giovedì 28 febbraio 2013

PALO DELLA PIOGGIA FAI DA TE

In questi giorni ho mia figlia a casa da scuola per colpa dell'influenza. Superati i giorni di crisi con febbre alta e malessere generale, restano quelli in cui si annoia perchè non può uscire e inizia a scalciare come un animale in gabbia. Che fare? Qui urgono idee...
Fortunatamente l'altro giorno ci è capitato di vedere una puntata di Art Attack molto interessante, in cui veniva spiegato come realizzare il palo della pioggia. Dopo averle spiegato sommariamente che cos'è e dopo averle fatto vedere il mio acquistato in una bancarella anni fa, la bimba si è subito incuriosita e mi ha chiesto aiuto per poterne realizzare uno.
L'idea quindi non è mia ma di Art Attack, io (e soprattutto mio marito) ci siamo limitati a copiarla!

Ma cos'è il palo della pioggia? Immagino che in molti non lo conoscano, soprattutto perchè non è un oggetto che si vede molto in giro, quindi mi pare giusto fornire una minima spiegazione.
Il palo della pioggia, o bastone della pioggia o albero della pioggia, è fondamentalmente uno strumento musicale ricavato dal cactus. Al suo interno sassolini, conchiglie sminuzzate e pietruzze vengono inserite insieme a bastoncini di legno o spine di cactus, in modo da produrre una vibrazione sonora che ricorda molto il suono della pioggia che cade e dell'acqua che scorre.
E' un oggetto originario dell'America cento -meridionale e dell'Africa e, come suggerisce il nome, era originariamente legato ai riti propiziatori della pioggia e la leggenda vuole addirittura che sia stato questo strumento a indurre Dio a mandare il diluvio universale sulla terra. Quando 15 anni fa ne comprai uno in legno in una bancarella, mi dissero che questi bastoni venivano usati dagli sciamani delle tribù di indiani d'america nelle danze per la pioggia, nei periodi di grande siccità.

Detto questo rimane il fatto che il suono che produce questo oggetto è davvero bello e di forte attrattiva per i più piccoli. A mio avviso è anche molto adatto ai bimbi nel primo anno di vita, periodo in cui scoprono i suoni e si divertono a giocare con oggetti rumorosi.

Per realizzarne una versione casalinga occorrono:
- 1 tubo di cartone ricavato da un rotolo di scottex
- colla vinilica
- stuzzicadenti
- forbici
- cartone
- riso o sale grosso o sassolini
- fogli di scottex o carta igienica
- colori e pennelli per dipingere

Prendiamo il tubo di cartone (se vogliamo un oggetto più grande è possibile attaccarne due assieme con un pò di colla vinilica) e con molta pazienza iniziamo a praticare dei fori in entrambi i lati in modo da poter inserire degli stuzzicadenti che lo attraversino completamente. Più buchi faremo, più stuzzicadenti inseriremo e più sarà intenso il suono della pioggia. Ricopriamo l'intera lunghezza del tubo con gli stuzzicadenti e con un paio di forbici tagliamo le punte in eccesso lasciandone comunque visibili le estremità.
A questo punto tagliamo da un foglio di cartone due dischi della grandezza del buco del tubo, in modo da chiudere il lato alto e quello basso del bastone. Incolliamone uno e prima di incollare anche l'altro ricordiamoci di inserire il riso o quello che volete in modo da produrre il suono. Fate una prova muovendo il bastone per rendervi conto della quantità necessaria, infine sigillate il bastone con l'altro disco.
A questo punto bisogna fare la classica miscela di acqua e colla vinilica in parti uguali e con un pò di pazienza spennellare tutta la superificie per poi ricoprirla interamente di pezzi di scottex. In questa fase è importante cercare di coprire soprattutto i punti in cui sporgono gli stuzzicadenti in modo da rendere la superficie il più liscia possibile.
Lasciamo asciugare per circa un giorno in modo che si secchi tutto e diventi duro e solido e a questo punto lasciamo che i bimbi si divertano a dipingere con colori e pennelli.
Noi l'abbiamo colorato con onde variopinte.

Con un pò di pazienza e di fantasia, ma soprattutto con materiali di assoluto riciclo e a costo zero, siamo riusciti a realizzare un oggetto divertente e in parte anche utile, a trascorrere un pomeriggio produttivo e, cosa molto importante, a insegnare a un bambino ad usare la creatività e la fantasia. Trovo che sia un'idea molto intelligente da copiare e senza dubbio i bambini ne saranno molto affascinati

lunedì 25 febbraio 2013

CUFFIA LUNGA FATTA AI FERRI

Continuano gli esperimenti con i ferri e il lavoro a maglia, dato che la lana non manca. Ieri ho iniziato la realizzazione di un cappellino, o berretto, o cuffia, chiamatelo come preferite, in coordinato con la sciarpa che ho finito l'altro giorno.
Avete presente i copricapo che si vedono ovunque in questa stagione? Non so voi ma io li ho visti addosso a tutti, di tutti i colori, con motivi o a tinta unita, di lana pelosa, di lana non pelosa, semplici, con i ghirigori.. insomma scegliete quello che volete ma il modello è sempre lo stesso. E' quella che io chiamo cuffia lunga, ovvero una cuffia aderente sulla testa ma più lunga sulla nuca e che quindi risulta vuota nella parte posteriore.
Lo schema l'ho trovato online e sul link che ho seguito viene chiamato "cappello elfico", si può portare come una cuffia normale oppure tipo "puffo", leggermente piegato su se stesso.
Ho scelto questo modello un pò perchè è alla moda e mi piace e un pò perchè è uno dei cappelli più facili da eseguire e soprattutto con l'uso dei ferri normali e non quelli circolari. Non li possiedo, non li ho mai usati e sinceramente ne faccio volentieri a meno, per quanto molte persone mi abbiano confidato che non sono affatto difficili da usare.
Questo cappello viene lavorato in piano, aperto, per poi cucirlo alla fine (è veramente un'operazione semplice), non scoraggiatevi se ad una prima lettura delle spiegazioni non capite come fare, basterà studiare un paio di abbreviazioni se non siete delle esperte e magari cercare qualche punto online.
Questo è il link con lo schema
http://blog.leiweb.it/hobby-e-casa/2010/10/08/cappello-elfico/

Seguite scrupolosamente le istruzioni e leggete anche i commenti in fondo alla pagina, ci sono ulteriori chiarimenti.
La prima parte è costituita dal bordo che andrà sulla fronte ed è fatta a maglia legaccio, quindi tutta lavorata a dritto, poi si passa alla maglia rasata (un ferro dritto e uno rovescio) con qualche aumento e qualche diminuzione nella parte finale.
Qui ci sono alcune spiegazioni molto chiare su come si fanno aumenti e diminuzioni
http://www.youtube.com/watch?v=dd366lJ3-GM

E qui invece c'è la spiegazione del punto materasso (da eseguire con l'ago da lana) che vi servirà per cucire i due lati del cappello.
http://www.youtube.com/watch?v=kiiCw0iX0vw

I ferri che ho usato sono sempre n. 5, così come indicato dalla lana che uso.
Una cosa importante che mi sento di consigliare riguarda la maglia rasata: quando lavorate i ferri a dritto e a rovescio, abbiate l'accortezza di lavorare il primo punto del ferro a dritto al rovescio e il primo punto del ferro a rovescio a dritto. E' più facile a dirsi che a farsi. Questo servirà a realizzare delle piccole "noccioline" ai bordi che in fase di cucitura vi permetteranno di accelerare i tempi, nonchè di vedere chiaramente le maglie da cucire.

In due giorni ho realizzato questo cappello, che nel link è quello con la misura più grande, da donna e devo dire che mi va a pennello!

sabato 23 febbraio 2013

SCIARPA DI LANA REALIZZATA AI FERRI

Qualche settimana fa mi è stata regalata della lana, tantissima lana. Di norma avrei fatto i salti di gioia, pensando a tutte le cose che avrei potuto realizzare con l'uncinetto, ma la vista del tipo di lana mi ha lasciato inizialmente un pò perplessa. Trattasi di "lana pelosa" come la chiamo io, che non solo possiede un bello strato di soffile pelo, ma che basta appoggiarla su una qualsiasi superficie per averlo tutto addosso! Inoltre questo tipo di lana è praticamente inpossibile da lavorare ad uncinetto, quindi mi ero un pò scoraggiata e per un attimo ho pensato di buttarla via.
Poi però mi sono resa conto che a vista d'occhio saranno stati 80 euro buoni di filati e non me la sono sentita proprio di sprecarli così. Quindi che fare? Beh, mi sono munita di ferri per la maglia e dato che sono praticamente una principiante in questo genere di lavoro, ho pensato di iniziare da una delle cose più semplici: la sciarpa.
Certo una sciarpa di lana fa sempre comodo, il colore poi è davvero bellissimo e anche la consistenza è particolarmente soffice e calda, per cui mi sono convinta e grazie all'aiuto di internet sono riuscita nella mia impresa.
Dopo 8 e dico 8 tentativi di iniziare un lavoro da zero senza aiuti e senza sapere esattamente come voler realizzare la mia sciarpa, ho trovato la spiegazione di un punto molto bello: la maglia rasata inglese e da lì sono partita.
Per la prima volta mi sono servita di filmati trovati su youtube, molto chiari e utili, anche se per alcuni passaggi ho preferito le spiegazioni con fotografie e disegni.
Ma andiamo per ordine.
Ferri n. 5, lana in abbondanza e una bozza di idea della sciarpa finita in testa.

Per prima cosa bisogna mettere i punti sul ferro. Qui c'è una chiara spiegazione http://www.pourfemme.it/articolo/lavori-a-maglia-mettere-su-le-maglie/1361/
Per effettuare una maglia rasata inglese serve un numero pari di maglie quindi io ne ho fatte 40.
Dopo il primo giro fatto a dritto, si inizia il secondo ferro lavorando una maglia dritta e una doppia tranne le ultime due maglie che devono sempre essere lavorate a dritto.
Qui c'è una spiegazione ottima del punto
http://www.youtube.com/watch?v=8DKrVRcQH6U
A questo punto si procede fino a raggiungere la lunghezza desiderata, con pazienza e buona volontà. La realizzazione di una sciarpa ai ferri è relativamente semplice perchè solitamente si utilizzano uno o al massimo due punti, ma è anche molto utile per prenderci la mano, per abituarsi ai ferri e per raggiungere la giusta manualità anche nel tendere il filo senza stringere troppo ad esempio, cercando di tenere morbido il lavoro.
Una volta finita bisogna chiudere il tutto. Ecco come si fa
http://www.youtube.com/watch?v=cLj6eO8XiIM
e se come me alla fine volete realizzare delle frange, quì c'è una semplicissima spiegazione
http://www.angolodipasqua.it/?p=108

Ecco fatto! Io ci ho messo in tutto circa 3 settimane, senza fretta. La sciarpa non è perfetta, ad un certo punto mi sono accorta di avere sbagliato e guardando bene si nota ancora adesso (purtroppo in questo la maglia ai ferri è più difficile dell'uncinetto, dove basta disfare e ricominciare), sono visibili alcuni nodi di unione dei fili di vari gomitoli e in un punto la lana presentava un'imperfezione che non sono riuscita a sistemare, ma per quanto mi riguarda mi ritengo più che soddisfatta!
Ora l'ho lavata (rigorosamente a mano) nella speranza che almeno un primo strato di peluria venga via e per il momento si sta asciugando. Il prossimo progetto sempre con questa lana, sarà una cuffia per l'inverno.

sabato 16 febbraio 2013

FUSILLI POMODORO PEPERONI E PHILADELPHIA

Di recente ho scoperto che mi piacciono molto i peperoni. Si lo so non è una scoperta rivoluzionaria ma avendo sempre avuto problemi digestivi ed essendo un pò schizzinosa e prevenuta su certi alimenti, devo dire che mi sono piacevolmente ricreduta.
Tra l'altro i peperoni fanno molto bene, si conservano a lungo in frigorifero senza problemi, costano il giusto e danno un tocco di colore e di allegria alla nostra tavola.
Se li cuociamo bene alla griglia, alla piastra o al forno inoltre diventano facilmente digeribili e non danno fastidio allo stomaco.
Detto questo ieri ho voluto provare una ricettina che ho trovato online, semplice ma di grande effetto.

FUSILLI POMODORO PEPERONI E PHILADELPHIA

- fusilli
- passata di pomodoro
- peperone (io ho usato quello giallo)
- philadelphia (1 cucchiaio)
- cipolla
- olio evo

Dunque innanzitutto prendiamo il peperone e laviamolo bene, poi tagliamolo a fette e togliamo tutte le parti bianche e i semini, così non sarà nè amaro nè piccante.
Tagliamolo a listarelle piccole piccole o come preferiamo, nel frattempo mettiamo la cipolla a dorare in una padella con un giro d'olio evo.
Quando sfrigola aggiungiamo i peperoni e mescoliamo bene lasciandoli insaporire. Copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere per 10 minuti controllando che non strinino (nel caso aggiungiamo un cucchiaio di acqua di cottura della pasta)
In una pentola mettimo l'acqua a bollire, saliamo e mettiamo a cuocere la pasta. I fusilli di solito cuociono in 10/12 minuti quindi potete fare entrambe le operazioni contemporaneamente.
Dopo 10 minuti aggiungiamo un pò di passata di pomodoro ai peperoni. La quantità dipende da quante persone devono mangiare, così come la scelta di uno o più peperoni. Io ero sola quindi ho cotto 1 peperone e ho messo un pò di passata ad occhio. Aggiungiamo un pò d'acqua di cottura della pasta, mescoliamo, saliamo e lasciamo cuocere per altri 5 minuti.
A questo punto prendiamo il philadelphia e aggiungiamolo al sugo. Lasciamo che si sciolga mescolandolo bene e spegnamo il fuoco.
Scoliamo la pasta e lasciamola insaporire un minuto nella padella con il sugo, poi impiattiamo.

Data la presenza del philadelphia non sarà necessario aggiungere il parmiggiano reggiano e volendo, abbiamo ottenuto un piatto unico con i carboidrati della pasta, le verdure con i peperoni e le proteine del formaggio. Ottimo piatto saporito e gustoso, adatto ai vegetariani ma non ai vegani per la presenza del formaggio.
Costo bassissimo, neanche a dirlo, ricetta veloce e originale.
Buon appetito!

mercoledì 13 febbraio 2013

Cheeseburger casalingo

Qualche settimana fa mi è capitato di andare a mangiare da Mc Donald's dopo non so più quanti anni e come mi accade ogni volta, mi sono goduta la mia cena pensando che era davvero buona! Senza contare che questa famosa catena di fast food è ancora uno dei pochi posti in cui si può mangiare qualcosa di caldo e sostanzioso per pochi euro.
Certo, loro insistono con la campagna pubblicitaria sulla genuinità dei loro prodotti ma sappiamo tutti che in realtà mangiare da Mc Donald's fa male, che il colesterolo schizza alle stelle, che i fritti sono pesanti e che la carne non è scelta. E allora che fare?
Certo, se amate l'unto delle patatine e il sapore dei vari intrugli fatti di salse e condimenti vari allora non c'è niente da fare, ma se siete pronti a provare una versione più salutare del famoso hamburger, allora questa può essere un'alternativa.
Il cheeseburger che ho preparato l'altra sera era squisito ed era fatto con quasi gli stessi ingredienti del fast food, cotto in maniera sana senza olio e grassi e molto simile all'originale. Io per contorno ho preferito una porzione di spinaci cotti in padella con olio e sale invece delle patatine fritte ma se ne avete voglia non avete che da sostituirle.
Se prendiamo come esempio il cheeseburger di Mc Donald's vediamo che gli ingredienti sono gli stessi, solo che hanno un sapore più genuino, diciamo meno unto.

CHEESEBURGER CASALINGO

pane al sesamo
hamburger di carne (in questo caso di pollo ma ovviamente dipende dai gusti)
cetriolo
ketchup
maionese
sottiletta


Il pane potete tranquillamente comprarlo già fatto se volete ma io me lo sono preparato da sola perchè amo cucinare il pane e ultimamente ho provato la versione ai semi di sesamo.
La ricetta che ho utilizzato è essenzialmente questa ma con qualche variante
http://ricettineanticrisi.blogspot.it/2012/12/pane-con-le-3-farine-e-pasta-madre.html
invece di usare la pasta madre ho usato il lievito di birra (2 bustine in polvere per 1 kg. di farina), ho impastato e lasciato riposare 1 ora, poi ho impastato nuovamente e lasciato riposare 1 ora e mezza, infine ho impastato e diviso il composto in palline da 70 g., aggiungendo semi di sesamo in alcune, sia all'interno che in superficie. Tutto questo alle 21 di venerdì sera, poi ho coperto e sigillato bene il tutto, lasciato lievitare una notte a forno spento ma con la luce accesa e la mattina dopo ho cotto a 180° nel ripiano più basso del forno.

Una volta che avete il pane basterà cuocere l'hamburger in una padella antiaderente senza olio nè burro, girandolo più volte fino a completa cottura. A me non piace molto la carne rossa, soprattutto l'hamburger quindi ho preferito usare la carne bianca e il risultato è stato ottimo ugualmente.
Quando la carne è pronta spegnete il fuoco e mettetevi sopra la sottiletta. Aspettate qualche secondo finchè il formaggio non si scioglie e a questo punto non dovrete fare altro che comporre il panino.
Tagliate il pane a metà, su una fetta mettetevi sopra un pò di maionese, sull'altra un pò di ketchup, aggiungete qualche fettina di cetriolo scondito (tanto il sapore è mitigato dalle salse) e la carne con la sottiletta.
Chiudete il tutto e voilà, ecco il vostro cheeseburger!
Certo, niente a che vedere con l'unto del Mc Donald's lo ripeto, in fondo i fast food hanno prodotti dal sapore inconfondibile, ma almeno vi toglierete la voglia di un buon panino senza sentirvi in colpa! In questo piatto infatti non ci sono grassi di alcun tipo e anche chi è a dieta può tranquillamente mangiarlo. Ci sono i carboidrati del pane che però sono controllati e senza zuccheri aggiunti se lo preparate in casa voi, le proteine della carne che cotta sulla piastra o in padella antiaderente non è ricca di grassi, le proteine del formaggio nella sottiletta (se siete a dieta usate quelle light) un pò di verdura nel cetriolo e un pò di sapore nel ketchup e maionese. Certo, se foste così brave da cucinare da voi anche queste due salse allora sarebbe perfetto ma anche se le comprate già pronte basterà non esagerare.
Servito con un contorno di verdure come in questo caso è un piatto completo che soddisfa palato, portafoglio e calorie! 
Ottimo anche come alternativa da proporre ai ragazzi che vivono spesso di questi cibi ma che non sanno che le cattive abitudini alimentari possono portare a spiacevoli inconvenienti.
Dieci minuti e la cena è servita