sabato 30 gennaio 2016

MATTONELLE CHE PASSIONE! MAGLIONE ALL'UNCINETTO


Era davvero tanto tempo che volevo realizzare questo progetto. Pensa e ripensa a come fare, alla fine il modo migliore è sempre iniziare e scoprire passo passo come procedere, almeno per me.
Ho sempre amato le mattonelle all'uncinetto, le famose granny square che fanno tanto anni 60/70 (periodo magico che io adoro) ma che dicono anche che la tua passione per quello che fai si vede in ogni angolo della tua casa (cuscini, coperte) e in ogni cosa che indossi (maglioni, scialli, poncho).
Il bello delle granny square è proprio questo: la loro versatilità. Si possono usare per ogni tipo di oggetto, dalla borsa alla sciarpa, dai guanti alle coperte, dai calzini alle presine. Ovviamente dipende molto dal materiale con cui sono fatte e dalle dimensioni che avrete deciso di ottenere. 
In rete ci sono moltissimi schemi di mattonelle, per lo più con fuori o figure geometriche, ma cercando un pò si possono trovare anche delle granny square con orsacchiotti, cuoricini e gufetti, se dovete usarle per realizzare degli oggetti per bambini. 
Io ho scelto lo schema classico della granny square che è il più "neutro" e si può usare praticamente per tutto. 

Se avete la possibilità di usare della lana ve la consiglio perchè il risultato finale è indubbiamente migliore, ma dato il costo proibitivo di un singolo gomitolo, io ho preferito l'acrilico, anche perchè ne servono parecchi se volete realizzare un maglione colorato, a meno che non abbiate una serie infinita di scarti e rimasugli di lana di vari colori che per questo progetto sono ideali. 

La prima cosa da fare è lavorare un certo numero di mattonelle, dipende dallo spessore del filato che utilizzate e dalla taglia del maglione che vorrete realizzare alla fine. 
Io ho cercato di scegliere più o meno gli stessi colori, facendo mattonelle uguali di due o tre tipi ma non di più, per non esagerare. Ho rifinito ogni mattonella con il filo nero, che ho usato anche per unirle, nel tentativo di realizzare un maglione un pò più elegante. 

Per ottenere una taglia media, io ho unito 3 mattonelle per riga, per un totale di 5 righe sul davanti e 5 righe sul di dietro. Una volta ottenuti questi due rettangoli bisogna unirli l'uno all'altro nei lati stando attenti a lasciare aperta l'ultima riga in alto perchè poi ci andranno attaccate le maniche. 
A parte formiamo le maniche: una fila di mattonelle davanti e una di dietro per un totale di 4 mattonelle per lato. Le uniamo per formare un lungo cilindro, poi le attacchiamo al corpo del maglione.
Ora viene la parte più difficile: le spalle. Io ho fatto 3 giri di mezzi punti alti lungo tutta l'apertura del collo, poi ho chiuso le spalle lasciando aperta una lunghezza pari a una mattonella e mezzo (nel centro) e infine ho arricciato le spalle chiudendo più punti insieme. Ovviamente bisogna provare il maglione per essere sicuri delle misure e il collo può essere modificato secondo i gusti. A me piaceva il collo a barchetta e quindi ho lasciato le cose così.

Per essere il mio primo tentativo di maglione sono soddisfatta, però se dovessi ricominciare modificherei un paio di cosette... magari le sperimenterò la prossima volta!

ARROSTO DI LEGUMI


Metti una domenica a pranzo. Metti che la carne le tue figlie l'hanno già mangiata ieri sera, o che la mangeranno il giorno dopo a scuola. Metti anche che le uova e il formaggio sono già state inserite nel menù settimanale, così come il pesce e che insomma, per farla breve ti toccano i legumi.
Come farli? O l'ennesimo burger, o la solita zuppa, oppure una bella minestra di fagioli, oppure??? Ideona!! Facciamo un bell'arrosto! Vegano naturalmente, non perchè noi seguiamo una dieta vegana in famiglia, ma per non abusare di uova, formaggi e alimenti vari che alzano il colesterolo e si trovano praticamente in ogni cibo.
Nella mia dispensa avevo un pacchettino di legumi misti che mi guardava sconsolato già da qualche settimana, un avanzo di un esperimento a mò di zuppa che non è stato proprio degno di nota e dato che non sapevo che fine fargli fare, ho pensato di usarlo per questa ricetta.
Nel pacchettino c'erano: soia, ceci, cannellini, borlotti, fagioli rossi, fagioli neri, lenticchie e piselli ma voi potete decidere anche di usarne uno solo di questi legumi, non c'è problema. Se vi piacciono potete aggiungere funghi o magari delle noci tritate all'impasto, altrimenti lasciate tutto così e vedrete che non ve ne pentirete.
In commercio ci sono anche barattoli di legumi misti già pronti, che vanno benissimo in questo caso.
Se usate quelli secchi ricordatevi di metterli in ammollo la sera prima e di cuocerli secondo le istruzioni sulla confezione.
Una volta che abbiamo i nostri legumi pronti possiamo iniziare.

ARROSTO DI LEGUMI VEGAN

- legumi misti q.b. (decidete voi la quantità in base alle persone che dovete mettere a tavola)
- farina di ceci (facoltativa)
- pangrattato q.b.
- cipolla
- 1 carota
- mezzo bicchiere di vino bianco
- sale

A parte cuocete la carota in abbondante acqua salata e unitela ai legumi.
Frullate i legumi in una ciotola dai bordi alti con un frullatore ad immersione aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua (soprattutto se usate i legumi secchi che assorbono meno liquido). Aggiungete un pò di farina di ceci o farina 0 per rendere il composto più compatto, quindi dategli la forma classica dell'arrosto e passatelo nel pangrattato.
In una padella scaldate un pò d'olio evo e poca cipolla tagliata fine, quindi sfumate con il vino bianco, fate rosolare l'arrosto qualche minuto per farlo insaporire bene su tutti i lati, quindi trasferitelo in uno stampo da plumcake ricoperto da carta forno e cuocete in forno caldo a 180° fino a quando si dora in superficie.

Questo arrosto andrebbe servito con una salsina di accompagnamento. Io ho usato questa alla zucca che secondo me è fantastica.

mercoledì 27 gennaio 2016

GNOCCHI AL SUGO DI POMODORO E CAVOLO RICCIO

Voi lo avete mai mangiato il cavolo riccio? Da vedere non è bellissimo, anzi, però fa davvero tanto bene e secondo me vale la pena provarlo. Io l'ho trovato l'altro giorno all'ipermercato e ho deciso di prendere un mazzo di foglie nella versione viola (o nera, in ogni caso è scuro).
Il cavolo riccio è tra gli alimenti più nutrienti che esistano al mondo, lo sapevate? Oltre a tutte le proprietà antitumorali e antinfiammatorie della famiglia del cavolo, contiene anche pochissime calorie, moltissime vitamine (tra le altre la C e la K), minerali, calcio, potassio, beta carotene e per finire fa bene sia al cuore che ai reni. Insomma, è un super alimento!
Oggi ho fatto gli gnocchi freschi seguendo questa ricetta e ho deciso di provarli con un sughetto nuovo, che non fosse il solito pomodoro e neanche il formaggio.
Il risultato è stato un primo piatto da leccarsi i baffi, che anche la piccola di casa si è trangugiata fino all'ultimo boccone (cavolo riccio compreso).
Come sempre è un primo sano ed economico (il cavolo riccio non ha proprio un prezzo bassissimo ma ne bastano davvero poche foglie) adatto a tutti. Con questo sughetto potete anche condire una super pizza fatta in casa, o magari una torta salata, o ancora potete servirlo come contorno ad una bistecchina di pollo, o perchè no, ad un burger di ceci.
Fatemi sapere come l'avete servito.

GNOCCHI AL SUGO DI POMODORO E CAVOLO RICCIO

- 200 g. gnocchi freschi (io fatti in casa)
- 2 pomodori
- 1/2 cipolla
- olio evo
- 4/5 foglie di cavolo riccio viola
- 1 cucchiaino di dado (io autoprodotto)

Sciacquate le foglie di cavolo riccio sotto l'acqua corrente, quindi eliminate la parte centrale più dura, poi tagliatele al coltello finemente. Fatele sbollentare qualche minuto in acqua salata, vedrete che se avete usato il cavolo viola verrà via il colore e l'acqua diventerà blu.
In una padella scaldate un giro d'olio evo, aggiungete la cipolla tritata finemente, poi i pomodori ben lavati e tagliati a dadini. Lasciate insaporire coprendo con un coperchio e all'occorrenza qualche cucchiaio d'acqua.
Scolate il cavolo e aggiungetelo al sugo, quindi mettete il dado oppure un pizzico di sale. Mescolate e fate cuocere ancora qualche minuto.
A parte cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolateli quando risaliranno in superficie e aggiungeteli al sugo.
Se utilizzate questa ricette per una pizza o per una torta salata, distribuite il sugo sulla base, quindi aggiungete un pò di timo, di alloro e di maggiorana (io li uso secchi) e se volete un cucchiaino di lievito alimentare in polvere, quindi infornate a 180°.
Buon appetito!

lunedì 25 gennaio 2016

RAVIOLE DI CARNEVALE VEGAN

No non fate quella faccia, non siate tra quelli che non appena dico vegan subito arricciano il naso pensando a chissà cosa! Vegan non significa insapore, non significa cattivo e soprattutto non significa che bisogna avere un'alimentazione completamente vegana. Io ad esempio mangio tutto (anche se alcuni alimenti più di altri) ma preparo anche tante cose vegane per diminuire il consumo di uova settimanale, per abbassare il colesterolo, per tenere basse le calorie. Ciò non significa che tutte le ricette debbano essere prive di alimenti di origine animale.
Nei dolci soprattutto trovo molto utile questa scelta perchè ci permette di eliminare il burro in primis (che io odio proprio), ma anche le uova in alcuni casi e il latte e i suoi derivati per gli intolleranti o per le ragioni di cui parlavo prima.
La ricetta di oggi è la variante vegana di questa ma devo dire che non ha assolutamente nulla da invidiare. Si tratta di raviole fatte con una frolla leggera e gustosa, riempite di marmellata all'albicocca (ma ovviamente potete decidere di usare la farcia che preferite) e, neanche a dirlo, cotte al forno.
Ho inserito queste raviole tra le ricette di Carnevale perchè le vedo spesso nelle vetrine delle pasticcerie in questo periodo dell'anno, magari ricoperte di cioccolato o con la granella di zucchero in superficie. Se non avete problemi di calorie potete anche optare per questa opzione, altrimenti affidatevi alla mia versione base.
Ovviamente questa ricetta rientra nella categoria #carnevalesenzafritti

RAVIOLE DI CARNEVALE VEGAN

- 200 g. farina tipo 2 (o metà integrale e metà 0)
- 60 g. zucchero di canna integrale
- 1 pizzico di bicarbonato
- 25 ml olio evo
- 130 ml latte vegetale (io di latte)
- marmellata (io all'albicocca q.b.)

In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti con le mani lasciando per ultimo il latte. Consiglio di aggiungerne un pò per volta per evitare di rendere l'impasto troppo appiccicoso e dover poi aggiungere farina. Potrebbe servirvi un pò meno latte a seconda del tipo di farina che usate.
Formate una palla, stendetela con il mattarello abbastanza sottile, poi con un coppa pasta o uno stampino formate tanti dischi. Riempiteli con poca marmellata (in cottura tende ad uscire quindi non esagerate) e richiudete sigillando per bene.
Mettete in una teglia ricoperta da carta da forno e cuocete in forno caldo a 180° per 10 minuti circa, o comunque fino a doratura.

venerdì 22 gennaio 2016

IL MIO PORTAUNCINETTI ALL'UNCINETTO

Essendo un porta uncinetti non poteva che essere fatto all'uncinetto! Ultimamente mi sto destreggiando spesso tra gomitoli di lana, cotone, aghi, spille da balia, uncinetti e rotoli di filo. Inutile dire che il mio "angolo" fai da te è ormai diventato un mobile intero e molto spesso è disordinato (per usare un eufemismo). In attesa di riuscire a riordinare un pò tutto il materiale da recupero e da riciclo che ho messo da parte, ho pensato di utilizzarne un pò per realizzare questo utilissimo porta uncinetti. Chi ama lavorare con l'uncinetto sa bene che ne esistono di diversi spessori, di diversi materiali e a volte per riuscire a completare un unico lavoro ne serve più di uno. Inevitabilmente si finisce per averne diversi, molto spesso sparsi qua e là.
Questo oggettino è favoloso perchè permette di tenere ordinato tutto l'occorrente per lavorare all'uncinetto e in più è davvero delizioso, quindi non posso che postarvi qualche foto!
Non è un'idea mia, lo dico subito. L'ho trovato in rete qualche settimana fa qui
e me ne sono innamorata...
Io adoro i libri e l'idea che un porta uncinetto fosse a forma di libro mi ha entusiasmata, inoltre c'è posto per tutto, quindi non rischiate di perdere niente.

Si lavora in più passaggi e con un pò di pazienza si può personalizzare a piacere. Ecco l'occorrente per realizzarlo

PORTA UNCINETTI ALL'UNCINETTO

- 1 gomitolo di cotone grosso giallo
- 1 gomitolo di cotone grosso rosa
- 2 fogli di feltro quadrati
- ago da lana
- filo


Per prima cosa realizziamo la copertina del libro, scegliendo il colore che preferiamo (io ho usato il rosa). Facciamo una serie di catenelle a seconda della dimensione che vogliamo ottenere e proseguiamo lavorando una serie di maglie alte fino ad avere un bel rettangolo. Ripeto: le dimensioni sono soggettive quindi potete decidere voi quando fermarvi.
Chiudete il lavoro e con l'altro colore realizzate un altro rettangolo delle stesse dimensioni (un giro di maglie alte in meno rispetto all'altro perchè sarà la parte interna).
Ora tagliate un pezzo di feltro grande quanto il primo rettangolo (quello rosa) e con l'ago da lana e il filo (io ho usato il giallo) cucitelo alla copertina per rivestirla internamente. In questo modo il libro sarà più rigido.
Ora sovrapponete il rettangolo giallo e sempre con ago e filo cucite la costa centrale in modo da formare il libro. Ora avrete la copertina ricoperta con il feltro, una pagina gialla, le due pagine gialle centrali, un'altra pagina gialla e la copertina posteriore ricoperta con il feltro.
A questo punto potete personalizzare il vostro porta uncinetti come preferite. Io ho realizzato come nel link un porta forbice a forma di cuore nella prima pagina, sempre cucendo a mano con ago e filo. Poi ho attaccato una striscia di feltro nella pagina gialla per attaccare aghi e eventuali spilli, mentre nelle due pagine centrali ho fatto tanti scompartimenti per i vari uncinetti, realizzando anche una tasca più grande per tenere il metro.
La parte anteriore della copertina potete personalizzarla come preferite.

mercoledì 20 gennaio 2016

SFRAPPOLE O CHIACCHERE AL FORNO

Oggi ho fatto un esperimento e mi è riuscito! E' sempre una grande soddisfazione quando questo accade... Avete presente l'impasto delle sfrappole che avevo pubblicato qui? Bene, oggi ho provato a cuocerlo in forno per evitare di dover friggere e il risultato è che per me sono ancora più buone!
Sempre nell'ambito del #carnevalesenzafritti ho pensato che usare il forno potesse essere una buona alternativa e avevo ragione. Credevo di dover modificare un pò la lista degli ingredienti (soprattutto l'aceto) ma alla fine il sapore non cambia assolutamente. L'unica differenza è che queste sfrappole (o chiacchiere come vengono chiamate in alcune parti d'Italia) non sono unte, sono leggere e se ne possono mangiare un pò di più! Rimangono croccanti, friabili e dolci al punto giusto e anche l'aspetto è lo stesso (non l'avreste mai detto che sono cotte al forno guardando la foto, eh?) infatti le "bolle" che tanto mi piacciono si formano ugualmente e con lo zucchero a velo sopra sono praticamente identiche alle loro sorelle supercaloriche.
Bene, pronti? Partiamo.

SFRAPPOLE O CHIACCHIERE AL FORNO

- 150 g. farina 0
- 1 cucchiaio di olio di mais
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di aceto
- 1 cucchiaio di zucchero (di solito uso quello di canna integrale ma in questo caso la dose è talmente minima che ho utilizzato il classico zucchero bianco semolato)
- zucchero a velo per guarnire

Mettete tutto in una ciotola e impastate con le mani fino ad ottenere una palla liscia ed elastica. Coprite con pellicola e fate riposare per 30 minuti circa, quindi riprendetela e lavoratela un pò.
Con la macchina per tirare la sfoglia formate tante strisce lunghe e sottili (io sono arrivata fino al numero 6), poi tagliatele come desiderate e mettetele in una teglia ricoperta da carta forno.
Infornate a 180° fino a doratura dei bordi.

lunedì 18 gennaio 2016

TORTINO DI MIGLIO E PISELLI

Ci sono giorni in cui per pranzo do alle mie figlie un bel piatto di pasta al formaggio, o magari una minestra di fagioli, oppure un piatto di pasta al ragù. Queste sono tutte ricette che da punto di vista nutrizionale sono complete perchè sono a tutti gli effetti da considerarsi piatti unici, ma le bimbe hanno ancora fame! Allora che fare? Non voglio esagerare dando loro troppe proteine perchè credo che un eccessivo apporto non sia salutare, però non voglio neanche lasciarle con la fame, né tanto meno lasciarle ingozzare di pane..
La soluzione io la trovo nei tortini senza uova, preparati con verdure e al limite qualche cereale. Non sono pesanti, sono molto buoni e fanno bene. Non hanno lo stesso apporto proteico di carne, pesce e formaggi ed essendo senza uova non sostituiscono la razione settimanale di questo alimento.
Di solito uso l'amaranto o la quinoa ma l'altro giorno ho provato con il miglio e devo dire che la ricetta mi è piaciuta molto.
Ovviamente io ho scelto i piselli ma questi si possono tranquillamente sostituire con qualunque altra verdura voi vogliate usare.

TORTINO DI MIGLIO E PISELLI (dosi per circa 4 tortini)

- 100 g. miglio
- una manciata di pisellini (io surgelati)
- 1 cucchiaino di cucurma in polvere
- olio evo
- pangrattato q.b.
- 1/2 cipolla piccola
- una punta di dado (io autoprodotto)

In un pentolino scaldate un giro di olio evo e fate tostare il miglio ben lavato sotto l'acqua corrente per qualche minuto mescolando spesso per non farlo abbrustolire. Quando sentirete il profumo del miglio coprite con l'acqua, aggiungete la cucurma e il dado, portate a bollore e abbassate il fuoco. Portate a cottura il miglio e lasciatelo fermo per una decina di minuti in modo che assorba l'acqua. se questa dovesse essere comunque troppa scolatela.
In una padella fate soffriggere la cipolla tagliata finemente con un un giro d'olio evo, aggiungete i piselli surgelati, insaporite con un'altra punta di dado autoprodotto (o un pò di sale) e un pochino d'acqua. Quando saranno pronti spegnete il fuoco.
In uno stampo per muffin (io ho usato quello in silicone) mettete sul fondo un pò di miglio ben compattato, poi uno strato di piselli, poi coprite con altro miglio e spolverate con un pò di pangrattato. Infornate a 180° fino a quando non si formerà una bella crosticina in superficie.

venerdì 15 gennaio 2016

BOMBOLONI DI CARNEVALE AL FORNO

Proseguono i miei tentativi di rendere i dolci di Carnevale un pò più sani. Oggi facciamo i bomboloni al forno. Conoscete tutti i bomboloni classici, vero? Forse il nome più generico è "bombe", ma dalle mie parti si è sempre parlato di bomboloni (alla crema, alla cioccolata, alla marmellata, ecc).
Solitamente si fanno fritti e diciamocelo: sono una bontà! Per chi fosse interessato alla versione originale qui c'è la ricetta.
Oggi invece ripuliamo un pò questo dolce da tante schifezze e soprattutto lo cuociamo al forno, quindi senza grassi aggiunti e con una conta calorica decisamente più bassa.
L'impasto inoltre è vegan al 100% per cui anche se avete scelto questo regime alimentare potete gustarvi questi bomboloni senza problemi (magari senza crema per via delle uova).
Io li ho preparati ripieni di crema all'arancia (qui la ricetta) ma come dicevo prima potete utilizzare qualunque tipo di ripieno, o magari lasciarli vuoti all'interno e spalmarli di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria in superficie, oppure realizzare una semplice glassa bianca con zucchero a velo e acqua tiepida e decorarli con tante codette di zucchero colorate. Insomma: de gustibus!
Lo so che non ci credete ma questi bomboloni ripieni sono davvero una favola e in più sono anche light! Leggete l'elenco degli ingredienti: non c'è burro, non ci sono uova, non c'è il latte, non ci sono patate (ebbene si, ho trovato anche chi li fa così). Sono sofficissimi grazie all'acqua e sono anche molto leggeri. Provateli!

BOMBOLONI DI CARNEVALE AL FORNO

- 500 g. farina 0
- 100 ml olio di mais
- 100 g. zucchero di canna integrale
- 4 g. lievito di birra secco
- 250 ml acqua tiepida

In una planetaria mettete la farina, lo zucchero e l'olio. In una ciotola a parte invece sciogliete il lievito nell'acqua, poi aggiungetelo al resto degli ingredienti.
Fate andare la macchina fino a quando l'impasto incorda (potete anche spegnerla prima però in questo caso vi ritroverete un impasto meno compatto), trasferite il tutto in una ciotola capiente, coprite con pellicola e lasciate lievitare per 2 ore circa nel forno spento con la luce accesa.
Riprendete l'impasto e se necessario aggiungete un pò di farina per lavorarlo meglio. Dividetelo in tante palline della stessa dimensione, disponetele su una teglia ricoperta di carta forno e lasciatele lievitare coperte con un canovaccio per un'ora nel forno spento con la luce accesa.
Cuocete a 180° fino a doratura.

Quando la crema sarà fredda mettetela in una siringa da pasticcere e riempite i bomboloni che nel frattempo avrete lasciato raffreddare.


Se anche voi avete altre ricette di Carnevale non fritte scrivetemi e partecipate con me al #carnevalesenzafritti 2015!

mercoledì 13 gennaio 2016

ERBAZZONE A MODO MIO

Si perchè quello che a prima vista può sembrare un piatto vegetariano (in quanti pensano che chi non mangia carne debba accontentarsi di erbe e semi??) di vegetariano ha davvero poco o niente. Dopo averlo assaggiato (ahimè) ho scoperto che all'interno di questa torta salata c'è davvero di tutto: pancetta, lardo, strutto... E al di là del regime alimentare che ognuno di noi è libero di scegliere, credo sia proprio il caso di alleggerirlo un pò.
Innanzitutto l'impasto prevede la stessa quantità di olio evo e di acqua, poi l'aggiunta di farina quanto basta per creare una palla liscia e non appiccicosa. Anche in questo caso l'olio non solo è pesante ma anche parecchio calorico, quindi se vogliamo mantenere l'uso dell'olio evo dimezziamone almeno la dose: 1 tazzina di olio per 2 tazzine d'acqua. Vi garantisco che il risultato è ottimo. Se vogliamo ottenere un'impasto più grande manteniamo sempre questa proporzione.
Per quanto riguarda il ripieno io ho usato spinaci e bietole, opportunamente lavati e stufati in padella per qualche minuto, poi ho aggiunto della ricotta, uno dei formaggi più magri che esistano sul mercato. Potete anche scegliere del Philadelphia light o meglio ancora Balance se siete in cerca di un piatto ancora più dietetico, o potete omettere completamente il formaggio se siete vegani.
Questo piatto è ottimo sia come antipasto tagliato a quadretti, sia come contorno ma anche come secondo, dipende ovviamente dalle quantità e dal tipo di ripieno che scegliete di usare.

ERBAZZONE A MODO MIO

- 1 tazzina da caffè di olio evo
- 2 tazzine da caffè di acqua
- sale q.b.
- farina tipo 2 q.b. (o quella che preferite)

Per il ripieno:

- Spinaci freschi q.b.
- Bietola q.b.
- ricotta 200 g.

La prima cosa da fare è l'impasto. In una ciotola mescoliamo l'olio e l'acqua, saliamo e aggiungiamo la farina quel tanto che basta per ottenere un impasto morbido e non appiccicoso. Lavoriamo con le mani, formiamo una palla e avvolgiamola con pellicola, poi lasciamola riposare per un'oretta almeno in frigorifero.
Nel frattempo prepariamo il ripieno.
Laviamo bene e tagliamo finemente gli spinaci e la bietola, togliamo le parti dure di quest'ultima e stufiamo in padella per qualche minuto con un filo d'olio evo. Saliamo e quando si saranno asciugati bene spegniamo e lasciamo raffreddare.
Aggiungiamo alle verdure la ricotta, mescoliamo bene.
Stendiamo la pasta in due cerchi sottili, poniamo il primo in una teglia ricoperta da carta forno, versiamo quindi il ripieno, poi chiudiamo con l'altro disco di pasta. Rimbocchiamo i bordi verso l'alto e sigilliamo bene il tutto.
Foriamo con i rebbi di una forchetta per lasciare respirare la torta e inforniamo a 180° per 30/40 minuti circa.

lunedì 11 gennaio 2016

MASCHERINE DI PASTA FROLLA AL FORNO

Quando si dice Carnevale si dice dolci, lo sappiamo. In questo periodo non ci sono solo maschere in tutti i negozi, ma anche stelle filanti, coriandoli, costumi e naturalmente dolcetti di ogni tipo!
Noi però vogliamo continuare a mangiare sano, giusto? Soprattutto vogliamo che i nostri figli mangino sano senza dover rinunciare a niente, incluso il Carnevale.
So bene che la maggior parte di queste leccornie (se non tutte) sono fritte, magari ripassate poi nel miele o nel liquore, o ancora nello zucchero a velo, ma fermiamoci un attimo a pensare a tutte le calorie che questi dolci apportano al nostro organismo e a quanto i fritti facciano male in generale.
E allora che si fa? Semplice: si fa un #carnevalesenzafritti in modo che tutti possano godere dei dolcetti tipici di questo periodo festoso senza dover per forza ingrossarsi il fegato a forza di grassi.
La prima idea che vi propongo oggi sono queste deliziose mascherine di pasta frolla (senza burro naturalmente) che, manco a dirlo, vengono cotte al forno, preservando il gusto e senza appesantire.
Per guarnire possiamo fare una glassa bianca come nel mio caso, oppure se proprio siamo super golose possiamo usare una crema di nocciole (possibilmente non Nutella, abbiate pietà) o magari del buon cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, al quale poi attaccheremo le codette di zucchero colorate, ma anche nocciole tritate o granella di mandorle.
Pronte?

Ah dimenticavo! Se avete altre ricette a tema Carnevale rivisitate in maniera più sana e con cotture diverse dalla frittura scrivetemi o postatele nei commenti e io le aggiungerò ai miei post!

MASCHERINE DI PASTA FROLLA AL FORNO

- 200 g. farina tipo 2 (o metà integrale e metà 0)
- 1 uovo
- 70 g. zucchero di canna integrale
- 1 bustina di vanillina
- 1 cucchiaino di polvere lievitante
- 30 ml olio di mais

Per la glassa bianca:

- 100 g. zucchero a velo
- 2 cucchiai circa di acqua tiepida

In una ciotola sbattiamo l'uovo con lo zucchero, quindi aggiungiamo la farina setacciata con il lievito, l'olio e la vanillina. Impastiamo bene con le mani e se dovesse risultare troppo asciutto aggiungiamo un goccio di latte. Stendiamo con il mattarello fino ad avere una pasta non troppo spessa ma neanche troppo sottile.
Per quanto riguarda la forma delle mascherine io ne ho fatta una su un foglio di carta, poi l'ho tagliata e con l'aiuto di un coltellino ne ho seguito i contorni sulla pasta frolla, dopodichè ho realizzato gli occhi e le ho allineate tutte su una teglia ricoperta da carta forno.
Inforniamo a 180° fino a doratura, poi lasciamo raffreddare.
Nel frattempo prepariamo la glassa bianca setacciando lo zucchero a velo e aggiungendo l'acqua poco alla volta e mescolando bene. Quando avremo ottenuto la consistenza giusta possiamo spalmarla sui biscotti e subito dopo cospargerli di codette di zucchero colorate.

domenica 10 gennaio 2016

CAFFE' AROMATIZZATO ALLA CANNELLA

Lo sapete quanto fa bene la cannella, vero? Ne avevo già parlato qui ma per chi ancora non lo sapesse voglio sottolinearlo di nuovo.
Le sue proprietà sono tantissime e spaziano dalle azioni antiossidanti alle immunostimolanti. Combatte i raffreddori perchè è antibatterica, antisettica, stimolante e digestiva. Contribuisce ad abbassare il livello di zuccheri nel sangue e combatte il colesterolo. Come se non bastasse combatte la fame nervosa, la candida, l'escherichia coli ed è pure afrodisiaca! Perchè non approfittarne allora?
La cannella è una spezia ormai largamente usata in cucina. Io la trovo fantastica e quando posso la inserisco in molte ricette, anche se in casa mia non piace a tutti. Dalla Apple pie americana ripiena di mele e cannella, alla marmellata di mele con l'aggiunta di cannella in polvere, passando per i dolci e arrivando persino alle minestre. Insomma, se vi piace il suo aroma troverete questa variante di caffè davvero invitante! Avevo già pubblicato una tisana molto buona e delicata che nei casi di raffreddore aiuta notevolmente a decongestionare le vie respiratorie, ma in questo caso si potrebbe provare anche con una bella tisana allo zenzero (a presto per la ricetta).
Oggi invece voglio parlarvi di una variante di caffè che io adoro e che in questo periodo consumo almeno una volta al giorno. Lo faccio con la moka quindi chi ha la macchinetta a cialde non penso proprio che riesca a farlo, ma per tutti gli altri non ci sono scuse!

CAFFE' AROMATIZZATO ALLA CANNELLA

- Caffè in polvere (quello che usate di solito)
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- zucchero o dolcificante (a piacere)

E' davvero semplicissimo: nella moka mettete un cucchiaino di caffè in polvere, un cucchiaino di cannella e poi ricoprite con un altro cucchiaino di caffè. In pratica la cannella è nascosta tra due strati di caffè. Procedete come al solito per preparare il vostro caffè e dolcificate a piacere.
L'aroma di cannella si percepirà di più o di meno, a seconda della quantità di polvere che avete messo. Potete anche iniziare con mezzo cucchiaino, per vedere se vi piace il gusto, poi aumentare ad uno.

Mi raccomando di non esagerare con l'uso di questa spezia perchè come per tutti gli altri alimenti non bisogna mai abusarne per non subire effetti collaterali. Tenete presente che la dose consigliata giornaliera di cannella è di 3 g.

venerdì 8 gennaio 2016

RICETTE LIGHT PER IL DOPO NATALE

Da un paio di giorni i più attenti avranno notato che in alto a destra è presente un nuovo file scaricabile. E' un esperimento che ho voluto fare per vedere se la cosa poteva interessare i lettori del mio blog, quindi ho bisogno che mi facciate sapere cosa ne pensate!

Dato che il Natale è passato da poco e con lui tutte le feste comandate, in molti (io per prima) si sono trovati con qualche chiletto di troppo addosso (non dite di no, siate coraggiosi!).

Ho raccolto in questo file una serie di ricette light, con poche calorie ma sostanziose, che possiamo preparare in questo periodo per disintossicare un pò il nostro corpo dai grassi, dai dolci, dalle abbuffate di carne e di pasta che abbiamo fatto nei giorni di festa.
Ecco perchè la maggior parte prevede l'uso di cereali, di verdure e di legumi, perchè sostanzialmente ci aiutano a riempire la pancia abbassando la conta delle calorie.
Ho diviso il file in ANTIPASTI, PRIMI PIATTI E MINESTRE, SECONDI PIATTI e DOLCI, perchè essere a dieta non significa saltare i pasti, escludere alcuni alimenti, ma semplicemente rivedere le porzioni e usare ingredienti magri che ci aiutino a sgonfiarci un pochino.

Non sono una nutrizionista, badate bene, i miei sono solo consigli dati dall'esperienza (dopo il primo parto ho perso 21 chili in 7 mesi, quindi ne so qualcosa). Mi permetto di proporvi queste ricette pensando che possano interessare alcuni di voi, se non per la dieta, anche solo per la curiosità di provare ricette nuove. Potrebbe essere un modo per scoprire anche vecchi post che i nuovi lettori non hanno avuto occasione di leggere.
Scaricate il file, divertitevi a provare le mie ricette e buon appetito!

RICETTE LIGHT PER IL DOPO NATALE


UN NUOVO LOOK PER IL SOLITO BLOG

Come avrete notato il blog sta cambiando. Con l'anno nuovo ho deciso di dare nuova vita alle mie ricette, un nuovo abito che possa valorizzarle meglio, nell'ambito di un blog che racchiude in realtà uno stile di vita, più che un insieme di piatti.
Quello che è partito come un modo per risparmiare in tempo di crisi (che molti hanno definito ormai in fase calante) si è trasformato in un viaggio dentro me stessa, alla riscoperta di alcuni valori legati al cibo ma anche alla salute e che mi hanno portata a cambiamenti non radicali ma incisivi, che coinvolgono tutta la famiglia.
Leggendo le prime ricette di questo blog si può notare la differenza, oltre che nella lista degli ingredienti anche nel modo di cucinarli, ma soprattutto nel fine ultimo. Risparmiare certo, ma mai a spese della salute. La consapevolezza che forse, non spendendo di più ma risparmiando un pochino meno, è possibile ottenere un risultato migliore, più importante. La ricerca di prodotti biologici, non di nicchia ma neanche legati alla grande distribuzione (quando è possibile), l'uso di alcuni ingredienti mai usati prima (semi oleosi, dolcificanti naturali, pseudo cereali) ricchi di sostanze importanti e sottovalutate dalla stragrande maggioranza delle persone.
Ecco perchè il look iniziale di questo blog iniziava a starmi stretto. Ho voluto cercare uno spazio più idoneo al tipo di pubblico che desidero raggiungere, in seguito ad una più intensa caratterizzazione delle mie ricette.
Un'immagine più limpida, più chiara, di maggiore impatto. Una grafica più semplice e meno ricercata, per raggiungere tutti, per comunicare umiltà ma anche praticità, pragmatismo.
La creazione di un piccolo logo che possa meglio identificare gli argomenti che vengono trattati in queste pagine: il salvadanaio ad indicare che il risparmio è sempre presente nei miei piatti, nelle mie ricerche online e nella vita quotidiana attraverso il riuso, il riciclo ma anche le offerte al supermercato e la capacità di cogliere le occasioni nei negozi. Il gomitolo e l'uncinetto per ricordare che il lavoro fatto a mano è importante, parla di noi, racconta una storia a chi riceve il nostro dono, ma è anche un modo per utilizzare filati che ci hanno regalato e che altrimenti starebbero in un cassetto a prendere polvere. Usare le mani come facevano le nostre nonne per trasmettere amore e dedizione anche attraverso questi piccoli grandi oggetti e non solo il cibo che prepariamo. Costruire, riciclare, dare nuova vita alle cose, raccontare storie diverse, trasmettere valori anche ai nostri figli.
Da oggi inauguro un nuovo capitolo tra le pagine di questo blog in continua rivoluzione (come me del resto). Mi auguro che anche voi seguiate il mio percorso e che possiate condividere con me idee, progetti e ricette.
Scrivetemi, commentate, condividete, provate, cucinate!

giovedì 7 gennaio 2016

FRITTATA ALLE VERDURE SENZA OLIO E SENZA GRASSI

Ho deciso di inserire questa ricettina nella categoria dello svezzamento perchè ho iniziato a proporla a mia figlia proprio in quel periodo. Ero alla ricerca di un modo per farle mangiare le uova senza dover friggere ogni volta e senza presentarle nel piatto un secondo troppo pesante e difficile da digerire. Questa frittata ha numerosi vantaggi, tanto più che anch'io la mangio spesso: innanzitutto è molto versatile, quindi potete inserire le verdure che piacciono di più ai vostri bimbi o magari quelle un pò più ostiche per vedere se così si presentano meglio. Il sapore dell'uovo maschera un pò quello delle verdure e se riuscite ad equilibrare bene gli ortaggi risulterà molto più gradevole anche il cavolfiore o il broccolo. Come dicevo prima è un secondo piatto molto leggero e facilmente digeribile perchè non è fritto ma è fatto al forno, di conseguenza non ha bisogno di olio, burro o di altri grassi per la cottura. Un altro aspetto importante è che in questo modo siete sicure che il vostro bimbo non rischia di mangiare un uovo non completamente cotto, perchè i 20 minuti di cottura a 180° garantiscono una cottura perfetta (si sa che la salmonella resiste alle alte temperature e con i bambini bisognerebbe non rischiare mai). Ultimo ma non meno importante, grazie all'aggiunta di parmigiano e al sapore delle verdure non avrete bisogno di aggiungere il sale, perchè sarà già gustoso così.
Potete anche decidere di mettere dei cubetti di formaggio solido come Galbanino, Emmenthal, Scamorza o quello che preferite, in modo da rendere ancora più appetibile la frittata.
Come dosi io calcolo circa 1 uovo a testa, soprattutto per i bambini, ma se ne fate una grande con 3 uova basterà dividere la frittata a fine cottura.
Io generalmente la servo a quadretti o come in questo caso tagliata in varie forme con l'aiuto dei taglia biscotti. Sono facili da prendere con le manine, non ungono e sono belli morbidosi!


FRITTATA DI VERDURE SENZA OLIO E SENZA GRASSI

- 1 uovo a persona
- verdura varia (io spinaci, zucca e cavolfiore)
- parmigiano

In una ciotolina sbattete l'uovo con una manciata generosa di parmigiano grattugiato. Aggiungete poi la zucca tagliata a dadini piccoli, qualche foglia di spinaci ben lavata e tagliata finemente al coltello, e infine qualche cimetta di cavolfiore anch'essa ben lavata e tagliata.
Mescolate bene e trasferite in un contenitore di alluminio foderato di carta forno.
Cuocete per 20 minuti a 180°.
Fate intiepidire poi tagliate come volete e servite.

martedì 5 gennaio 2016

CUFFIA ROMANTICA AD UNCINETTO: TUTORIAL

Oggi voglio postarvi lo schema di un cappellino che secondo me è davvero bello. Quando arriva il freddo mi prende come una specie di frenesia alle mani e non riesco a stare ferma, devo per forza uncinettare!! Mi piace lavorare il cotone ma la lana è la mia preferita, un pò perchè è più veloce la realizzazione e un pò perchè è soffice soffice.
Avendo due figlie femmine mi sbizzarrisco spesso a fabbricare cappelli e cuffiette, ma anche fasce per i capelli, borsine, applicazioni, sciarpe e guantini. Insomma, ogni scusa è buona per sferruzzare :)


Oggi vi propongo un tutorial che ho trovato in rete, molto chiaro e molto ben fatto, che vi permetterà di realizzare una cuffietta molto bella adatta sia ai bimbi che a noi adulti.
Qui il link
La prima cosa da fare è decidere il destinatario e di conseguenza lo spessore della lana. Io ne ho fatte due, come potete vedere dalle foto: una in rosa per la piccola Nicole e una arancione per Viola.
La prima è stata fatta con lana sottile baby e un uncinetto n. 3, mentre per la seconda ho usato un filato misto lana piuttosto grosso e un uncinetto n. 5,5.
A seconda di quanto grande volete la cuffia dovrete regolarvi con gli aumenti e i giri da fare.
L'effetto del punto a spirale si vede meglio con il filato sottile ma anche con quello grosso il risultato è molto bello.

Per prima cosa facciamo un cerchio magico con 4 catenelle e chiudiamo a cerchio con un punto bassissimo.
- 3 catenelle per iniziare, 15 punti alti dentro al cerchio. Chiudete con un punto bassissimo.
- 3 catenelle per iniziare. 15 punti alti lavorati di traverso, entrando con l'uncinetto prima del punto, passando dietro e uscendo dall'altra parte (come spiegato bene nel tutorial). Chiudiamo con un punto bassissimo
- 3 catenelle per iniziare. "1 punto alto traverso nel punto alto traverso del giro precedente, un punto alto normale subito dopo". Ripetere fino alla fine del giro. In pratica facciamo una serie di aumenti per raddoppiare le maglie. Chiudiamo con un punto bassissimo.
- 3 catenelle per iniziare. "1 punto alto traverso nel punto alto traverso del giro precedente, 2 punti alti subito dopo nello spazio che c'è tra il punto traverso e il punto alto normale del giro precedente". Ripetere fino alla fine del giro. NB: dopo i due punti alti saltate il punto alto del giro precedente e passate a lavorare direttamente il punto alto traverso successivo. Chiudete con un punto bassissimo.

Se usate una lana grossa potete anche fermarvi qui con gli aumenti. Io con la lana arancione non sono andata oltre perchè mi serviva una cuffia per una bimba di 8 anni (circonferenza cranica circa 53 cm) Con la lana rosa sottile invece ho continuato.

- 3 catenelle per iniziare. "1 punto alto traverso nel punto alto traverso del giro precedente, 3 punti alti subito dopo nello spazio che c'è tra il punto traverso e il punto alto normale del giro precedente" Ripetere fino alla fine del giro. NB: come sopra.
Ora dovete regolarvi voi con le dimensioni che vi servono. Fate 3 o 4 giri con gli stessi 3 aumenti, poi passate a 4 punti alti. Io con la lana sottilissima ho continuato fino ad arrivare a 6 punti alti per una bimba di 2 anni. (circonferenza cranica circa 50 cm)

Quando arrivate all'altezza delle orecchie procedete con i bordi in questo modo.

- 3 catenelle per iniziare. "1 punto traverso nel punto traverso del giro precedente, un punto alto fatto da dietro (infilando l'uncinetto da dietro verso il davanti e poi uscendo da dietro)". Ripetete fino alla fine.
- 3 catenelle per iniziare. Ripetere come nel giro precedente facendo attenzione a fare i punti traversi sui punti traversi del giro precedente e i punti da dietro nei punti da dietro dei giri precedenti.
Andate avanti per 3 o 4 giri e poi staccate il filo.

Se ne avete voglia potete realizzare una cuffietta come questa da inserire nella calza della Befana, visto che siamo nel periodo delle feste, sarà sicuramente molto apprezzata!

sabato 2 gennaio 2016

10 IDEE PER UNA CALZA DELLA BEFANA SANA ED ECONOMICA

Anche per la Befana quest'anno ho deciso di affidarmi al fai da te. Certo, ci sono stati anni in cui la mia lotta al consumismo è andata a farsi benedire, lo ammetto. Non tutte le Epifanie sono riuscita a vincere questa battaglia, soprattutto con una figlia piccola (ma non troppo) che desidera ogni cosa che vede in tv e nei negozi, un marito che le da corda ogni volta e il tempo per fare tutto in casa che, diciamocelo, è sempre meno.
Beh, dato che mi sono resa conto che con un pò di organizzazione tutto è possibile (se sono riuscita a fare tutto quello che ho fatto per Natale significa che ce la posso fare) ho iniziato a pensare alla calza della Befana con qualche settimana di anticipo. E' un pò che navigo online in cerca di idee e devo ammettere che non ho trovato molto. La povera vecchina brutta e logora non gode di una grande simpatia tra i blogger di tutto il mondo purtroppo.
Mi sono spremuta bene le meningi e ho trovato qualche idea per una Befana fai da te, anche se non al 100%. Non voglio che mia figlia confrontandosi con le sue amichette si senta diversa perchè non ha ricevuto in dono niente di "acquistabile" nei negozi (purtroppo a volte capita) ma nello stesso tempo non voglio neanche che si riempia di dolcetti, caramelle e schifezze varie che fanno male, cariano i denti e non servono proprio a niente.
E allora cosa fare? Come in tutte le cose esiste la via di mezzo e credo sia sempre la scelta migliore.
Evitiamo di acquistare le calze già fatte, per carità. Sono piene, ma che dico piene, strapiene di roba immangiabile e dannosissima che alla fine non è neanche tanto buona e i bimbi spesso si ritrovano con un brutto mal di pancia e una fastidiosa dipendenza da zuccheri...
La parola chiave di questa Epifania (ma anche del nostro Natale e della nostra vita in genere da qualche anno) è FAI DA TE, ma anche RICICLO e non ultimo RISPARMIO.
Si possono unire tutte queste cose? Non è sempre facile e a volta bisogna scendere a compromessi, ma credo proprio di si.
Volete dunque qualche idea per un Befana sana ed economica ma anche intelligente e fai da te?
Ovviamente dipende dall'età dei bambini. Io quest'anno devo fare 2 calze: una per Viola di 8 anni e una per Nicole di quasi 2. Non è semplice ma è fattibile.



RISPARMIARE SULLA CALZA. Innanzitutto partiamo risparmiando sulla scelta della calza da riempire. E' inutile acquistarne una nuova tutti gli anni che poi finisce nel dimenticatoio e non viene mai apprezzata. Possiamo decidere di realizzarla con le nostre mani usando del feltro o del pannolenci, o magari possiamo usare l'uncinetto se proprio vogliamo lavorare.
Nella mia famiglia usiamo sempre la stessa calza ogni anno, che viene appesa sopra i fornelli vuota e che magicamente troviamo piena fino all'orlo la mattina del 6 gennaio.

E poi come la riempiamo questa calza? Ecco qualche idea.


1- QUALCHE PICCOLO GIOCHINO INTELLIGENTE. Marionette a dito per i più piccoli, scatoline tascabili di lego, pennarelli, matite, tempere, glitter, forbici per tagliare fogli ondulati, didò, piccole tele quadrate su cui dipingere ma anche timbrini, perline, macchinine o perchè no, anche un bel mazzo di carte da gioco.

2- LA FRUTTA E LA FRUTTA SECCA. Inseriamo nella calza qualche mandarino, qualche kiwi, qualche noce o nocciola, qualche mandorla o magari dei pistacchi o pinoli. Cerchiamo di avvicinare i nostri figli al sapore della frutta secca che fa sempre bene ed è buonissima.
Come ci suggerisce mammarum possiamo metterla dentro a delle scatoline e abbellirle con alcuni nastrini colorati.

3- LECCA LECCA FATTI IN CASA. I famosi Chupa Chups tanto amati dai bambini ( mia figlia li adora) possono essere sostituiti dai più sani lecca lecca fatti in casa, con frutta fresca oppure con succo di frutta biologico senza zucchero. Si possono fare anche al miele o al malto per non usare zuccheri aggiunti. Basta un pò di succo, un pò di zucchero di canna e dell'agar agar.

4- I BISCOTTI FATTI IN CASA. Se come me siete delle amanti della cucina sarà uno scherzo per voi realizzare dei biscottini fatti in casa. Potete partire da una ricetta qualsiasi che i vostri bimbi amano e trasformarla in simpatici dolcetti a tema Befana con un semplice stampino. La scopa, la Befana, la calza, sono tutte forme che potete utilizzare e se proprio non avete gli stampini potete provare a farli anche a mano.
Qui e qui  qualche idea

5- LA STORIA DELLA BEFANA. Se i vostri bimbi sono abbastanza grandi da leggere (ma anche se non lo sono, potete sempre leggere voi per loro) potete inserire un cartoncino con stampata la storia della Befana, per insegnare ai piccoli l'origine di questo mito. Online trovate tantissime versioni più o meno fantastiche da raccontare ai vostri bambini. Un'altra idea potrebbe essere una filastrocca o una poesia da far imparare loro a memoria (se vanno a scuola ormai saranno allenati).

6- MEMORY, GIOCHI E SCHEDE PER IMPARARE. Se i vostri bimbi sono piccolini potrebbe essere un'idea carina quella di stampare qualche scheda didattica travestita da gioco, incollarla su un cartoncino per rendere il tutto più resistente e ritagliarla. Potete realizzare dei piccoli sacchettini di chellophane con le card, oppure delle bustine colorate. 
Qui ci sono un sacco di idee carinissime e di grande effetto
Se invece sono più grandicelli potete optare per giochini diversi come sudoku, cruciverba, unite i puntini o rebus adatti alla loro età.
Qui ci sono invece dei bellissimi mandala da stampare e colorare

7- CIOCCOLATINI FATTI IN CASA. Pochissimi ingredienti per la versione home made dei cioccolatini. Potete personalizzarli con gli aromi che preferite (cannella, arancia, vaniglia) e dare loro la forma che desiderate. Potete aggiungere mandorle in granella o in lamelle, nocciole tritate, codette di zucchero colorate o di cacao. 
Basta sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente, metterlo dentro a degli stampini per cioccolatini e aggiungere quello che volete. Lasciate raffreddare in frigorifero qualche ora prima di estrarli e confezionarli come preferite. 
Qui ci sono tantissime ricette


8- UN LIBRO SULLA BEFANA. Sia che i vostri bambini siano piccoli, sia che siano grandicelli, potete regalare loro un libro (ovviamente adatto alla loro età). Se volete rimanere in tema Befana, potete scegliere uno di questi titoli


9- ACCESSORI IN SALDO. Eh si, perchè in alcuni negozi i saldi sono già iniziati, quindi tanto vale approfittarne, no? Un bel paio di guantini, una cuffia, una sciarpa, un paio di mutandine, una cintura. Dipende sempre dall'età dei vostri bambini ma conoscendo un pò i loro gusti dovreste riuscire a farli contenti. Per le femmine suggerisco anche mollette e cerchietti per i capelli, o magari qualche piccolo smaltino per le unghie (sempre per bambini)

10- UNA LETTERA DA PARTE DELLA BEFANA. Perchè no? Io quest'anno l'ho fatto da parte di Babbo Natale e mia figlia Viola l'ha molto apprezzata. Dopo aver mangiato i biscotti e bevuto il latte si è messo a scriverle una lettera dicendole quanto sia stata brava nel corso di questi ultimi 12 mesi e che per questo motivo le aveva lasciato un bel regalo. Potrebbe essere una buona idea lasciare una letterina anche da parte della Befana, magari a quei bimbi che un pochino la temono per via del suo aspetto fisico (mia figlia ne ha avuto paura fino ai 5 anni). Qualche parolina dolce, magari una calza senza carbone e personalizzata secondo i gusti dei bambini potrebbe essere un'idea. 

Spero di avervi dato qualche spunto per riuscire a riempire la calza della befana senza schifezze ma anche senza svenarvi troppo (soprattutto se avete più di un figlio). Il riciclo è una forma di rispetto nei confronti degli oggetti che ci circondano, ma anche un valore che a mio parere è importante trasmettere ai bambini. Con poco si riescono a realizzare oggetti bellissimi (ma anche buonissimi nel caso dei dolcetti fatti in casa) e allo stesso tempo si riescono ad evitare zuccheri inutili e dannosi per i bambini.

venerdì 1 gennaio 2016

SFORMATO DI LENTICCHIE SENZA PANNA CON CREMA DI ZUCCA

Questo è un esperimento che ho fatto ieri, 1° gennaio. Si lo so, gli esperimenti culinari non andrebbero mai fatti in occasione di pranzi o cene speciali ma avevo una tavolata di carnivori da accontentare e dato che di carne non ne voglio sapere, ho pensato di proporre loro un'alternativa gustosa e sana. Loro l'arrosto e le cotolette se le sono portate da casa, ma tutti hanno detto che il mio sformato era buonissimo!
La ricetta originale prevedeva l'uso della panna, ma un pò perchè io sono contraria agli ingredienti troppo grassi e un pò perchè all'ultimo momento mi sono trovata senza panna vegetale, ho dovuto fare senza. E pensare che l'avevo comprata ma una volta a casa mi sono accorta di aver preso quella per dolci da montare.... vabbè, stendiamo un velo pietoso..
Insomma, morale della favola ho preparato questo sformato che è piaciuto a tutti, con le lenticchie che di solito vengono gustate come buon auspicio il primo giorno dell'anno e l'ho servito con una crema di zucca semplice e senza grassi, ma (neanche a dirlo) buonissima.
Ancora una volta ho usato le lenticchie rosse decorticate perchè sono più facili da digerire, più veloci da cuocere e non hanno bisogno di ammollo.
La ricetta si presta a diventare anche vegana con l'utilizzo di un latte vegetale e l'omissione delle uova, ma sinceramente non so come possa venire perchè non l'ho provato. Forse sostituendo le uova con due patate lesse schiacciate potrebbe funzionare.

SFORMATO DI LENTICCHIE SENZA PANNA CON CREMA DI ZUCCA

- 500 g. lenticchie rosse decorticate
- 1 cipolla
- olio evo
- aglio (io surgelato)
- alloro
- dado (io autoprodotto) oppure brodo vegetale
- 2 uova
- 200 ml latte (anche vegetale)
- 1 cucchiaino di curry (facoltativo)
- 1 cucchiaino di paprika dolce (facoltativo)

Per la crema di zucca:

- 300 g. zucca pelata e tagliata a dadini
- 1 cucchiaino di dado autoprodotto (o sale)
- 1/2 cipolla
- 2 cucchiai di latte (anche vegetale)

In un tegame capiente fate scaldare un giro d'olio evo e la cipolla tagliata finemente. Aggiungete le lenticchie sciacquate bene sotto l'acqua corrente fate tostare per 1 minuto mescolando bene.
Aggiungete l'alloro, il dado autoprodotto e l'acqua calda, oppure qualche mestolo di brodo vegetale e mescolate. Man mano che le lenticchie cuociono aggiungete acqua o brodo per portarle a cottura, poi, quando saranno ridotte ad una purea, spegnete il fuoco e fate intiepidire.
A parte mescolate con una frusta le uova e il latte.
Se volete potete frullare le lenticchie aggiungendo un pò d'acqua per farle diventare più cremose, altrimenti potete schiacciarle con una forchetta o con un passaverdure, o ancora lasciarle come sono.
Incorporare il latte con le uova alle lenticchie, mescolate bene e mettete il tutto in uno stampo da budino precedentemente ricoperto da carta forno bagnata e strizzata.
Cuocete a 180° per 50 minuti circa, lasciate raffreddare completamente prima di servire.

Per la crema di zucca scaldate un giro d'olio evo in padella, unitevi la cipolla tagliata finemente e la zucca a dadini. La quantità di zucca è indicativa, dipende da quanta salsa volete ottenere.
Aggiungete il dado o il sale e lasciate cuocere a fuoco moderato con coperchio fino a quando non sarà morbida.
Trasferite in una contenitore dai bordi alti e frullate con il frullatore ad immersione, quindi aggiungete il latte. Potete aggiungere più o meno latte, a seconda dei gusti, oppure ometterlo completamente, come preferite.

I MIEI REGALI DI NATALE: LO SCIALLE AD UNCINETTO

Per la mia nonnina quest'anno ho pensato di realizzare uno scialle ad uncinetto come regalo di Natale. Io amo gli scialli, sono sempre comodi e molto versatili, in base al colore ma anche all'età delle persone. In cotone possono essere usati dalle ragazze anche in spiaggia come pareo o come coprispalle durante una serata estiva un pò fresca, in lana invece scaldano in inverno e basta.
Ecco perchè ho deciso di usare un cotone un pò grosso, per evitare la lana (che spesso è troppo calda per le persone di una certa età) e di abbellirlo con un bel fiorellone dello stesso colore. Dalla foto forse non si vede bene ma si tratta di un fiore tridimensionale molto bello, al quale ho aggiunto un bottone bianco madreperlato per dare un pò di luce. Infine ho inserito un nastro nel bordo e una serie di frange dello stesso colore dello scialle. Il filato lo avevo in casa, quindi in realtà questo regalo non mi è costato assolutamente nulla.
Lo scialle che vedete in foto è piegato a metà quindi dovete immaginarvelo della classica forma triangolare con le frange e il nastro su tutto il bordo.
Si tratta di un oggetto molto semplice da realizzare, bastano solo un pò di pazienza, un uncinetto (in questo caso n. 4) e un filato del giusto spessore.
Questo è lo schema che ho seguito io e che ho trovato in rete.


Si parte dal cerchio magico (6 catenelle chiuse a cerchio con una maglia bassissima) e si prosegue con 3 catenelle come primo punto + 2 maglie alte nel cerchio, 3 catenelle e 3 maglie alte nel cerchio.
3 catenelle per ripartire, si volta il lavoro, altre 2 maglie alte nella prima catenella, 1 catenella, 3 maglie alte, 3 catenelle e 3 maglie alte nelle 3 catenelle sottostanti, 1 catenella e 3 maglie alte nell'ultima catenella sottostante.
Proseguite così fino ad ottenere la grandezza desiderata.

Per il fiore seguite questo schema