe qualche rametto di rosmarino.


Rimettiamolo in terrazzo per tutta la notte del sabato e domenica di prima mattina accendiamo il forno a 180°. Come dicevo l'anno scorso bisogna contare 1 ora per chilo circa. Io avevo un tacchino da 6,2 kg. e volendo restare larga con i tempi l'ho messo in forno alle 6 del mattino. State attenti a non farlo bruciare nella parte alta; copritelo da subito con un foglio di carta forno unto di olio evo e controllatelo spesso. aggiungete un bicchiere di vino al fondo dopo un paio d'ore e spennellate la superficie dell'animale con il sughetto ogni 40 minuti circa per mantenere morbida la carne.
Se si scurisce troppo abbassate il forno a 160°, se potete fatelo scaldare solo nella parte inferiore in modo che non cuocia troppo la superficie. 
Una volta cotto lasciatelo in forno spento per 40 minuti circa. 


Ed eccolo qui il nostro tacchino ripieno! Ora non resta che servirlo insieme al purè di patate dolci e alla salsa di mirtilli che andrà versata sulla carne. Ah mi raccomando, non dimenticatevi il magico ossicino portafortuna che va preso da due persone e dopo aver espresso ognuno un desiderio andrà spezzato nello stesso momento. Chi si ritroverà in mano la parte più grande vedrà realizzarsi il proprio desiderio... 
Buon appetito!!!

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