Questa è in assoluto la focaccia più buona che abbia mai preparato. E' piaciuta a tutti, il che la dice lunga.. Si tratta di una focaccia soffice e morbida, tipo quella genovese, con olio e sale, anche se a dire il vero il sale grosso in superficie io non l'ho messo perchè non mi piace. Ovviamente si possono realizzare moltissime versioni: con i pomodorini e origano, con le olive, con il prosciutto crudo, al rosmarino. Insomma liberate la fantasia! Se invece siete amanti delle versioni base e della semplicità vi propongo questa classica all'olio d'oliva, magari tagliata a metà e farcita con salumi di ogni tipo.
Avevo già pubblicato una focaccia simile ma con lievito di birra
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2013/01/focaccia-al-rosmarino-con-lievito-di.html
tutta un'altra cosa rispetto a questa versione con la pasta madre, devo dire.
FOCACCIA GENOVESE CON PASTA MADRE
600 g. farina manitoba
400 ml. acqua
40 ml. olio evo
170 g. pasta madre attiva
10 g. sale
1 cucchiaino di miele
Io ho preparato questa focaccia per cena, il che significa che ho iniziato alle 7.30 del mattino a rinfrescare la pasta madre. L'ho lasciata lievitare bene e verso le 11 ho fatto l'impasto.
In una ciotola sbattete olio, acqua, miele e sale con una frusta a mano (o se volete con l'impastatrice), deve venire un'emulsione. Poi aggiungete 300 g. di farina e continuate ad usare la frusta a mano per evitare la formazione di grumi. Infine aggiungete la pasta madre spezzettata con le dita, il resto della farina e rovesciate il composto su un tagliere per impastarlo bene con le mani. Vi accorgerete che sarà appiccicoso, deve esserlo ma non troppo, deve comunque essere lavorabile. Nel caso non lo fosse aggiungete poca farina.
In una teglia grande mettete un pò d'olio evo, poi posizionatevi l'impasto a forma di palla, coprite con pellicola e mettete nel forno spento a lievitare finchè non raddoppia di volume (ci vorranno circa 4 ore, dipende dalla temperatura di casa e dalla vostra pasta madre).
Ora stendetelo piano con le dita per non togliere l'aria all'interno e spennellate la superficie con l'olio recuperato dal fondo della teglia.
Ricoprite con pellicola e lasciate lievitare 1 ora.
Ora fate i classici buchetti della focaccia affondando i polpastrelli nell'impasto, se volete aggiungete il sale grosso in superficie. Coprite e lasciate lievitare ancora 1 ora o più.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 15/20 minuti, lasciate raffreddare su una gratella e servite!
Questa focaccia si conserva ben chiusa in sacchetti per alimenti per un paio di giorni, altrimenti potete congelarla già tagliata ma perderà un pò in morbidezza.
mercoledì 23 luglio 2014
lunedì 21 luglio 2014
MUFFIN ALLE CAROTE
Ieri ho provato questa ricetta perchè dovevo smaltire un pò di carote che avevo nel frigorifero. Non che mi abbia risolto in pieno il problema perchè ne servono solo 3 per questi muffin ma era tanto che volevo sperimentare questa versione e alla fine mi sono decisa.
Sono venuti davvero buoni, freschi, delicati e il sapore delle carote non si sente neanche, il che se avete dei bambini, forse non è un male. Mia figlia li ha assaggiati e ne è rimasta piacevolmente colpita (e per me è già tanto!)
Niente a che vedere con le camille del Mulino Bianco, sia chiaro. Lì ci sono mandorle, succo d'arancia e conservanti vari, ma se volete una versione più sana, poco calorica e dal gusto originale vi consiglio questi dolcetti. Ovviamente è possibile realizzare anche una torta di carote con questi ingredienti, ma io ho preferito delle monoporzioni, con i bambini sono più facili da gestire. Ideali da preparare nello stampo rigido con pirottini di carta da togliere al momento, accompagnati da un buon bicchiere di latte o di succo di frutta sono perfetti per la merenda.
La ricetta originale è di Giallo Zafferano ma io l'ho modificata togliendo la farina di mandorle (è troppo cara per le mie tasche) e calando notevolmente la quantità di olio, sostituendolo con del buon latte. Certo, le camille sono buonissime e capisco che questi muffin non siano alla loro altezza, ma se volete risparmiare qualcosa e offrire al tempo stesso una colazione sana ai vostri figli... beh secondo me vale la pena provarli.
MUFFIN ALLE CAROTE
250 g. farina
50 g. fecola di patate
250 g. carote (circa 3 di medie dimensioni)
50 ml. olio di mais
100 ml. latte
1 bustina di vanillina
200 g. zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1/2 bustina di lievito vanigliato
Per prima cosa laviamo, peliamo e tagliamo a pezzetti le carote, poi frulliamole nel mixer. Se non l'avete potete anche grattugiarle a mano.
In una ciotola montiamo l'uovo e il tuorlo insieme allo zucchero con una frusta elettrica fino a che non otteniamo un composto soffice e spumoso, poi aggiungiamo le carote. A parte setacciamo la farina, la fecola, il lievito e la vanillina e uniamo il tutto alle uova mescolando dal basso verso l'alto per non smontare gli albumi.
Aggiungiamo l'olio e il latte e mescoliamo con una frusta a mano per togliere tutti i grumi.
A questo punto versiamo il composto nello stampo per muffin riempiendo i pirottini fino a 3/4. In questa ricetta infatti c'è poco lievito ma vedrete che i muffin cresceranno parecchio in cottura. Inforniamo a 180° per 20 -25 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti per sicurezza
Sono venuti davvero buoni, freschi, delicati e il sapore delle carote non si sente neanche, il che se avete dei bambini, forse non è un male. Mia figlia li ha assaggiati e ne è rimasta piacevolmente colpita (e per me è già tanto!)
Niente a che vedere con le camille del Mulino Bianco, sia chiaro. Lì ci sono mandorle, succo d'arancia e conservanti vari, ma se volete una versione più sana, poco calorica e dal gusto originale vi consiglio questi dolcetti. Ovviamente è possibile realizzare anche una torta di carote con questi ingredienti, ma io ho preferito delle monoporzioni, con i bambini sono più facili da gestire. Ideali da preparare nello stampo rigido con pirottini di carta da togliere al momento, accompagnati da un buon bicchiere di latte o di succo di frutta sono perfetti per la merenda.
La ricetta originale è di Giallo Zafferano ma io l'ho modificata togliendo la farina di mandorle (è troppo cara per le mie tasche) e calando notevolmente la quantità di olio, sostituendolo con del buon latte. Certo, le camille sono buonissime e capisco che questi muffin non siano alla loro altezza, ma se volete risparmiare qualcosa e offrire al tempo stesso una colazione sana ai vostri figli... beh secondo me vale la pena provarli.
MUFFIN ALLE CAROTE
250 g. farina
50 g. fecola di patate
250 g. carote (circa 3 di medie dimensioni)
50 ml. olio di mais
100 ml. latte
1 bustina di vanillina
200 g. zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1/2 bustina di lievito vanigliato
Per prima cosa laviamo, peliamo e tagliamo a pezzetti le carote, poi frulliamole nel mixer. Se non l'avete potete anche grattugiarle a mano.
In una ciotola montiamo l'uovo e il tuorlo insieme allo zucchero con una frusta elettrica fino a che non otteniamo un composto soffice e spumoso, poi aggiungiamo le carote. A parte setacciamo la farina, la fecola, il lievito e la vanillina e uniamo il tutto alle uova mescolando dal basso verso l'alto per non smontare gli albumi.
Aggiungiamo l'olio e il latte e mescoliamo con una frusta a mano per togliere tutti i grumi.
A questo punto versiamo il composto nello stampo per muffin riempiendo i pirottini fino a 3/4. In questa ricetta infatti c'è poco lievito ma vedrete che i muffin cresceranno parecchio in cottura. Inforniamo a 180° per 20 -25 minuti. Fate la prova dello stuzzicadenti per sicurezza
mercoledì 16 luglio 2014
ROBOT TUTTOFARE DI SCATOLE DI GELATO
Qui in casa non si spreca niente, nemmeno le scatole dei gelati! Io e mio marito abbiamo sempre cercato di incoraggiare la nostra figlia più grande ad usare la fantasia, a creare oggetti partendo da materiali semplici, di tenerla lontana dalla dipendenza dei videogame a tutte le ore e dalle liste di Natale infinite.
Evidentemente questa nostra politica casalinga ha dato i suoi frutti perchè l'altro giorno le abbiamo dato 3 scatole di cartone dei cornetti e una della pasta esortandola a costruirci qualcosa e dopo un'oretta è arrivata trionfante con questo bellissimo robot! L'ha chiamato "cartone tecnico" ed è stato fatto interamente da lei con la sua inventiva. La scatola della pasta non si vede nella foto perchè è stata tagliata per fare i capelli che si trovano dietro alla testa ma il resto è tutto fatto con le scatole dei gelati, braccia e mani comprese. Volendo si possono anche appoggiare piccoli oggetti sulla mano e lasciare che il robot li trasporti.
Su un foglio ha disegnato il volto e l'ha attaccato con il nastro adesivo alla testa, non è carino?
Lo usa spesso per far divertire la sorellina e per farla ridere.
Che dire? Secondo me può essere un'idea da copiare, cosa ne pensate?
Evidentemente questa nostra politica casalinga ha dato i suoi frutti perchè l'altro giorno le abbiamo dato 3 scatole di cartone dei cornetti e una della pasta esortandola a costruirci qualcosa e dopo un'oretta è arrivata trionfante con questo bellissimo robot! L'ha chiamato "cartone tecnico" ed è stato fatto interamente da lei con la sua inventiva. La scatola della pasta non si vede nella foto perchè è stata tagliata per fare i capelli che si trovano dietro alla testa ma il resto è tutto fatto con le scatole dei gelati, braccia e mani comprese. Volendo si possono anche appoggiare piccoli oggetti sulla mano e lasciare che il robot li trasporti.
Su un foglio ha disegnato il volto e l'ha attaccato con il nastro adesivo alla testa, non è carino?
Lo usa spesso per far divertire la sorellina e per farla ridere.
Che dire? Secondo me può essere un'idea da copiare, cosa ne pensate?
domenica 13 luglio 2014
TORTA AL CACAO CON CREMA DI LATTE E GLASSA DI CIOCCOLATO BIANCO
Ieri abbiamo fatto la festa di compleanno di mia figlia e come ogni anno ho preparato io la torta. Ogni volta lei mi dice cosa le piacerebbe e io faccio di tutto per cercare di accontentarla, anche sperimentando ricette nuove e per niente semplici, come nel caso della torta di quest'anno.
Dopo lunghi scambi di idee siamo giunte alla conclusione che una torta al cacao farcita con crema di latte e ricoperta da una glassa di cioccolato bianco potesse fare al caso nostro.
Riporto qui la ricetta perchè forse a qualcuno potrebbe interessare, per quanto non si tratti di un dolce particolarmente dietetico, nè economico. Certo se decidessimo di acquistare questa torta in pasticceria penso che la cifra sarebbe molto alta e di conseguenza prepararla in casa conviene sicuramente, ma come dolce in sé è abbastanza impegnativo sotto molti punti di vista.
Innanzitutto bisogna preparare un pan di spagna al cacao. Seguendo questa ricetta http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/09/torta-di-compleanno-con-glassa-al.html
basta sostituire i 75 g. di farina con 50 di farina e 40 di cacao amaro. Anche se la quantità finale non coincide il risultato è ottimo. Io non ho messo la vanillina perchè confesso di essermela dimenticata ma posso garantire che non si sentiva affatto la differenza.
Fatto il pan di spagna bisogna farlo raffreddare completamente, tagliarlo in due e bagnarlo. Di solito io uso il latte per le torte dei bambini ma in questo caso avendo già previsto la farcitura con crema di latte ho preferito fare una bagna classica con acqua e zucchero che si è rivelata ottima.
Ho semplicemente sciolto 100 g. di zucchero in 200 ml di acqua e lasciato raffreddare.
La crema di latte non mi ha convinta del tutto lo ammetto. Ho seguito alla lettera la ricetta di Giallo Zafferano ma devo aver sbagliato qualcosa perchè non è venuta come volevo io. Riporto la ricetta per intero
http://ricette.giallozafferano.it/Crema-al-latte.html
Più volte ho dovuto usare il frullatore ad immersione per togliere un pò di grumi dopo l'aggiunta della maizena, non ultimo in fase di aggiunta della panna montata e alla fine si sentivano lo stesso, perciò non ve la consiglio come ricetta. Se ne trovate un'altra fatemelo sapere, la proverò per la prossima torta.
Ora veniamo alla vera protagonista di questo dolce: la glassa di cioccolato bianco. Anche per questa ricetta mi sono affidata al sito Giallo Zafferano e ho provato questa
http://ricette.giallozafferano.it/Sacher-al-cioccolato-bianco.html
è venuta una bontà! Non c'è stato bisogno di frullare la glassa con il frullatore ad immersione, nè di filtrare il tutto con un colino. Io ho fatto lo sbaglio di mettere in frigorifero anche la glassa avanzata quindi si è solidificata troppo e non ho potuto fare la seconda colatura ma è venuta una meraviglia lo stesso. Con la siringa da pasticcere ho fatto la scritta usando un pò di glassa avanzata ed è stato un successone.
Vi consiglio di provare a realizzare questa torta. Ci vuole tempo, pazienza e molto impegno ma ne vale la pena. Sicuramente i bambini ne andranno matti e anche gli adulti, però occhio alle calorie perchè si tratta di una bomba!
Dopo lunghi scambi di idee siamo giunte alla conclusione che una torta al cacao farcita con crema di latte e ricoperta da una glassa di cioccolato bianco potesse fare al caso nostro.
Riporto qui la ricetta perchè forse a qualcuno potrebbe interessare, per quanto non si tratti di un dolce particolarmente dietetico, nè economico. Certo se decidessimo di acquistare questa torta in pasticceria penso che la cifra sarebbe molto alta e di conseguenza prepararla in casa conviene sicuramente, ma come dolce in sé è abbastanza impegnativo sotto molti punti di vista.
Innanzitutto bisogna preparare un pan di spagna al cacao. Seguendo questa ricetta http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/09/torta-di-compleanno-con-glassa-al.html
basta sostituire i 75 g. di farina con 50 di farina e 40 di cacao amaro. Anche se la quantità finale non coincide il risultato è ottimo. Io non ho messo la vanillina perchè confesso di essermela dimenticata ma posso garantire che non si sentiva affatto la differenza.
Fatto il pan di spagna bisogna farlo raffreddare completamente, tagliarlo in due e bagnarlo. Di solito io uso il latte per le torte dei bambini ma in questo caso avendo già previsto la farcitura con crema di latte ho preferito fare una bagna classica con acqua e zucchero che si è rivelata ottima.
Ho semplicemente sciolto 100 g. di zucchero in 200 ml di acqua e lasciato raffreddare.
La crema di latte non mi ha convinta del tutto lo ammetto. Ho seguito alla lettera la ricetta di Giallo Zafferano ma devo aver sbagliato qualcosa perchè non è venuta come volevo io. Riporto la ricetta per intero
http://ricette.giallozafferano.it/Crema-al-latte.html
Più volte ho dovuto usare il frullatore ad immersione per togliere un pò di grumi dopo l'aggiunta della maizena, non ultimo in fase di aggiunta della panna montata e alla fine si sentivano lo stesso, perciò non ve la consiglio come ricetta. Se ne trovate un'altra fatemelo sapere, la proverò per la prossima torta.
Ora veniamo alla vera protagonista di questo dolce: la glassa di cioccolato bianco. Anche per questa ricetta mi sono affidata al sito Giallo Zafferano e ho provato questa
http://ricette.giallozafferano.it/Sacher-al-cioccolato-bianco.html
è venuta una bontà! Non c'è stato bisogno di frullare la glassa con il frullatore ad immersione, nè di filtrare il tutto con un colino. Io ho fatto lo sbaglio di mettere in frigorifero anche la glassa avanzata quindi si è solidificata troppo e non ho potuto fare la seconda colatura ma è venuta una meraviglia lo stesso. Con la siringa da pasticcere ho fatto la scritta usando un pò di glassa avanzata ed è stato un successone.
Vi consiglio di provare a realizzare questa torta. Ci vuole tempo, pazienza e molto impegno ma ne vale la pena. Sicuramente i bambini ne andranno matti e anche gli adulti, però occhio alle calorie perchè si tratta di una bomba!
giovedì 10 luglio 2014
Bebè a costo zero... o quasi. Quando il risparmio è prima nella nostra mente e poi nelle nostre tasche
Sono ormai un paio d'anni che ho aperto questo blog e mi sembra sia successo ieri. Ricordo che decisi di condividere le mie ricette più che altro per dare modo anche alle altre persone di sperimentare una cucina sana ed economica, soprattutto economica. Troppo spesso per colpa della fretta o dei tanti impegni che abbiamo si tende a mangiare fuori, si ricorre a pranzi precotti o peggio ancora si finisce nei fast food o nelle macchinette di uffici e negozi. L'importanza di una buona alimentazione è alla base del sapere come volersi bene e come voler bene alle persone che ci circondano, per come la vedo io.
L'idea che ha dato inizio a tutta la filosofia di questo blog era ed è il risparmio, senza rinunciare alla salute, ma senza cadere nella "trappola" del biologico a tutti i costi o nell'ambito vegetariano o vegano. Questo perchè non rispecchia il mio pensiero, non perchè ci sia niente di male.
Passati 2 anni la famiglia è cresciuta e da qualche mese si è aggiunta una piccola urlatrice che ha incrementato il lavoro da fare in casa ma ahimè anche qualche spesa. Per il momento non troppo devo dire, dato che ho scelto di allattarla e che per iniziare la fase del pre-svezzamento ricorro solo a frutta fresca, lasciando nei supermercati omogeneizzati vari.
Ricominciando tutto daccapo però mi sono resa conto che con la prima figlia avevo speso cifre assurde per circondarmi di ogni tipo di oggetto (utile o meno) ma che in realtà avrei potuto semplicemente dimezzare con qualche piccolo accorgimento.
Come dicevo prima già la scelta di allattare permette ad una famiglia di risparmiare non poco, evitando di dover acquistare latte in polvere per almeno i primi 6 mesi di vita del bambino (e anche di più). Naturalmente avendo già avuto un'altra figlia ho potuto riutilizzare molti oggetti che avevo in casa, come il lettino, il passeggino, la carrozzina e il fasciatoio. Ma ci sono oggetti che ho dovuto ricomprare come ad esempio il tiralatte, la borsa portatutto per le uscite, i biberon, le tettarelle, i pannolini.
Bene, devo dire che a parte ovviamente pannolini, biberon e tettarelle che vanno acquistati nuovi, ho trovato un mercato importante di oggetti usati, che permettono un risparmio anche del 50% su oggetti che sono stati usati pochissimo o a volte addirittura per niente. Si lo so, qualcuno storce il naso, a qualcun'altro fa schifo l'idea di usare qualcosa che non è nuovo ma sapendo scegliere e andando nei posti giusti, vi garantisco che ne vale la pena.
I vestiti si lavano e se proprio vi fa schifo si disinfettano in mille modi, dal Napisan all'olio essenziale di Tea Tree se siete appassionati del naturale. Si vede se sono messi bene, se sono macchiati, se puzzano, se non sono tenuti bene.
Il tiralatte si sterilizza e se lo acquistate di marca (magari elettrico, ve lo consiglio) è utile se decidete di allattare, anche solo per svuotarvi il seno evitando ingorghi quando il piccolo non mangia abbastanza. Di una nota marca elettrico, nuovo costa 150 euro, io l'ho preso usato a 30 euro e va che è una bellezza... Se non avete il passeggino e magari neanche 400 euro (a dir poco) per acquistare un trio base, vi consiglio un giro nei negozi di oggetti usati per bambini dove ne troverete di tutti i prezzi e di tutte le marche. Sono sfoderabili e quindi lavabili, potete disinfettare tutto. Stessa cosa per i lettini da viaggio o per le sdraiette.
Insomma: abbasso il consumismo!
Scherzi a parte, ognuno fa come crede ovviamente ma troppo spesso sento dire "Non faccio un altro figlio perchè non me lo posso permettere". Ma siamo sicuri che sia vero? Certo, se pensiamo di dover riacquistare tutto nuovo non ce la faremo mai, ma con un pò di ingegno secondo me è possibile risparmiare parecchio.
Se siete al primo figlio vi consiglio i pannolini lavabili, che vi permettono di ammortizzare la spesa in parecchi anni, riutilizzati magari con il secondo bebè. Bisogna entrare nella logica e nell'ottica della cosa ma è possibie. Altrimenti non vi resta che comprare gli usa e getta quando sono in offerta, farvi una bella scorta e risparmiare tutto quello che potete.
Evitate le spese inutili come il bidone per i pannolini usati, che vi costa in ricariche di cellophane e non serve a niente. I pannolini usa e getta messi nei sacchetti dell'immondizia e gettati quotidianamente vanno benissimo e i sacchi non vi costano nulla perchè ve li fornisce il comune.
Scegliete di dare ai vostri bimbi alimenti freschi invece degli omogeneizzati quando questo è possibile e vedrete che non inciderà molto sulla spesa. Cos'è una mela o una pera in più in conto al supermercato?
Insomma tutto questo per dire che abbattere le spese all'arrivo di un figlio è possibile e magari invece di averne uno solo e riempirlo di oggetti inutili, costosi e prodotti del consumismo, riuscirete a mantenerne 2 senza privarli di nulla di essenziale.
Oggi più che mai questo blog ha la sua funzione per come la vedo io. Quindi rifletteteci..
Per chi è di Bologna come me, segnalo un pò di negozi dell'usato e del nuovo per bambini, dove trovate oggetti puliti, tenuti bene e di qualità.
www.soluzionebimbi.com
www.isolachenoncerasnc.com
www.mercatopoli.it
www.babybazar.it
L'idea che ha dato inizio a tutta la filosofia di questo blog era ed è il risparmio, senza rinunciare alla salute, ma senza cadere nella "trappola" del biologico a tutti i costi o nell'ambito vegetariano o vegano. Questo perchè non rispecchia il mio pensiero, non perchè ci sia niente di male.
Passati 2 anni la famiglia è cresciuta e da qualche mese si è aggiunta una piccola urlatrice che ha incrementato il lavoro da fare in casa ma ahimè anche qualche spesa. Per il momento non troppo devo dire, dato che ho scelto di allattarla e che per iniziare la fase del pre-svezzamento ricorro solo a frutta fresca, lasciando nei supermercati omogeneizzati vari.
Ricominciando tutto daccapo però mi sono resa conto che con la prima figlia avevo speso cifre assurde per circondarmi di ogni tipo di oggetto (utile o meno) ma che in realtà avrei potuto semplicemente dimezzare con qualche piccolo accorgimento.
Come dicevo prima già la scelta di allattare permette ad una famiglia di risparmiare non poco, evitando di dover acquistare latte in polvere per almeno i primi 6 mesi di vita del bambino (e anche di più). Naturalmente avendo già avuto un'altra figlia ho potuto riutilizzare molti oggetti che avevo in casa, come il lettino, il passeggino, la carrozzina e il fasciatoio. Ma ci sono oggetti che ho dovuto ricomprare come ad esempio il tiralatte, la borsa portatutto per le uscite, i biberon, le tettarelle, i pannolini.
Bene, devo dire che a parte ovviamente pannolini, biberon e tettarelle che vanno acquistati nuovi, ho trovato un mercato importante di oggetti usati, che permettono un risparmio anche del 50% su oggetti che sono stati usati pochissimo o a volte addirittura per niente. Si lo so, qualcuno storce il naso, a qualcun'altro fa schifo l'idea di usare qualcosa che non è nuovo ma sapendo scegliere e andando nei posti giusti, vi garantisco che ne vale la pena.
I vestiti si lavano e se proprio vi fa schifo si disinfettano in mille modi, dal Napisan all'olio essenziale di Tea Tree se siete appassionati del naturale. Si vede se sono messi bene, se sono macchiati, se puzzano, se non sono tenuti bene.
Il tiralatte si sterilizza e se lo acquistate di marca (magari elettrico, ve lo consiglio) è utile se decidete di allattare, anche solo per svuotarvi il seno evitando ingorghi quando il piccolo non mangia abbastanza. Di una nota marca elettrico, nuovo costa 150 euro, io l'ho preso usato a 30 euro e va che è una bellezza... Se non avete il passeggino e magari neanche 400 euro (a dir poco) per acquistare un trio base, vi consiglio un giro nei negozi di oggetti usati per bambini dove ne troverete di tutti i prezzi e di tutte le marche. Sono sfoderabili e quindi lavabili, potete disinfettare tutto. Stessa cosa per i lettini da viaggio o per le sdraiette.
Insomma: abbasso il consumismo!
Scherzi a parte, ognuno fa come crede ovviamente ma troppo spesso sento dire "Non faccio un altro figlio perchè non me lo posso permettere". Ma siamo sicuri che sia vero? Certo, se pensiamo di dover riacquistare tutto nuovo non ce la faremo mai, ma con un pò di ingegno secondo me è possibile risparmiare parecchio.
Se siete al primo figlio vi consiglio i pannolini lavabili, che vi permettono di ammortizzare la spesa in parecchi anni, riutilizzati magari con il secondo bebè. Bisogna entrare nella logica e nell'ottica della cosa ma è possibie. Altrimenti non vi resta che comprare gli usa e getta quando sono in offerta, farvi una bella scorta e risparmiare tutto quello che potete.
Evitate le spese inutili come il bidone per i pannolini usati, che vi costa in ricariche di cellophane e non serve a niente. I pannolini usa e getta messi nei sacchetti dell'immondizia e gettati quotidianamente vanno benissimo e i sacchi non vi costano nulla perchè ve li fornisce il comune.
Scegliete di dare ai vostri bimbi alimenti freschi invece degli omogeneizzati quando questo è possibile e vedrete che non inciderà molto sulla spesa. Cos'è una mela o una pera in più in conto al supermercato?
Insomma tutto questo per dire che abbattere le spese all'arrivo di un figlio è possibile e magari invece di averne uno solo e riempirlo di oggetti inutili, costosi e prodotti del consumismo, riuscirete a mantenerne 2 senza privarli di nulla di essenziale.
Oggi più che mai questo blog ha la sua funzione per come la vedo io. Quindi rifletteteci..
Per chi è di Bologna come me, segnalo un pò di negozi dell'usato e del nuovo per bambini, dove trovate oggetti puliti, tenuti bene e di qualità.
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