Da qualche settimana ormai sto provando un nuovo approccio nei confronti del vasino con la mia seconda figlia. Con la prima avevo provato ad abituarla ad usarlo già da 7-8 mesi, ma la stagione fredda e le temperature di casa mi avevano scoraggiato e così ho abbandonato quasi subito. Risultato? Per togliere completamente il pannolino anche la notte ho dovuto attendere i 5 anni compiuti. Detto tra noi non ne potevo più.. Al di là della spesa economica, psicologicamente è stata dura, soprattutto perchè era la prima esperienza e non volevo forzare la bimba ad un passo per cui sentivo che non era ancora pronta. Quando è nata la seconda mi sono detta "non ripeterò più questa esperienza".
Navigando online nei mesi passati ho scoperto moltissimi blog di mamme "ecologiche", attente all'ambiente, alla salute naturale del bambino e più inclini ad un approccio dolce e intimo con il proprio pargoletto. Mi sono rivista molto in questo modo di essere madre, soprattutto dopo la mia seconda gravidanza e così ho iniziato ad informarmi sempre di più sui metodi di crescita, di svezzamento e di educazione dei piccoli.
Una delle cose che mi ha colpito maggiormente è stata l'EC, l'igiene naturale del bambino.
Per chi volesse informazioni maggiori e più dettagliate, lascio un link molto utile ed esplicativo che potrà essere d'aiuto a chiunque voglia provare questo tipo di approccio
http://www.naturalentamente.it/cose-lec-nostra-esperienza/
In sintesi l'igiene naturale del bambino prevede l'uso del vasino già dai primi mesi di vita, se non addirittura dalla nascita, proponendo al piccolo di usarlo senza fai forzarlo. L'osservazione attenta di una mamma che vive a stretto contatto con il cucciolo tutto il giorno è sufficiente per capire fin dai primi momenti l'attimo in cui il bambino sta spingendo per vuotarsi l'intestino, o i lassi di tempo che intercorrono tra una pipì e l'altra.
In questa prima fase il ruolo fondamentale lo gioca la mamma che appunto si deve accorgere dell'attimo giusto e mettere sul vasino il bambino. Giorno dopo giorno il piccolo si abitua a fare i suoi bisogni in un luogo diverso dal pannolino, restando più pulito e più asciutto, finchè una volta cresciuto abbastanza da parlare e camminare inizierà da solo a cercarlo.
Devo ammettere che la cosa mi intrigava molto, soprattutto perchè la mia piccola aveva avuto problemi di arrossamenti e un'infezione da curare e l'idea che stesse meno a contatto possibile con feci e urina mi allettava non poco. Ho comprato un vasino piccolo della sua misura (IKEA € 1,99) e dal momento in cui ha iniziato a stare a sedere da sola ho provato. Il giorno prima l'ho osservata bene e mi sono accorta subito quando stava facendo pupù, quindi sono partita da questo. Ho visto che non aveva degli orari precisi, anche perchè stavo iniziando lo svezzamento e lei non era molto regolare, poi introducendo anche il pasto serale piano piano ha iniziato ad avere dei ritmi precisi e ora riesco ad intercettarla quasi sempre.
E' importante non avere grosse aspettative, non rimanerci male se il bimbo fa cacca o pipì nel pannolino, anzi è normalissimo. E' giusto lodarlo quando riesce a liberarsi sul vasino e se proprio non ci vuole stare non forzarlo mai a rimanere lì seduto.
Grazie all'aiuto di una mia amica virtuale, che ha un blog bellissimo che vi consiglio di visitare mammatrafficona.blogspot.it sono riuscita nel giro di pochi giorni a prendere un ritmo, a capire quando la mia piccola aveva la pipì e a fargliela fare sul vasino invece che nel pannolino.
Come si inizia? Me lo sono chiesta anch'io. La mole di lavoro pareva enorme, il cambiamento ancora di più e soprattutto mi chiedevo se era giusto metterla sul vasino tutte le volte che pensavo dovesse fare pipì per abituarla e seguire una linea di condotta, oppure se fargliela fare ogni tanto nel pannolino con il rischio di confonderla. Ho deciso di seguire l'istinto e i tempi della bimba, cercando un approccio il più naturale possibile, provando a comunicare con lei.
Ora, dopo qualche settimana di EC, la mia piccola fa la cacca sul vasino 3 volte al giorno e tutte le volte che si sveglia da un pisolino o dalla nanna notturna la metto a sedere e lei fa la pipì tranquillamente. Consumo lo stesso una valanga di pannolini perchè ogni volta che la svesto per metterla sul vasino c'è un pò di pipì e non voglio rimetterglielo bagnato ma conto presto di usarne meno, non appena la bimba inizierà a fare pipì meno spesso.
Sono felice perchè è meno sporca, meno a contatto con germi e batteri e perchè lei l'ha preso come un gioco: sorride tutte le volte che si siede sul suo vasino verde e mi tiene le mani per stare in equilibrio, toccandomi la faccia e facendo tutti i suoi versetti.
Aspetti negativi. Finora ne ho trovato uno solo: i pregiudizi della gente. Se avete letto il link che ho messo qui sopra avrete scoperto che questa pratica è vecchia come il mondo, risale infatti al periodo in cui non c'erano pannolini usa e getta e anche se il bimbo veniva fasciato con pezze di cotone, bisognava comunque cambiarlo ogni volta. L'EC viene praticato soprattutto nei paesi poveri, dove non ci sono i soldi per acquistare pannolini o pezze e dove le madri tengono i piccoli nella fascia tutto il tempo, instaurando un rapporto intimo e unico con i propri figli. In questo modo si accorgono dei loro bisogni, li ascoltano e capiscono quando devono urinare o vuotarsi l'intestino.
Tutto questo per dire che mettere in pratica l'EC non significa sottoporre i propri bambini ad una tortura assurda, nata dalla mente malata di qualcuno, come pensa tanta gente. E' una cosa naturale, così come dice il nome, che risale ai tempi antichi, ad una società in cui la madre si prende cura dei bambini tutto il tempo, vivendo in simbiosi con i figli. Certo al giorno d'oggi può apparire complicato perchè molte madri lavorano ma, se avete scelto di crescere il proprio bambino come ho fatto io restando a casa, non vi sembrerà poi così assurdo.
Purtroppo la società ci ha abituato all'uso automatico del pannolino usa e getta, prendendolo come un accessorio scontato, immancabile. Non è così! Non è sempre stato così, basta un pò di pazienza. Certo avendo due figli a casa come nel mio caso, tenerla completamente senza pannolino sarebbe più difficile perchè dovrei pulire ogni volta che scappa una pipì, ma se siete a casa con il vostro primo figlio non è poi una cosa così impensabile da fare. Inoltre si tratta solo dei primi tempi, poi il piccolo piano piano si abitua e la cosa diventa automatica.
Io in prima persona mi sono dovuta scontrare con i pregiudizi della gente che non capisce, che mi punta il dito contro accusandomi di pretendere da mia figlia cose assurde per un neonato di 6 mesi. Per prima la mia pediatra che mi ha detto "Signora se lo scordi di mettere un bimbo di 6 mesi sul vasino, non sia assurda!" Invece posso garantire che è stato semplicissimo, molto più di quello che potevo immaginarmi.
Se siete delle mamme che lavorano e vi rispecchiate nel modo "moderno" di crescere i figli, che deve essere pratico, veloce e incline al consumismo, allora forse questa pratica non fa per voi. Se invece vi sentite più vicine ad un approccio naturale, diverso da quello imposto dai costumi della società del giorno d'oggi e credete nell'importanza del vivere il momento, sviluppando un rapporto intimo e comunicativo con il proprio bambino, allora vi consiglio di provare.
Con questo non voglio dire che se lavorate o non vi rivedete nel mio modo di essere madre allora non potete avere un rapporto unico e intimo con vostro figlio, ci mancherebbe. Anch'io con la mia prima figlia la pensavo così. Quello che voglio dire è che io allora non sapevo che ci fossero modi diversi di sentirsi madre, di essere madre. Alla prima esperienza mi sono fidata di medici, pediatri e amici che mi hanno parlato sempre e solo di pannolini, di omogeneizzati di grandi marche, di medicine e di vaccini.. Oggi invece so che è possibile scegliere di non usare pannolini usa e getta, di scegliere omo biologici o addirittura non acquistarli mai, di curare i bambini in modo naturale senza medicine invasive, e di informarsi e scegliere se vaccinare i propri figli o meno.
Consiglio quindi di pensare e di riflettere prima di scartare completamente questo approccio meraviglioso. Io sono solo alle prime fasi, ma mi sto trovando talmente bene da voler condividere sul mio blog questa esperienza per essere d'ispirazione alle altre mamme, per proporre loro un'alternativa al pannolino giorno e notte no stop fino ai 3 anni di età.
Secondo me è il modo migliore per conoscere i propri figli e crescere insieme a loro
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